CACCIA s.f.

0.1 caça, çaça, cacc', cacça, caçça, cacce, caccia, caccie, cace, caçe, cacha, cacia, caza, caze, ccaccia, chaça, chaçça, chaccia, chaccie, chace, chaçe, chaze.

0.2 Da cacciare.

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Doc. venez., 1306 (4); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. convertire in caccia 2.2.1; da caccia 1; dare caccia 2.1; dare la caccia 2.1; di caccia 1; far caccia 1.1, 2.1; far la caccia 2.1, 2.4.1; in caccia 2.2; in caccia di 2.2; in furia e in caccia 2.3; mettere in caccia 2.2.1; mettere la caccia 2.1; porre in caccia 2.2.1.

0.6 N In contesti lat. il termine compare già in carte della Romagna e della Toscana dei secc. XI-XII: cfr. GDT, pp. 127-28.

0.7 1 Pratica che consiste nel cercare, inseguire, uccidere o catturare animali. 1.1 Locuz. verb. Far caccia: lo stesso che cacciare. 1.2 Estens. La disciplina teorica sviluppata in rapporto alla pratica del cacciare. 1.3 Il risultato e l'oggetto della pratica del cacciare. Estens. L'insieme della selvaggina braccata e catturata. 1.4 L'insieme composto dai cacciatori e dal relativo equipaggio di animali ed arnesi impiegati per cacciare. 1.5 L'evento organizzato cui prendono parte numerosi cacciatori. 2 [Soprattutto nel contesto di una battaglia:] azione di forza finalizzata all'inseguimento dell'avversario in fuga. 2.1 Locuz. verb. Dare, mettere la caccia a qno: inseguire con insistenza. 2.2 [Dal punto di vista della vittima in fuga:] inseguimento subito (da parte del nemico). Estens. Fuga. Locuz. agg. In caccia: inseguito. 2.3 Locuz. avv. In furia e in caccia: con l'impeto violento di una folla scalmanata. 2.4 Azione del respingere ed allontanare, cacciata. 3 [Con valore neutro:] inseguimento assiduo. 3.1 Fig. Richiesta insistente e tenace, ricerca.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 09.02.2006.

1 Pratica che consiste nel cercare, inseguire, uccidere o catturare animali.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 483, pag. 543: destèndese e muçola como can qe va en caça, / recordase d'avanti, de la soa mala traça.

[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 20.8, pag. 280: così mi fere Amor là 'vunque passo, / com'aghila quand'a la caccia è giunta.

[3] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 85.25: questo facea per lo male ke volea allo frate, sapendo k'era guago homo de çaça, estimando ke nanti ke nullo lo passava.

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De vanitatibus, 29, pag. 188: Quest grand segnor a caza se 'n va incontinente...

[5] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 188, pag. 645: corando como cani k'a la caça è afaitai.

[6] Fiore, XIII u.q. (fior.), 58.8, pag. 118: E non prendenti, dànno le ghignate. / Natur'è quella che lle v'à 'fetate, / Sì com'ell'à 'fetato a caccia il cane.

[7] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 33, pag. 54.21: E la quarta schiatta si è che s'appellano falconi gentili, e sono gentili che vivano di gentile caccia, e vanno tutto giorno volando.

[8] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 28, pag. 36.3: E no tornando lo re ad ora convegnivel da la caça...

[9] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 33, 22-36, pag. 771, col. 2.5: soniò che llo Arcivescovo era segnore e maore, et era in chaça cun molte cagne negre ed andava cazando un lovo e quatro luvisini su per quella montagna ch'è tra Pisa e Lucha...

[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 7, pag. 136.18: si ndi andau in killu locu in lu quali Iuliu era andatu a cacha cum soy cani et arcu in manu...

[11] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 17, pag. 77.6: killu propriu iornu andausindi a cacha cum pocu agenti.

[12] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.21, pag. 106: Sì cum' fi prexo lo çervo da i chan quando l'è a la chaça, / che l'um ge rompe 'l pecto, l'altro ge speça la faça...

[13] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 46.13, pag. 105: ní me volij monstrar oscura faza, / per qual non possa aver quel ben perfecto / d'esser con i altri miei consorti in caza...

- [Prov.].

