ERBATA s.f.

0.1 erbata, erbate.

0.2 Da erba.

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Gloss. lat.-aret., XIV m.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Distesa di erba piccola e tenera. 2 [Gastr.] Torta (o frittata) fatta con erbe.

0.8 Elena Artale 10.03.2006.

1 Distesa di erba piccola e tenera. || (ED s.v. erbata).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 22, pag. 397.10: cosė questo naturale appetito, che [de]lla divina grazia surge, dal principio quasi si mostra non dissimile a quello che pur da natura nudamente viene, ma con esso, sė come l'erbate quasi di diversi biadi, si simiglia.

2 [Gastr.] Torta (o frittata) fatta con erbe.

[1] Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 300.2: hec erbata, te, l'erbata.

[2] F Libro della cocina, XIV (tosc.): Nelle predette cose [[scil. cacio, uova, lardo e un po' di pepe]], se vi mette menta o nepitella pesta, si chiama erbata... || Faccioli, Arte della cucina, vol. 1, p. 45.