0.1 donesca, doneschi, donnesca, donneschi, donnesco.
0.2 Da donna.
0.3 Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?): 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?).
0.7 1 Che si addice a una signora, nobile, signorile. 2 Proprio delle donne (o ad esse somigliante).
0.8 Paola Picecchi 17.03.2006.
1 Che si addice a una signora, nobile, signorile.
[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), Proemio, pag. 20.5: E come che tempo assai pur mi prestassero e le lacrime e' sospiri a potere del vostro valore ragionare e ancora a pensare della vostra leggiadria, dei costumi gentili, della donnesca alterezza e della sembianza vaga più ch'altra, la quale io sempre con gli occhi della mente riguardo tutta...
2 Proprio delle donne (o ad esse somigliante).
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 3, pag. 686.16: E elli, poi che 'l fuggire non li valse, sopragiunto da quelli, col bastone, con le mani e con la fuga e con le rozze parole da sé, quanto poteva, cessava i morsi loro; le quali non conosciute dalle orecchi usate di ricevere i donneschi suoni, più fieri lui, già più morto per paura che vivo, seguieno...
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 8.2, pag. 298: Ad Ipolita adunque il suo volere / con donnesco parlar fé manifesto; / la qual rispose ad ogni suo piacere / essere apparecchiata e anche a questo; / ond' elli, allor ch' a lui fu in parere, / il suo navilio fé preparar presto, / e poi dispose del regno lo stato, / per modo che alle donne fu a grato.