[14] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 164, pag. 301: Già cane per traccia / non perde caccia.

- [Rif. ad abbigliamento, animali addestrati, utensili:] locuz. agg. Da, di caccia.

[15] Novellino, XIII u.v. (fior.), 21, pag. 180.8: Il poltrone avisò bene, a le vestimenta da caccia, che de' cavalieri dello 'mperadore fosse.

[16] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 13, pag. 104.6: lascia il conto il parlare degli uccelli da caccia, e vuol seguire la natura e la maniera degli altri animali...

[17] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 140.56, pag. 575: Pensa de inprender alcuna arte / donde tu possi norigarte, / che mejo è mister chi ben te faza / ca sparvé ni can de caza.

[18] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 73.23: Da poy que issu sappi que illu lu avia aucisu con unu spitu da cacha, issu lu fici mictiri in cruci.

[19] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 19, pag. 114.14: E quillo fedele duceva suoie animali da caccia e, perchè sapea suo convenente, tantosto se ne va a la çambra di Vivante e alquanto luie serve.

[20] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 366, pag. 380.11: Gallo fa asalto e battaglia l'uno contra l'altro. E se lo gallo fosse di caccia, tutti gli altri gli farebono onore e riverenzia e lo doterebono.

1.1 Locuz. verb. Far caccia: lo stesso che cacciare.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 5, cap. 19, vol. 1, pag. 193.10: Questo Ruberto Guiscardo duca di Puglia faccendo una volta caccia, seguitando una bestia al profondo d'una selva...

[2] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 300.10: vennero a li predicti buoschi per fare caza, la quale cosa sappe Pirro, e mantenente se spoglyao li suoy buone vestimiente e vestiose uno squarzato e vile vestimiento multo viechyo...

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 204.65, pag. 238: L'altro fu Carlo di Valos, ch'acerbo / morì, dilletto avendo di far caccia / ché sempre in quella affaticò suo nerbo.

1.2 Estens. La disciplina teorica sviluppata in rapporto alla pratica del cacciare.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 5, pag. 19.11: In tutta la corte nonn àe nè cavaliere nè damigiello che di caccia sappia quanto lui...

1.3 Il risultato e l'oggetto della pratica del cacciare. Estens. L'insieme della selvaggina braccata e catturata.

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 146, pag. 33: Et de cacçar travaliase dove non trova cacça...

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 5.25, pag. 117: La caccia è presa là u' è 'l cacciatore; / non trovo d'aigua e vo per essa in mare...

[3] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 3.1, pag. 407: E di feb[b]raio vi dono bella caccia / di cerbi, cavrïuoli e di cinghiari...

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 9.2442, pag. 275: Ascolta quanto è in lui perfezïone. / Se in due volati non prende sua caccia, / Vergognasene forte e sta allo stecco...

[5] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 23, pag. 818.12: se 'l cacciatore sae ov'ell'è, troverrae la sua caccia, l'uccellatore la sua uccellagione, il pescatore la sua pescagione...

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 201.4: comu soli fari agivilimenti lu auchellu di Iuppiter quandu da l'ayru si lassa calari et vulandu prindi la cacha; et poy ki la prindi in mezu li pedi, sì la smembra.

[7] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 45, pag. 167.13: Tristano e Governale vanno a cacciare, e tornaro dopo nona con molta caccia di selvaggina...

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 108.13: Ora ne torna lo franco guerriero, missore Pietro Zeno, con questa caccia alle Esmirre.

1.4 L'insieme composto dai cacciatori e dal relativo equipaggio di animali ed arnesi impiegati per cacciare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.113, vol. 1, pag. 220: noi fummo d'un romor sorpresi, / similemente a colui che venire / sente 'l porco e la caccia a la sua posta, / ch'ode le bestie, e le frasche stormire.

1.5 L'evento organizzato cui prendono parte numerosi cacciatori.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 21, pag. 179.1: Andando lo 'mperadore Federigo a una caccia con veste verdi, sì com'era usato, trovò un poltrone in sembianti a piè d'una fontana...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 2, pag. 3.9: Questi adunavano consegli, et ordinavano li giuochi e le caccie a tempo d'allegrezza, e facevano acconciare le magioni comuni, el Campidoglio e' templi.

