DIFFIDANZA s.f.

0.1 defidanza, diffidanza.

0.2 Da diffidare.

0.3 f Tusculanae disp. volg., XIV in.: 1; <Doc. ven., 1359 (2)>: 3.

0.4 In testi sett.: <Doc. ven., 1359 (2)>.

0.5 Locuz. e fras. dare diffidanza 2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sentimento di sospetto e di sconforto. 2 Locuz. verb. Dare diffidanza: scoraggiare, togliere una speranza. 3 [Dir.] Avviso con cui si porta a conoscenza qno di una det. situazione o provvedimento.

0.8 Rossella Mosti 31.03.2006.

1 Sentimento di sospetto e di sconforto.

[1] f Tusculanae disp. volg., XIV in.: Il timore ancora è diffidanza dell'aspettato e del soprastante male. || Crusca (5) s.v. diffidanza (dal ms. Laur. 8).

2 Locuz. verb. Dare diffidanza: scoraggiare, togliere una speranza.

[1] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 15.5, pag. 19: Se l'arogantia della toa posanza / pur te chonduze chontra i men posenti, / senza perché serar non dey gli denti / ay priegi dulzi de la lor piatanza, / né de toa grazia dar lor defidanza, / sì che qual desperati s'argomenti / e la toa morte procurar s'atenti...

3 [Dir.] Avviso con cui si porta a conoscenza qno di una det. situazione o provvedimento.

[1] <Doc. ven., 1359 (2)>, pag. 277.33: Dela diffidanza, s'el te parerà lo meior de tochar, et tu fa segondo che ala tua discrecion parerà per ben dela terra. E, se cum quelle parole che te parerà da dir tu non lo podesse aquietar, et tu li dì' che, s'el vignirà ala marina, la terra mandarà de' zentil homini da esso a conzar questa discordia che tu ài cum la terra...