CARRO s.m.

0.1 cara, cari, caro, carr, carr', carra, carre, carri, carro, carru, charo, charra, charri, charro, karra.

0.2 Lat. carrum (DELI 2 s.v. carro).

0.3 Esercizi padov., XIII m.: 2.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.); Stat. sen., 1301-1303; Fatti dei Romani, 1313 (fior.); Doc. cort., 1315-27.

In testi sett.: Esercizi padov., XIII m.; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; ; Doc. moden., 1347; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Doc. imol., 1362-63; Stat. venez., 1366.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota il plur. neutro in -a (carra, charra, cara, chara) e in -e (carre).

Locuz. e fras. mettere il carro dinanzi ai buoi 1.6; tirare il carro al senno del carradore 1.7.

0.7 1 Veicolo a due o quattro ruote a trazione animale adibito al trasporto di persone o merci. 1.1 [Milit.] Veicolo da guerra a due ruote trainato da cavalli. 1.2 Nel racconto mitologico, veicolo condotto dal Sole, dalla Luna, dall'Aurora e da altre divinità legate al ciclo della luce. 1.3 Carro trionfale: nell'Antica Roma, carro di forma ovale trainato da cavalli che trasportava il generale o l'imperatore durante le celebrazioni per le vittorie militari. 1.4 [Milit.] Carro falcato: veicolo da guerra a quattro ruote munito di falci o punte di ferro per offendere il nemico. 1.5 [Milit.] Carro armato: veicolo da guerra. 1.6 Fras. Mettere il carro dinanzi ai buoi: invertire l'ordine naturale delle cose; [in senso morale:] dare eccessiva importanza ai beni temporali. 1.7 Fras. Tirare il carro al senno del carradore: assecondare la volontà di chi detiene il potere. 2 [Mis.] Unità di misura di volume. 3 [Astr.] La costellazione dell'Orsa Maggiore, dell'Orsa Minore o, più raramente, la stella Arturo. 4 [Mar.] Parte inferiore dell'antenna rivolta verso prora.

0.8 Emiliano Picchiorri 06.04.2006.

1 Veicolo a due o quattro ruote a trazione animale adibito al trasporto di persone o merci.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 126.17: Li amici vogliendolne portare in sul cavallo o in su un carro, nol soferse, ma disse...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 11.5: E trovamo e·llo cielo desegnati per li savi altri animali che quelli del zodiaco, come vultur volans e vultur cadens, e ursa maior e ursa minor; e trovamo la figura de Boote, ch'è un vilano che guarda el carro...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 18, pag. 307.6: E nientemeno si può fare un castello di legname ed una torre fondata suso in ruote di carro, sì ordinato che si può menare fino al muro...

[4] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 208, pag. 36: Multi ne lauda l' omini, ke Deu sa quali sonu. / Per ço ke tte no 'niurio, non te tenere bonu; / Lu carru à multe strideta, ma non ode lu sonu.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 55, pag. 72.20: Uno villano menava uno suo carrocolo colli suoi buoi, e menandoli entrono in uno grande luto o vero acqua; allora li buoi non de lo poteano tyrare fora lo carro...

[6] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 203.15: E quando il sole fue corichato, egli ebe fatto aparechiare privatamente il suo charro, sì come elli solea, per montarvi susso, e uscio fuori per una frantura del muro dela cittade, ch'iera presso del suo albergho, e fecie giungniere i muli al charro e bene aconciare...

[7] Doc. cort., 1315-27, pag. 43.21: Barfolo dino dare xv s. <de· carro e d[e'] cerci> della ruta e de' cerchi del carro.

[8] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 171, pag. 383: Et quella volpe di cu' el favella / fu Malcommetto che diede un gran crollo / al carro, come conta la novella.

