EBRIO agg./s.m.

0.1 ebbrio, ebria, ebrii, ebrij, ebrio, ebriu.

0.2 DEI s.v. ebrio (lat. ebrius).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 2.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Che eccede nel bere alcolici, con conseguente confusione mentale e perdita di controllo nel comportamento. 2 Sost. Chi ha bevuto in eccesso.

0.8 Mara Marzullo 11.02.2006.

1 Che eccede nel bere alcolici, con conseguente confusione mentale e perdita di controllo nel comportamento.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.27, pag. 266: Ebrio par deventato, o matto senza senno, / lassanno sì gran renno e sì alte riccheze.

- Fig. Che è scosso da un forte sentimento.

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 19 (beta).92, pag. 285: Revivisco più gioso, / tutt'ebrio e giocondo / di Gesù dilectoso, / per chui amore abondo...

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Paris, pag. 146.22: Ahi quante volte essendo io più ebrio d'amore, che di vino, raccontai gli altrui amori; recando per similitudine tutte le mie parole alla tua lucente faccia, e sotto altrui nome raccontava il mio amoroso volere!

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 6, pag. 672.6: Di cui alcuni si fanno beffe, cioè giudei, pagani, tutti infedeli, tutti mali cristiani, ed hanno per niente Cristo per noi morto; non considerando che è morto ebbrio del nostro amore e per noi salvare.

[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 495.31: Eccoti le prevedesse de misser Baco cum li cavelli sparsi in lo dosso, eccoti li lievi Satiri, compagna che va inançi al dio, eccoti Silenus, ebrio vechio, in lo pietto asenello...

- Ebrio di sangue.

[5] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 156, pag. 129.24: Babilon, grande mare de le fornicatione e de le abominatione che se fa en terra, e vidi una femena ebria del sangue de li santi e del sangue de li martiri de Iesu.

2 Sost. Chi ha bevuto in eccesso.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 3: Anco dèi guardare che dele secrete cose no(n) parli co(n) ebrio né co(n) ria femina, imp(er)ò che disse Salamone: nullo secreto regna quine ù è ebrietà...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 15, 115-138, pag. 301, col. 2.9: Cui vino o sonno: come vano li ebrii o ver sonnochiusi.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 14.12: per la quali clemencia et muderanza issu consegutau per certu et que li Tarentini sobrij l'arenderu gracij et li ebrij pregavanu Deu pir issu et per la sua saluti.

[u.r. 29.05.2008]