0.1 chorazada, chorazado, choreciado, choroçada, choroçadho, choroçadi, choroçado, choruciato, coraçada, corazado, coreçai, coreçao, coreciada, coreciado, coroçada, coroçadho, coroçadi, coroçado, coroçao, corociada, corociado, corozada, corozadha, corozadhi, corozadho, corozadi, corozado, corozay, correcciato, corrozato, corrucciata, corrucciati, corrucciato, corruzato, coruçata, corucciati, corucciato, corucciuta, curicciata, curicciato, curoçati, currizzatu, currucato, currucciata, currucciato, curruchata, curruchati, curruciati, curruciato, curruzati, curruzzati, curruzzato, curruzzatu, curuçà , curucciata, curucciato, curuzzata.
0.2 V. corrucciare.
0.3 Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.): 1 [14].
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lett. sen., XIV pm. (2).
In testi sett.: Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).
In testi mediani e merid.: Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).
0.7 1 Pieno di sdegno o risentimento (stizzoso o doloroso), fortemente irritato; in preda all'ira. 1.1 Che nell'aspetto manifesta sdegno, ira. 2 Afflitto da dispiacere, dolore; avvilito moralmente. 2.1 Segnato da un danno fisico.
0.8 Milena Piermaria 07.12.2005.
1 Pieno di sdegno o risentimento (stizzoso o doloroso), fortemente irritato; in preda all'ira.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 169.10: Ma se ll' uditore fosse adiroso e curicciato contra noi malamente...
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 3, cap. 7, pag. 98.13: La quarta differenza si è, che quelli ch'è corrucciato o adirato vuole fare dolore o tristizia a colui a cui elli è adirato...
[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 910, pag. 73: Quando Heustadio questo vete, / Molto forte smarido stete. / Lo nocler volleva ranpognar / De ço ch'el feva e blaxemar / Mostrandose forte coroçado...
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 7, vol. 2, pag. 216.13: li cavaleri lu auciseru curruzzati, inperò ca issi eranu constritti di partirsi da lu summu imperiu et andari a quillu qui non era in dignitati nulla.
[5] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 15.14, pag. 708: Ond' io ristetti ed avvisai 'l mercato, / e mia risposta fu ch' io malandrino: / sì ch' ei da me se partì corrucciato.
[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1098, pag. 256: Lo inperadore, vedendo che ipso era abiato / Et fo facto tornare, sentease scornato; / Partìose da Selmona et non prese combiato, / Calvacò verso Napoli non poco correcciato.
[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 63, pag. 90.22: Puo' diseva: «O Dio verasio, perqué non mandasse vuy oramai chussì ascosamente e chussì brutamentre per meço lo mar una tempesta sì grande che nuy possamo mo dir che lo dio del mar era choroçado inver loro...
[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 253.9: E quella sì le resposse e disse cossì, che lo primo signo significa che lo Dio Apollone era multo corrozato, perzò che lo tiemplo suo era stato violato per loro de lo sangue de Achilles chi nce era stato occiso...
[10] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 3, pag. 220.22: Unde ad alguni santi homeni sì è ça aparuo d'i demunij: ch'el g'è maior pena a vedere quella faça cussì teribele de Lucifero, e specialmente quand l'è curuçà , che no è tuta l'altra pena ch'i àe...
- In preda alla furia, inferocito (un animale).
[11] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 5, pag. 176.14: Allora Sciva prese la saetta con mano, e sì rabbiosamente la tirò fuore di sua testa, che la saetta con tutto l'occhio n'uscìo, e gittosela a' piedi e saltovi suso a trebbiarla, sì come fusse una orsa corrucciata quando l'uomo la fiere.
- Fig. [Detto del mare:] mosso, agitato.
[12] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 30.12: con tanto rivolgimento è corucciato il mare, e tutto il cielo è coperto dell'ombra recata dagli oscuri nuvoli...
