ELEGÌACO agg./s.m.

0.1 elegiaci.

0.2 DEI s.v. elegia (lat. elegiacus).

0.3 Boccaccio, Esposizioni, 1373-74: 1.

0.4 Att. solo in Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Metr.] [Rif. ai versi:] costituito da una successione di distici, ognuno dei quali è composto da un esametro seguito da un pentametro. 2 Sost. Chi compone elegie.

0.8 Maria Clotilde Camboni 20.04.2006.

1 [Metr.] [Rif. ai versi:] costituito da una successione di distici, ognuno dei quali è composto da un esametro seguito da un pentametro.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 121, pag. 200.32: E fece più altri piccioli libretti, li quali tutti sono in versi elegiaci, nel quale stilo egli valse più che alcuno altro poeta.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 122, pag. 201.12: tutti sono in versi elegiaci, come quegli che di sopra dicemmo.

2 Sost. Chi compone elegie.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 111, pag. 43.15: si può comprendere non essere altre Muse, quelle della Filosofia, che quelle de' comici disonesti e degli elegiaci passionati, ma essere d' altra qualità l' artefice, il quale questo istrumento dee adoperare.