DESTRO agg./avv./s.m.

0.1 ddestro, destra, destre, destri, destrissimo, destro, destru, dextera, dextr', dextra, dextre, dextri, dextro, dextru.

0.2 Lat. dexter, dexterum (DELI 2 s.v. destro).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.3.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Quindici segni, 1270-90 (pis.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1301-1303.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Poes. an. bologn., XIII; Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Doc. venez., 1311 (4); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. a destro 2.1, 3.1, 3.3, 4.1; a destro e a sinistro 2.1; a destro né a sinistro 2.1; a parte destra 1.3.1; a suo destro 3.3; ad ogni mio destro 4.1; al destro 3; al destro confine di 1.3.1; alla mano destra 2.1; alla parte destra 2.1; alla parte destra di 2.2; amare più che la mano destra 1.1; avere destro 5; avere gran destro 5; braccio destro 1.2; da parte destra 2.1; dal destro di 2.2; dal destro lato 1.3.1; dal destro lato di 1.3.1; dal lato destro 1.3.1; dalla destra parte 1.3.1, 2.1; dalla destra parte di 1.3.1; dalla mano destra 2.1; dalla parte destra 2.1; essere in destro 3; fare destro 3; in destro 2.1, 3.3, 4; male destro 3; per il destro di 2.2; porgere la mano destra 1.2; stare al destro 1.3; vedere destro 5; vedersi il destro 5; verso il braccio destro 2.1.

0.6 N Cfr. adestro agg.

0.7 1 [Con rif. alle due metà verticalmente speculari del corpo umano (considerato frontalmente):] che sta dal lato del fegato (e della mano comunemente più abile, del piede cui comunemente ci si appoggia per saltare). Estens. [Con rif. ad animali a simmetria frontale]. 1.1 [Con rif. specif. alla maggiore abilità e utilità pratica del lato destro rispetto al sinistro]. Fras. Amare più che la mano destra: (con valore iperbolico). 1.2 [Con rif. alla validità e alla potenza dell'arto superiore destro]. Fras. Porgere la mano destra: intervenire fornendo aiuto o sostegno (spec. a chi si trova in difficoltà). 1.3 [Con rif. all'uso di porre alla propria destra chi si vuole onorare]. Fras. Stare al destro: essere il più stretto collaboratore (di qno). 1.4 Fig. [Con valore sempre positivo, spec. in contesti di argomento morale o relig.]. 2 Estens. [Con rif. ai due lati o alle due parti di un oggetto (considerato frontalmente):] che si trova a destra (per analogia con il corpo umano). 2.1 Locuz. avv. A destro; alla, dalla mano destra; alla, da (dalla) parte destra; dalla destra parte; in destro, verso il braccio destro: a destra (rispetto ad un punto det., anche implicito). 2.2 Locuz. prep. Alla parte destra di, dal destro di, per il destro di: a destra di qsa (considerata frontalmente, per analogia con il corpo umano). 2.3 [Con signif. fig. positivo]. 3 Particolarmente atto o abile (a svolgere una det. azione) (anche avv.). 3.1 Ben disposto o ben predisposto (allo svolgimento di una det. azione). 3.2 Che si muove in modo svelto e fluido, apparentemente senza sforzo, agile (anche avv., anche sost.). 3.3 [Con rif. ad un'azione:] che non presenta difficoltà ma può effettuarsi senza sforzo, agevole. 4 Che reca un beneficio, vantaggioso; propizio. 4.1 Sost. Ciò che torna vantaggioso o utile (per qno). 5 Sost. Circostanza favorevole o scatenante (per lo svolgersi di una det. azione o sequenza di eventi).

0.8 Elisa Guadagnini 15.02.2006.

1 [Con rif. alle due metà verticalmente speculari del corpo umano (considerato frontalmente):] che sta dal lato del fegato (e della mano comunemente più abile, del piede cui comunemente ci si appoggia per saltare). Estens. [Con rif. ad animali a simmetria frontale].

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 911, pag. 59: De spine ague molto ponçente / L'encoronà la mala çente, / Poi lo ferì dal destro lato / D'una lança per lo costato...

