EQUATORE s.m.

0.1 equator, equatore, equatoro, equattore, quatore, 'quatore.

0.2 Lat. aequator, aequatorem (LEI s.v. aequator).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Convivio, 1304-7; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.5 Per circolo d'equatore > circolo.

Locuz. e fras. cerchio dell'equatore 2; cerchio equatore 2.1; equatore del dì 1.

0.7 1 [Geogr.] Circonferenza massima della sfera terrestre, equidistante dai poli, che divide la terra nei due emisferi boreale ed australe. Locuz. nom. Equatore del dì. 1.1 [Geogr.] Estens. Le regioni equatoriali. 2 [Astr.] Circonferenza massima della sfera celeste, posta sullo stesso piano della circonferenza massima terrestre ed equidistante dai poli celesti. Locuz. nom. Cerchio dell'equatore. 2.1 [Astr.] Estens. Il cerchio massimo di ciascuna sfera celeste, equidistante dai poli e perpendicolare all'asse di rotazione della sfera stessa. Locuz. nom. Cerchio equatore.

0.8 Elena Artale 02.02.2006.

1 [Geogr.] Circonferenza massima della sfera terrestre, equidistante dai poli, che divide la terra nei due emisferi boreale ed australe. Locuz. nom. Equatore del dì.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), Incipit, pag. 3.5: la quale cità [[scil. Arezzo]] è posta fore del zodiaco, verso la fine del quinto clima, e la sua latitudine da l'equatoredel die è quaranta e doi gradi e quindeci menuti, e la sua longitudine da la parte d'occidente è trenta e doi gradi e vinti menuti.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 2, pag. 52.4: faremo uno cerchio e porremolo per lo mezzo de questo corpo, e dividarà per mezzo lo corpo del mondo da l'uno polo a l'altro. E questo cerchio potemo chiamare equatore per doe vie: l'una è ch'elli aguallia lo mondo per mezzo da oriente ad occidente, [e] una parte pone da l'uno polo e l'altra pone da l'altro polo...

- Equatore cerchio.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 4, 58-75, pag. 87.37: Ove tra noi; cioè tra me e Virgilio che eravamo nell'altro emisperio sotto, o vero poco di là dall'Equatorecerchio, verso l'antartico polo...

1.1 [Geogr.] Estens. Le regioni equatoriali. || (GDLI s.v. equatore 1).

[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), II, ott. 59.8, pag. 36: e di tanta virtú [[Adovarda]] nel cor riarde / che spande el nome suo da borea a l'ostra; / Amor sí vaga l'ha da ciel dotata, / esser mostrando in equator formata.

2 [Astr.] Circonferenza massima della sfera celeste, posta sullo stesso piano della circonferenza massima terrestre ed equidistante dai poli celesti. Locuz. nom. Cerchio dell'equatore.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 3, pag. 6.22: E trovamo un altro cerchio che passa da oriente ad ocidente, lo quale difinesce lo cielo per mezzo, e pone l'uno polo da l'uno lato, e l'altro da l'altro, ed è chiamato equatore...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 3, pag. 7.15: E questo cerchio ch'è detto zodiaco è declinato dal cerchio de l'equatore da ogne parte vinti e tre gradi e cinquanta e uno menuto, secondo la sentenzia de Ptolomeo...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 4.80, vol. 2, pag. 62: «unquanco / non vid'io chiaro sì com'io discerno / [[...]] che 'l mezzo cerchio del moto superno, / che si chiama Equatore in alcun'arte, / e che sempre riman tra 'l sole e 'l verno, / per la ragion che di', quinci si parte / verso settentrïon...

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 1-15, pag. 572, col. 2.6: Or vole dire l'A. ... sí avene quando 'l sole è in Aquario e sono maor le notti ch'i dí: ma perch'ello è in motu e va verso 'l segno che tocca lo equatore, là o' ène mezzo 'l tempo die, e l'altro mezzo notte...

[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 4, 76-87, pag. 91.13: E poi è lo terzo cerchio che si chiama Equinoziale, o vero Equatore...

2.1 [Astr.] Estens. Il cerchio massimo di ciascuna sfera celeste, equidistante dai poli e perpendicolare all'asse di rotazione della sfera stessa. Locuz. nom. Cerchio equatore. || Att. solo nel testo cit.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 3, pag. 77.6: E ciascuno [[cielo]], sì lo nono come li altri, hanno un cerchio che si può chiamare equatore del suo cielo propio; lo quale igualmente in ciascuna parte della sua revoluzione è rimoto dall'uno polo e dall'altro...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 3, pag. 77.15: Dico ancora che quanto lo cielo più è presso al cerchio equatore, tanto è più nobile per comparazione alli suoi [poli], però che ha più movimento e più attualitade e più vita e più forma...

[3] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 3, pag. 78.10: nel cielo di Venere, [[...]] è una speretta che per se medesima in esso cielo si volge [[...]]. E sì come la grande spera due poli volge, così questa picciola, e così ha questa picciola lo cerchio equatore, e così è più nobile quanto è più presso di quello...

[u.r. 26.01.2021]