EGUALE agg./avv./s.m.

0.1 aguale, aguali, aquale, aquali, aval, eguae, eguai, egual, eguale, eguali, eiguai, eigual, eiguale, eiguali, eiquagle, engua', engual, enguale, enguali, enguar, enguay, equa, equai, equal, equala, equale, equali, equalissimi, equalj, equalle, eval, 'gual, guale, 'guale, 'guali, ighali, ighuali, ighualj, igual, iguale, iguali, igualissimo, ingua', ingual, inguale, inguali, ingualj, inguao, inguar, inqual, iquale, iquali, non-iguale, oguagle, oguai, ogual, oguale, oguali, ogualle, oquale, ouali, ughuale, uguagle, ugual, uguale, uguali, ygual.

0.2 LEI s.v. aequalis.

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Poes. an. sang., 1270-71; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. volt., 1348; Doc. amiat., 1359 (2).

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Poes. an. bergam., XIII ex.; Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Doc. padov., c. 1375; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. a eguale 1.2.1, 1.3.1, 1.6.1; in eguale 1.2.1; per eguale 1.2.1, 1.2.2, 1.3.2.

0.7 1 Di pari misura, qualità, valore, livello, numero etc.; che si equivale. (Anche predicativo e avverbiale). 1.1 Sost. Ciò che è di pari misura, qualità, valore, livello, etc. 1.2 Avv. Allo stesso modo, in maniera equivalente. 1.3 Che non ha in sé parti di diversa natura, misura, qualità, valore, livello etc.; uniforme, regolare. [Partic. rif. al terreno:] pianeggiante. 1.4 In equilibrio, equilibrato; temperato (anche fig.). 1.5 Non soggetto a mutazioni a seconda delle circostanze; invariabile, imperturbabile (partic. rif. all'animo). 1.6 Che è lo stesso per tutti, che è comune a tutti. 1.7 Che risponde a criteri di giustizia e equità; equo, giusto. (Anche predicativo e avverbiale). 2 Che condivide con altre entità, in tutto o in parte, le proprie caratteristiche. (Anche predicativo e avverbiale).

0.8 Maria Clotilde Camboni 15.04.2006.

1 Di pari misura, qualità, valore, livello, numero etc.; che si equivale. (Anche predicativo e avverbiale).

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 549, pag. 581: Qi per ben rende ben, l'un co l'autro è 'gual, / mai per mal rendre ben cento cotanto val.

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 57.24: conçoseacausa qe la beleça de l'uno plaqua e conveigna ala beleça del'autro - e la engual beleça e la engual abondança d'entrambi sì prova questa causa -, e se la nomenança savesse parlare, ela provarave quela medesema causa. E quando voi sè così engual, voi ve poé aconpagnar con rasone...

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 20.12: là dove dice «aguaglianza» intendo quella ragione che dae igual pena al grande et al piccolo sopra li eguali fatti.

[4] Poes. an. sang., 1270-71, 8, pag. 69: Ma se tal foco s'ap(re)ndesse adeso / al core di chi move, (e) fosse eq(u)ale, / Canpar poria, cha no(n) mi co(n)somara, / che, stando i(n) dui suggetti equalem(en)te, / assai più dura l'umido onde vive.

[5] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 3, pag. 6.23: è chiamato equatore; e quando lo sole è en sù en questo cerchio, è uguale lo die colla notte en tutto lo mondo...

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 59, pag. 167.6: El è manifesto ke la natura tuti l'omini genera equali...

[7] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 32, pag. 95.16: En quenta maynera fo lo primero angelo contrario a Deo? \M.\ Quando el vide k'el era sovra tugi li angeli per soa grande gloria e soa grande beltà, el vosse esse ingual a Deo e essere maiore de Luy.

[8] Stat. assis., 1329, cap. 11, pag. 174.41: se per devina gratia en alcuni duye consenteronno a coloro che più de la mitade voce averonno, cioè per lo priore, come fermamente eliecte sieno avute. Ma se en buce oguagle remangano, sia arfacto lo scutrino define a tanto che i duy agiano più vuce che l'altre.

[9] Simintendi, a. 1333 (tosc.), Suppl. L. 10, vol. 4, pag. 18.22: domandata degli anni della vergine, disse: ell'è eguale a Mirra...

[10] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 455.22: non mi debi schifare, chè sono de eguale dignità col tuo marito.

[11] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 4, pag. 132.19: una era la morti di l'omu e di la bestia, et equali era la cundiciunj di jntrambi dui...

