ECCLESIÀSTICO agg./s.m.

0.1 aclesiastico, chresiastiche, clesiastiche, clesiastici, cresiastica, cresiastico, ecchiesiastichi, ecchiesiastico, ecclasiastici, ecclesiasteca, ecclesiastica, ecclesiastice, ecclesiasticha, ecclesiastiche, ecclesiastichi, ecclesiasticho, ecclesiastici, ecclesiasticie, ecclesiastico, ecclesiasticus, ecclesiastiico, eccleziastico, eccresiastiche, eccresiastico, eclesiasteco, eclesiastica, eclesiasticha, eclesiastiche, eclesiastichi, eclesiasticho, eclesiastici, eclesiastico, eclesiatico, ecresiastica, ecresiastici, ecrexiastici, egrisiastico.

0.2 DELI 2 s.v. ecclesiastico (lat. eccl. ecclesiasticum).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi sett.:Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Elucidario, XIV in. (mil.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. ufficio eccelsiastico 1.

0.7 1 Relativo alla Chiesa cattolica, ai suoi riti, al suo pensiero teologico, alla sua dottrina e al suo magistero. 1.1 [Rif. a un oggetto, a un arredo:] che è adibito a usi previsti dal rito e dai cerimoniali cattolici. 1.2 [Rif. a un ordine religioso; a un organo politico o amministrativo; a un istituto, un provvedimento giuridico; a un bene fisico:] regolato dall'autorità religiosa, politica e giuridica della Chiesa e ad essa soggetto. 2 [Rif. a persona:] appartenente al clero. 3 Sost. Libro deuterocanonico dell'Antico Testamento, noto anche come Sidrace (o Sidrach). 3.1 Sinedd. Il suo autore. 3.2 Sost. Lo stesso che Ecclesiaste.

0.8 Zeno Verlato 17.02.2006.

1 Relativo alla Chiesa cattolica, ai suoi riti, al suo pensiero teologico, alla sua dottrina e al suo magistero.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 27, pag. 439.10: Non altrimenti si dee ridere, tiranni, delle vostre messioni, che del ladro che [[...]] la tovaglia furata di sull'altare, colli segni ecclesiastici ancora, ponesse in sulla mensa...

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11 cap. 10, par. 5, pag. 237.9: L' ecclesiastica scrittura, eziandio se ha gran bellezza di parlare, sì la dee disinfingere e fuggire, acciocché non parli alle oziose scuole de' filosofi e a pochi discepoli, ma a tutta la generazione umana.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 304.18: Qui dice delle escellenti persone in fatti d'arme poste in inferno, e de' sapienti mondani ecclesiastici. || Si intende: 'i sapienti pagani che contribuirono indirettamente alla speculazione teologica della Chiesa'.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 206.27: E qui l' Autore, poi che ha introdotta la storia ecclesiastica e vera, introduce la fabolica e figurativa.

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 17, vol. 1, pag. 128.30: sicchè distintamente alcuno era dio di una gente, e alcuno di un' altra, come leggiamo per le Scritture ecclesiastiche e mondane di diversi dii di diverse contrade.

[6] Stat. catan., c. 1344, cap. 3, pag. 31.15: Et di kistu pessimu viciu di la proprietati chasquidunu si ricordi comu lu dannanu per pena di excomunicaciuni li patri eclesiastici et apostolici. || Ecclesiastici distinti da apostolici, vissuti al tempo di Cristo, prima dell'istituzione della Chiesa.

[7] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 38.17: essendo egli già nel mezzo o presso del cinquantesimo sesto suo anno infermato, e secondo la cristiana religione ogni ecclesiastico sacramento umilmente e con divozione ricevuto...

[8] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 121.17: et fui homu di grandi caritati et di grandi litteratura, eruditu in li sciencii ecclesiastici.

[9] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 16, par. 16, pag. 311.29: Però che molto maravilgloso pare, se ssecondo alquna comune ecclesiasticha leggienda de' santi, san Piero sia dinanzi venuto a rRoma che ssan Paolo...

[10] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 287.8: bestemiare Dio o santi, e schernire le ecclesiastiche cose, e biasimare le limosine fatte alli poveri.

- Locuz. nom. Ufficio ecclesiastico: messa, funzione religiosa.

[11] Stat. assis., 1329, cap. 10, pag. 173.34: Finito l'offitio eclesiasteco, el priore dega ordenare che lì se faccia l'offitio nostro, cioè cantare le laude e 'l salmo «De profundis»...

- [Nel titolo volgarizzato dell'opera Historia ecclesiastica di Eusebio da Cesarea].

[12] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 120.15: sì come scripto se trova ne le storie ecclesiastiche de la Bibia chiarissimamente.

[13] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 36, S. Ignazio, vol. 1, pag. 310.7: Poscia cominciò a dire così, secondamente che si legge ne le Storie Ecclesiastiche: «Io sono grano di Cristo, sarò macinato co' denti de le bestie, acciò che nasca uno pane bianchissimo».

