INFLUENZA s.f.

0.1 enfluença, enfluencia, enfluentia, enfluenza, enfluenzia, imfluenzia, influença, influencia, influençia, influentia, influentie, influenza, influenze, influenzia, influenzïa, influenzie, infruenza, infruenze, infruenzia, 'nfluenza, 'nfluenze, 'nfluenzia, 'nfruenza.

0.2 DEI s.v. influenza (lat. mediev. influentia).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.);Dante, Convivio, 1304-7; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. avere influenza 2.1;influenza di freddo 4.1.

0.7 1 [Astr.] Azione esercitata dagli astri sull'indole e sul destino umano o sui fenomeni naturali e climatici terrestri. 2 Azione che determina o modifica sostanzialmente fenomeni di varia natura, influsso. 2.1 Locuz. verb. Avere influenza: esercitare il proprio influsso o potere su qno o qsa. 2.2 Manifestazione della volontà divina. 3 [Med.] Impulso trasmesso da un organo principale alle parti periferiche del corpo. 4. Scorrimento di sostanze liquide, affluenza (anche fig.). 4.1 Fras. Influenza di freddo: ondata d'aria fredda. 5 [Med.] Malattia infettiva fortemente contagiosa. 5.1 [Med.] Malattia infettiva caratterizzata da febbre, cefalea, disturbi intestinali e affezioni delle vie respiratorie.

0.8 Emiliano Picchiorri 06.03.2006.

1 [Astr.] Azione esercitata dagli astri sull'indole e sul destino umano o sui fenomeni naturali e climatici terrestri.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6 rubr., pag. 142.3: Distinzione overo particula sesta, de la cascione de la permistione de li elementi e de la generazione de li animali e de le plante e de le minere; de li elementi permesti dal cielo colla influenza de la virtude da esso.

[2] Ugo Panziera, Epist., 1312 (tosc.occ.), pag. 70, col. 22.16: Sexto alcuno pensa della passione non amando colui di cui pensa: ma e suoi pensieri sono aridi come e pensieri philosophici quando pensano del corso de' corpi celestiali e delle loro influentie.

[3] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), II, 15, pag. 181.6: E ciò dico imperciò che alcuna volta la pianeta sareb[b]e in Tauro a rispetto de l'8.a ed a rispetto de la 9.a sarebbe in Ariete, e quando si concordano insieme allora adivengono grandi influenzie da le pianete.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 5, 85-99, pag. 124, col. 1.14: E se la stella, che è corpo celleste, ch'è ingenerabelle et incorrutibelle et intransmutabelle de soa natura, sí come nel preallegato libro «De Celo et Mundo» se prova, se n'alegrò e devenne piú chiara, che dovea fare io che sum de natura alterativa et atto a recevere omne influentia?

[5] Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.), II.1, pag. 340: La influenzia delle stelle di Egitto / dottrina ponderata i· lle scienzie...

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 24, vol. 1, pag. 507.18: E poi, a dì XVII del detto mese, fu scurazione del sole, e durò a Firenze una terza ora, coperta la maggior parte il corpo solare. Di sua influenza poco potemmo vedere e comprendere, salvo ch'asciutto e freddo seguitò tutto il verno singularmente.

[7] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] madr. 8.1, pag. 132: Per la 'nfluenza di Saturn'e Marte / mort'è Amor e ciaschedun s'atrista, / se benigno Mercurio non racquista.

- Influenza propria: influsso esercitato dagli astri su un unico individuo.

[8] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, 55-78, pag. 411.31: E questa cotale influenzia della costellazione può essere comune e propria; comune è quando influisce sopra molte cose; propia è quando influisce sopra uno individuo, e questa è in ciascuno uomo, e chiamasi inclinazione naturale, e dicano li astrologi che si piglia dalla natività; cioè secondo la costellazione nella quale l'uomo nasce...

- Influenza comune: influsso esercitato dagli astri su molti individui o fenomeni.

[9] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, 55-78, pag. 411.18: Non puoi fallire; che tu non venghi, s' intende, al glorioso porto; cioè a fine che tu sarai glorioso; e questo dice, perché vide che dovea avere la comune influenzia concordevole, Se ben m'accorsi; cioè se io ben vidi la tua costellazione e la comune...

[10] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, 55-78, pag. 414.14: La tua fortuna; continua ser Brunetto lo suo vaticinio, dicendo che il favore della influenza comune, che Dante à d'essere glorioso e famoso...

- Influenza di: predisposizione a (seguito dall'oggetto verso cui l'influenza predispone).

