0.1 desperçe, despergir-li, desperto, disperga, disperge, dispergela, dispergele, dispergerà , dispergerai, dispergeralli, dispergerannosi, dispergeransi, dispergere, dispergerli, dispergermi, dispergerò, dispergerolli, dispergesse, dispergessono, dispergesti, dispergete, dispergetevi, dispergevano, dispergevate, dispergi, dispergiendosi, dispergirollo, dispergo, dispergono, disperta.
0.2 Lat. dispergere (DEI s.v. dispergere).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Dante, Commedia, a. 1321; Stat. lucch., XIV pm.; Metaura volg., XIV m. (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
In testi sett.: Rime Mem. bologn., 1301-24; Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.).
In testi mediani e merid.: Gillio Lelli, Rime (ed. Marti), XIV pm. (perug.).
0.7 1 Separare o allontanare tra loro in più direzioni persone o cose che sono unite; anche pron.: sparpagliarsi. 1.1 Diradare una sostanza densa. 1.3 Fig. Deviare l'intenzione di qno, distogliere. 2 Mandare in perdizione. 3 Andare in rovina. 4 Dilapidare una ricchezza; dissipare un patrimonio.
0.8 Fabio Romanini 28.11.2005.
1 Separare o allontanare tra loro in più direzioni persone o cose che sono unite; anche pron.: sparpagliarsi.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 36, pag. 121.17: e, quando la persona è distrutta, ben sai che le ricchezze si dispergono e non vagliano neente.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.2, vol. 2, pag. 37: Avvegna che la subitana fuga / dispergesse color per la campagna, / rivolti al monte ove ragion ne fruga, / i' mi ristrinsi a la fida compagna...
[3] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 263, pag. 108: Per lli pechatori fo cruçifixo / dal puovollo iudeo malledeto / per tuto lo mondo fo desperto / ingraçiato.
[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 4, pag. 116.6: Onde tantosto nella fortezza di quella terra si mettono angosciosamente, dispergiendosi dinanzi dalla faccia de' Cristiani, da' quali erano perseguitati.
[5] Framm. Milione, XIV p.m. (emil.), 26, pag. 520.10: E mandò-li soi baroni e volsi-li partire da uno e despergir-li, açò che illi aveseno meno posança.
1.1 Diradare una sostanza densa.
[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 6, ch., pag. 224.16: e ogne vento ch'hae il fiato ritto disperge le parti de' nuvoli e tolle via la materia della rugiada e della piova.
1.1.1 [Rif. ad un ascesso:] ammorbidire, sciogliere.
[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 18, pag. 282.29: Lo granchio del fiume trito et posto sopra la postema dura, a modo d'impiastro, dispergela incontanente.
1.3 Fig. Deviare l'intenzione di qno, distogliere.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 14, pag. 232.14: Et Isopo disse: impari questo l'umile, di dispergere cului ch'è cupido de le lite...
[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 150.20: Unde disse il Profeta, cioè David, nel Salterio: «Domenedio disperga tutte le bocche che parlano malvagiamente e la lingua che parla gran cose».
[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 235.34: Così addiviene in dell'omo mondano, che àe facto li grandi palagi et àe inteso ad honore: ché, quando viene lo vento della morte, l'ira di Dio lo fae tutto dispergere, però che ciò ch'elli àe va via et dilèguasi come polvere.
[3] Gillio Lelli, Rime (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 1.3.14, pag. 767: Ma se speranza, con la quale io pergo, / da l'áspera fortuna me disombra, / disfatto sia s'ancor non vi dispergo.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 48, pag. 152.13: E Seneca ne le pistole disse: le picole cose crescono per la concordia, e per la discordia l[e] grande ne dispergono.
4 Dilapidare una ricchezza; dissipare un patrimonio.
[1] Rime Mem. bologn., 1301-24, [1324] 87.4, pag. 112: Paura garda vigna, / ma no saltaro. / Staxone ven de maço, / ma no chi desperçe.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 31, vol. 1, pag. 293.36: si dice nella Cantica, che se l' uomo desse ogni sua cosa per carità, dispergela, e non gli par di aver fatto niente.
[3] Bindo Tedaldi, XIV pm. (fior.), 14, pag. 758: Così volessi Iddio che di tal dono / ripien v'avessi, quando or quindi or quivi / dispergevate il vostro patrimòno!
[4] Stat. lucch., XIV pm., pag. 82.3: Lo frate lo quale avrà ricevuta moneta dello spitale et fuggierà al seculo et quella pecunia vivendo luxuriosamente dispergerà et poi tornerà adla menda...
[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 7, pag. 184.9: Gridando etc. teni. S'intende: «O avaro, perché teni?»; eburli: «O prodigo, perché dispergi?», l'uno improverando l'altro.
[u.r. 23.01.2021]