EMME s.f./s.m.

0.1 emme.

0.2 DELI 2 s.v. emme.

0.3 Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.7 1 Nome della dodicesima lettera dell'alfabeto latino e italiano (contando K). 2 Nella numerazione romana, simbolo del numero mille.

0.8 Zeno Verlato 09.03.2006.

1 Nome della dodicesima lettera dell'alfabeto latino e italiano (contando K). || Non contando J, che nella grafia antica non è un grafema distinto.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 6, mott. 19.3, vol. 2, pag. 275: L'er be tte son tre lectere che stanno / in quel ch'è poco danno / s' egli vien l'em[me] per esser la quarta...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 23.33, vol. 2, pag. 392: chi nel viso de li uomini legge 'omo' / ben avria quivi conosciuta l'emme.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 28-36, pag. 474, col. 1.17: la figurazione del vixo degl'uomini dixe [[...]] in questo modo, che gl'ochi sono li O, e lo emme formano in questo modo, che le ciglie cum li tempori sono li extremi gambe dello M, e in lo naso si è la gamba de meço.

2 Nella numerazione romana, simbolo del numero mille.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 19.129, vol. 3, pag. 323: Vedrassi al Ciotto di Ierusalemme / segnata con un i la sua bontate, / quando 'l contrario segnerà un emme.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 28.19, pag. 168: E non fan sì gran numero trenta emme, / quanti di quei vi funno morti e presi...

[3] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [JacBol] madr. 15.9, pag. 41: Un venere fra sesta [e] terza naquero / Luca e Zuane a chi lor nomi piaquero. / Quaranta sei un emme cum tri ci / corea e fo d'agosto al quarto dì.

[u.r. 24.05.2010]