0.1 ensegnamento, ensengniamenti, enseniamenta, insegnamente, insegnamenti, insegnamento, insegniamento, insengnamenti, insengnamento, insengniamenti, insengniamento, insignamenti, insignamento, insignamentu, insingnamentu, jnsignamentu, 'nsegnamenti, 'nsegnamento, 'nsegniamenti, 'nsegniamento, 'nsengnamento, 'nsengniamenti.
0.2 Da insegnare.
0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.1 [4].
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>.
In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.
0.5 Locuz. e fras. dare insegnamento 1, 1.5; di insegnamento 3.1; donare insegnamento 1; per insegnamento 1; per insegnamento di 1, 2.
0.6 N Per 3 calco sul prov. ensenhamen: cfr. FEW IV 714 s.v. insignare.
0.7 1 Atto di rendere qno partecipe delle proprie conoscenze in un determinato campo. 1.1 La conoscenza stessa che si considera degna di essere trasmessa (soprattutto nel campo della morale); precetto. 1.2 Bagaglio di conoscenze apprese e non innate; erudizione. 1.3 Virtù che consiste nell'indirizzare chi è meno saggio verso il bene. 1.4 Meton. La persona stessa che insegna. 1.5 Locuz. verb. Dare insegnamento: lo stesso che dare esempio. 2 Trasmissione a qno di un'informazione (qualunque); indicazione. 3 Eccellenza nelle virtù morali, perfezione cortese di modi (tipicamente nella poesia lirica con rif. alla donna amata). 3.1 Locuz. agg. Di insegnamento: di modi cortesi. 3.2 Plur. Nobili modi dell'educazione cortese. 4 Signif. incerto: insegna militare?
0.8 Francesco Sestito; Mariafrancesca Giuliani 25.01.2007.
1 Atto di rendere qno partecipe delle proprie conoscenze in un determinato campo.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 9, pag. 171.16: E perciò che molte volte le parole negl'insegnamenti non vagliono né non bastano, e' conviene che l'uomo che die essere maestro, sia di buona vita...
[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 7, pag. 145.3: quelli [[...]] m'insegnò tanto che ' sudditi miei non cacceranno me: onde picciolo guiderdone diedi a llui di così ricco insegnamento.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 73.3: Quista naciuni vitti multu beni lu habitu di nostra condiciuni senza insignamentu di nullu mastru.
- Locuz. verb. Dare, donare insegnamento: rendere qno partecipe delle proprie conoscenze in un determinato campo.
[4] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 6.21: La sua intenzione fue in questa opera dare insegnamento a colui per cui amore e' si mette a ffare questo trattato de parlare ornatamente sopra ciascuna quistione proposta.
[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 108.23: Apreso questi divisamenti, sì doneremo insengniamento come ciasqun uomo si dee guardare in ciasquna dele sopradete istagioni del'anno.
- Locuz. avv. Per insegnamento; locuz. prep. Per insegnamento di.
[6] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 23, pag. 268.1: alcuni sono, che sono sì malvagi e sì perversi, che per gastigamento né per insegnamento non cessano di mal fare...
[7] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 126, pag. 261: Gran pro vu n'avrì in oro et in ariento, / se poroe savere per vostro ensegnamento, / o per letere o per arto o per ensperimento, / ch'e' deba aver mario ke sia al me plaximento...
- Locuz. prep. Per insegnamento di: con l'intento di insegnare qsa a.
[8] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 13, pag. 90.18: Ki non se meravilleria e sturderia de tanti signi e miraculi de morti, li quali Deu sì fa pir insignamentu de li vivj?
1.1 La conoscenza stessa che si considera degna di essere trasmessa (soprattutto nel campo della morale); precetto.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 22.13: fue un uomo grande per eloquenzia e savio per sapienzia, il quale cognobbe che materia, cioè la ragione che l'uomo àe in sé naturalmente per la quale puote l'uomo intendere e ragionare, e l'acconciamento a fare grandissime cose, cioè a ttenere pace et amare Idio e 'l proximo, a ffare cittadi, castella e magioni e bel costume, et a ttenere iustitia et a vivere ordinatamente, se fosse chi lli potesse dirizzare, cioè ritrarre da bestiale vita, e melliorare per comandamenti, cioè per insegnamenti e per leggi e statuti che lli afrenasse.
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 11, pag. 298.8: Il quarto insegnamento che 'l prenze e 'l signore die avere, si è, che il suo consiglio, o quello ch'elli die fare, persona nol possa sapere, sì che di quello ch'elli à pensato, non sia impedito per la saputa dei nemici.
[3] Stat. palerm., 1343, cap. 14, pag. 24.14: Quartodecimo capitulo. Ancora urdinamu e firmamu, vulendu sicutari la doctrina e lu insingnamentu di li Sancti cuntra lu piccatu di la ingratitudini...
- Diritto insegnamento: precetto di ordine morale.
[4] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 4, pag. 560: comenz e voig fenir e retrar per rason / un dret ensegnamento ch'afermà Salamon.
[5] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz. 2.15, vol. 1, pag. 263: Acciò, se in allegransa / e 'n gran conforto e[d] in gioi' mi rimuto, / non è contra diritto insegnamento: / ché l'omo for d'eransa, / sentendosi di gran guisa arriccuto, / ben dé portar gioioso lo talento.
- Divino insegnamento: potere soprannaturale (secondo la mitologia classica, insegnato da una divinità a pochi eletti).