[12] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 15, pag. 74.25: e fassar-gli strechij con le braçinne drichie e destexe e le gambine longhe e ben tese e gli pecin pareghij e ingual...

[13] Stat. volt., 1348, cap. 1, pag. 3.7: si debba in suo luogho eleggiere un altro nel detto modo; et se intervenissi in due o più in eguali boci...

[14] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 315.5: hic et hec et hoc par, ris, uguale. et impar, desuguale.

[15] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 69.14: Era intando lo tiempo de la primavera, che lo iorno era equale a la nocte...

[16] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 55, pag. 174.24: salgemmu de egual peso..

1.1 Sost. Ciò che è di pari misura, qualità, valore, livello, etc.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 33, pag. 75.4: In ciascuna parte, che tu ragguarderai, tu troverai cosa, che potrebbe esser tenuta grand', e notabile, s'ella non fosse trovata in tra l'iguali.

1.1.1 Sost. Appartenente alla stessa classe sociale; parigrado.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 143.4: L'uomo è cosa troppo singular e non puote sofferire suo pare: de' suoi maggiori hae invidia, de' suoi minori hae disdegno, a' suo' iguali non leggiermente s'acorda.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 14.4, pag. 47: La Superbia appetisce onne cosa aver soietta; / sopr'a par non vol niuno, e gli equal non li deletta; / glie menor mette a la stretta, ché no i pò far tanto onore, / quanto gli appetisce el core del volere sciordenato.

[3] Doc. padov., c. 1375, pag. 43.31: no le venda a iexia né a hospeale né a cherigo né a s(er)vo, ma a so enguale...

1.2 Avv. Allo stesso modo, in maniera equivalente.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 3, pag. 196.2: [[le intelligenze]] puono andare invisibili, e a respetto de la scienzia èssare sapientissimi d'ogne senno, e conósciare li tempi e le cose per ennanti, e non abetare uguale, ma molto più sù l'uno de l'altro...

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 9, pag. 15.26: e nelle schiere che tutti i cavalieri ordine servino, la qual cosa fare non si puote se non che per continua usanza apparino ad andare tosto ed iguale.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 5.10: Qualunque fue quello dell'idiei, che così divise l'ordinato mescolamento, e divise eguale da ogne parte in maniera di grande cerchio.

[4] Doc. amiat., 1359 (2), pag. 84.16: lassa 1 fir. , el quale mi lassò Mosschuccia sopra a la sua dota equale a Giovanni e Angnioluccio...

1.2.1 Locuz. avv. Per eguale, a eguale, in eguale: allo stesso modo, alla pari.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.112, pag. 895: di codico saccio e di diesta / e naturale. / La legge tutta per iguale, / dicreto saccio e dicretale...

[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 3.14, pag. 493: Planga lo bene, planga lo male, / planga la gente tucta ad uguale: / mort' è lo rege celestïale, / e nno de morte sua naturale.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 9, vol. 2, pag. 101.13:; lu vuliri et lu putiri era misu in eguali.

1.2.2 Locuz. avv. Per eguale: nel medesimo tempo, contemporaneamente.

[1] Poes. an. bergam., XIII ex., 77, pag. 70: tug i discipoy per ingual / era in un loc convenïal / co·la regina celestial...

1.3 Che non ha in sé parti di diversa natura, misura, qualità, valore, livello etc.; uniforme, regolare. [Partic. rif. al terreno:] pianeggiante.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 1, pag. 64.32: trovamo questo cerchio tutto uguale, e non li trovamo quasi melliore uno loco che un altro.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 20, pag. 126.13: se la schiera è di lungo spazio, e non è iguale tuttavia il campo ove la battaglia si fa, e così fa nel mezzo alcuno seno, o vero piegatura, in quello luogo la schiera spesse volte si rompe.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 31, pag. 240.12: le mani longhe e sottili, le dita e li nodi equalissimi, in cintura sottile...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 2.15, vol. 3, pag. 22: metter potete ben per l'alto sale / vostro navigio, servando mio solco / dinanzi a l'acqua che ritorna equale.

[5] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 18, par. 8, vol. 2, pag. 361.17: se mecta e faccia al modo e a la oguagliança de la prima via sença fraude. E sia simele, oguale e piana en tale modo ke non preste encomodo ad alcune vicine avente ragione d'andar...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 24, pag. 477.8: non serà il luogo pendente, ma equale, e così vi si può l'acqua del padule menare intorno.

