EBBRIETÀ s.f.

0.1 ebbrietà , ebbrietade, ebbrïetadi, ebreitade, ebrieta, ebrietà , ebrietade, ebrietadi, ebrïetadi.

0.2 DEI s.v. ebrio (lat. ebrietas).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Stat. sen., c. 1318.

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Stat. castell., XIV pm.

0.7 1 Stato di chi eccede nel bere vino o altre sostanze alcoliche. 1.1 Eccesso nei vizi in genere. 1.2 Fig. Sentimento di esaltazione, di estasi. 2 Fig. Stato di confusione mentale o turbamento.

0.8 Mara Marzullo 10.02.2006.

1 Stato di chi eccede nel bere vino o altre sostanze alcoliche.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 3: Anco dèi guardare che dele secrete cose no(n) parli co(n) ebrio né co(n) ria femina, imp(er)ò che disse Salamone: nullo secreto regna quine ù è ebrietà ...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 30, pag. 54.4: E quelli sono i Vizî che nascono di lei e che sono fatti capitani delle schiere, e son cosí appellati: Golosità, Ebrietà , Prodigalità, Non astenersi, Non temperarsi, Vanamente parlare, Non esser pudico, Non esser modesto, Non esser onesto.

[3] Stat. sen., c. 1318, cap. 101, pag. 94.5: Anco, a schifare ogni crapula, cioè crudeza di cibo soperchio, et ebrietà , et ad ciò che forma et unità di religione sia cognosciuta intro li frati et offerti del detto Ospitale...

[4] Stat. castell., XIV pm., pag. 210.37: Li frati et sore sani mangiare et bevare debiano temperatamente con ciosiacosaké le evangelio se dica: guardateve ke li coraggi vostri non siano gravati de ebrietà né de soperchi mangiari.

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 233, pag. 245.38: Ancora la latuga sì sana le infirmità che ven per ebrietà , magnandola tra meço el bevere.

1.1 Eccesso nei vizi in genere.

[1] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 3, pag. 197.11: Sì come lo bailo de' essere necto e puro. Hoctavo che ssia sensa soperchia ebrietade in mangiare, in bere, fugendo lo giuocho e 'l carnale dilecto.

1.2 Fig. Sentimento di esaltazione, di estasi.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 4, pag. 43, col. 22.24: La prima differentia si è suavi e penosi fervori. La secunda si è per grandissima ebrietà di dilecto amorose lacrime distillare.

2 Fig. Stato di confusione mentale o turbamento.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 15 parr. 4-6.7, pag. 62: Lo viso mostra lo color del core, / che, tramortendo, ovunque pò s' appoia; / e per la ebrietà del gran tremore / le pietre par che gridin: Moia, moia.

[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 23, vol. 7, pag. 475.16: Di ebrietà e di dolore sarai riempiuta, dello calice di tristizia e di dolore, e dello calice di Samaria tua sorella.