1.1 [Rif. a un oggetto, a un arredo:] che è adibito a usi previsti dal rito e dai cerimoniali cattolici.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 121-129, pag. 590, col. 1.4: Sí com'è usanza in le citade, la chesia del Vescovado à piú sollempni e valuruxi instrumenti ecclesiastici che lle altre chesie delle citade: sí che in Pestora lo so Vescovado era ben guarnito e adornato de paramenti, zoè, calixi e tavole e de gran valore.

[2] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 46, pag. 214.18: E come i calici e ornamenti, e altre vasella e ornamenti ecclesiastici si conviene che sieno più mondi che le altre masserizie degli uomini...

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 16, pag. 74.21: la Ecclesia di la Virgini Maria [[...]] cum grandi devotioni fu riconsiliata et dotata di ornamenti ecclesiastici.

1.1.1 [Rif. a una persona:] che si comporta secondo gli insegnamenti della Chiesa, che è buon cristiano.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 149.7: fanno molti che nella confessione loro non intendono d' accusarsi nè di correggersi, ma di lodarsi e di giustificarsi, e essere tenuti buoni e ecclesiastici...

1.2 [Rif. a un ordine religioso; a un organo politico o amministrativo; a un istituto, un provvedimento giuridico; a un bene fisico:] regolato dall'autorità religiosa, politica e giuridica della Chiesa e ad essa soggetto.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 5, pag. 24.23: cussì sono certi homini meschini che intrano in certi offitii ecclesiastichi e mondani propriamente per involare e per rapire quelle cose che llo conduceno in periculo da morte...

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 211.1: Questo, savio, largo, bon, amplificà molto lo Imperio Roman [[...]], e molto honorà li ecclesiastici beneficii...

[3] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 61.18: et ancora privò ogn'altro de' Colonnesi, Cherici et Laici, da ogn'altro beneficio Ecclesiastico...

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 19, pag. 145.25: Ma quilli ch'in prelati in le dignitade ecclesiastice, com veschoi e prevede, s'illi in prelati con bone parole e con boni exempli, illi avran tangi premii quante anime seran salvade per loro.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 43.41: e' quali saranno da ditenere sotto diligente guardia, infino a tanto che dipo 'l giudicio de la ecclesiastica dannatione sostengano la pena...

[6] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 4.25: e oblighossi a tutte chorti clesiastiche e sechulari e alla Chamera del Papa...

[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 4, pag. 663.33: da poi si faccia petizione e orazione per tutti li prossimi: prima per lo Papa e per tutti i prelati e tutt'i dottori e per tutti i religiosi e per tutti gli ordini ecclesiastici...

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 31, vol. 1, pag. 294.21: Or di questa materia, cioè, come male si spendano li beni ecclasiastici, e gli altri, e lasciano morire li poveri come cani, troppo ci averebbe che dire, anzi che piangere.

[9] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 157, par. 1, vol. 2, pag. 555.13: Cassamo [[...]] tutte gle statute e reformagione composte e fatte en quegnunque modo contra la ecclesiasteca libertade e immunetade e le chiesiasteche persone...

[10] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De simonia, vol. 1, pag. 102.3: Ma tropo più ap(er)tem questo peccao a 'gni p(er)sonna religiosa, cha li mondam ap(er)tem de guardare p(er) tri modi: [[...]] lo segondo qua(n)do elli dam lo lor beneficio mondam p(er) aver le ecclesiastico...

[11] Stat. pis., 1322-51, cap. 21 rubr., pag. 501.2: Che neuno de' comsuli della corte del Mare non possa nè debbia comparire dinansi ad alcuna signoria, così ecclesiastica come seculare, a petitione d'alcuna persona.

[12] Stat. fior., 1354, cap. 29, pag. 26.17: Visitino le chiese e luoghi ecclesiastici nelle messe, nelle prediche e nell' uficio divino.

[13] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 31, pag. 146.16: et fichi sou generali legatu in Sichilia et in Calabria a lu conti Rugeri in tutti li negocii eclesiastichi, per lu grandi amuri chi portava ferventimenti a la Ecclesia.

2 [Rif. a persona:] appartenente al clero.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 156.16: Ché quando uomo va davante a messer lo papa o davante ad imperadore o a altro segnore ecclesiastico o seculare, certo elli va con molta reverenzia et inchina la testa...

[2] Stat. fior., a. 1284, II, par. 26, pag. 51.32: sia licito ai capitani dela Compagnia [[...]] d' andare dinanzi al vescovo, podestade, capitano e priori, o dinanzi ad alcuno altro officiale ecclesiastico o seculare, per difendere o aiutare la detta Compagnia...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 6, pag. 49.12: Ma li mercatanti son tutti homini di mondo che comprano o vendono alcuna cosa: o siano seculari o siano ecclesiastiche persone, tutti sono mercatanti.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 201, vol. 1, pag. 174.29: Et neuna interpetratione sopra le predette cose admetta, o vero adimandi, o vero adimandare faccia, da alcuna persona ecclesiastica, o vero secolare.

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 27, proemio, pag. 457.5: qui proseguendo, quelle medesime frode essemplifica in persone eclesiastiche.

