CACCIATA s.f.

0.1 caçada, cacciata, caciata, chaccata, chacciata, chacciate.

0.2 V. cacciare.

0.3 Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Atto ed effetto dell'estromissione di un individuo dal territorio o dall'istituzione di appartenenza.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 07.11.2005.

1 Atto ed effetto dell'estromissione di un individuo dal territorio o dall'istituzione di appartenenza.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.22, pag. 151.9: tutti quelli che erano dell'animo di Giano della Bella, però che parea loro fussono stati dolenti della sua cacciata.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 6, 64-76, pag. 189, col. 2.10: Dice che doppo questa caçada per tre soli, çoè per tre cercolazioni de sole, cun la forza de Deo, quella che ora sta cheta l'altra sormontarà e per lungo tempo tignirà la segnoría.

[3] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 289.12: sì che nota, che qui predice della cacciata di Dante di Firenze, o vero mandata di lui fatta fuori di Firenze; di che segu[ì]e perpetuo essilio all'Autore...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 13, vol. 1, pag. 431.27: popolani e grandi non sospetti, ch'erano rimasi in Firenze alla cacciata de' Guelfi.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 121, vol. 1, pag. 587.28: Il conte Ugolino innanzi che giudice Nino si partisse, per coprire meglio suo tradimento, ordinata la cacciata di giudice, se n'andò fuori di Pisa a uno suo maniero che ssi chiamava Settimo.

[6] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 10 rubr., pag. 36.2: Come si de' dire quando alcuno comune si duole d' alcuna divisione o cacciata di terra amica.

[7] Doc. fior., 1311-50, 80 [1350], pag. 673.2: avendoti scritto più volte che i beni, case et possessioni, che si tenevano per li usciti di Ficechio al tempo de la loro cacciata, facessi rendere et restituire et rilaxare a lloro liberi et espediti...

[8] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 146.11: sopravenne il gravoso accidente della sua cacciata, over fuga, per la quale egli, quella e ogni altra cosa abbandonata, incerto di se medesimo, più anni con diversi amici e signori andò vagando.

[9] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 6, pag. 177.10: esso Bonifatio con la soa forza ordinò la caciata de questa altra parte ocultamente.

[10] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), Proemio, pag. 9.22: infino al tempo che esso e la sua parte furono cacciati; dopo la quale cacciata parecchi anni andò circuendo la Italia, avendo speranza da ritornare.

[u.r. 14.01.2009]