[2] Scritti spirituali ven., XIII, pag. 151.21: E mesela sul monte Calvario e despoiame nudo e feme montar su la croxe: e fiseme la man destra, et l'aguto fo grosso e longo sì ch'elo fo revinto, ke lo strasà da lo. parte.

[3] Poes. an. bologn., XIII, 42, pag. 10: Dal destro la' sanctissimo fora ne vene undata / del vostro fiol carissimo, che sparse a tal derata / lo sangue dilectissimo che fo aqua roxata...

[4] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 184.22: il pugno destro gli era sì enfiato, per lo molto fedire e per lo strignere dela spada, che non poteva aprire le dita.

[5] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 170.9: e azò che la greveza de le mamelle no le imbrigasse [[queste Amazone]], lo setin an ie fadia trar le mamelle dextre...

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 6, 19-21, pag. 180, col. 2.7: cibi mo caldi, e mo freddi zoè mo conformivuli al figado ch'è dal lado dextro, e talor ... a la milza, ch'è dal lado sinistro.

[7] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 90.12: Sapié che le cosse ch'è in la persona de lo avolltor sì come i(n) prima li piè de l'avolltor, se allguna persona abia doia in li piè, ponamo ello te dolle lo pè senestro, et tu dies tuor lo pè destro de l'avolltor e ligallo a lo pè senestro per lo contrario.

[8] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu modu..., pag. 573.21: lu cavallu è plui arrindivili da la sinistra parti ki da la dextra.

[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 14, par. 1, vol. 2, pag. 23.30: Santu Petru [[...]] firiu a la templa dextra di unu servu di lu pontifichi ki avia nomu Malcu, et firiulu et taglauli l'aurichia destra (cussì aveni: cui feri a taglar l'auricha destra, feri cum manriversu, eceptu ki santu Petru non fussi statu mancusu).

[10] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (ii), par. 36, pag. 662.7: Vuole adunque questo piede essere il destro, a dimostrarne che ogni cosa naturalmente si ferma sopra quella cosa, sopra la quale crede più dovere perseverare in essere; e perciò questa statua si ferma più in sul destro piè, per ciò che nel destro piè e in ciascuno altro membro destro è più di forza che ne' membri sinistri...

[11] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 32, pag. 37.18: Li tursi de le verçe, quando li se brusa, è forte exsiccativi [[...]]. E la vertù terça è che li çoa a lo dolore de lo la' dextro antigo, quando el se ge mesea la sonça antiga. E çoa a le altre passion che someia a quisti dolore.

[12] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 129, pag. 74.15: [1] Pigla sucu di radicata di rafanu et sucu di radicata di chicuta et sucu di frundi di evulu et sulfaru finu et miscali et poy li distilla a l'auricha sinistra, si doli la destra, et si doli la sinistra, distilla la destra.

- [Con rif. specif. alla mano che impugna le armi].

[13] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 303.14: Così eccelso com'era apo li Greci Polidaro nell'arte del medicare, e come fue grande Accille ne la destra mano [[...]], tanto saroe io nell'amore.

[14] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2583, pag. 117: in quel dy la soa man destra / Alli perssiany fo tal nemiga, / [[...]] / Che [[...]] / Fo schonfiti e sbaratadi / Lor innemixi e deschaçadi.

[15] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 27, pag. 290.10: Allora vi priego che abbiate a ricordo che tutta vostra grolia giace in vostre destre mani. Quanta grolia avrete vinciendo?

- [Con rif. all'uso di stringersi la mano destra in segno di pace o per sancire un accordo (anche matrimoniale)].

[16] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 221.26: Et intantu Turnu porsi humilimenti li ochi et la manu dextra ad Eneas et sì li dissi: «Eu haiu miritatu di aviri zo ki eu ho, et non meritu haviri zo ki eu ti pregu.

[17] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4 argomento, pag. 105.10: occultamente si diedero le destre mani, patteggiando insieme l'amore: e la fama andoe per tutto il regno, che la Reina era maritata a Enea troiano.

- [Con rif. all'uso di accompagnare a piedi il cavallo (tenendone il morso con la mano destra):] locuz. avv. A destro; (anche in contesti fig.).

