DISCIOLTO agg./s.m.

0.1 descioiti, desolti, disciolta, disciolte, disciolti, disciolto, dissiolte, dissiolto, dissolti.

0.2 V. disciogliere.

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 Libero da ciò che tiene legato, avvinto (come corde, lacci, catene ecc.). Fig. Libero da qualsiasi legame o vincolo (spec. sentimentale) o da rapporti di soggezione. 1.1 Con i capelli sciolti, scarmigliato. 1.2 Senza ostacoli o impedimenti (spaziali). 1.3 Separato, disgiunto per rottura o mancanza di qualsiasi rapporto; lontano, distante (anche in contesto fig.). 1.4 [Detto di ciò che è ripiegato o avvolto:] disteso in lunghezza e larghezza, dispiegato. 2 (Reso?) liquido. 3 Sost. [Gramm.] Asindeto.

0.8 Milena Piermaria 11.12.2005.

1 Libero da ciò che tiene legato, avvinto (come corde, lacci, catene ecc.). Fig. Libero da qualsiasi legame o vincolo (spec. sentimentale) o da rapporti di soggezione.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 1.17, pag. 886: mercé faccio e pec[c]ato, / ch'io favello e non sono nato, / sono disciolto e legato / lo core e la mente. / Or intendete [di ciò] la rasgione...

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 5.30, pag. 117: a tal son miso che fugendo caccio / e sono arieto com' più vado anante, / se non m'acorre di voi lo sembiante / che l'om disciolto ten legato a laccio.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 31.101, vol. 1, pag. 536: Ond'ei rispuose: «Tu vedrai Anteo / presso di qui che parla ed è disciolto, / che ne porrà nel fondo d'ogne reo.

[4] Dante, Rime, a. 1321, 43.34, pag. 153: e tutti li animali che son gai / di lor natura, son d'amor disciolti, / però che 'l freddo lor spirito ammorta: / e 'l mio più d'amor porta...

[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 520.30: Eccoti d'altro cavo io protesto: qua non si çuga niente se non quello lo qual è desolto da leçe; nesuna.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 55.30: Dentro dalla torre era una spaziosa cammora. Quanno missore Lucchino se posava in quella cammora, li cani staievano descioiti.

[7] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 50, comp. 8.6, pag. 76: Per la percossa de l'aurea sagita / ardea d'amor Timbreo / per la figliola del fiumme Peneo; / e quella, per la plombea soa ferita, / fugiva 'l savio deo / disciolta da l'amor fallaçe e reo.

- [Detto dei capelli].

[8] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 539.10: Spesso en la morte del mari', fi acquistado marido; andar cum li cavelli desolti e non aver tegnudo le lagreme sì diese.

[9] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 10 [Fazio?].22, pag. 25: Li suoi biondi capelli splendean tanto, / che ma' in corpo humano arte o Natura / non puose cosa così rilucente; / crespi eran pocho, sì che veramente / uno ondeggiare in essi si vedea, / quando i portava dietro a sé disciolti...

- Messo in libertà.

[10] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 47.4, pag. 555: Ne' colli lor non sonavan catene, / però ch'Arcita del tutto, pregando, / il tolse via; e così per Attene / disciolti, al picciol passo innanzi andando / al carro, tristi di sì fatte pene, / in questo loco e ora in quel restando, / quasi scherniti tutti si teneano / per gli atti delle genti che vedeano.

- [Detto delle membra:] abbandonato dal vigore, dalla forza.

[11] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 312.18: Le grandi membra inmantenente disciolte caggiono; e la terra per la percossa rimbomba sopra lo scudo.

1.1 Con i capelli sciolti, scarmigliato.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 23 parr. 17-28.46, pag. 103: Poi vidi cose dubitose molte, / nel vano imaginare ov'io entrai; / ed esser mi parea non so in qual loco, / e veder donne andar per via disciolte...

1.2 Senza ostacoli o impedimenti (spaziali).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 28.106, vol. 2, pag. 488: Or perché in circuito tutto quanto / l'aere si volge con la prima volta, / se non li è rotto il cerchio d'alcun canto, / in questa altezza ch'è tutta disciolta / ne l'aere vivo...

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 28, 103-120, pag. 685.23: cioè lo quale, tutt'è; cioè tutta è, disciolta; cioè libera da impedimento...

