EPICURÈO s.m./agg.

0.1 epicurea, epicurei, epicureo.

0.2 DELI 2 s.v. epicureo (lat. Epicureus).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Convivio, 1304-7; Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

0.7 1 Chi segue la dottrina del filosofo Epicuro. 1.1 Agg. In rapporto con la scuola e la dottrina epicurea; conforme ai principi della filosofia di Epicuro.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 27.02.2006.

1 Chi segue la dottrina del filosofo Epicuro.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 2, cap. 3, pag. 148.22: E se li epicurei aguardàssaro e·lle plante (li quali non desiderano altro che mangiare), trovareanoli grandissimi miraculi...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 296.4: E di questi, che da Epicuro sono Epicurei nominati, fu Torquato nobile romano, disceso del sangue del glorioso Torquato del quale feci menzione di sopra.

[3] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 22, pag. 125.11: disputava co' filosafi e pagani, cioè cogli Epicurei e cogl' Istoici e altre sette.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 148, S. Dionigi, vol. 3, pag. 1290.7: Essendo Paulo venuto ad Atena, gli Epicurei e gli Stoici disputavano con lui...

1.1 Agg. In rapporto con la scuola e la dottrina epicurea; conforme ai principi della filosofia di Epicuro.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, proemio, pag. 169.22: sì come fecero i Filosofi peripatetici, accademici, ed [e]picur[e]i, e stoici...

[2] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXVI.29: perocchè alcuna volta il fanno Stoico, e che sola la vertù loda, e i diletti fugge, e dall'onesto per prezzo eziandio d'immortalità non si parte. Alcuna volta il fanno Epicureo, e che loda lo stato della Città riposata, e che vive in conviti, e in canti.

- Estens. Dedito alla soddisfazione esclusiva delle necessità e dei piaceri mondani, nel totale diniego di ogni credo religioso fondato sull'esistenza di una sfera divina e trascendente.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 87, vol. 1, pag. 395.24: egli stava quando in Cicilia e quando in Puglia a grande delizia e in grandi diletti, seguendo vita mondana e epicurea, ad ogni suo piacere, tenendo più concubine, vivendo lussuriosamente, e non parea che curasse né Dio né santi.

[u.r. 26.05.2009]