[18] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.104, pag. 98: Bene esser puote uom di tal laboro / che 'ngengnoso vïen sanza maestro / e chi 'l fa destro, / e mantene e palesa ciò ch'è llui porto: / ch'e' valglia à corto, / se, c'ò 'n tesaur, Ventura il mena a destro! || Minetti, p. 104: «Ebbene ha poco da scialare, se lo mena, addestrandolo, per la briglia la stessa sorte ch'io conservo gelosamente».

[19] Stat. sen., 1301-1303, pag. 32.16: Anco, qualunque altra persona per lo decto contado o iurisdizione di Siena passarà, andando e venendo, paghi per cavallo da arme VIIJ denari, e del ronzino paghi IIIJ denari; e se menasse cavallo a destro, paghi IJ soldi.

[20] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 66, vol. 3, pag. 452.17: chi era a ccavallo isciese a piè co' cavalli a destro per prendere lena e confortarsi di mangiare e di bere.

1.1 [Con rif. specif. alla maggiore abilità e utilità pratica del lato destro rispetto al sinistro]. Fras. Amare più che la mano destra: (con valore iperbolico).

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1826, pag. 97: Plu ve amava l'inperador / Cha la soa destra man tutor; / A vu inclinava li barony, / Piçoly e grandi, rie e bony...

- Fig. [Per significare le capacità umane]. || Cfr. 3.

[2] F Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.): Dipoi diceva. Se io mi volterò dalla mano diritta, io non lo [[scil. Dio]] vedrò. Quello si volta 'dalla mano destra', il quale si leva in superbia per alcuna sua virtù. || Sorio, Morali S. Greg., p. 202.

1.2 [Con rif. alla validità e alla potenza dell'arto superiore destro]. Fras. Porgere la mano destra: intervenire fornendo aiuto o sostegno (spec. a chi si trova in difficoltà).

[1] F Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.): Tu porgerai la mano destra all'opera delle tue mani. [[...]] pertanto la tua creatura corruttibile può pervenire a stato incorruttibile, perocché ella è innalzata dalla mano della tua podestà... || Sorio, Morali S. Greg., p. 75.

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 214.29, pag. 276: Ma Tu, Signor, ch'ài di pietate il pregio, / porgimi la man dextra in questo bosco: / vinca 'l Tuo sol le mie tenebre nove.

- Locuz. nom. Braccio destro: v. braccio 1.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 10, vol. 1, pag. 24.6: lla città di Firenze era braccio destro in favore di santa Chiesa...

1.3 [Con rif. all'uso di porre alla propria destra chi si vuole onorare]. Fras. Stare al destro: essere il più stretto collaboratore (di qno).

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 234.5, pag. 96: Ed èvi come in man del su' maestro / dispese il mondo tutto a' suoi baroni: / segnor di tutto l'abitur terrestro, / come lo spese dicerovi i nomi. / Pro Tolommèus, che li stava al destro, / prenze d'Egitto con tutte regioni / d'Africa e d'Arabia veramente, / e sottomise a llui tutt'orïente...

1.3.1 [Relig.] Locuz. prep. Al destro confine di, dal destro lato di, dalla destra parte di (con rif. a Dio, per indicare la posizione dei Beati il giorno del giudizio, la posizione di Cristo).

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 351, pag. 612: Quele qe serà iuste, en bon'ora fo nadhe, / dal destro lad de Deu serà ben adornadhe, / en santo paradiso serà poi envïadhe...

[2] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 222, pag. 635: Sovra li angeli tuti ke 'n cel rendo splendor, / da la destra parto del magno Creator / lo so sedio è posto, sença negun tenor, / encoronà de gloria, de bontà e d'onor.

[3] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 55.38, pag. 91: e su nel cielo ascese, ove salire / dovén sperrar, siede al destro confine / del summo Padre...

- Locuz. avv. A parte destra, dal destro lato, dalla destra parte, dal lato destro (con rif. implicito a Dio, per indicare la posizione dei Beati il giorno del giudizio, la posizione di Cristo).

[4] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 271, pag. 534: Asai son qe reprendeme e dis c'ai vilanato / perq'eu quisti proverbii de femen'ai trovato. / S'eu a lo dì çudisio stëa dal destro lato, / çascun d'isti proverbii en libri ai trovato.

