EPITAFFIO s.m.

0.1 epitaffio, epitafio, epitaphyo, pataffi, pataffia, pataffii, pitaffo, pitafio; f: epitafi.

0.2 DELI 2 s.v. epitaffio (lat. epitaphium, dal gr. epitáphios).

0.3 x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.): 1; Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.

0.4 In testi tosc.: x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.); Boccaccio, Filocolo, 1336-38.

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.6 N L'es. di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (3) e passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

0.7 1 Iscrizione (in prosa ritmica o in versi) posta o da porsi su una tomba per commemorare chi vi è sepolto, contenente un encomio dei meriti e delle virtù del defunto e parole di rammarico per la sua scomparsa. 1.1 Estens. Iscrizione o testo scritto in genere. 2 Signif. incerto: pietra sepolcrale, tomba?

0.8 Elena Artale 25.01.2006.

1 Iscrizione (in prosa ritmica o in versi) posta o da porsi su una tomba per commemorare chi vi è sepolto, contenente un encomio dei meriti e delle virtù del defunto e parole di rammarico per la sua scomparsa.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. XIII, pag. 152: poiché elli fue morto, Teleso [[...]] gli fece reale honore, mettendolo in uno avello di marmo intagliato, e di sopra fece scrivere un epitafio di due versi, i quali dicevano...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 33, pag. 302.8: pervenne alle mura costrutte per adietro dall' antico Antenore, e in quelle vide il luogo ove il vecchio corpo con giusto epitafio si riposava.

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 31.8, pag. 551: né di splendore / passato fu da quello il qual Fetone / abbandonò per soverchio tremore, / quando Libra si cosse e Iscorpione, / e e' da Giove nel Po fulminato / cadde, e lì l'ha l'epitafio mostrato.

[4] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 9, 31.4, pag. 551.14: per li quali prieghi Giove fulminò Fetonte, e egli così fulminato cadde nel Po, dove poi dalle sirocchie fu sepellito, e fu da loro posto l'epitaffio, cioè il titolo sopra la sepoltura.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 13, pag. 135.34: et a l'alteze de lo tabernaculo de quella sepoltura fece fare duy vierzi scripti e llavorati sopre a quella opera a muodo de uno epitaphyo li quali diceano cossì...

[6] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 184.18: Et nella dicta cità fo seppellito, sopra el cui tumulo stando scripti li versi del sou pitaffo: «Qui sta el lume claro delle scientie, qui sta la stella delli poeti de non poca reverentia digni.

[7] f Giordano da Pisa, Prediche: A che giovano all'anima dannata gli epitafi delle marmoree sepolture? || Crusca (3) s.v. epitaffio.

1.1 Estens. Iscrizione o testo scritto in genere.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 11.61, pag. 285: E come leggi in molte pataffia, / quest'è sì fuor d'ogni dolce pastura, / che poco giova se pioggia l'annaffia».

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 143.17: Non era aitri che esso, che sapessi leiere li antiqui pataffii.

- [Con valore spregiativo].

[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1377] 28, pag. 373.3: Oh libri, oh carte, oh pataffi: quante menti avilupate!

2 Signif. incerto: pietra sepolcrale, tomba? || (Petrucci, Rec. a Porta, pp. 218-19).

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 1, pag. 3.11: Donne le memorie se facevano con scoiture in sassi e pataffii, li quali se ponevano nelle locora famose dove demoravano moititudine de iente, overo se ponevano là dove state erano le cose fatte...

[u.r. 29.08.2008]