CACCIATORE s.m./agg.

0.1 caçador, caçadore, caçadori, caçaduri, caçaor, caçatori, cacciador, cacciadore, cacciadori, cacciator, cacciatore, cacciatori, cachaturi, caciadore, caciator, caciatore, caciatori, cadaduri, cazador, cazadori, cazaor, cazaturi, chaçador, chaçadore, chaccatori, chacciatore, chacciatori, chaciatore.

0.2 Da cacciare.

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.); Brunetto Latini, Canz., 1260/66 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Stat. sen., c. 1303; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Framm. Milione, XIV pm. (emil.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Esercizi cividal., XIV sm.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. cacciatore delle serpi 4.

0.6 N Un «Piero Cacciatore» è cit. in un doc. lat. scritto a Firenze nell'anno 1199: v. GDT, p. 127.

0.7 1 Chi pratica la caccia per mestiere o occasionalmente. 1.1 [Sost. in funzione appositiva o agg. rif. ad animali:] predatore. 2 Chi persevera nella ricerca ostinata (di qsa o qno). 3 Chi è responsabile della messa al bando e dell'espulsione di concittadini, persecutore. 4 [Astr.] Locuz. nom. Cacciatore delle serpi: nome di una costellazione. 4.1 [Epiteto rif. al mitico Orione che dà nome all'omonima costellazione].

0.8 Mariafrancesca Giuliani 24.01.2006.

1 Chi pratica la caccia per mestiere o occasionalmente.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 431, pag. 541: e quando lo can caçala e 'l caçaor l'apresa, / per una entra, per l'autra esse, così scampa de presa.

[2] Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.), canz. 3.37, pag. 138: m'à distrettamente / tutto legato intorno: / come fa l'unicorno / una pulcella vergine dicata, / che da li cacciatori è amaestrata, / de la qual dolzemente s'inamora, / sì che lo lega e non se ne dà cura.

[3] Brunetto Latini, Canz., 1260/66 (fior.), 26, pag. 192: ma volglio seguire lo ciervio umilemente, / che, poi comquiso l'ànno, / a' chaccatori ritorna per morire.

[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De vanitatibus, 79, pag. 189: Per quel livré s'intende zascun hom, ki el se sia, / Ke no corr pos la levore, ma corr pur pos l'ombria; / Lo cazaor sí è Criste, ke a quel livré sí cria, / Lo pusta e lo conforta k'el torne in bona via.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 6: et come lo cacciatore a·leone, (et) l'acino salvatico al granaio, così li poveri sono pascime(n)ti deli ricchi.

[6] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 2, pag. 284.9: E somigliantemente ei cacciatori sono convenevoli a combattere, perciò che senza grande ardire ellino non aspettano ei porci salvatichi ed uccidonli...

[7] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 5.25, pag. 117: La caccia è presa là u' è 'l cacciatore; / non trovo d'aigua e vo per essa in mare, / a tal son miso che fugendo caccio...

[8] Stat. sen., c. 1303, cap. 68 rubrica, pag. 120.5: De la elezione de li cacciatori dell'oche e de li ucelli.

[9] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 171.28: Et è tanta la soa vertù, ch'alcun cazador no'l pò prender per forza; ma questa è la natura de l'unicorn...

[10] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 20.6, pag. 379: e rampognar ensieme i cacciatori, / cornando a caccia presa i cornatori: / ed allor vegnan molte bestie morte.

[11] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Fedra, prol., pag. 31.24: Era questo Ippolito fiero, prode, bello e leggiero, ed era cacciatore e domatore di fieri cavalli e servidore di Diana, Dea della castitade...

[12] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 78.4: spaventata per la voce de' cacciatori, fuggio!

[13] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 164.5: curria contra li lanzi comu la fera quandu esti turniyata da li cachaturi, la quali curri in killa parti duvi vidi li spissi lanzi...

[14] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 197, par. 2, vol. 2, pag. 272.15: Fuor de ciò glie cacciatore e ucellatore per tucto l'anno non possano, né deggano entrare glie biene altruie...