[7] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 2, 1-18, pag. 45.9: l'acqua subito scorre e pareggiasi, unde dice: Dinanzi che ritorni; cioè lo solco, equale; cioè pari, a l'acqua, cioè a l'altra acqua del mare...

1.3.1 Locuz. agg. Ad eguale: a piano, a pari. || Si tiene conto di Formentin, Sfortuna, p. 217.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 822, pag. 186: Coll'oste ad Antredoco vi gemmo in generale; / Fo abrusciato et arso collo Burghitto ad oguale...

1.3.2 Locuz. agg. Per eguale: non soggetto a distinzioni, uniforme.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 516, pag. 480.12: Elli non demorà granmentre che tute le batagie fo per ingual...

1.3.3 Avv. In maniera regolare.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 26, par. 1.4, pag. 173: «Sa' tu qual donna è donna da gradire? / Quella che fila pensando del fuso; / Quella che fila iguali e sanza groppi...

1.3.4 Avv. In maniera diretta.

[1] Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 18.13, pag. 398: la prima de le qual [[parole]] si fa sì franca, / che giugne equal con virtù di saetta...

1.4 In equilibrio, equilibrato; temperato (anche fig.).

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 50, pag. 87.3: questi franchi segnori manteneano sì iguali la battaglia, che neuno potea acquistar terra sopra l'altro...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 19, pag. 250.17: Il primaio die con iguale battaglia si partiro...

[3] Zucchero, Fisonomia, 1310 (fior.), pag. 7.20: Chi àe colore sì rosso e bene vermiglio, sì è segno d'abondanza di sangue, e chi l'àe mischiato intra rosso e bianco, sì è segno d'iguali e di buona natura...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 139.7: Marcello contro Anibale combattèo IIJ dì, il primo fu iguale, il IJ perdè, il terzo fu vincitore, [e] uccise VIIJ.M uomini della gente d'Anibale.

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 422.30: Jove tiene le bilancie uguali, e ponvi diversi fati de' due, per vedere cui la fadiga danni, e con qual pondo s'inchini alla morte.

[6] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 5, ch., pag. 219.17: la brina non si ingenera dal freddo temperato, ma dal freddo grande, il quale si chiama freddo contracto, imperciò ch'hae a costrignere e a congelare. Onde a quel vapore onde s'ingenera la brina non si para dinanzi freddo equale...

[7] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Elenco dei semplici rubr., pag. 402, col. 1.2: Chì comença la tavola de li gradi de le medesine, e de le medesine equale in la soa conplexion. Capitolo primo. De le medesine temperade.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 7, pag. 31.22: Forza lo trave non stava oguale, anche stava pennente.

1.4.1 Avv. In maniera equilibrata.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 17.6, pag. 199: Ma chi la lengua a bona fe / no reze inguao como 'lo dé, / pezor inimigo non à / dentro ni de for de ca'.

1.5 Non soggetto a mutazioni a seconda delle circostanze; invariabile, imperturbabile (partic. rif. all'animo).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 25, pag. 350.12: [Porti] la sofferanza l'arme tue, sì che per lei sostenghi e sofferischi le cose che non si possono mutare, e sofferischi con eguale animo le ferite de le parole, e de le 'ngiurie [che sono] da sofferire, e de le miserie che non si possono schifare...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 41: Est la pasientia sostenime(n)to equale dele cose che sono facte...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), Indice rubr., pag. XXXVII.13: la vita de' essere tutta iguale, e d'uno tenore...

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 658.22: la carità fa l'anima eguale e non lascia insuperbire né adirare l'uno con l'altro, né avere invidia...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 160.30: per la sua eguali et perpetua industria issu continia ogni cosa in so statu.

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 74, pag. 457.11: ogni cosa riguardando con igual viso...

[7] Gl <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 16, pag. 128.16: Onde la virtù fa la mente salda, ed eguale, cioè che non si muta nè varia per niuno accidente...

[8] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 5, ch., pag. 305.28: in quelli luoghi il caldo del sole si è debile e spetialmente in aquilone, imperciò che l'altezza del sole a la terra non è eguale, imperciò che più s'aproxima a la terra in merizo che in aquilone.

[9] Gl Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 52, pag. 65.18: In tanto diventa l' uomo perfetto in queste virtù, che l' animo suo diventa uguale: cioè che come non s' attrista delle cose avverse, così non s' allegra delle prospere.

1.6 Che è lo stesso per tutti, che è comune a tutti.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 10, pag. 377.6: Vercingetorix, il quale tutti con iguale consentimento avieno a re disiderato...

