EBBRO agg./s.m.

0.1 ebbra, ebbre, ebbri, ebbro, ebra, ebre, ebri, ebro.

0.2 DEI s.v. ebbro (lat. ebrius).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. lucch., XIV pm.

0.5 Anche s.f. (ebbre).

0.7 1 Che eccede nel bere alcolici, con conseguente confusione mentale e perdita di controllo nel comportamento. 1.1 Fig. Coinvolto profondamente da una passione, da un sentimento. 2 Sost. Chi ha bevuto in eccesso.

0.8 Mara Marzullo 12.02.2006.

1 Che eccede nel bere alcolici, con conseguente confusione mentale e perdita di controllo nel comportamento.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 8: però dice Seneca: chi tencia co(n) l'omo ebbro tencia co(n) h(om)o che no(n) v'è.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 6, pag. 12.20: La seconda ragione si è, che se i príncipi mettono il loro sovrano bene nei diletti corporali, il popolo gli à in dispetto; conciosiacosaché perda l'usaggio di ragione e d'intendimento, e quasi sono come ebbri e adormentati, che non possono usare ragione; unde 'l popolo gli à in gran dispetto.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 2, pag. 126.10: Ancora sì fae buono guardare [[...]] di divenire ebro, e d'usare lo vomire, con tutto che -l vomire faccia bene perciò ch'elli vota e purgha li omori...

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 83, pag. 227.30: E questo detto è falso, perocché 'l primo argomento comprende colui, ch'è ebbro, non colui, che sarà abbiendolo in uso, consentendomi tu, che gran differenza è tra ebbro, ed ebriaco; perché l'ebbro può essere ebbro ora nuovamente, sanz' essere magagnato di questo vizio...

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 134.12: che le voci delle femine, e la pazzia mossa dal vino, e l'ebbre compagnie, e' vani tamburi vincano coloro i quali non hanno spaventato la spada, e la tromba della battallia, nè le schiere con le strette lance?

[6] Stat. lucch., XIV pm., pag. 81.36: lxj Del frate ebriaco. Lo frate se fie ebro, la prima volta sia correpto dal comandatore, et se la seconda volta peccherae pentasi per una septimana; se la terça volta peccherà pentasi per xl dì.

- Fig. Ebbro di sangue.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 353.1: E vidi questa femmina ebbra del sangue de' Santi, e di quello de' Martiri.

[8] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1373/74] lett. 18, pag. 77.12: Allora diventaremo veramente ebri d'esso sangue, arsi e consumati nella divina dolce carità; fatti saremo una cosa con lui.

- Fig. [Detto del bere molta acqua].

[9] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 11, pag. 841.22: Il platano è uno arbore le cui radici sempre vogliono stare d'aqua ebre; ivi altresì in simile modo è uno arbore che si chiama il populo, de' cui germugli si fa uno unguento chiamato 'populeon', buono a certe doglie...

1.1 Fig. Coinvolto profondamente da una passione, da un sentimento.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 81, pag. 392.27: ma quegli ch'è ebro di tristizia, egli diventa bestia, ché non si sa temperare.

2 Sost. Chi ha bevuto in eccesso.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 25, pag. 93.5: Anche ti de' guardare dei consigli degli ebbri; perciò che non possono tenere niente cielato.

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.) , ch. 217, pag. 725.15: Qui discrive gli atti di quelle che sacrificavano a Bacco, overo delle ebbre.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 16, vol. 3, pag. 52.3: Pensa l'uomo dello ebbro e dell'irato quando egli fa alcun rio fatto, ch'egli lo faccia per ignoranza e per non sapere; ed avvegna ch'elli siano ignoranti nelli loro fatti, tuttavia la cagione della malizia non è di fuori da loro, però che la scienza dell'uomo non si può partire da loro.

[u.r. 29.05.2008]