DISCACCIATO agg./s.m.

0.1 descaçadi, descaçati, descacciato, descaciato, discaçata, discacciata, discacciato.

0.2 V. discacciare.

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Doc. prat., 1337/44.

In testi sett.: Stat. venez., 1344; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Mandato via, allontanato in malo modo (da un luogo o dalla compagnia di altri); soggetto ad esclusione, abbandono. Anche fig. 1.1 Respinto. 1.2 [In partic.:] messo al bando; esule. 1.3 [Di un nobile:] decaduto. 2 Sost. Chi subisce l'allontanamento, l'esclusione da un luogo o dalla compagnia di altri; esiliato, emarginato. 2.1 Chi è estromesso, escluso da un diritto.

0.8 Milena Piermaria 01.12.2005.

1 Mandato via, allontanato in malo modo (da un luogo o dalla compagnia di altri); soggetto ad esclusione, abbandono. Anche fig.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 10, pag. 44.20: E quivi lusingando i Greci a fellonia non degnamente, Istenelao, il quale lui discacciato e povero avea ricevuto, del regno privò, e regnò egli per lui.

[2] Dante, Rime, a. 1321, 47.10, pag. 174: Ciascuna par dolente e sbigottita, / come persona discacciata e stanca, / cui tutta gente manca / e cui vertute né beltà non vale.

[3] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 55.6, pag. 149: Quindi m'affiacco e di paura tremo, / Vedendo ogni virtù sì discacciata / Dal grande Olimpo e ne l'inferno amata...

1.1 Respinto.

[1] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 10.4, pag. 33: Lasso, per ben servir son adastiato, / non ène in grato - a cui aggio servuto, / e per amar mi trovo disamato / e discac[c]iato, - e no ne trovo aiuto...

1.2 [In partic.:] messo al bando; esule.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 12, pag. 117.15: e misimi a leggere quello non conosciuto da molti libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea.

[2] Gl Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 117.10: Essilli .i. descaciato.

1.3 [Di un nobile:] decaduto. || (Contini).

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 113.9, pag. 228: À 'ncor di gentil gente discacciata, / Che non son costumati a lavorare, / Ma son vi[v]uti sol di lor entrata.

2 Sost. Chi subisce l'allontanamento, l'esclusione da un luogo o dalla compagnia di altri; esiliato, emarginato.

[1] Stat. venez., 1344, cap. 21, pag. 372.22: Ancora volemo et ordenemo che se alcuno de la nostra scuola fesse o consentisse de fare alcuna cosa la quale fosse in dano o in desprexio del comun de Venexia e de miser lo doxe e del so conseio, la qual cità è sostegno de tuti li descaçadi...

[2] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 7, pag. 226.14: Anchora sì li clam[em]o grande merçé per quilli ch'èno aradegadi, per li tribolati, per li dexaxiati, per li desconsolati, per li descaçati, per li amalati e per li impresonati...

2.1 Chi è estromesso, escluso da un diritto.

[1] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 70, par. 2, vol. 1, pag. 472.28: E la podestà e 'l capetanio precisamente, sommariamente, niuno ordene de ragione oservato, encontenente che se facesse fede a esse overo a altro de loro, per testemonia overo enn altro modo, de essa posessione, reponano cotale descacciato de la posessione...

[u.r. 24.01.2022]