OZIACO agg.

0.1 oziachi, oziaco.

0.2 LEI s.v. aegyptiacus (1, 975.2); con influsso di ozio.

0.3 A. Pucci, Libro, 1362 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: A. Pucci, Libro, 1362 (fior.).

N Att. solo fior.

0.5 Locuz. e fras. dì oziachi 1; dì oziaco 1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Locuz. nom. Dì oziachi: giorni dell'anno considerati nefasti (anche al sing. Dì oziaco). 1.1 Estens. [Con rif. a un periodo di tempo:] funestato da eventi spiacevoli, infausto.

0.8 Elisa Guadagnini 05.01.2006.

1 Locuz. nom. Dì oziachi: giorni dell'anno considerati nefasti (anche al sing. Dì oziaco). || Cfr. egiziaco 2.

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 40, pag. 289.23: I oziachi overo egiziachi, perché furo fatti in Egitto, sono ventiquattro, ciò è d'ogni mese due...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 159, pag. 386.9: Quando lo esecutore vide questo, si cominciò a segnare, tirandosi a drieto, dicendo: - Per Dio, questo c'è lo oziaco. -

1.1 Estens. [Con rif. a un periodo di tempo:] funestato da eventi spiacevoli, infausto.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 7.2, pag. 7: Ahi, ria fortuna dispietata e cruda, / che 'nver me volgi tanti oziachi anni, / pensi tu altro che ragunar danni / per caricarmi e far mia vita nuda?

[u.r. 08.02.2007]