[9] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 237.20: e recaro el dicto palio, e recaro mollte ymagine de pietre, le quale fuoro trovate ello dicto domo, le quale ymagene rechcaro buove en carre; e fuoro coverte egl buove e gl carre de panno roscio.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 119.13: Lu quali avendu audutu da li triunviri lu nomu so intra li forbanduti, incontinenti pilyau li signali di la pretura et mandanduse dananti licturi et mercadanti et servi publici pilyau carri et occupau li fundaki e quilli, qui lu inscuntravannu, faciali turnar aretu [per tal que non dicissiru nova d'illu].

[11] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 3, pag. 12.10: Cussì de gle altre bestie la proveça lor tuta si è e se cognosse quando le pòn portar gran carego o tiran gran pexo in carro o in baroxo.

[12] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 479.5: Per arte le viaçe nave se move cum remo et cum velo, per arte li carri leçeri, per arte è da fir retto l'amor.

[13] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 271, pag. 59: Dico che gran festa per quella ecco fo facta; / Recambola in lo carro coperta de scarlatta; / Li bovi et li carreri et mannatari ad matta / Vestiti foro de ruscio, como la storia tracta.

- [Plur. neutro].

[14] Stat. pis., 1330 (2), cap. 92, pag. 534.19: et ammonirli u vero loro comandare, u farli ammonire et comandare, che da inde ad certo tempo del quale ad me Capitano parrà, rifacciano, u facciano rifare lo soprascripto ponte, sì ch' elli sia forte et siguro, et siguramente et sofficientemente per quel ponte si possa avere l' andamento delli homini et delle bestie et delle carra.

[15] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 49, pag. 676.16: construere et edifficare o fare construire et edifficare fra dui mesi proximi chi seguene, per li loro terreni e destrecti, sì che li homini e le giumente e le carre possano passare liberamente, cum solicite procuratione siano tenuti.

[16] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 9, vol. 1, pag. 725.26: e avendo lingua come la vittuaglia in CC carra colla scorta dovea l'altro dì venire alla bastita, cavalcarono la notte per modo che essendo l'altra parte giunta alla bastita, e messavi la roba, tornandosi sanza sospetto, costoro li asalirono sproveduti, i quali no· feciono retta, e quasi tutti furono presi, i buoi e le carra in preda.

[17] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 54.17: Avevano le carra piene de queste corpora morte e sì lle traievano dello campo e sì lle portavano a loro sepoiture.

1.1 [Milit.] Veicolo da guerra a due ruote trainato da cavalli.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 282.19: E pusese corona de auro in capo e vestiose de vestimenta de auro e fece coperire lo cavallo e sallio suso ne lo carro e fecese portare ne lo carro e fecealo currere et innello currimento fo occiso da li soi cavaleri.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 12, pag. 754.40: Poi che Turno vide Enea partirsi della battaglia, acceso, arde di subita speranza, e correndo contro a' nimici, molti n'uccide: e veggendo il prode Eumede, scende del carro e lui abbatte, e ponendoli i piedi in sul collo, colla spada lo stroza...

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 3, pag. 163.14: «Sappi che tu non puoi guarire se tu non credi prima in Gesù Cristo, e promettimi di non fare più l'arte di prima, cioè di governare li cavalli de' carri nelle battaglie», secondoché allora s'usava.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 57.12: Allora confortò li cavalli co' bianchi colli, che sosteneano lo giogo, e dirizzò lo carro verso lo nemico; e scotente le lance che si crollavano, colle sue braccia, disse: o giovane, chiunque tu se', abbi allegrezza d'essere morto da Achille di Tessaglia.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 214.5: Intratantu unu ki avia nomu Lisco, guidaturi di lu carru di Turnu, mossisi et girau lu timuni; in forma di unu ki avia nomu Mestico mutau la vucca et lu visu; et prindendu li soy armi, girau li retini, sì comu soli fari la rindina vulandu [hora] izà hora illà.

- [Plur. neutro].

[6] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 10, pag. 108.20: Tutti gli barbari ragunate le loro carra, ed a similitudine di castello fattone muro, fanno di notte sicuramente le loro guardie.