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 22, cap. 2, par. 6, pag. 353.4: Questo è uguale vizio di tutti, che i vizj loro piuttosto vogliono scusare che fuggire.

1.6.1 Locuz. agg. A eguale: accomunato dallo stesso destino.

[1] ? Contempl. morte, 1265 (crem.>sen.), 598, pag. 91: Que<gl>i che no<n> à buona ragione / Non può avere religïone. / † Chetu del püer mortale, / Di questo semo tucti [a] aguale, / Ma ttu mori ancoi e domane, / Di ttucto ciò che tti rimane / Tue no ne diei godere: / Or che serà di questo avere?

1.7 Che risponde a criteri di giustizia e equità; equo, giusto. (Anche predicativo e avverbiale).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 7, pag. 368.15: Guardando Bruto che per le navi la battaglia bene iguale non sarebbe, perchè le navi de' nemici erano di più grosso e fermo legname fatte...

[2] Poes. an. urbin., XIII, 6.105, pag. 549: O morte naturale, / si ttu si' benedecta, / non me lassare a ttale, / de me fa' la vendecta. / Tu sòli essare uguale, / or non fare scellecta / de me povera brecta: / tràime d'esto incendore.

[3] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 59.6, pag. 777: I' sì vorrei così aver d'Amore / ben ed onor com' io li son leale; / e ss'io son lo contraro, averne male / in simil guisa, e greve pentigione: / né non sarebbe ciò contr' a rragione, / secondo il mi' parer, ma cosa iguale...

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 48, vol. 3, pag. 149.2: Lo eguale partitore de' beni si è Domenedio, lo quale dà a ciascuno secondo che la sua natura è acconcia a ricevere.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 321, vol. 1, pag. 236.29: la quale distributione fare si debia per aguale modo, secondo che mellio fare si potrà...

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 144.149, pag. 615: l'atro soperzhar, / e, soperzhando, squarcizar. / Guardese ben chi è menor / de tenzonar con so m[ao]r / ché no è ben engual baranza, / chi l'un merma e l'atro avanza.

[7] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 36.21: ultimo dolore contra la fortuna hai sgridato, e lamentato ti se', i doni a' meriti equali non essere compensati.

[8] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 2, par. 108, comp. 41.10, pag. 114: Viva la sua Phenice / ch'èe de vertù radice / e de iusticia equala.

1.7.1 Sost. Ciò che risponde a giustizia.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 758, pag. 202: in mezzo è la ragione / e la discrezïone, / che cerne ben da male, / e lo torto e l' iguale...

2 Che condivide con altre entità, in tutto o in parte, le proprie caratteristiche. (Anche predicativo e avverbiale).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 16, pag. 238.19: se l'amico dimorrà fermo, serà quasi iguale ad te, e fedelmente e sicuramente s'inframetterà de le cose che tu più ami.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 15, pag. 148.34: Unde dovemo sapere che i costumi e le maniere delle femmine, sono somiglianti a quelle dei garzoni. [[...]] E perciò avviene che i loro costumi sono eguali e quasi in una maniera. E 'n fra l'altre cose che le femmine ànno che somiglino a li garzoni...

[3] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 30, pag. 27: Troppu è gran differentia 'ntre lo bene et lo male; / Né lo bene non credere ke scia per tutu oquale.

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 334.20: Ma né il maestro cavalcatore regge il cavallo, il quale novellamente hae sentite le redine, con iguali freni di quelli con ch'egli regge il dotto e domato cavallo...

[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 52, pag. 74.20: Veramente mal voluntera e cun gran deliberacione de' l'omo batter la mujer, la qual en molte cose si è engual de lu.

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 73, pag. 180.7: I semi divini sono sparti ne' corpi umani, i quali fanno frutto simigliante al principio loro, se caggiono nelle mani di buono coltivatore, crescendo iguali a quello, ond'elli procedettero...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 116.18: suttamisi a li spati di li jnimici in locu di Armonia una altra citella eguali ad issa, ornata di vestimenti regali.

[8] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.53, pag. 147: la schiera / ben composta e sincera / d'iguali, bianchi e pargoletti denti.

3 Signif. non accertato.

[1] Pucciandone Martelli (ed. Avalle), XIII sm. (pis.), 85, pag. 152: Ben agio speramento - ke nno mi fi' grave / ke 'l cor crede, / Amor ke farà acordança fina, 'guale / d'intrare in vostro core naturale.

[u.r. 26.01.2011]