DISPESA s.f.

0.1 despese, dipesa, dispensa, dispense, dispes', dispesa, dispese, dispessa, dispisi.

0.2 Da dispendere.

0.3 Doc. montier., 1219: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Mattasalà, 1233-43 (sen.); Lett. sang., a. 1253; Lett. sen., 1260; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. a dispese di 1.3; di piccola dispesa 1.4.

0.7 1 Erogazione di denaro (frequentemente al plur.). 1.1 Impiego di denaro per uno scopo det. 1.2 Somma di denaro destinata alle spese. 1.3 Locuz. prep. A dispese di: a scapito di qno; con danno economico di qno. 1.4 Locuz. agg. Di piccola dispesa: restio a impiegare il denaro o a elargire i beni disponibili, avaro.

0.8 Fabio Romanini 28.11.2005.

1 Erogazione di denaro (frequentemente al plur.).

[1] Doc. montier., 1219, pag. 49.34: It., se verun omo de la co(m)pagnia u di fuor de la co(m)pagnia andarae per messagaria p(er) lo fatto de la co(m)pagnia, sì debia avere ogne die ii s. p(er) feo, (e) pagare le victure (e) le dispese ke facesse p(er) la co(m)pagnia.

[2] Lett. sang., a. 1253, pag. 196.29: ell'erano ta(n)te le dispese ched io no· ve le volsi ma(n)dare sed io no· ve lo ma(n)dasse dice(n)do.

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 117.23: Et elli in defensione di sé dicea che quelle spese avea fatte per fare un altro fatto utile e diritto, cioè per scampare la terra di tanta distruzione, e quello scampamento non potea fare sanza quella dispesa...

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 308, pag. 331.2: Li Greci erano in molto gran cura di ciò che 'l sedio durava sì longamente, per lo gran travaglio e per la gran dispesa che lo' conveniva tutto giorno portare, de la quale non si poteano cessare né ritrare.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 96, vol. 3, pag. 508.9: Il re d'Inghilterra vi s'acordò volentieri, perch'avea il migliore della guerra, ed era per la detta guerra molto afannato e stracco elli e sua gente, e con grande dispensa.

- Essere in grande dispesa: trovarsi in uno stato che esige frequenti e consistenti erogazioni di denaro.

[6] Lett. sen., 1260, pag. 267.8: noi semo in grande dispesa (e) in grande facenda a chagione dela guerra che noi avemo chon Fiorença.

1.1 Impiego di denaro per un scopo det.

[1] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 1r.7: (E) ite(m) j staio di farina che rivene dal mulino del guadangno del mulo del mese di dicenbre p(er) dispesa dela chasa.

[2] Lett. sen., 1262, pag. 280.5: (E) ite(m) xxiij s. (e) viij d. di p(ro)v. p(er) le due parti di trenta (e) sete s. q(ue) ne rimasero di quarantoto s. q(ue) avemo choi nostri Parmisgiani da Sandro Toscho loro (chon)pagnio, q(ue) i chanparo d' otanta (e) due l. tor. q(ue) i furo dati i· Lonbardia p(er) fare le dispese di (chon)duciare la ciera (e) -l pepe q(ue) ci mandarono in q(ue)sta fiera...

[3] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 315, pag. 503: E sì avrai ad oste / Folle-Larghez[z]a mala, / Che scioglierà la mala / E farà gran dispensa / In sale ed in dispensa / E 'n guardarobe e 'n cella.

[4] Doc. sen., 1329 (?), pag. 69.21: E anco p(er) dispese di casa (e) fare forbire el coretto 3 s..

1.2 Somma di denaro destinata alle spese.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 114.15: Il comune di Firenze elesse ambasciadori e fue loro comandato che prendessero la paga dal camarlingo per loro dispensa et immantenente andassero alla presenzia di messer lo papa per contradiare il passamento de' cavalieri che veniano di Cecilia in Toscana contra Firenze.

[2] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 8.50, vol. 3, pag. 94: E di moneta pensa / doppia per la dispensa, / né far vista di quella / e pon' ben guardia ad ella.

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 88.5: e anco al servo che prega, a la sua piccula dispensa porge picculi doni de la tua facultà.

1.3 Locuz. prep. A dispese di: a scapito di qno; con danno economico di qno.

[1] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 37.14: Scritti ad arenduti a nostre dispese.

[2] Stat. sen., 1329, cap. 51 rubr., pag. 314.5: El quale uomo così eletto sia tenuto e debia el decto pelo e carniccio a le sue proprie despese governare...

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 29, pag. 139.8: «Si vuy vuliti rumaniri cum mi in Sichilia, eu vi farrò una villa a mey spisi, undi vuy vurriti, et a mey dispisi vi darrò a guadagnari...

1.4 Locuz. agg. Di piccola dispesa: restio a impiegare il denaro o a elargire i beni disponibili, avaro.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 20 rubr., pag. 60.2: insegna come è cosa isconvenevole che i re e i prenzi síeno di piccola dispesa e di poco affare...

[u.r. 11.05.2010]