0.1 d., dragma, dragme, dragmi, drama, drame, drami, dramma, dramme, drammi.
0.2 DELI 2 s.v. dracma (lat. drachmam).
0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.).
In testi sett.: Ricette bologn., XIV pm.
In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Nota il plur. drammi, accanto a dramme, in Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.).
Locuz. e fras. decima dramma 2.1.
0.7 1 [Mis.] Unità di misura di peso, equivalente a 1/8 di oncia (circa 3,5 g). 1.1 Piccola quantità. Piccola parte. Quantità indefinibile. 1.2 Avv. [Rafforzativo della neg.]. 2 [Numism.] Unità monetaria in uso in Grecia a partire dal VII sec. a.C. 2.1 Locuz. nom. Decima dramma.
0.8 Francesca Faleri 03.01.2006.
1 [Mis.] Unità di misura di peso, equivalente a 1/8 di oncia (circa 3,5 g).
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 5, pag. 130.6: tolli isapo drame ij e una meza drama di zafferano...
[2] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), Misure, pag. 297.13: Cochlearium è la minima parte delle misure: ed è mezza dramma, e contien IX silique; e triplicando fa concula.
[3] Ricette bologn., XIV pm., pag. 268.5: Toi camomilla, melliloto de çascaduno unça j e meço, savich d'orço unçe ij, rose drame iiij, olio rosato unçe ij.
[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 40, pag. 600.13: Pigla di la fuligini dragmi V e tri di verdirami, et una dragma di oripigmentu...
[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 30, 37-51, pag. 735.36: dramma è uno peso; cioè ottava parte d'una oncia...
[6] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 21, pag. 33.16: Item drama .j. di anzaricu, datu a biviri, cura torcioni di ventri et vacua li omuri crudi.
1.1 Piccola quantità. Piccola parte. Quantità indefinibile.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.46, vol. 2, pag. 518: Men che dramma / di sangue m'è rimaso che non tremi...
[2] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 59.8, pag. 604: Ma fin tanto che dramma / me remarrà de vita o de valore, / non partirò da quel voler mio core.
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 9, pag. 570.34: tutto dal capo al piè impastato, dolente e cattivo, avendone alquante dragme ingozzate, pur n'uscì fuori...
[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 125.12, pag. 164: ardendo lei che come un ghiaccio stassi, / et non lascia in me dramma / che non sia foco et fiamma.
1.1.1 Piccolo oggetto. Granello.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 17.88, pag. 138: Miracol fece, al tempo di costui, / Beda, sì che l'udiron padri e mamme, / dove tra i monti predicava altrui: / ché le gran pietre e le altre come dramme, / quando fu giunto al fin, dove si dice / in saecla saeculorum, gridâr amme.
1.1.2 Niente. Non mancare dramma.
[1] Bartolomeo di Capua, c. 1360 (napol.>sett.), 4.11, pag. 91: L'umor degli occhi e 'l fiato ai sospir chete, / ancor questi tributi or prende Amore: / dal pecto il sospirar, dagli occhi il pianto, / non mancandosi dramma di mio incarco.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 14.12, pag. 126: E com'è il figlio amato da la mamma, / così sei anni amai Graziano mio, / che fu cristian, che non vi mancò dramma.
1.2 Avv. [Rafforzativo della neg.].
[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 95.8, pag. 640: E se de quello ond' arde più lor flamma, / el principale alcun defetto piglia, / ben troverà restoro a meraviglia / da quei che de ben far non la san dramma.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 19.84, pag. 57: Al qual, fanciul, fu vista una gran fiamma / sopra la testa, essendo ne la cuna: / arder parea e non l'offese dramma.
2 [Numism.] Unità monetaria in uso in Grecia a partire dal VII sec. a.C.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 6, pag. 109.36: dispregerebbe l'uomo una dramma di metallo per averne cento d'oro...
[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 336.21: ragunò trentamila dramme d'argento e mandolle a Gierusalemme a offererle al tempio per l'anime de' morti...
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 10, vol. 2, pag. 221.8: issu cumandau a Sequestu, oy qui levassi a chascunu V.C dragmi, oy qui li facissi X plaghi.
[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 10, pag. 653.1: Elli concedeo a Tassillo ginnasiarco, lamentandosi ch' elli era stato tocco da alcuni giovani, o ch' elli tollesse da loro XXX dramme, o che a ciascuno di loro dèsse X ferite.
[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 27, vol. 1, pag. 229.30: e della donna, che cercò diligentemente la dragma perduta...
[6] Gl Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 10, vol. 1, pag. 36.1: e brigamoci di pagare il tributo del Soldano, che furono LXXII drammi, che monta, secondo nostra moneta, fiorini quatro per testa.
[7] Gl Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 36.34, pag. 244: dece clama / de' servi soi et fra loro conparte / dece drame over mine... || Ma la mina corrisponde a 100 dramme.
2.1 Locuz. nom. Decima dramma: lo stesso che decima 1. || Att. solo nel testo cit.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 32, Sessagesima, vol. 1, pag. 293.3: Imperò che per lo diece s'intende la diecima dramma, cioè l'uomo in ciò che fu fatto per riparare la rovina de li angeli.
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 37, Purif. Maria, vol. 1, pag. 315.28: la cosa ricomperata si dimostrava per la decima, però che l'uomo è significato per la decima dramma.