[5] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2211, pag. 69: Oi, Deo, cum seran beai / Killi k'eran mondi trovai! / [[...]] / Ke 'l meterá li bon dal lado destro / E li malvaxi dalo lado senestro...

[6] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 351, pag. 258, col. 1: et tucti quanti susciterano / coi lor corpi et apparerano; / et poi che fino suscitati / et in due parte diviçati, / li buoni serano a parte dextra / e li malvasci a la sinixtra.

[7] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaestio 52, pag. 199.23: Doncha firà lo zudixio in questo mondo, zoè in l'ayro, in lo qualle zudixio serano li iusti da la destra parte com pegore e li malvaxi da la sinestra com bichi.

[8] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 40.50, pag. 89: Beato quel chi more sença peccato: / l'anima soa si va dal dextro lato, / là o' è 'l fioro e 'l fructo gloriato / d'ugni odore.

1.4 Fig. [Con valore sempre positivo, spec. in contesti di argomento morale o relig.].

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 22, pag. 89.15: Et Salamon disse: el cuor del savio è ne la parte destra, e quel de lo stolto ne la sinistra.

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 10, pag. 89, col. 18.19: Le septe principali virtudi, cioè sono le tre theologiche e le quattro cardinali dalle quali tutte l'altre hanno nascimento, sono realiter dalla parte sinistra remote e nella dextra allocate.

1.4.1 [Con valore neg. in quanto lato opposto al cuore]. || Att. unica nel corpus. Sulla potenziale contraddizione, propria del lato destro, fra l'opposizione rispetto al cuore e il valore tradizionalmente positivo cfr. fra gli altri Lloyd, Metodi, pp. 74-77.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 5, 1-9, pag. 104.22: In questa parte, perchè l'autore fa speciale menzione dell'ombra che rendeva lo suo corpo, [[...]] elli intese per sè di quelli che sono nel mondo in stato di penitenzia, li quali lo sole; cioè la Grazia Divina e la carità di Dio riscalda dal lato sinistro, dov'è propiamente lo cuore che fa ombra al destro; cioè all'esercizio delle cose mondane, sicchè lo fa apparire nulla, come l'ombra che dimostra quel che non è; di che si meravilliano li mondani e tal le commendano.

2 Estens. [Con rif. ai due lati o alle due parti di un oggetto (considerato frontalmente):] che si trova a destra (per analogia con il corpo umano).

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 607, pag. 348: Denançi ad quella nobele lu Gaudiu ly camina, / ke gaude in veritate; / de la dextra compàngnia, quella d'ompne ben plena / che à nom la Bonitate; / la Mangnanimitate / da la sinixtra vene...

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 164.3, pag. 68: Pompeio feci' una schiera di sua gente / quasi a guisa d'un ferro di molino: / Dominzio ha 'l capo destro imprimamente, / il sinistro a Lentulùs diè in dimino.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 26, pag. 99.38: Lelio e Sesto nel destro corno della battaglia combattevano.

2.1 Locuz. avv. A destro; alla, dalla mano destra; alla, da (dalla) parte destra; dalla destra parte; in destro, verso il braccio destro: a destra (rispetto ad un punto det., anche implicito).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2182, pag. 251: Or si ne va il maestro / per lo camino a destro, / pensando duramente / intorno al convenente / de le cose vedute...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 5, pag. 180.9: E se uno uomo fosse dritto in Maria e sempre al sole volgesse lo viso, vedrebbesi quello andare ver lo braccio destro.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 249.19: Allora dalla parte destra e dalla sinistra cominciaro ad apparire smisurati pesci di varie generazioni, i quali tengono in pendente l'allegrezza d'Enea.

[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 4, cap. 3.77, pag. 97: \Donne\ Va su per questa viella coverta / Di frondi, e volgi alla primiera via / Che ttu troverai alla man destra...

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.141, vol. 2, pag. 243: e allor, per ristrignermi al poeta, / in destro feci, e non innanzi, il passo.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 26, pag. 110.18: la madre di sancto Jacobo e di sancto Johanne lu evangelista dixe a Xristu dimandanduli ki 'kisti duy suoy figloli divisseru sedire unu a la parte dextra e l'autru alla parte sinistra in lu regnu soy'...

[7] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1219, pag. 71: uno [[dei ladroni]] era da la mano destra, / l'altro stava da la sinistra, / [e] Ihesù en meço stava...