[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 25-39, pag. 750, col. 2.7: lo qual fiume in lo tempo de lo inverno molto si ghiaza, ed è sí forte quella gelada, ch'i someri glie passano per suso e lle carre e trapassano da l'una riva a l'altra lo fiume.

1.2 Nel racconto mitologico, veicolo condotto dal Sole, dalla Luna, dall'Aurora e da altre divinità legate al ciclo della luce.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 218.8, pag. 438:Venusso ben matin v'è su salita, / E sì sacciate ch'ell'era guernita / E d'arco e di brandon ben impennato; / E seco porta fuoco temperato. / Così da Ciceron sì s'è partita, / E dritta all'oste del figl[i]uol n'è ita / Con suo' colombi che 'l car[r]'àn tirato.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 23, pag. 411.5: E però li gentili, cioè li pagani, diceano che 'l carro del sole avea quattro cavalli...

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 238.18: Se Cresa si fusse sostenuta dallo amore di Tiesteo - ehi come è grande cosa potere piacere ad uno uomo !- il Sole non avrebbe collo ritorto carro rotto mezzo il sentiero e non avrebbe colli rivolti cavalli entrato nella Aurora.

[4] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 17, pag. 155.7: Ond'egli, nell'oriente giunto, di ciò il padre suo, cioè il Sole, di tal tema domandò; la cui risponsione certamente nel sí si stese, proferendogli liberamente come a figliuolo ciò che volesse; per la qual promessa il detto Fetonte, per provarlo, cotal grazia gli chiese che solamente un die il suo carro gli lasciasse guidare.

- Carro della luce: il carro del Sole.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 4.59, vol. 2, pag. 60: Ben s'avvide il poeta ch'ïo stava / stupido tutto al carro de la luce, / ove tra noi e Aquilone intrava.

[6] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 17, pag. 87.13: Costui andò al padre, cioè al Sole, e disse che voleva menare el carro de la lucie sì come facieva egli, e 'l padre li li conciedette.

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 17, pag. 381.27: Era già Appollo col carro della luce salito al meridiano cerchio e quasi con diritto occhio riguardava la rivestita terra...

1.3 Carro trionfale: nell'Antica Roma, carro di forma ovale trainato da cavalli che trasportava il generale o l'imperatore durante le celebrazioni per le vittorie militari.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 7, pag. 449.16: e de' trecento venti triunfi, che fatti erano in Roma da che fue edificata, infino a quello tempo, questo fue il più bello e maiore, e spezialemente dalle genti guardato, perchè il padre e figliuolo in sur uno triunfale carro portati, gloriosissima vittoria ebbero da tutti coloro che il padre e' figliuoli aviano offeso.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 265.2: «Conciossiacosa che Lucio Cornelio Scipione, nel dì del trionfo suo, dinanzi al suo carrotrionfale mise in carcere li duchi de' nemici soggiogati, non pare che sia degna cosa, ma molto strana alla maestade della republica, che colui medesimo sia veduto menare in prigione, e non è cosa da sofferire».

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 31.2, pag. 550: E certo, quando Roma più onore / di carrotriunfale a Scipione / fece, non fu cotal; né di splendore / passato fu da quello il qual Fetone / abbandonò per soverchio tremore...

[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 14, pag. 254.13: Zenobia, ricchissima reina de' Palmireni, fu costretta di precedere il carro triunfale d' Aurelio, imperadore de' Romani, caricata de' suoi ornamenti, i quali erano tanti, che spesse volte per fatica del peso d' essi le convenia riposare...

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 193, pag. 487.22: Tu déi avere letto per le croniche de' Romani, che quando alcuno consolo tornava con gran vittoria sul carrotrionfale, perché non si lasciasse assalire alla superbia, era messo in mezzo di due rubaldi, i quali li diceano villania, sputandoli talora nel viso e facendo altre cose assai vituperose.

1.4 [Milit.] Carro falcato: veicolo da guerra a quattro ruote munito di falci o punte di ferro per offendere il nemico.