[15] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 9, pag. 508.30: Illi èno molto boni caçaduri e prendeno venaxuni asai...

[16] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 130, pag. 283.13: perché tu se' fatto bestia, tieni dentro nell'anima tua gli animali de' molti peccati mortali; e però se' fatto cacciatore e ucellatore di bestie, perché l'orto dell'anima tua è insalvatichito e pieno di spine...

[17] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 180, pag. 184.24: E li chaçadore in le terre de Tebeth e de Seni tira le soge e piyali.

[18] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 90.35: plazeme de andare a cazare in compagna de multi cazaturi...

[19] Esercizi cividal., XIV sm., 80, pag. 117.14: Lu mio livrì, molt migllor del to, ven fat chaçar gl leurs, ghaçat [sic] d'un chaçador, qual yo no say com el à non.

[20] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 100.6: Hic venator lo caciadore.

- Fig.

[21] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 24, pag. 19.7: Et Amore è così savio cacciatore, mi fé nella via una pulzella et i·nel cui grembo mi sono adormentato, e morto di tal morte come a amore pertiene, ciò è disperanza sança merçede.

- Fig. [Come sost. in funzione appositiva o agg.:] cacciatore delle anime (rif. soprattutto al demonio).

[22] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 19, pag. 40.27: Questo tigro significa una partita d'omini correnti che non àno stabilità neiente; ché quando lo dimonio cacciatore e furatore dell'anime li à tolta l'anima per alcun peccato mortale, sì como per superbia e per vanagloria...

[23] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 2, pag. 364.2: L'anima nostra come passera è liberata, e uscita del lacciuolo de' nemici cacciatori dell'anime.

1.1 [Sost. in funzione appositiva o agg. rif. ad animali:] predatore.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 29, pag. 126.4: e non posando, e si è preda degli altri uccelli cacciadori.

[2] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), pag. 19.15: e per sapere da lui la natura, custumi ed arte de li ucelli caciatori e de li altri, e ad ucellare a quelli ucelli?

1.1.1 Sost. Cavallo da caccia. || Cfr. Gozzi, p. 714.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 578, pag. 591.16: Lo valletto si vestì cotta e mantello di scarlatto molto corto, poi monta sopra uno grande cacciatore, poi prese sua lancia...

1.1.2 Agg. Che manifesta feroce ostilità.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 281.14: Ma né 'l rosso cinghiare è sì crudele in mezzo l'ira, infino ch'elli si volge colla sannuta bocca alli cacciatori cani... || Cfr. Ov., Ars. am., II, 374: «fulmineo rabidos cum rotat canes...».

2 Chi persevera nella ricerca ostinata (di qsa o qno).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 45, pag. 426.18: Dunque costui non è cacciatore d'onore, come voi dite, né donatore di sconvenevoli affanni, né citatore di vizii, né largitore di vane sollecitudini...

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 14, 55-66, pag. 330.5: cioè podestà dei Fiorentini, li quali di sopra àe ditto esser lupi: imperò che al podestà s'appartiene d'esser cacciatore di coloro che volliono vivere fieramente, e fare violenzia alli altri cittadini...

3 Chi è responsabile della messa al bando e dell'espulsione di concittadini, persecutore.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 96, vol. 2, pag. 187.23: però ch'erano stati i principali ricoveratori dello stato de' Neri e cacciatori della parte bianca...

4 [Astr.] Locuz. nom. Cacciatore delle serpi: nome di una costellazione.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 13.42: diremo d'altra figura, a la quale si dice in latino venator serpentium, e in castellano el caçador de las culebras, e in fiorentino il cacciatoredelle serpi, e in arabico alhace valhaya.

4.1 [Epiteto rif. al mitico Orione che dà nome all'omonima costellazione].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 11, pag. 211.24: E per la nobilità de la figura la i dovemo trovare desegnata en molte locora: e emperciò li trovamo desegnato lo gemini, e la virgine, e l'acquario, e lo grande Orione caciatore, lo quale ha centa la spada, e lo vilano che guarda lo carro e altre.

[u.r. 20.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]