[8] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 1.19, pag. 4: l'ançelo vene resplendendo, / vene a le' per fenestra / cum dolçore da parte dextra...

[9] Lucidario ver., XIV, I, pag. 88.6: «Mitì lo rete dila destra parte e averì asai pisi»...

- Locuz. avv. A destro e a sinistro: in ogni direzione.

[10] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 28, pag. 36.14: Catellina nè suoi non erano sbigottiti, anzi combattevano virtudiosamente, et uccidevano a destro et a sinistro.

[11] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 150, pag. 209.29: Elli comincia a ferire a destro e a sinistro...

[12] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 15.82, pag. 33: Sovra lo sepolcro vanno, / guarda al dextro et al senestro...

- Locuz. avv. A destro né a sinistro (con rif. ad un modo di svilupparsi nello spazio, per indicare il procedere in linea retta; con valore fig. positivo).

[13] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 26, pag. 309.16: Andate e non declinate a ddestro né a ssinestro, e Dio serà con voi».

2.2 Locuz. prep. Alla parte destra di, dal destro di, per il destro di: a destra di qsa (considerata frontalmente, per analogia con il corpo umano).

[1] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 24.14: Per questa strada passa quelloro che sono purgaty de quilly loro peccaty in de lo Purgatorio de lo quale yo ià dixi. Da lo destro et da lo senestro de questa via stano iniostri infra sé partiti...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, proemio, pag. 32.27: se noi ponemo uno specchio dal destro della cosa specchiata, l'idolo parrà in altro modo che chi lo ponesse dal sinistro...

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 30, vol. 1, pag. 89.10: Alla parte destra dello canto della grotta, allo levante, si è il luogo dove fu trovata la santa Croce di Cristo...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 6, pag. 367.24: la giovane [[...]] s'avenne in un luogo fra gli scogli riposto; sì per l'ombra e sì per lo destro d'una fontana d'acqua freddissima che v'era, s'erano certi giovani ciciliani...

2.3 [Con signif. fig. positivo].

[1] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 2.3, pag. 40: L'alta intentione di questo maestro / è di rimuover la gente mondana / del camin manco et seguitar lo destro.

[2] Gl Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 228.9: la parte destra significa bene, e destreza. || Cfr. anche 3.

[3] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 913, pag. 59: O misera, dolente, chomo io chado / del lato destro nel lato sinistro, / e de nobilitate in baso grado.

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 127-141, pag. 376.36: Due sono le cure che conviene avere ogni uno che è preposto nella chiesa d'Iddio; cioè l'una de le cose temporali: imperò che le conviene tenere famillia, e questa si chiama cura sinistra; l'altra de le cose eterne, e questa si chiama destra: imperò che è quella che ci beatifica.

3 Particolarmente atto o abile (a svolgere una det. azione) (anche avv.).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 21, pag. 265.1: Chi non à guerra, nè aversità, nè dannaggio, nè povertà, come conoscierà el suo valore?» Chome può, chome, Padre, valore e senno de nochieri parere, che 'n tenpestoso mare e torto vento? e ccome fermessa de castello, che 'n destro e poderoso assedio e forso?

[2] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.188, pag. 758: Sì drua terr'è de le barestre / e sì ne son le gente destre, / che per venze söe guerre / ben n' à per doe atre terre.

[3] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 45, pag. 822.30: Pruova queste cose essere utili da simile: sì come è che uno destro servigiale mette alcuna volta sì destramente il guanciale e raconcia a signore che dorme, che apena il sente.

[4] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 507.9: La destra indulgentia massimamente piia le mente; la asperitade move odio e crudel battaie.

[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 80.1, pag. 625: Se mai Amor con la sua destra mano / me passò 'l cor lanciando ei darde soie, / altera donna mia, sacciate voie / ch'or me restora del suo ben sovrano...

[6] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 715, pag. 146: De lo insedire de le vite / [[...]] / Lo secondo [[modo]] si è a çanchetto: / Convense far molto ben destro, / E chi fa ben bon modo è questo.

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 103.7: Armao soie galee con suoi valestrieri e bella oste e destra iovinaglia.

- Sost. Persona abile.