[1] Gl Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 24, pag. 137.15: I carri con quattro ruote che si appellano falcati Dittabullo Re d' Antiochia, e Mitridate ebbero, i quali, secondochè prima furo molto spaventanti, così furo poscia avuti in dispetto, perchè malagevolmente il carro falcato trova sempre il campo piano, e con lieve impedimento è ritenuto, e d' ogni parte afflitti poscia coloro che vi sono suso, sono ingannati.

[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 2 Mc 13, vol. 8, pag. 633.11: E con lui eravi Lisia, procuratore e proposito delli officii, avente con esso cento e dieci milia uomini da piede, e dei cavalieri cinque milia, e ventidue elefanti, e trecento carrifalcati.

1.5 [Milit.] Carro armato: veicolo da guerra.

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 19, pag. 49.6: Veggendo Faraone che 'l populo d'Isdrael se n'andava, fu mutato e tenne loro drieto con carri armati e con cinquantamila cavalieri e con ducentomila pedoni. E tutta questa gente era armata.

[2] Jacopo Passavanti, Tratt. vanagl., c. 1355 (fior.), cap. 4, pag. 271.4: Iscrivesi nel libro di Iudit di quello re Arfasat: Gloriabatur quasi potens in potentia sua, et in gloria quadrigarum suarum: Costui si gloriava della potenzia sua e de' cavagli e de' carriarmati.

[3] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gdc 4, vol. 2, pag. 532.3: E io ti menerò incontanente nel luogo del torrente dell' acqua di Cison, Sisara principe dell' oste del re Iabin, e tutti i suoi carriarmati, e tutta la sua moltitudine dell' oste; e sì gli metterò e darogli nelle mani tue.

1.6 Fras. Mettere il carro dinanzi ai buoi: invertire l'ordine naturale delle cose; [in senso morale:] dare eccessiva importanza ai beni temporali.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 13, pag. 57.22: Responde la femmina: «Tu vuoli mettere il carro dinanzi a' buoi, ch'adimandi prima essere amato, e tu medesimo ti di' incontro, ch'adomandi la desciplina de l'amore, sì come non sapessi niente.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 101.31: Ma molte genti di religione mettono a' buoi innanzi il carro, e ciò è lor dannaggio, che più cheggiono le cose temporali che le spirituali; e mettono innanzi ciò, che dee essere di dietro i beni temporali alli eternali, e li spirituali addietro.

1.7 Fras. Tirare il carro al senno del carradore: assecondare la volontà di chi detiene il potere.

[1] f Boccaccio, Lett., XIV: Perocché così noi il collo al giogo sottomettiamo, che il carroal senno del carradore tiriamo. || Crusca (5) s.v. carro.

2 [Mis.] Unità di misura di volume.

[1] Esercizi padov., XIII m., A[2], pag. 43.8: Ego emi eri duo plaustra feni, coru(m) unu(m) co(n)stitit m(ichi) dece(m) soldis, alteru(m) qui(n)deci(m) soldis minus uno denario. Io co(m)prè eri do cari de fen, de gi qual u(n) me costà dese soldi e l'altro qui(n)dese soldi me(n) u(n) dinero.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 182, pag. 107: Se alchun poëss comprende quel grand dolor ke sia, / Per mille carre d'oro ni per honor ke fia / No av sofrer la morte, tant el la temeria, / Ponem ke resustar devess a tuta via.

[3] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 151.4: Vilano da Gelo mi rede unno charro di vino mosto a palme[n]to e staia x di grano, a fito in perpetuo.

[4] Stat. sen., 1301-1303, pag. 30.9: D'ogne soma di legna da árdare, J denaio. D'ogne carro de le decte legna da árdare, IIIJ denari.

[5] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 141, par. 34, vol. 2, pag. 520.15: E percioché gl paroffiane e gl comparatore degl frutte del Chiusce tollono dagle avetadore del Chiusce e dagl lavoratore de le posessione en lo Chiusce più de cinque solde de denare del carro del fieno, none oservante el capitolo de lo statuto del popolo el quale ditta esse non devere più togllere che .V. solde per carro a la pena de .X. livere de denare per ciascuno carro, dicente che en lo stromento de la vendeta non sonno apposte le preditte cose...