- Estens. Spedito, svelto.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 44.33, pag. 33: sia benedetto il tempo, che disciolto / dirieto a questa età venne più vago...

1.2.1 Fig. Libero da regole, freni o vincoli morali.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 372.3, pag. 229: S'el si può vedere Cristo nel volto / et aquistarsi il santo paradiso / per symonia o per viver disciolto, / per stare ad asio en gran solaçço e riso...

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 8, par. 4, pag. 463.4: Or ti sia a mente di schifare oggimai que' cotali conviti, ché troppo è più disciolta la licenzia dopo 'l vino.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 11.41, pag. 368: A l'altra tua dimanda, dèi sapere / che Macometto fu forte disciolto / in ciascun vizio e propio nel bere.

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 249.195, pag. 301: O stolte e disciolte, / ché nessuna pensa / che offensa / è onestà fuggire! / Chi non la vuol seguire non è donna, / ma debile colonna / ne la mota.

- Senza ordine.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 8, vol. 2, pag. 532.3: e tutti i famigliari e' seguaci de' dispensieri che trovarono uccisono; e le case della compagnia de' Bardi loro mercatanti rubarono e arsono, e più giorni durò la città ad arme e disciolta infino a la venuta della reina...

- [Di un colpo:] inferto in modo sfrenato, scomposto.

[6] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 104.5, pag. 531: Io sola son con le forze di molti / chesta da due, mentre ch'io son mia; / e qui dinanzi a me li veggio accolti, / e iracundi la lor fellonia / l'un verso l'altro con colpi disciolti / veggo mostrar per la lor gran follia...

1.3 Separato, disgiunto per rottura o mancanza di qualsiasi rapporto; lontano, distante (anche in contesto fig.).

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 235.16: Unde li peccatori miseri spiritualmente son detti polvere et così sono: però che sono disciolti et partiti et da Dio et da li altri et in se medesmi...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 20, 55-66, pag. 454, col. 1.6: Mal frutto, çoè tal 'bona intentione', generano 'mal frutto', che quilli pasturi, per dominatione de quilli, sun sí desolti dalla frasca o ver pianta, de che è fatta mentione nel XXXII del Purg., che non pare che mai la conoscesseno.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 28.74, pag. 417: Da questa gente tanto vile e bassa / noi ci vedremo in breve disciolti: / Egipani li noma e star li lassa.

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 268.38, pag. 338: l'invisibil sua forma è in paradiso, / disciolta di quel velo / che qui fece ombra al fior degli anni suoi, / per rivestirsen poi / un'altra volta...

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 1, comp. 1.12, pag. 68: Né creda l'omo scusar sua malicia / dicendo che per simel spesse volte / l'altotonante comise nequicia; / ché per favoleggiar non son disciolte / le grave colpe né l'aspra sevicia / da coluy che comette ingiurie molte.

1.4 [Detto di ciò che è ripiegato o avvolto:] disteso in lunghezza e larghezza, dispiegato.

[1] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 30.59, pag. 289: e poi Mercurio de le sue bianche ale / tra 'l petto e 'l mento fa suo fermo nido: / e su 'n quel vago lido / tien l'ale ventilando ognor disciolte.

1.4.1 Fig. Spiegato intellettualmente, risolto.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 106.8: Lo sponitore. Dice Tulio che quella questione iudiciale del genere èe appellata assoluta la quale in sé medesima è disciolta e dilibera, sì che sanza niuna giunta di fuori contiene in sé questione sopra la qualitade o sopra la quantitade o sopra la comparazione del fatto...

2 Che è giunto o si trova allo stato liquido.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 109, pag. 230.8: Accide(n)talem(en)te advene q(ua)n li dissolti humu(r)i disco(r)reno a lu loco p(er) grande fatiga, ch(e) p(er) li vapu(r)i et p(er) li fumisitate d(e) lu sta(n)cante c. colle gambe infuse.

3 Sost. [Gramm.] Asindeto.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 29, pag. 28.5: È un altro ornamento che s'appella disciolto, il quale à luogo quando ciascun detto si proffera per sé, in questo modo: «Ubidisci tuo padre, onora i parenti, servi gl'amici, osserva le leggi!».

[u.r. 09.07.2021]