[11] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 120.36: li Pagani chiamano questi corpi celestiali Dei, e secondo le loro influenzie, così denominarono le loro deitadi, sì come Marte, ch'è a ddire influenziadi guerre e di battaglie, Mercurio chiamarono Idio d'eloquenzia, perch'è Idio de' mercatanti, li quali con savitade di parlare vendono, e comperano.

[12] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 9, pag. 556.25: Questa donna fu bella e piacievole, benignia, graziosa e misericordiosa, e però la mette l'altore in questa spera di Venere, perché da lei viene la 'nfluenza di queste virtù, le quali ebbe da Dio...

[13] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 8, 127-138, pag. 272.12: li cieli e li pianeti e le stelle mandano giù nelli uomini le suo influenzie; ma non distintamente che la influenzia della cortesia vegna nelli figliuoli di Piero che è cortese, o quella dell'avarizia ne' figliuoli di Martino ch'è avaro...

2 Azione che determina o modifica sostanzialmente fenomeni di varia natura, influsso.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 11, 94-105, pag. 264, col. 2.10: Qui descrive come san Francesco fo in Egitto, e come predegò l'Evangelio, infine trovò in tale despositione li Saraini che le soe predicationi erano indarno, sí che tornò in Italia là dove la materia era desposta a recever tale influentia ad açione.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 121.26: così dice il testo, che questa fortuna mai non cessa, mai non posa di trasmutare d'uno in altro questi beni temporali; che di necessitade ell'è veloce nelle sue influenzie e permutazioni: ma avegna che queste parole così suonino, che lla fortuna così meni, e faccia influenzia in questi beni temporali, e che il senno umano non possa provedere, riparare contra l'operazioni e permutazioni di questa fortuna...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 123.39: E così, non [o]stante che per alcuni scellerati movimenti di stelle, nè per influenzia rea d'alcuno corpo di pianeto, nè per disposizione, qualitade, o abito alcuno influss[o] da esse (dalle quali sono mossi) [sieno] tratti li uomini per necessario moto del Cielo...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 5, cap. 7, vol. 1, pag. 174.22: E nota perché i Fiorentini sono sempre in scisma, e in parti, e in divisioni tra lloro, che nonn è da maravigliare: l'una ragione si è perché la città fu reedificata, come fu detto al capitolo della sua reedificazione, sotto la signoria e influenzia della pianeta di Marti che sempre conforta guerre e divisioni...

[5] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 187.1: L' altro modo, si può considerare la superbia in quanto ella ha una generale influenzia in tutti i vizi, de' quali ella è originale principio e cagione; e in questo modo non s' inchiude nel numero degli altri vizi, ma è più principale e sopra tutti gli altri vizi.

[6] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 90, col. 2.30: Ma l' affetto per amore disposto è più nobile e alto nello spirito razionale, e poi allo spirito increato cioè a Dio [è più prossimo]; adunque in prima è toccato l' altezza dell' affetto da Dio per influenzia dell' amore affocato nello spirito, siccome cosa più prossima a Dio, innanzi ch' egli abbia esso comprendere dello intelletto, il quale è potenzia molto più di lungi dal Creatore che l' affetto...

2.1 Locuz. verb. Avere influenza: esercitare il proprio influsso o potere su qno o qsa.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 23, pag. 27.15: Ancora de' impensar lo retor ch'elo è metudo da Dio en tal stado açò ch'el debia aver influencia in li soi subditi, sì co à lo cavo en tute le parte del corpo....

[2] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 329.20: In prima, per impressione de' corpi celestiali, cioè delle pianete e delle stelle, le quali, secondo i loro siti e aspetti, coniunzioni e movimenti, hanno influenzia e fanno impressioni ne' celebri degli uomini e degli altri animali...

2.2 Manifestazione della volontà divina.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 21, pag. 393.4: E s'elli aviene che, per la puritade dell'anima ricevente, la intellettuale vertude sia bene astratta e assoluta da ogni ombra corporea, la divina bontade in lei multiplica sì come in cosa sufficiente a ricevere quella, e quindi sì multiplica nell'anima di questa intelligenza [dotata la divina influenza] secondo che ricevere puote.

[2] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 348.26: E procedendo dice: o Virgilio, cioè o influença del divino congnoscimento e della divina graçia, io ti priego...

[3] Poes. an. perug., c. 1350, 486, pag. 29: Destingue condicion de le persone / quella enfluenza che da lui procede, / o dà per acidente conpassione?

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 28, pag. 8: Ancor porrìa essere fortuna overo destino / Che così dovesse andare per nui, né più né mino, / O per li gran peccati fatti nel terrino, / O lo addusse influentia da lo alto Dio divino!

