ELEGIO agg./s.m.

0.1 elegi, ilei.

0.2 DEI s.v. elegio (lat. elegeus).

0.3 Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Metr.] [Rif. ai versi:] costituito da una successione di distici, ognuno dei quali è composto da un esametro seguito da un pentametro. 1.1 [Metr.] Sost. plur. Successione di coppie di versi, ognuna composta da un verso esametro seguito da un pentametro; distici elegiaci.

0.8 Maria Clotilde Camboni 20.04.2006.

1 [Metr.] [Rif. ai versi:] costituito da una successione di distici, ognuno dei quali è composto da un esametro seguito da un pentametro.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 373.14: Ma li versi elegi confessano cota[n]to essere tenuti a nnoi, Ovidio, quanto la nobile opera è tenuta a Vergilio.

[2] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 39, pag. 628.11: Dice l'auttore: il nostro cavallo angoscia nel cominciamento della salita, ma li versi elegi confessano tanto esser tenuti a nnoi Ovidio quanto la nobile opera è tenuta a Virgilio.

1.1 [Metr.] Sost. plur. Successione di coppie di versi, ognuna composta da un verso esametro seguito da un pentametro; distici elegiaci.

[1] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 154.6: Li elegi confessano sé a noi tanto dovere quanto la nobile opra dé a Vergilio.

[2] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 452.19: Noi confessiamo bene che· lli ilei, cioè i versi dell' amore, si convengono a· nnoi, siccome a Vergilio si conviene la nobile opera. || Cfr. Ov., Rem. Am., 395: «Tantum se nobis Elegi debere fatentur; / quantum Virgilio nobile debet opus».