EQUÌVOCO agg./s.m.

0.1 equivico, equivoca, equivocha, equivoches, equivochi, equivoci, equivocie, equivoco, equivocu; f: quivoca, quivocha, quivica.

0.2 LEI s.v. aequivocus.

0.3 F Rubrica del cod. Laur. Red. 9, XIII (pis.): 2; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 [Ret.] [Nel linguaggio della Scolastica, rif. a denominazione:] che si applica a referenti diversi (anche per semplice omonimia) ed ha un significato polivalente e ambiguo (che si presta ad interpretazioni molteplici). 1.1 Estens. [Rif. ad unità concettuali complesse:] di non chiara interpretazione. 1.2 Sost. [Ret.] Gioco di parole che sfrutta la polivalenza e l'ambiguità semantica di alcune unità lessicali. 2 [Metr.] Canzone equivoca, sonetto equivoco (semplice, composito): composizione poetica che utilizza l'espediente dell'equivocazione, semplice o composita. 3 Sost. [Metr.] Lo stesso che equivocazione.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 26.01.2006.

1 [Ret.] [Nel linguaggio della Scolastica, rif. a denominazione:] che si applica a referenti diversi (anche per semplice omonimia) ed ha un significato polivalente e ambiguo (che si presta ad interpretazioni molteplici).

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 24, 13-27, pag. 491, col. 2.8: Dieta. Posse tôre questa parola equivoca: l'uno 'dieta' si è astinenzia e fame, per la qual purgano lo vizio della gola; l'altra 'dieta' si è la numerazione del tempo per lo quale egli se lavano del so peccato.

[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20, 61-69, pag. 405, col. 2.25: Per amenda. Questo vocabullo che repete l'A. tre volte, come appare nel testo, si è equivoco, çoè ch'ell'ha molte significance...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 5.6: quello ria, sì è equivico, che si puote intendere a parte patien[ti]s, cioè li peccatori, e la pena di quelli sì è ria: a parte disponentis, ch' è lla iustizia di Dio, la quale punisce li peccati...

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, par. 4, vol. 2, pag. 59.23: Dichi Nicolaus de Lira ki la parola iudisca misa in kistu testu esti equivoca a 'formaturi' et 'tesaureri', comu nui putimu diri 'impruntaturi' essiri equivocu a killu ki fa figuri di sigillu et a killu lu quali inpresta.

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 12, parr. 50-52, pag. 172.12: o quale nome, sì come equivoco, habia a significare diverse cose secondo diversi respetti...

[6] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 8, 1-12, pag. 254.15: unde debbiamo sapere che li Poeti usano alcuna volta l'uno nome proprio per l'altro, quando li vocabuli sono equivochi.

1.1 Estens. [Rif. ad unità concettuali complesse:] di non chiara interpretazione.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 16, par. 24, pag. 104.28: nonn è a considerare questa similitudine inn assomilglanza d'unità, giassia ch'ella sia equivocha come a considerare la conformità e ssomilglanza di perfezzione secondo la vita o abito di quella.

1.2 Sost. [Ret.] Gioco di parole che sfrutta la polivalenza e l'ambiguità semantica di alcune unità lessicali.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 25, par. 17, pag. 419.15: Del quale essecrabole titolo e ll'orazione sofisticha secondo l'equivocie, e a tutti fedeli (come falsa) niente meno come falsa secondo tutto il senno tuttodì e per tutti a nneghare || Cfr. Defensor pacis, 2,25,17: «execrabili titulo et oracione sofistica secundum equivocum».

2 [Metr.] Canzone equivoca, sonetto equivoco (semplice, composito): composizione poetica che utilizza l'espediente dell'equivocazione, semplice o composita.

[1] FRubrica del cod. Laur. Red. 9, XIII (pis.): Cansone quivocha. || CLPIO L 079 Rub.

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 11, parr. 45-46, pag. 166.15: neli soneti equivochi, simplici e compositi, non bisogna essere una sola sentencia, ma in çaschaduno deli versi deli dicti soneti se puote porre una singulare sentencia...

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 9, parr. 15-22, pag. 157.22: Item questa parola 'montebruno', primo èe nome proprio de una montagna, e divisa, primo significa «uno monte» e poscia «una co(n)sa bruna», sì come appare nelo infrascripto soneto lo quale fi appellado soneto equivoco composito.

- Sost.

[4] FRubrica del cod. Laur. Red. 9, XIII (pis.): F[rate] G[uittone] d'Aresso. Quivoca. || CLPIO L 019 GuAr Rub.

[5] FRubrica del cod. Laur. Red. 9, XIII (pis.): Panuccio. Quivica. || CLPIO L 099 Panu Rub.

3 Sost. [Metr.] Lo stesso che equivocazione.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 11, parr. 2-5, pag. 163.4: nota che lo astiço èe someievolo alo equivoco; ma in questo èe differencia dalo equivoco alo astiço, che lo equivoco sempre fi compillado secondo ordine naturale e mansueto...

[u.r. 09.08.2010]