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 90, col. 2.19: E secondo santo Dionisio l' ordine de' Serafini, i quali sono interpetrati ardenti, imprima più largamente e più perfettamente riceve la influenza da Dio che gli ordini dei Cherubini, i quali sono interpetrati scienzia.

3 [Med.] Impulso trasmesso da un organo principale alle parti periferiche del corpo.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 68, pag. 98.5: E li anemali simelmente no à plusor chavi ma un solo, lo qual dà enfluentia e movimento e consentimento en tuto lo corpo.

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 4, vol. 2, pag. 159.14: Et comu quandu lu membru esti taglatu da lu corpu lu capu non li dà influencia, cussì Cristu non duna gracia a tucti li parvuli, innanti a la passioni di Cristu et poi a la passioni sua, li quali non sunu cuniuncti cum Christo per lu modu supradictu...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 18, par. 2, pag. 112.31: siccome il quore ben formato nella bestia, il quale cierto però che ppunto non ricieve forma per la quale elli sia inchinato ad azzione contradia all'azione che dé venire di sua vertù e cchalore naturale, senpre convenevole azione fatta naturalmente e non punto contradia; per la qual cosa elli reghola sì e misura l'altre parti della besstia che in niuna maniera di loro nonn è misura né lloro influenza non ricieve qualunque.

4 Scorrimento di sostanze liquide, affluenza (anche fig.).

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. IV, pt. 1, cap. 5, pag. 81.10: Nel quinto chapitolo si manifesta ond'è tanta imfluenzia e abondanza d'acqua che chontinovo chorre il fiume e non viene l'acqua meno: è questa acqua infinita?

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 726.6: E giuso ec. Cioè in terra se' vivissima e continua fontana di sapienza; nulla arrideza, nulla siccitade puote impedire la influenzia di questa speranza.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 29, 31-42, pag. 702.12: Elicon è uno de iughi di Parnaso, in sul quale era la città u' era lo studio de la teoria de le scienzie, et appresso u' era la fonte Castalio che si chiama la fonte de le Muse; la quale fonte figurava la influenzia indeficiente de le scienzie che quive era...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 147, pag. 338.2: veggono certo giallore venire giù per le calze, e dicono: - Questo che è? noi vogliamo vedere le brache, donde pare che venga questa influenza. - Quelli si scuote un poco; un altro alza subito e dice: - Egli ha piene le calze d' uova.

4.1 Fras. Influenza di freddo: ondata d'aria fredda.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 550.13: Tanai corre per la Tartaria, ed è sì sotto li raggi della Tramontana, che vi dà tanto d'influenzia di freddo, che l'acqua vi diventa cristallina pietra...

5 [Med.] Malattia infettiva fortemente contagiosa.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 25, vol. 2, pag. 166.18: Essendo dal cominciamento del verno continovato fino a gennaio un'aria sottilissima, chiara e serena, e mantenuta sanza ravolgimento di nuvoli o di venti, oltre all'usato naturale modo, per sperienza del fatto si conobbe che da questa aria venne una influenza, che poco meno che tutti i corpi umani della città, e del contado e distretto di Firenze, e delle circustanti vicinanze, fece infreddare, e durare il freddo avelenato ne' corpi assai più lungamente che ll'usato modo. E per dieta o per altri argomenti che ' medici sapessono trovare, no· potieno avacciare la liberagione, né da quello liberare le loro persone, e molti dopo la lunga malatia ne morivano...

5.1 [Med.] Malattia infettiva caratterizzata da febbre, cefalea, disturbi intestinali e affezioni delle vie respiratorie.

[1] F Lett. comm., 1385-1407 (tosc.), [1387]: Sonmi sentito nel vero mal disposto, e questa è stata una influentia generale, la quale ongnuno quasi à percosso; è durata tucto março, cioè infreddati con febre, tossa, dolori di capo e debileçça di stomaco, come che a mme la febre non durasse più d'una notte... || Hayez, Naddino Bovattieri, p. 497.

[2] F Lett. comm., 1385-1407 (tosc.), [1387]: Charissimo fratello, ò viste vostre lectere, nelle quali scrivete quanti infreddati sono stati costà del mese di febraio e tucti n'avete sentito; da poi per gratia di Dio tucti siete guariti. Questa è stata per certo una influentia proceduta da' corpi di sopra che per tucto il mondo sento è stata: in Francia e in 'Ragona e pertucto. Et noi qua l'abiamo auta del mese di março cum febre, dolori di testa e tussa e debileça di stomaco, e pochissimi sono stati che non abbino sentito. || Hayez, Naddino Bovattieri, p. 500.

[u.r. 01.03.2007]