PERDIMENTO s.m.

0.1 perdemento, perdementu, perdimenti, perdimento, perdimentu, pirdimentu.

0.2 Da perdere.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 3.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Per Gire nell'eternale perdimento > gire 1.

Locuz. e fras. andare a perdimento 2.2; andare in perdimento 2.2; condurre in perdimento 2.5; essere in perdimento 2.3; eternale perdimento 2.1; mandare a perdimento 2.5; mettere a perdimento 2.4; mettere in perdimento 4.1; stare in perdimento 2.3; venire a perdimento 2.2.

0.7 1 Passaggio a uno stato in cui si è privi di qsa. 1.1 [Con rif. alla morte di persone care]. 2 Condizione fisica, psicologica o morale gravissima e per lo più irreparabile. 2.1 [In partic.:] la condizione dei dannati. 2.2 Locuz. verb. Andare a, in perdimento; venire a perdimento: ridursi in una condizione gravissima. 2.3 Locuz. verb. Essere, stare in perdimento: trovarsi in una condizione gravissima. 2.4 Locuz. verb. Mettere a, in perdimento: mettere in una condizione gravissima. 2.5 Locuz. verb. Condurre in, mandare a perdimento: portare a una condizione gravissima. 3 Cedimento di fronte alla superiorità dell'avversario; sconfitta. 4 Uso improprio di qsa che potrebbe servire altrimenti; spreco. 4.1 Locuz. verb. Mettere in perdimento: rendere inutile, sprecare. 5 Atto che causa intenzionalmente la morte di qno altro; omicidio.

0.8 Francesco Sestito 21.03.2006.

1 Passaggio a uno stato in cui si è privi di qsa.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 40, pag. 135.10: cotal vendetta mi dispiacie; perciò ch'eglino de la infamia e del perdimento de la pecunia poco curebbeno...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 30.62, pag. 607: Como se pò çascuno redolere / de tale perdemento, / cusì deiamo insemore sedere / a ffare uno lamento...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 16, pag. 126.27: Non solamente tormenta lo perdimento del bene possibile, ma etiandio lo perdimento dell'accrescimento del bene.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 264, vol. 2, pag. 117.39: conciò sia cosa che l'oparaio et consellieri de l'uopera Sante Marie da Siena, in molta confusione et perdimento di tempo et di pecunia abiano trovata la detta uopera...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 127.64, pag. 500: Ben deverea asenpjo prender / de guardasse da ofender; / amaistramento e cura / de no tener voluntae dura, / ni cor perverso ni biaxo / da poer venir in squaxo, / ni in ca' so' in tormento / chi daesse perdimento / de corpo, d'anima e d'aver...

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 5, pag. 668.20: Appresso confessare le tue conversazioni inutili, e sterili, e perdimento di tempo e de' mali esempli...

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 1, pag. 129.7: ma poy ki piccandu, da là fu cachatu, la claritati di lu lumj chilistialj, di lu quali era plinu, sì la pirdìu; pir lu quali pirdimentu, nuy [[...]] kisti cosi non vidimu cum li oki curpuralj...

[8] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 5, par. 1, vol. 2, pag. 343.7: se troveronno alcuna persona fare overo avere facto contra le predicte cose, essa en la dicta quantità deggano condannare e en lo perdemento del dicto ligname...

1.1 [Con rif. alla morte di persone care].

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1: lo savio no(n) s'afrigge p(er) perdime(n)to di figliuoli uvero d'amici, imp(er)ò che co(n) cotale a(n)i(m)o dèe sostenere lo male (et) la morte loro col qual e' sostiene (et) specta la sua.

2 Condizione fisica, psicologica o morale gravissima e per lo più irreparabile.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 29.8: E avvegnachè certamente e più cose dire si potrebbero, pertanto queste due, come principali, cioè della disubbidenza del primaio uomo, e condennagione della generazione, e perdimento di tutte le genti, basti avere detto.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 90.22, pag. 367: Aggio perduto el core, e senno tutto, / voglia e piacere e tutto sentemento; / onne belleza me par loto brutto, / delize con riccheze, perdemento...

2.1 [In partic.:] la condizione dei dannati.

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 38.22, vol. 1, pag. 258: Per divino spiramento / folli dato intendimento / de salvar da perdemento / molti k'eran peccatori.

