0.1 egra, egri, egro.
0.2 LEI s.v. aeger.
0.3 Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Ristoro Canigiani, 1363 (fior.).
In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Privo di vigore, affaticato, stanco (anche in contesti fig.). 1.1 Privo di efficacia, debole, inane. 1.2 [Rif. alla dimensione interiore:] privo di serenità, scosso, sconvolto.
0.8 Zeno Verlato 23.02.2006.
1 Privo di vigore, affaticato, stanco (anche in contesti fig.).
[1] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 14.11, pag. 676: Ed io quase Eritone già m'allegro, / la qual predisse de Tissaglia el sangue, / che fe' 'l roman senato venir egro...
[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae Ia.9, pag. 310: Avea già il sol la benda humida e negra / Tolta dal duro volto della terra, / Riposo della gente mortale egra.
1.1 Privo di efficacia, debole, inane.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 143.3, pag. 103: Citate bella, de vertute amicha, / fondata en sito pyaçente et alegro, / come ti conporta Çove sì egro / che Fortuna sempre te contradicha?
1.2 [Rif. alla dimensione interiore:] privo di serenità, scosso, sconvolto.
[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 43.106, pag. 124: E' mie' pensier, che sanza te son egri, / Fa' contentar di quel che da te viene, / Con fatti e con parole e modi integri.
1.2.1 In preda alla malinconia, avvilito, triste.
[1] Petrarca, T.Ae. (Vat.Lat. 3196), 1374, 54, pag. 274: O veramente sordi, ignudi e frali, / Poveri d' argomenti e di consiglio, / Egri del tutto e miseri mortali.