EGUAGLIANZA s.f.

0.1 eguagliança, eguaglianza, eguaiança, egualança, egualance, eguallanza, guagliancça, guaglianza, 'gualança, 'guallança, iguaglianza, iguallianza, ingualança, inguaranza, oguagliança, ogualança, uguagiança, uguaglianza, ugualiança, ugualianza.

0.2 Da eguagliare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Stat. cort., a. 1345.

0.5 Locuz. e fras. alla eguaglianza 1.1; d'eguaglianza 1.1; in eguaglianza 1.1.

0.7 1 La proprietà di due o più entità che hanno la stessa misura, qualità, lo stesso valore, livello ecc.; parità, equivalenza. 1.1 Locuz. avv. In eguaglianza di qno, d'eguaglianza, alla eguaglianza di qsa: alla pari (con qno); allo stesso modo. 1.2 Lo stato di due o più entità che sono fra loro in equilibrio; lo stato di qsa che è armonioso o equilibrato; equilibrio; armonia. 1.3 Ciò che risponde a criteri di equità e giustizia.

0.8 Maria Clotilde Camboni 15.04.2006.

1 La proprietà di due o più entità che hanno la stessa misura, qualità, lo stesso valore, livello ecc.; parità, equivalenza.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 16, pag. 241.14: l'amore domanda uguaglianza, et l'odio domanda dissimiglianza.

[2] Gl Gloss. prov.-it., XIV in. (it.sett./fior./eugub.), pag. 119.2: Engans .i. eguallanza.

[3] Stat. cort., a. 1345, cap. 6, pag. 131.5: che quelgli de la compagnia se debiano onorare insieme, amare l' uno l' altro, e servire en ciò che puono convenevolemente, secondo la gratia e la grandeça che Dio à data a ciascuno, a ciò che l' uguagiança de lo stato, no desuguagli l' onore e 'l servitio, ançi chi magiure et migliore ene, sia a le decte virtude.

1.1 Locuz. avv. In eguaglianza di qno, d'eguaglianza, alla eguaglianza di qsa: alla pari (con qno); allo stesso modo.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 8.54, pag. 513: Le summe cose ke ppuse 'l Signore / ne la Sua lege cun molta bastança: / amare Lüi cun tucto lo core, / amar lo proximo in nostra 'guallança...

[2] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 10.6, pag. 727: d'amore è ch'om si fa largo tenere, / da gelosia iscarso d'iguagl[i]anza...

[3] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 18, par. 8, vol. 2, pag. 361.16: faccia al modo e a la oguagliança de la prima via sença fraude.

1.2 Lo stato di due o più entità che sono fra loro in equilibrio; lo stato di qsa che è armonioso o equilibrato; equilibrio; armonia.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 824, pag. 204: tutto 'l mondo / dal ciel fi· lo profondo / è di quattro aulimenti / fatto ordinatamenti: / d' aria, d' acqua e di foco / e di terra in suo loco; / ché, per fermarlo bene, / sottilmente convene / lo fredo per calore / e 'l secco per l' omore / e tutti per ciascuno / sì rinfrenar a uno / che la lor discordanza / ritorni in iguaglianza: / ché ciascuno è contrario / a l' altro ch' è disvario.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 13, pag. 140.23: E questa coniunzione de le stelle acquee, la magiure e la più terribile che possa èssare e·llo mondo, la quale ha a significare lo grandissimo accidente del diluvio d'acqua e·lla parte de quella terra, dea avere per rascione lo suo oposito, per uguaglianza e a ciò che sia magiure operazione.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 11, pag. 228.32: se 'l prenze le vuole fare uguali, elli die ordinare che i poveri s'ammoglino delle ricche, e che i ricchi díeno gran dote ai poveri, e per questo modo potrà tornare la città in eguaglianza ed avere pace e concordia...

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 14, vol. 3, pag. 44.14: Mezzo nella volontade e nell'onore si è equanimitade, cioè eguaglianza. Equanimo si è quegli che non vuole troppo, anzi tiene lo mezzo.

1.3 Ciò che risponde a criteri di equità e giustizia.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 103.6: Iudiciale è quella nella quale si questiona la natura di dritto e d' iguaglianza e la ragione di guiderdone o di pena.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 58, pag. 279: Li soi fii entre lor havevan tal usanza: / Zascun il so di certo, andand pos inguaranza, / Sí feva 'l so convivio a tuta la fraellanza...

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 59, pag. 165.7: se dece a voi et a çascuno regetore, se vole aquistar honor in so regemento, d'amar iusticia, fare egualança, punire lo male unde nasce 'l peccato, et in sua raxone non plù amar un ka un altro.

[u.r. 27.08.2019]