- Eternale perdimento.

[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 624, pag. 348: Valle, munti et andruni / de sconficti ày arrenpliti, / tucti so' morti e giti / nu eternal perdimentu.

2.2 Locuz. verb. Andare a, in perdimento; venire a perdimento: ridursi in una condizione gravissima.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2534, pag. 263: E poi ch'io veggio e sento / ch'io vado a perdimento, / seria ben for di senso / s'i' non proveggio e penso / come per lo ben campi, / che lo mal non m'avampi.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 188.3, pag. 241: Tu, costante e sicuro fondamento / de vertù tutta e guardia, umilitate, / for cui del tutto vanno in perdimento / perdon, grazi' ed onor, e son sdegnate...

[3] Galletto, XIII sm. (pis.), 1.18, pag. 284: Li amadori lo sacciano 'n certansa, / ch'i' ho ciò che golìa, / ch'io servo l'alta donna a suo talento: / a dir lo me mandao per suo celato, / c'ogni meo bon servir li è tanto in grato, / ca prodessa verrà'nde a perdimento.

[4] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 642, pag. 278: naqui en palaxio entre le gran richeçe, / en porpore e en scarlate, en molto gran grandeçe, / delicadamente e' fui sempre alevada, / entro le septe arte e' sunto amaistrada, / quando e' avo cognexù et el me fo aviso / ke tute queste conse no dano paradiso, / ançi lo tono e damge noximento / e fánne andare le anime tute a perdimento.

[5] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 21.9, pag. 43: Innançi lo to nascimento / non se trovava salvamento, / tuti andavano a perdimento / per madona Eva chi fo vanna.

2.3 Locuz. verb. Essere, stare in perdimento: trovarsi in una condizione gravissima.

[1] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 34.18, pag. 539: Com'omo ch'è al di sotto / e crede su montare / per suo guadagnamento, / come nave sta rotto, / non val suo procacc[i]are, / che pu[r] sta in perdimento...

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 14.7, vol. 1, pag. 139: Eravamo 'n perdimento / per lo nostro fallimento: / tu se' via de salvamento, / chiara stella d'orïente.

2.4 Locuz. verb. Mettere a perdimento: mettere in una condizione gravissima.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 123.14, pag. 248: Tanto facciàn co· nostro tradimento / Che tutto 'l mondo à preso co· noi guerra; / Ma tutti gli mettiamo a perdimento.

2.5 Locuz. verb. Condurre in, mandare a perdimento: portare a una condizione gravissima.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.12, pag. 91: Co' non pensate, femmene, col vostro portamento / quant'aneme a esto secolo mannate a perdemento?

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 189.11: Questi divierzi vizii lo fecero tramazzare e connusserollo in perdimento per questa via.

3 Cedimento di fronte alla superiorità dell'avversario; sconfitta.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 198.23: E poi ke Ppenna odio la morte de Crasso e lo perdimento de li romani, tostamente se ne gio in Asia...

[2] St. de Troia e de Roma Ricc., XIV (rom.>tosc.), pag. 126.33: Et da capo quelli di Benevento raunaro grande hoste e vinsero Fabio Maximo consule di Roma per lo male combattere che fece e fuggio con grande vergogna ad Roma, per lo quale perdimento li senatori li voleano togliere lo consulato...

4 Uso improprio di qsa che potrebbe servire altrimenti; spreco.

[1] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 233, pag. 46: Perké se fa esto perdimento / de questo pretïoso unguento? / Ben lo poremmo avere venduto / CCC e argenti [avern'] [a]vuto...

4.1 Locuz. verb. Mettere in perdimento: rendere inutile, sprecare.

[1] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 3.13, pag. 44: e chi 'mpromet[t]'e po' co tempo stende, / lo suo servire mette in perdimento / e già non dona, ma co noia vende.

5 Atto che causa intenzionalmente la morte di qno altro; omicidio.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 84, S. Pietro ap., vol. 2, pag. 730.1: Nerone [[...]] fece uccidere la madre, e sparalla per vedere com'elli era nudrito nel suo ventre. E i medici di fisica il riprendevano del perdimento de la madre così dicendo: "Le ragioni niegano, e non è licito che 'l figliuolo uccida la madre...

[u.r. 12.12.2017]