[6] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 94, pag. 159.15: Ella sapea molto d'arte e di divini insegnamenti, ella sapea per suo senno le cose che doveano intervenire e le discopriva e dicea...
1.1.1 Insieme di conoscenze pertinenti a una disciplina. Insegnamento d'arte.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 39.1: Et questa altissima cosa, cioè eloquenzia, non si acquista solamente per natura né solamente per usanza, ma per insegnamentod'arte altressì.
[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 70.3: se Ermagoras avesse in queste cose avuto gran savere acquistato per istudio e per insegnamento, parrebbe ch'elli, usando la sua scienzia, avesse ordinata una falsa cosa dell' arte del parliere...
1.2 Bagaglio di conoscenze apprese e non innate; erudizione.
[1] Brunetto Latini, Pro Ligario, a. 1294 (fior.), pag. 174.23: mi maraviglio non pur di te, Teverone, ma del savio tuo padre: come uomo di tanto ingegno e di tanto insegnamento non ha cognosciuto la natura di questo piato.
- [Rif. ad animali].
[2] Fisiognomia, c. 1320 (tosc.), Prologo, pag. 23.10: E simigliantemente potete vedere delle bestie, siccome a cani ed a cavalli ed ad altre bestie, che per lo insegnamento fanno tali cose che non le fanno per natura.
1.3 Virtù che consiste nell'indirizzare chi è meno saggio verso il bene.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 6: Le specie di prudentia sono VI, cioè ragione, et intellecto, provedentia, circu(n)spessione, causione et insegname(n)to. [[...]] Insegnam(en)to è vertù da insegnare ali no(n) savi.
[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 8, pag. 33.2: Insegnamento è una virtude d'insegnare a li non saccienti. Lo modo da insegnare è, che lo insegnatore de' insegnare a sè medesimo, e poi altrui.
1.4 Meton. La persona stessa che insegna.
[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 56, vol. 1, pag. 324.33: Come avrà un uomo basso e di piccolo affare aiuto dalle leggi, s'io non l'ho? Io sarò insegnamento agli altri, se per le nuove leggi la signoria, ovvero la libertà è confermata...
1.5 Locuz. verb. Dare insegnamento: lo stesso che dare esempio.
[1] Stefano Protonotaro, XIII m. (tosc.), canz. 2.47, pag. 135: e dammi insengnamento / nave c'ha tempestanza, / che torna in allegranza / per suo peso alleg[g]iare.
2 Trasmissione a qno di un'informazione (qualunque); indicazione.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 24, pag. 418.4: quello che mai non fosse stato in una cittade, non saprebbe tenere le vie sanza insegnamento di colui che l'hae usata...
- Locuz. prep. Per insegnamento di: stando alle indicazioni fornite da.
[2] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 203.19: andò tanto, apresso ciò, che le chandele che portava fuoro ispente e ch'egli trovò uno guidatore verso il giorno, per lo qui insengniamento egli fue inviato...
3 Eccellenza nelle virtù morali, perfezione cortese di modi (tipicamente nella poesia lirica con rif. alla donna amata).
[1] Pier della Vigna (ed. Contini), a. 1249 (tosc.), 1.32, pag. 122: e guardo tempo che sia a piacimento / e spanda le mie vele inver' voi, rosa, / e prendo porto là ove si riposa / lo meo core a l[o] vostro insegnamento.
[2] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 1, red. C.60, pag. 98: Cortese portamento / mi fa di gioia dare / compitamente ferma sicuranza / e lo suo insegnamento / mi difende di fare / ogna cosa che sia contra innoranza.
[3] Giac. Pugliese, Morte, XIII pm. (tosc.), 31, pag. 147: Ov'è madonna e lo suo insegnamento, / la sua bellezza e la gran canoscianza, / lo dolze riso e lo bel parlamento [[...]]?
[4] Re Giovanni (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), [disc.].87, pag. 88: Dio mi lasci veder la dia / ch'io serva a madonna mia / a piacimento, / ch[e] io servire le vor[r]ia / a la fiore di cortesia / e insegnamento.
[5] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 39.7, pag. 141: e ciascun giorno m'è più doplicato, / riguardando lo vostro viso aperto / che passa ogne altro viso di piacere / e ave più valere - e 'nsegnamento / che non eb[b]e Morgana né Tisbia...
3.1 Locuz. agg. Di insegnamento: di modi cortesi.
[1] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 3.85, pag. 187: voi siete la donna mia, / fontana di cortesia, / per cui tut[t]a gioi si 'nvia. / Reina d'adorneze / e donna se' di 'nsegnamento...
3.2 Plur. Nobili modi dell'educazione cortese.
[1] Federico II (ed. Cassata), a. 1250 (tosc.), Dubbie 1.17, pag. 49: membrandomi suo' dolze 'nsegnamenti / tuti diporti m'escono di mente; / e non mi vanto ch'io disdotto sia / se non là ov'è la dolze donna mia.
[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 10.44, pag. 64: Canzonetta dolze e fina, / va', saluta la più gente; / vann'a quella, ch'è regina / di tuti gl'insegnamente.
4 Signif. incerto: insegna militare?
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 127.19: Da poi ke li Veneventani foro morti e presoni, li romani fuoro sopre la citade de Venevento e guastarola e destruxerola, sì ke ogie se pare l'enseniamenta de li romani.
[u.r. 07.05.2021]