PARLATURA s.f.

0.1 parladura, parlatura, parlature.

0.2 Da parlare.

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.).

0.7 1 Atto di esprimersi oralmente. 1.1 Stile dell'espressione orale. 1.2 Tecnica che permette di esprimersi oralmente con proprietà e correttezza. 1.3 Codice di espressione orale condiviso da una comunità.

0.8 Francesco Sestito 21.03.2006.

1 Atto di esprimersi oralmente.

[1] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 13.91, pag. 597: Morte, tu vedi quanto e quale io sono, / che conteco ragiono; / ma tu mi fai più muta parlatura / che non fa la pintura a la parete.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 19, 13-27, pag. 425, col. 2.10: sí come de molte braxe se sente solo un calore, cosí de quella moltitudene d'anime se sentía solo una singular parladura.

1.1 Stile dell'espressione orale.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 19a.11, vol. 2, pag. 481: Così passate voi di sottigliansa / e non si può trovar chi ben ispogna, / cotant'è iscura vostra parlatura.

[2] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 24, pag. 27: Non preiare la scimmia de bella portatura, / Né lu bov'e nné l'asinu de dolce parlatura.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 90, pag. 156.7: la voce avea alquanto rocha, ma la parladura avea elli soave.

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 237.14: Il cui fatto se ad alcuno piace, necessario è che non li dispiaccia il proponimento di Lucio Crasso, il quale fu appresso gli nostri maggiori chiarissimo in ornata parlatura.

[5] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 78, pag. 620.13: C'ha laida parladura.

- Estens. [Con rif. alla comunicazione scritta].

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 136-139, pag. 529, col. 1.4: Circa la quale locuzione sí se pò excusare l'A. a chi l'acusasse de parladura porca e villana sí in questo logo commo eziamdeo in lo XVIIJ Capitolo de Tayde...

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 434.11: E nota, che sì come è malagevole ad imaginare che lla materia disposta ad una forma d'una spezia, sia in quella in tanto disposta a forma d'altra spezia: e questa parlatura poetica si è quella, che impone silenzio a Lucano, e a Ovidio.

1.2 Tecnica che permette di esprimersi oralmente con proprietà e correttezza.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 14.14: se alcuno intralascia li dirittissimi et onestissimi studii di ragione e d'officio e consuma tutta sua opera in usare sola parladura, cert'elli èe cittadino inutile a sé e periglioso alla sua cittade et al paese.

1.3 Codice di espressione orale condiviso da una comunità.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 8.7: la parlatura francesca è più dilettevole e più comune che tutti gli altri linguaggi.

[2] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 7.22: Quegli rispuose che tutto era adbaìto, e disse: Egli parlò stamane tutte maniere di parlature.

[u.r. 02.04.2007]