0.1 adicto, edetta, edette, edetto, edicie, edicte, edictes, edicti, edicto, editi, edito, editta, edittes, editti, editto, edittu.
0.2 DELI 2 s.v. editto (lat. edictum).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 2.1.1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: Doc. imol., 1362.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
N In Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.) è cit. dal testo di Dante.
0.5 Locuz. e fras. per editto 1.
0.7 1 [Dir.] Atto di autorità con valore normativo. 1.1 [Rif. al Monitorium di papa Giovanni XXII]. 2 Atto di espressione di una volontà individuale o collettiva (anche riferito alla volontà divina). 2.1 [Relig.] Estens. Editto eterno: la legge divina.
0.8 Rossella Gasparrini 20.02.2006.
1 [Dir.] Atto di autorità con valore normativo.
[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, proemio, pag. 115.13: ed è legge, plebiscito, senato-consulto, costituzione o vero editto, risponso de' savi...
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 165.28: non pertantu issu adilitandusi di lu gran sapiri di Pytagora fici unu edittu, que nullu li facissi malu ripunendu quasi tantu di gloria in servari Archimenides commu in pilyari Saragusa.
[3] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 28, par. 3, vol. 1, pag. 395.18: Per lo edicto de quisto modo giudecamo che se alcuno mustrerà piubeco estromento en lo quale se contenga de confessione da fare overo guarentigia e 'l pacto de la reservatione del dominio.
[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 6, pag. 548.1: per questo edicto perpetuo sì vetamo che alcuno judice particulare.
[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 988, pag. 226: Remase lo Consillo et fece uno adicto.
- Locuz. avv. Per editto.
[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 41, pag. 164.21: P. Scipione, tirate le navi in mare, e per editto chiamati a Tarragona gli aiuti de' compagni.
[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 37, pag. 257.23: per cura degli edili furono per editto le matrone in Campidoglio convocate.
- Mettere, mandare, porre un editto.
[8] Doc. imol., 1362, pag. 329.23: e chomo fo meso l'edito e chomo fui meso in tegnuda per lo priore de fato hostaxe e lo dito ser Marcho ne fè charta dito dì e avemo le dite charte otientiche apreso de nui.
[9] Doc. fior., 1363, pag. 904.38: Agiungnendo anchora, che in chaso che la ragione il patischa, che a Napoli non si mandi editto né grida veruna, ma pianamente e chetamente si faccia.
[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 249.24: Mannao suoi editti.
[11] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 25, pag. 329.29: E dopo questo fu posto l' editto, acciò che a dimandare lo stipendio si convenisse a Cartagine.
1.1 [Rif. al Monitorium di papa Giovanni XXII].
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 12, pag. 431.17: ma senpre sotto mele veleno dando, la spezia di pietà secondo sua costuma portano fallacie, quando dicie elli in sue alqune pistole, le quali e' chiama edicie.
2 Atto di espressione di una volontà individuale o collettiva (anche riferito alla volontà divina).
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 166.12, pag. 115: Et ella a mi: «Contra gli edicti mey, / oprando bene, tu vòy aver merto; / or perché port'eo questo ochio coperto?».
- Fermo editto.
[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 6.54, pag. 170: Poi le perpetua [[scil. tutte le cose]] con suo fermo editto...
2.1 [Relig.] Estens. Editto eterno: la legge divina.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 1.76, vol. 2, pag. 11: Non son li editti etterni per noi guasti...
[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 1, 70-84, pag. 22.40: ora risponde a le dimande fatte di sopra da Catone a Virgilio et a Dante, dicendo: Non son li editti eterni; cioè li statuti eterni, cioè che Dio ordinò ab eterno, per noi; cioè per me e per Dante, dice Virgilio, guasti: però che non abbiamo fatto contrario...