DISPENSA s.f.

0.1 dispensa, dispense.

0.2 Da dispensare.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sic.: Stat. catan., c. 1344.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Ciò che di qsa viene assegnato. 1.1 [Detto di parti della notte]. 1.2 Fig. Distribuzione del nutrimento nel corpo, digestione. 2 Modo di comportarsi, condotta. 3 Luogo (o mobile di arredamento) in cui si conservano le provviste. 3.1 Estens. Mezzi di sostentamento.

0.8 Fabio Romanini 28.11.2005.

1 Ciò che di qsa viene assegnato.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 272.28: Li vaselli misse nella casa del tesoro dello Idio suo, e diputòe il re loro la dispensa per ciascuno die de' cibi e del vino suo.

1.1 [Detto di parti della notte].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 27.72, vol. 2, pag. 468: E pria che 'n tutte le sue parti immense / fosse orizzonte fatto d'uno aspetto, / e notte avesse tutte sue dispense, / ciascun di noi d'un grado fece letto...

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 27, 64-75, pag. 652.30: E notte avesse tutte suo' dispense; cioè e la notte avesse tutte le suoe parti...

1.2 Fig. Distribuzione del nutrimento nel corpo, digestione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 5.39, vol. 3, pag. 71: convienti ancor sedere un poco a mensa, / però che 'l cibo rigido c'hai preso, / richiede ancora aiuto a tua dispensa.

2 Modo di comportarsi, condotta.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 202.43, pag. 230: dopo la finita / Clovis rimase, ch'acquistò Sassona, / Cologna ed Allamagna ed Orliense, / possente più che niun di sua corona, / il primo re cristian<o> con tal dispense / che ne gli anni di Cristo cinquecento / si battezzò per far miglior diffense / da San Remigio, e con buon talento / regnò trent'anni...

3 Luogo (o mobile di arredamento) in cui si conservano le provviste.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2747, pag. 270: Di negghienza m' avisa / che nasce covitisa: / ché, quand' om per negghienza / non si trova potenza / di fornir sua dispensa, / immantenente pensa / come potesse avere / sì de l' altrui avere / che fornisca suo porto / a diritto ed a torto.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 6, pag. 131.24: Ancora il fecie natura sì come nel miluogho del corpo per nodrimento donare a tutto il corpo più legier mente, e inperciò apellano i filosafi lo stomaco dispensa del corpo...

[3] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 178.30: E de avere detto die per una grande chasa di nocie ch'è cho due mezani ch'è ne la dispensa, misela Filippo a la chasa ch'era sua propia per fior. due...

[4] Stat. catan., c. 1344, cap. 3, pag. 31.8: Et non prisumma di prindiri alcuna cosa di la dispensa; nin ecciamdeu intrarinchi, sença licencia di lu chillararu; nin prindiri alcuna cosa la quali sia ad altrui assignata, sença loru licencia.

[5] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 294r, pag. 66.2: Teca ce... aliquod repositorium, ut est apotheca, dispensa, archa, gazana, magasen et simulia.

[6] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 151.20: Item per diversi furnimenti di la dispensa, di oglu et ligumi et sagimi [et] altri cosi necessari unc. j tr. xij.

3.1 Estens. Mezzi di sostentamento.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 154.12, pag. 310: Giovane donna nonn- è mai oziosa, / Sed ella ben al fatto si ripensa / Per ch'ella sti' a menar vita gioiosa: / Ma' ch'ella pensi a chieder sua dispensa, / Sì ch'ella non si truovi sofrattosa / Quando vec[c]hiez[z]a vien poi che ll'ade[n]sa».

[u.r. 24.09.2010]