[13] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 15.10, pag. 560: Sì ch'io non posso, né vòime partire / dal tuo voler, ma per servir me assegno; / onde sto in tutto, e 'l veloce mio legno / è atto ad ogne camin, che desire, / coi veli al vento; e coi reme passando / ogne fortuna del mar corocciato...
- Ostile, avverso (in contesto fig.).
[14] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 2.41, pag. 124: Veg[g]iom' i[n] strana contrata / e son lontano da li miei paesi. / Amor m'ha impelagato, / furtuna m'è curuc[c]iata, / da poi che 'n questi tormenti mi misi.
1.1 Che nell'aspetto manifesta sdegno, ira.
[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 21, pag. 105.30: Videndu zo, killa dopna iuveni sirvitriche de Deu levause da sedire subitamente cum una chera curruchata, e cum grandi vuchi accommenczau a dire contra lu demoniu...
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 21, pag. 175.16: Allora quella santa femina si levò, e con uno volto corrucciato e molto gridando comandò al diavolo e disse: Escine, misero; escine, misero. -
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 21, pag. 192.1: Alora quella santa femena se levà e cum un viso coreçao e monto criando, comandà a lo demonio e dise: «Esine, misero».
2 Afflitto da dispiacere, dolore; avvilito moralmente.
[1] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 168, pag. 256, col. 1: Lo quarto giorno serà cutale / che la luna, che tancto vale / a le cose di qagioso, / che cresce et scresce per suo uço / ciascuno mese ogna fiata, / in sangue serà ritornata / e tucta quanta per senblanti, / et vedrali tucti quanti / in ver terra abassata, / come cosa curicciata / et piena di grande paura...
[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 387.30: Quello giorno medesimo, se Dio mi salvi, io m'ucciderò, sì finerò lo mio dolore». Queste parole disse la reina, quando li fuoro dette novelle che T. era a sua fine; e lo re era assai più currucciato che non faceva sembranti.
[3] Palamedés pis., c. 1300, pt. 1, cap. 4, pag. 7.19: Ma che mi vale a contare mia gentilessa? Fortuna, chi m'è troppo contraria in tutte cosse, e mi fa stare currucciata di giorno in giorno...
[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 310, pag. 332.31: Lo figliuolo Tideus era andato uno giorno a preghare la damigella dentro a suo riccho padiglione, e soveniva molto bene a la damigella ch'egli gli avea presentato lo destriere di suo amico Troylus, che Dremuret era chiamato: ella n'era molto dolente e molto corrucciata.
[5] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 2, pag. 259.32: Allora se ne tornó lo buono h(om)o in del dizerto molto corucciato che -l martirio non avea sofferto...
[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), giunta di ditti, pag. 223.5: Et dichi ipsu ki, mortu Turnu in killu modu ki è ià dictu, li soy amichi dulenti et curruchati si parteru...
[7] ? Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 30, vol. 2, pag. 267.23: Di questa cosa fu il dittatore sì fortemente isdegnato, che, come tutti gli altri fossero lieti della vittoria, egli se ne mostrò dolente e corrucciato.
[8] Lett. sen., XIV pm. (2), pag. 89.1: sì che voi e ellino possono dire chon vero fermamente che io lo' sonno istato e so' dritto e verace buono fratello; e se avesse guardato a le loro uopare, avarei fatto il contrario: de la quale chosa sarei molto choruciato, se fatto l' avesse...
[9] Tristano Veneto, XIV, cap. 320, pag. 288.35: Governal montà in gropa driedo de l'un deli do conpagnoni, et sì va dretamentre là o' qu'eli avea lagado Isota, la qual eli trovà molto dolente et molto chorazada como quella la qual ben credeva aver perso Tristan, so amigo.
2.1 Segnato da un danno fisico.
[1] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.297, pag. 114: Tu solive essere candido, mo tu è' tuto negro e pieto, / e tuto desformae lo to viso e 'l to cospecto; / gi to' capilli dorati, amor me' delicato, / mo èm tuti curoçati, çaschuno par sanguenato...
[u.r. 10.08.2009]