2 [Soprattutto nel contesto di una battaglia:] azione di forza finalizzata all'inseguimento dell'avversario in fuga.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 51, pag. 88.20: cominciò tutta quanta a fuggire e abandonar la battaglia. Allora fue sì grande sconfitta, e durò tanto la caccia della gente della Fede Pagana, che tutti fuor quasi morti di ferro...

[2] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 27.1: Et poi a dì due di Luglio li Fiorentini sconfissero i Pisani al Ponte ad Era, et fu la caccia infino presso ad Pisa ad San Savino, et preserne ben IIII.M.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.124, vol. 2, pag. 50: Poscia ch'io ebbi rotta la persona / di due punte Se 'l pastor di Cosenza, che a la caccia / di me fu messo per Clemente allora...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 25, pag. 123.30: Novo mulater è questo chi passa tanti perigoli chi à chusì gran caçça chi ha tanti chi 'l perseguitan, chi porta tante penne chi ven a strechij passi chi ogne dì fi mixo sul fil de la morte...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 132, vol. 1, pag. 603.18: Avuta la detta vittoria il Comune di Firenze sopra quello d'Arezzo, sonata colle trombe la ritratta della caccia dietro a' fuggiti...

[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 59, vol. 1, pag. 216.31: E così furono vituperevolmente sconfitti, e prima lasciarono i nemici la caccia, che i Romani la fuga.

- Estens. Inseguimento che culmina nell'aggressione della vittima.

[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 69, par. 7, vol. 2, pag. 123.20: Ma se alcuno farà asagliemento e ferita e caccia ensieme, de l'asagliemento e de la ferita e de la caccia essere possa condannato come le pene e glie malefitie distincte sonno per glie capitoglie deglie statute.

2.1 Locuz. verb. Dare, mettere (la) caccia a qno: inseguire con insistenza.

[1] Doc. venez., 1306 (4), pag. 29.15: sì me viniva e dùseme una let(er)a la qual se co(n)teniva ce mis(er) Lançarote armiraio d(e) mis(er) lo re d(e) Çipro sì era vegnudo da Consta(n)tinopol(i) co(n) gal[i]e del re e sovra Famagosta sì trovà Fra(n)cescin d(e)li G(ri)maldi c'avea robado e preso çente e aver asè, e dèli caça e sì l'avea piiado...

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 55.12: ma chi dal so' pocho seno se lassa trahir e vende' e inganar, sençça che nessun lo strençça né ghe dea caçça, da soa propia volontae e spontanneamente el caçe...

[3] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 230.6, pag. 281: se io scuopro a costei il mio disio, / i' temo forte che poi non le spiaccia, / e che 'l suo amor non mi tornasse in rio / odio, e con l'altre mi desson la caccia...

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 636, pag. 144: Io ci vidi uno frate che in placza predicone; / Fóli messa la caccia perché lo reprendione.

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 407, pag. 146.25: ed uscì fuori il Popolo e cavalieri, e diedono loro la caccia infino alla Pieve a Settimo.

- Locuz. verb. Far (la) caccia a, di qno.

[6] x Armannino, Fiorita (01), 1325 (tosc.), pag. 37: Cacciato fue di suo reame con questa fanciulla la quale allora avea mesi VI. La caccia li feciono li suoi infino ad uno grande fiume.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, proemio, pag. 236.31: punisce quegli ch'hanno gittata la sua roba, e poi uccisono se medesimi, e fanne caccia di loro, faccendoli perseguire, e dilacerare a cagne nere...

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 6, pag. 27.11: Allora li Romani se comenzaro a fare gabe de esso e dissero ca era pascio. Così dicenno non più demoraro, anche se levaro in pede e partirose e lassarolo solo. Puoi predicao in Santo Ianni. Romani non lo volevano odire, anche ne facevano la caccia.

2.2 [Dal punto di vista della vittima in fuga:] inseguimento subito (da parte del nemico). Estens. Fuga. Locuz. agg. In caccia: inseguito.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 14, pag. 236.5: ottanta migliaia de' Romani fuggiero, non tagliatane tanta parte [[...]] solamente tremilia vi fuoro morti dell'oste de' Romani. La quale cosa però ee più sozza, e di maiore vituperio, in così grande caccia esserne così pochi morti e tagliati...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 8, pag. 209.3: perchè noi siamo vivi, possiamo morire franchi; e mia moglie e' miei figliuoli, se voi fuste venti, saremo nell'obrobrio e ne la caccia di Cesare.

