ARIDURRE v.

0.1 areduca, areducere.

0.2 Da ridurre.

0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 2.

0.4 Att. solo in testi di provenienza non univoca.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Portare ad una determinata condizione. 2 Porsi in un determinato atteggiamento. Aridursi in orazione: affidarsi alla preghiera.

0.8 Rossella Mosti 03.04.2006.

1 Portare ad una determinata condizione.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 127.14: A la i.a D. fa un exordio de la porta de questo inferno [[...]] D. in questa i.a parte usa una figura gramaticale chiamata «prosopopeia», in lingua greca como areducere una cossa inanimata a parlare.

2 Porsi in un determinato atteggiamento. Aridursi in orazione: affidarsi alla preghiera.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 25.11, pag. 790: Coll'uno corno, homo spiritale, / sì te amonessce, predica e conforta, / facte vedere lo bene e lo male / perké te guardi ben da la via torta; / e coll'altro te dà exenplo ke duri / devotamente ê·lloco solitaro / e areduca a Deo in oratione.

[u.r. 18.01.2008]