[8] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 51.1, vol. 2, pag. 149: Vaglion li dextri più che i forti assai, / e sempre ingegno et arte et uso vince, / più che forteça, cittadi e province...

- Sost. Oggetto materiale (luogo) adatto allo svolgersi (di una det. azione).

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 542.25: Non dubitare, che queste cose farò io troppo bene; e ho il più bel destro da ciò del mondo, ché io ho un podere verso il Valdarno di sopra, il quale è assai vicino alla riva del fiume...

- Fras. Essere in destro: essere abile?

[10] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 326.22: la forza del Maliscalco cresce per l'oste sua, che era più in destro che quella de' Conti...

- Fras. Fare destro: rendere edotto, far acquisire una conoscenza approfondita.

[11] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.101, pag. 98: Bene esser puote uom di tal laboro / che 'ngengnoso vïen sanza maestro / e chi 'l fa destro, / e mantene e palesa ciò ch'è llui porto...

- Locuz. avv. Al destro: in modo accorto. || (Contini).

[12] Lippo, XIII ex.-a. 1332 (fior.), 2.3, pag. 784: Compar, che tutto tempo esser mi sòli / sì ubbidente come a tuo maestro, / a ffede mando a tte (perké al destro / mi tengo in faticarti, e so ke vuoli / ch'i' 'l faccia, ké d'amico non ti duoli / possilo tu servir) che a sSalvestro / ricordi...

- Locuz. agg. Male destro: poco abile.

[13] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 31, vol. 2, pag. 49.24: non volendosi rimettere in guerra, che n'erano male capitati e male destri, per savio avisamento presono consiglio tutte le Comuni di Brabante, [[...]] che lla duchessa [[...]] tornasse in Brabante...

3.1 Ben disposto o ben predisposto (allo svolgimento di una det. azione).

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 20, pag. 168.9: d'alcuno artemagico di Roma, cioè aguro, qui si ragiona, il quale, per esser piú destro alla scoperta vista della marina e delle stelle, come a cotale arte bisogna, per sua dimora l'alpestra montagna marmorea di Luni ellesse.

[2] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), canz. 17.48, pag. 63: Così com' pura ymagine mi vivo, / et fo come chi segue suo maestro, / ch'al suo volere è destro, / che quando corre et quando al banco sta, / et se pur falla suo piacere activo, / è perché 'l difectivo / spir[i]to non-sapevol preso l'ha, / e 'n ciò nol grava chi conosce e ssa.

- [Detto del cammino:] che risulta agevole e appropriato.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 28.95, pag. 417: A la tua posta mi son mosso; / quel cammin prendi che ti par più destro, / ché qui miglior consiglio dar non posso».

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 306.1, pag. 380: Quel sol che mi mostrava il camin destro / di gire al ciel con glorïosi passi, / tornando al sommo Sole, in pochi sassi / chiuse 'l mio lume e 'l suo carcer terrestro...

- Locuz. agg. A destro: fornito.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 4, vol. 1, pag. 477.8: Vedendo l'arcivescovo di Milano che 'l Comune di Vinegia avea ranodata e riferma la lega tra' Lombardi, inanzi che ffossono forniti di gente d'arme, essendone egli a destro, fece muovere da Parma dumilia barbute e gran popolo e scorrere infino a Modona, per tornare addietro e assediare Reggio...

3.2 Che si muove in modo svelto e fluido, apparentemente senza sforzo, agile (anche avv., anche sost.).

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 6.35, vol. 3, pag. 81: E se vieni a battaglia / così perquoti e taglia / come nemico i tuoi, / se non fan quel che vuoi. / Li più destri davanti, / li fermi dietro stanti, / li temuti dintorno / a stringer.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 2, ott. 33.1, pag. 50: Troiolo destro si gittò in terra / del letto...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 7.57, pag. 357: La campagna è renosa, in che si ficca / il cavallo correndo, onde fa lena / e destre gambe, ché a forza le spicca.

[4] A. Pucci, Gismirante, a. 1388 (fior.), II, ott. 35.2, pag. 191: E, quando il porco si sentí fedito, / ruppe la lancia, e rizossi sú destro: / inverso Gismirante ne fu ito, / come demonio feroce ed alpestro...