[3] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 28.9, pag. 387: Valentri sempre come lepre in caccia / a riscontrare in mare i genovesi, / e co' lucchesi non avete faccia...

- Locuz. prep. In caccia di.

[4] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 178.9: disse: «Io sono cacciata et abandono il mio paese e lla casa del mio marito e vo fuggendo per gravosi cammini in caccia de' nemici».

2.2.1 Locuz. verb. Convertire, mettere, porre in caccia: mettere in fuga, braccare (anche fig.).

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 42, pag. 76.5: ad intendimento di venire molto stretti e schierati così grossi contra la Fede Cristiana, e di rompere e di mettere in caccia tutta sua gente.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 199.6: I leofanti nella primaia battaglia fuoro fediti, e convertiti in caccia...

[3] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 35.40, vol. 1, pag. 245: Fuge, cor mïo, ke se' messo en cacia; / la carne e 'l mondo e 'l diavolo te menaccia...

[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 13.13, pag. 26: Ché gran peccato fa chi lui impaccia; / Ma sòffera ch'e' vada arditamente / Per lo giardino, e no 'l metter in caccia, / E guardi il fior che ssì gli par aolente».

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 10, pag. 139.1: Furono rotti gli Aretini, non per viltà nè per poca prodeza, ma per lo soperchio de' nimici. Furono messi in caccia, uccidendoli: i soldati fiorentini, che erano usi alle sconfitte, gli amazavano...

[6] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [1335] 5.50, pag. 32: mentre ch'el visse, / né Cesare e Agusto e chi sconfisse / Brenno, Annibal e Pirro mise in caccia, / che questo Carlo più non ti disfaccia».

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 30, pag. 441.17: Donde quili de la corte la posero in cacia; onde essa sen fugì latrando como cane de dolore e morì.

[8] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 20 bis.29, pag. 95: Venut'è l'amore et mettemi in caccia / et prende 'l mio core et stringe et abraccia, / ed àmi rachiuso in fra le sue bracia / et colli suoi gran colpi mi va fracassando.

2.3 Locuz. avv. In furia e in caccia: con l'impeto violento di una folla scalmanata.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 18, 85-96, pag. 428.19: E fa una similitudine, dicendo che questa gente andava in furia e in caccia, come andavano li Tebani lungo li loro fiumi...

2.4 Azione del respingere ed allontanare, cacciata.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 145.34: pur finalmente Maghinardo li mise in isconfitta e cacciolli fuor della terra, e più di diece milgla basstò la caccia.

[2] x Armannino, Fiorita (01), 1325 (tosc.), p. 16: tutte finiranno poi per la caccia di quello forte veltro che caccierà quell'affamata lupa onde sorge tanta crudeltate.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 362, pag. 80: L'altra parte diceva: «Fa cosa ch'a re placcia! / Ca vole pace in Aquila, non vole briga né caccia; / Chi vole lo contrario, la morte soa procaccia!»...

2.4.1 Locuz. verb. Far la caccia di qno o qsa: allontanare.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 77.30, pag. 320: Tale amore ha sbannito da sé la ipocresia, / che esca del suo contato, che trovata non sia; / de gloria falsa e ria / sì n'ha fatta la caccia, de lei e de suo tributo.

3 [Con valore neutro:] inseguimento assiduo.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 38, pag. 255.17: E fece fare giuochi di battaglieri a fare a' cani, e qualunque poteva soprafare suo compagnone in quella caccia et in quello correre, era coronato d'alloro e d'ulivo e d'altre rame...

3.1 Fig. Richiesta insistente e tenace, ricerca.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 40a.14, pag. 141: Periglio è grande in donna sí vestita: / però l'affronto de la gente verde / parmi che la tua caccia non seguer de'.

[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), Prefazione, pag. 3.21: avvegna dio che ben convenevole non paia a soprastare a sì fatta cosa, e non si convegna bene a savio tale caccia seguire, nondimeno [[...]] a mio podere curerò di satisfare alla tua dimanda.

[u.r. 20.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]