0.1 egritudine.
0.2 DEI s.v. egro (lat. aegritudo).
0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.).
In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Zeno Verlato 14.02.2006.
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 336, pag. 372.2: Etiandio ello sì ha vertù de purgare li humori fridi e de scaldare molto. E 'nperçò el çoa a li ydropici e a le altre egritudine frede.
- Dolore sintomatico dovuto a un'indisposizione.
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 266, pag. 281.27: E quelli a chi più coven bevere la colloquintida sì è quellù, el quale ha egritudine in lo cavo over in li panicolli del cerebro.
1.1 [In senso morale:] malessere interiore, risentimento.
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 165.9: Sì come la misericordia è egritudine de l'altrui aversità, così la 'nvidia è egritudine de l'altrui prosperità.