ELATO agg./v.

0.1 elata, elati, elato.

0.2 DEI s.v. elato (lat. elatus).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.); Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?);Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Posto in luogo eccessivamente alto. 2 [Rif. alla sfera interiore, dell'anima o dell'intelletto, o alla sfera morale:] che oltrepassa la giusta misura, immodesto, superbo, tracotante.3 V. Levare in alto, innalzare (in contesto fig.).

0.8 Zeno Verlato 17.02.2006.

1 Posto in luogo eccessivamente alto.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 46, vol. 2, pag. 87.26: come dice s. Gregorio, [[Dio]] è dentro ad ogni cosa, ma non rinchiuso, e fuor di ogni cosa, ma non escluso, e sopra ogni cosa, ma non elato, e sotto ad ogni cosa, ma non prostrato.

2 [Rif. alla sfera interiore, dell'anima o dell'intelletto, o alla sfera morale:] che oltrepassa la giusta misura, immodesto, superbo, tracotante.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 13, pag. 177.7: per chonsideratione elata di propia malvagità.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 37.4, pag. 458: Videvi ancor le navi bellatrici, / i voti carri e li volti guastati, / e i miseri pianti e infelici, / e ogni forza con gli aspetti elati...

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 169.18: Per la inflazione possiamo intendere la superbia, la quale, come dice s. Agostino, è verme delli ricchi; onde li ricchi comunemente sono elati, e enfiati di superbia.

[4] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 1.38, pag. 177: La povertà, che par mortal supplizio, / necessità contemplo ai cuori elati...

[5] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 7, 37.4, pag. 458.2: [elati]: superbi.

[6] Torini, Brieve meditazione, 1374/94 (fior.), pag. 336.4: Per le quali riprensioni coloro indegnati, come superbi ed elati, più volte li vollono fare villania...

3 V. Levare in alto, innalzare (in contesto fig.).

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 1.3, pag. 540: Già s' appressava il doloroso fato, / tanto più grave a lui a sostenere, / quanto in più gloria già l' avea elato / il sé vittorioso ivi vedere.

[2] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 9, 1.3, pag. 540.4: [elato]: levato.

[u.r. 17.06.2009]