- [Con rif. al modo di muoversi dei felini].

[5] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 17.8, pag. 223: e qual portava un affilato dardo, / piú destre che non fu mai liopardo.

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 11.68, pag. 286: mi ragionò [[...]] quanto i pardi e i tigri sono destri...

3.3 [Con rif. ad un'azione:] che non presenta difficoltà ma può effettuarsi senza sforzo, agevole.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 164.6: Et vuolsi avere a mente che olio da Monopeli o da Bari in là in verso lo levante è piggiore che quello di Bari o da Bari in quae verso il ponente da terì 6 per migliaio, e perchè non è tanto destro a caricare alla marina come da Bari o da indi in qua.

[2] Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.), pag. 267.2: In breve tempo se disposeno fra loro de redursi ad certo luogo tuti ad insieme [[...]]. Per la qual cosa se fermono concordevelmente di redursi in Eracliana, perché la era più grossa ad quel tempo et più dextra nel navegar.

- Locuz. avv. A (suo), in destro: agevolmente.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 10, pag. 66.26: a lui non pareva quella notte ben riposare che il dì precedente veduto non avesse il vago e dilicato viso della bella donna; e per questo incominciò a continuare, quando a piè e quando a cavallo secondo che più in destro gli venia, la via davanti alla casa di questa donna.

[4] Esopo ven., XIV, cap. 62, pag. 61.24: E firando lo vilan elo feria maormente sì, ma lo vilan si ascondea sempre la soa forza non voiando ferire lo cavaliero indarno adesso, como ello podesse ferire a descoverto e a destro...

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 543, pag. 507.5: E per questa caxion fese ello arestar la soa zente, inperçiò qu'elli se podhese armar et aparquiar a so destro, perché lo conte non aveva fato algun aparquiamento...

4 Che reca un beneficio, vantaggioso; propizio.

[1] ? Doc. venez., 1311 (4), pag. 82.9: item voio che Marinello fiio che fo de mio fiio Marco, che vui lo tigné in casa con vui e [[...]] s'elo ven bon homo elo ve vignerà forte destro ed eo ve prego e recomandovello...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.82, vol. 1, pag. 354: «Credi tu, Malacoda, qui vedermi / esser venuto», disse 'l mio maestro, / «sicuro già da tutti vostri schermi, / sanza voler divino e fato destro?

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 187.2, pag. 125: Al foco dov'eo ardo non secorre / cosa veruna che me sïa destra, / ançi lo tempo fredo mi senestra / sì che rimeço non vi posso porre...

[4] ? Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 154.8: O giovani, i vostri premii stanno certi a voi; e nullo muove la destra palma della vittoria dall'ordine suo: a me sia lecito di subvenire al caso del non colpevole amico. || Cfr. Aen., V, 349: «et palmam movet ordine nemo».

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 86.4, pag. 119: è bel morir, mentre la vita è dextra.

- Locuz. agg. In destro.

[6] <Doc. ven., 1362>, pag. 208.12: Et non debiè lagare intrare nessuno navilo de forestieri in Catharo sença nostro chomandamento, né desgargare in li porti dela contrada a provo de Catharo cosa nessuna chi fosse in dextro et utile deli nostri inimisi.

- Gradito, ben accetto (specif. per i vantaggi che arreca).

[7] Stat. venez., Addizioni 1335-70, [1336] cap. 85, pag. 399.18: unde li nobeli segnori [[...]] vegando che la cosa respondeva destra e utele a tuti, sì a li conpradori como a li vendedori, ordenà e fermà che da mo ananti se possa mesedare bolpe de Puia, de Sclavania, de Romania e de la Marcha insenbre in varnaçe...

[8] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 4.45, pag. 687: Per fuggire ozio visito i silvani / iddii e col mio coro mi balestro / in luoghi ta' ch'a lui furono strani; / e ciò che 'n el fu rigido e silvestro, / cioè amore e 'l piacere ad altrui, / questo m'è caro e più che altro destro.

4.1 Sost. Ciò che torna vantaggioso o utile (per qno).

[1] <Doc. ven., 1361 (10)>, pag. 128.28: lo dextro et il ben deli dicti homeni de Ragusa, vostri amisi, è bon vostro, et lo contrario so' certi ca vi dispiaseria.

