DISGIUNTO agg.

0.1 deçunto, degiunto, desgiunto, dezunte, digiunto, disgiunta disgiunte disgiunti, disgiunto, disiuncta, disiuncti, disiunti, disiunto.

0.2 V. disgiungere.

0.3 Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7; Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Separato per rottura o mancanza di vincolo o rapporto (materiale o ideale); lontano, distante (anche in contesto fig.). 1.1 Rotto in più parti; interrotto nella continuità.

0.8 Milena Piermaria 30.11.2005.

1 Separato per rottura o mancanza di vincolo o rapporto (materiale o ideale); lontano, distante (anche in contesto fig.).

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 6.8, pag. 214: ch'a om tenuto saggio audo contare / che trovare - non sa né valer punto / omo d'Amor non punto; / ma' che digiunto - da vertà mi pare...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 56, pag. 286.10: le membra de l'omo sono strumento de l'anima. Due sono li strumenti secondo i savi: congiunti e disgiunti.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 11, pag. 327.6: Resta omai solamente a provare come le divizie sono vili, e come disgiunte sono e lontane da nobilitade...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.42, vol. 2, pag. 91: e là dov'io fermai cotesto punto, / non s'ammendava, per pregar, difetto, / perché 'l priego da Dio era disgiunto.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 19, 97-114, pag. 389, col. 1.19: Chiaro apare come fino a quella deliberazione fo avaro e amadore di beni temporai, e desgiunto da Deo: da quel punto inanci sí se unío cum Deo...

[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 17, 106-114, pag. 344, col. 2.7: sí che omne affetto, che l'omo hae averso lo proximo, si è natural amore, ed è despartí e deçunto da odio.

[7] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 3, proemio, pag. 31.6: Fa V cose in questo capitolo: la prima è a mostrare, che l'anima che è di[s]giunta dal corpo, non riceve naturalmente diversità delle corporali azioni...

[8] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 16, pag. 58.13: Li occulti addunca cosj canuschinu li persuni in quantu su coniuncti cum Deu, et in quantu li persunj su disiuncti pir gravicza de carnj corruptibilj non canoschino li cosi secreti de Deu.

[9] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 9, pag. 701.20: e, sanza alcuna ruga aperta, si palesava; alla quale sottilissime ciglia, in forma d'arco, non molto disgiunte, di colore stigio, sottostare discerne...

[10] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 19, pag. 92.18: Chè tutti quelli che seguitano divotamente Dio, per divozione sono congiunti con Dio [[...]]. Gli occulti dunque giudizii di Dio in quanto congiunti sono conoscono; ma in quanto sono disgiunti non conoscono.

[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 3, vol. 2, pag. 147.21: et inperzò ki la divinitati una volta si cuniunssi cum lu corpu di Cristu et cum l'anima di Cristu, mai non fu lu corpu nè l'anima diseparata nè disiuncta da la divinitati.

[12] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 6, 34-48, pag. 129.5: Et aggiunge la cagione: Perchè il prego da Dio era disgiunto; cioè separato.

- [In partic.:] libero, staccato dal giogo (il bue).

[13] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 520.34: e se avenisse che egli avesse vittoria di loro, era mestieri che egli mettesse i detti buoi sotto il giogo e costringnerli ad arare coll'arato la terra nella quale erano ancora disiunti i detti buoi.

1.1 Rotto in più parti; interrotto nella continuità.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 3, pag. 166.18: come chi guarda col viso per una retta linea, prima vede le cose prossime chiaramente; poi, procedendo, meno le vede chiare; poi, più oltre, dubita; poi, massimamente oltre procedendo, lo viso disgiunto nulla vede.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.51, vol. 2, pag. 143: Tu se' omai al purgatorio giunto: / vedi là il balzo che 'l chiude dintorno; / vedi l'entrata là 've par digiunto.

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 9, 43-63, pag. 204.5: Vedi l'entrata; cioè la porta d'entrarvi dentro, dove par disgiunto; cioè diviso lo detto balso.

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 95, pag. 210.12: et menese ad mani p(er) lato(r)a mo(n)tuosa a poco andando, ca p(er) necessaria ob(pre)ssione p(re)merà i(n) te(r)ra l'osso disiunto dal lato reto(r)narà allu loco soiu...

- Privo di unità e ordine; scomposto, disordinato.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 28, 7-21, pag. 662, col. 1.49: E Carlo li vide cussí dizunti, cum qui' CCCC cavaleri c'avea broccò adosso loro, e sí cum zente desordenada li mise in fuga...