[6] Stat. venez., 1366, cap. 167, pag. 82.3: sia tegnudi li dicti Carradori termenare e tassare quanto vorano meno quelle legne vendere, per çascun carro de legne et a raxon de carro, del presio patteçado intro lo vendeore e 'l compraore per tale affaitaxone, imperçò ch'elle non serà trovade respondere ala mostra tolta.

- [Plur. neutro].

[7] Doc. moden., 1347, par. 52, pag. 159.32: Anchora che ge predicti Jacomo et Nicholò anno in l'ara sua a Sorbara centu[m] cara e plu de ledame le quale è comune de le dite parte unda ch' el domanda el dicto Cichino che per vue mess. arbitri quelle cosse sianno fato comunicare e redure in comunione e per vue siano comunicate e a lui la soa parte sia designata e data.

[8] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 102.6: Sciamiti vi si vendono a pezza, e dè essere braccia 15 di Cipri a misura. Ciambellotti vi si vendono a pezza, ch'è braccia 14 di Cipri, e altrettanto ene a Rame. Biado vi si vende a carra, che è 26 moggia di Cipri.

[9] Doc. imol., 1362-63, pag. 337.26: Item rezevii del dito saleto XX chara de frasce per s. V in lo saleto lo charo L. V.

[10] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 103.10: 40 chastroni nostrali, 100 torchi di lire 7 l' uno, libre 100 di chandele et torchietti, libre 100 di confecti, libre 40 di spezierie, charra 25 di fieno, charra 40 di lengne per ardere.

3 [Astr.] La costellazione dell'Orsa Maggiore, dell'Orsa Minore o, più raramente, la stella Arturo.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 49, pag. 161.12: E bene che il cervio maschio sia commosso di fiera lussuria, quando è stagione, la femina non concepe se non si leva una stella, ch'è chiamata Arturo, ovver il carro.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 9, pag. 82.10: Una stella di quelle che l'uomo appella Carro, parbe che si movesse di Francia, e cadde in Lombardia verso la terra di Roma.

[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 101.1, pag. 43: Un segno che nel ciel Carro s'appella / mosse di Francia e cadde in Lombardia, / e del Bolgan sì sonò gran novella: / gittava fiamme tai che 'l mondo ardea.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 1.30, vol. 2, pag. 6: Com' io da loro sguardo fui partito, / un poco me volgendo a l'altro polo, / là onde 'l Carro già era sparito, / vidi presso di me un veglio solo, / degno di tanta reverenza in vista, / che più non dee a padre alcun figliuolo.

[5] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 1, 28-39, pag. 8, col. 1.2: Segue 'l Poema mostrando come guardò a quest'alto polo ch'è appresso 'l Carro, zoè, una costellazione ch'à nome «Ursa novella vel minore»...

[6] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 684.5: E dice l'Autore che quella - plaga, cioè parte quarta del mondo, ogni dì si cuopre - d' Elice, cioè della costellazione dell' Orsa maggiore, o vuogli Carro, che fu Calisto, figliuola di Licaone...

[7] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 25v, pag. 104.26: sunt ille vii stelle septemtrionales, quas vulgariter vocamus lu carru, quia semper girando et numquam occidendo servat Ursam vel Pliadem.

[8] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 85, pag. 558.15: Ed è questo Carro uno ordine di sette stelle assai chiare e belle, le quali si giran col cielo, non guari lontane alla tramontana; e perciò sono chiamate «Carro», perché le quatro son poste in figura quadrata a modo che è un carro, e le tre son poi distese nella guisa che è il timone del carro, fuor del carro...

4 [Mar.] Parte inferiore dell'antenna rivolta verso prora.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 24.7, pag. 299: dunqu'è raro / senza ch'io pechi darmi penitenza, / e fatt'avete de la penna caro, / come nochier c'à falsa canoscenza.

[u.r. 04.02.2022]