[2] Stat. venez., Addizioni 1335-70, [1364] cap. 91, pag. 403.14: salvo sempre che, se alguna persona volese per so usu over destro, de si o de caxa soa, far mesedar, lizito sia a quelli de l'arte de poderlo far...

- Fras. Ad ogni mio destro: a mia disposizione ogni volta che lo desidero? || (Brugnolo, N. de' Rossi, p. 278, s.v. destro).

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 51.6, pag. 52: Y' penso ch'or aves'eo un bello castro / [[...]] / e mura che voltase d'alabastro / trenta çornate ad onni mi' destro, / bestie, pesse, uçelli 'n esto clastro, / plantato sano fori di senestro.

- Locuz. avv. A destro: a piacere.

[4] F Poes. an. (ed. Gualdo), XIII sm. (tosc.), 49.21, 62: Più alegro e giucondo / saria che ben cilestro / nonn-è il giorno al matino / quand'è sereno in parte d'aurïente; / e cavalcar lo mondo / e 'l ciel menare a destro / potrei, sì alto e fino / è il suo dimino e di vertù possente. || PSs, III, p. 796. L'ed. inclusa nel corpus legge «ad estro»: v. estro.

5 Sost. Circostanza favorevole o scatenante (per lo svolgersi di una det. azione o sequenza di eventi).

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 62, pag. 90.2: Ancora se de' aver gran cura k'elle no vadha vagizando entorno, ka el destro à facto molti perir ke no serave cazudi en mal far. E zò po noser plu a la zovencela, perk'ella no à experientia e mancha molto en raxon...

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 345.10, pag. 216: Dunque di te [[Amor]] èe vero lo proverbo: / «Chi vuol conoser l'omo, diali destro», / però che, senpre ch'io te stetti acerbo, / tu me traçevi di caschun senestro, / ma poy che sopra mi domìno avesti, / non mostri pur c'unqua me conossesti.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 67.17: poi ch'ello uscìo dello reggimento di Bologna, sempre li andavano dietro li assessini a posta del Marchese per ucciderlo, quando fosse il destro.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 16.56, pag. 383: Ma pon mente a quel ch'ora ti ragiono, / a ciò che, se ti vien mai caso o destro, / lo sappi ragionar sì come il sono.

- Fras. Avere (gran) destro: trovarsi in una circostanza favorevole (per il compimento di una det. azione).

[5] Poes. an. tosc.>sett., XIII, 3.11, pag. 384: E se non conforto, i' mi moría, / ché tante pene non posso soffrire, / ché son condotto a tal ch'el ben ver dire, / non averò ma' gio' com'i' voría. / Però ti priego, tu che se' maestro, / che mi ci debbi dare su consiglio / in qualche modo ch'i' possa <aver destro>. || Ma la lezione è congettura dell'ed.

[6] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 71, pag. 101.27: Plu avanti de' vardar lo recthor ke algun offitialle no lage aver troppo gran segnoria, spetialmente se ello no l'à ben provado; kè l'omo ke à gran dextro, no siando ben lial, po far gran sedition.

[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 19-27, pag. 420, col. 1.5: Fenno una ruota. Or nota lo pulcro modo che poetando pon D., ch'ave dextro de parlarli, ed elli a lui.

[8] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 2, vol. 2, pag. 591.13: i Perugini rispuosono che per le novità avieno di loro usciti non avieno destro di potere sovenire...

- Fras. Vedere destro, vedersi il destro: trovarsi in una circostanza favorevole (per il compimento di una det. azione).

[9] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 24, pag. 179.22: e 'l terzo [[modo]] di coloro [[scil. i ladroni]] s'intende che, no continuamente di ciò abituati, con diterminato volere del sí o del no, alcuna volta veggendosi il destro, con diletto si conducono a farlo.

[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 98, vol. 1, pag. 446.24: il prefetto già tiranno sanza fede, vedendosi il destro, sotto la speranza della pace tolse al legato due castella, e rotto il trattato, il cominciò a guerreggiare...

[11] Esopo ven., XIV, cap. 38, pag. 36.4: lo cativo omo menaza spessamente alo forte quando elo vede luogo e destro uxarlo e fare...

[u.r. 10.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]