[6] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 2, par. 1, pag. 130.10: volglamo sapere, se a· romano vescovo o ad altri qualunque o prete o ddiachano o collegi di quelli, che ll'uomo dicie uomini ecclesiastichi, appartengha essere giudici coattivi del tenporale o spirituale o ddi tutti due...

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 94, pag. 39.27: per ciò che per la santità e sollicitudine de' papi e degli altri ecclesiastici pastori...

3 Sost. Libro deuterocanonico dell'Antico Testamento, noto anche come Sidrace (o Sidrach).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 181.16: Et ne l'Aclesiastico si leggie: che più avaccio è da amare un ladro, che quelli che continuamente è bugiardo.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 62, vol. 1, pag. 144.8: Ma lo libro Ecclesiastico scrisse Gesù figliuolo di Sirac, che li Latini ebbero molto in riverenza, però che egli fu somigliante a Salomone in scienza.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 8, pag. 196.1: secondo quelle parole dello Ecclesiastico: «La sapienza di Dio, precedente tutte le cose, chi cercava?»

[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 1, par. 2, pag. 63.10: Ecclesiastico. Ricorri in prima in casa tua, e quivi chiama e ragiona con teco medesimo.

[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 55, pag. 78.25: Ecclesiastico sì dise: «Se tu as fioli, debeli amaistrar e plegarli sotto disciplina de soa çoventude, kè dapuo' ch'eli è crexudi elli no se po plegar così.»

[6] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 22, par. 8, pag. 166.4: E ne l' Eclesiastico si leggie: «Ch' è biato l' uomo della buona donna, ch' è il numero delli loro anni doppio...

[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 23, 70-87, pag. 518, col. 2.4: Quivi è la rosa, çoè madonna santa Maria, ut in Ecclesiastico, XXIV: «quasi plantatio rose in Yerico».

[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, proemio, pag. 70.15: Infamia è in questo peccato, onde è chiamata macchia di fama: Ecclesiastico, capitolo XLIIIJ, dice: inchinasti il tuo ventre alla femina, e poi desti in infamia la tua nominazione.

[9] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 8, pag. 58.28: ma perciocchè la Scrittura santa in alcuno luogo loda lo timore, dicendo nell' Ecclesiastico, che senza timore non può essere giustificato...

[10] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 36, pag. 253.13: Eclesiastico: Più è da pregiare il ladro che 'l continuo bugiardo.

[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 167.26: Exemplum di Enoc et di Helyas, de lu quali si legi in Ecclesiastico XLIIII c.: «Enoch placuit Deo, et translatus est in paradisum ut det gentibus sapienciam».

[12] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Titolo Ecli, vol. 6, pag. 163.3: Qui comincia il libro di Gesù figliuolo di Sirac, cioè lo Ecclesiastico.

3.1 Sinedd. Il suo autore.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 20, pag. 258.9: Et lo Savio Ecclesiastico disse: chi honora 'l padre allegrasi di figluoli [et] sirà odito nel dì de la sua orazione.

[2] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 2, pag. 16.7: Onde dice il savio Ecclesiastico: Si paenitentiam non egerimus, incidemus in manus Domini...

3.2 Sost. Lo stesso che Ecclesiaste.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 22, pag. 267.22: Et Salamone, ne lo Eclesiastico disse: io ò in hodio ognie mia angustia, co la quale m' afatigai studiosissimamente sotto 'l sole d'avere hereda dipo me, la quale non so se· ssi serà savia o stolta, per la quale io sudai e fui sollicito, e nonn- è neuna cosa così vana, et però cessai. d'affatigare più 'l cuore mio sotto 'l sole. || Eccl. 2, 17.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 16: Unde Salamòn, in delo Eccl(esiast)ico, disse: io dispregio tucto lo mio se(n)no ch'io abbo socto lo sole cercato pensando che io debbo avere herede lo quale no(n) so se elli fi savio uvero stolto (et) fie singnore del mio acquisto (et) deli miei beni, li quali con faticha abbo guada(n)gnati, [31] et è alcuna cosa sì biegia unde io me ne sono cessato (et) àe rino(n)sato di volere lavorare socto lo sole... || Eccl. 2, 17.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 105.20: Ecclesiastico, V capitolo, dice: è infermitade pessima, la quale io viddi sotto il Sole, le ricchezze consumare in male del Signore ec. || Eccl. 5, 12.

- [Incerto se si il riferimento sia effettivamente all'Ecclesiaste o all'Ecclesiastico, quando è cit. un brano da quest'ultimo, ma attribuito a Salomone, cui tradizionalmente era attribuita la prima opera].

[4] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 35.1: Et Salamone disse nell' Egrisiastico: che dopo molti pensieri si seguita senno, e dipo molto parlare si truova stolteza.

[5] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 145.3: Onde disse Salamone nell'Ecclesiastico: «più è da amare un ladrone che un che dica sempre bugie e falsità».

[6] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: dice Salamone in delo Ecclesiastico: magiorme(n)te dè essere amato lo furo che lo cotidiano bugiadro...

[7] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 10, pag. 171.12: onde Salamone in Eclesiastico «si accieseris ad illam suscipient te dentes leonis»...

[u.r. 04.09.2015]