ERBUCCIA s.f.

0.1 erbucce; x: erbuccie.

0.2 Da erba.

0.3 x Doc. pist., 1339 (2): 1; Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Boccaccio, Decameron, c. 1370.

0.5 Solo plur.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Plur. Erbe odorose e saporite commestibili (adoperate da sole o come condimento di vivande).

0.8 Elena Artale 16.03.2006.

1 Plur. Erbe odorose e saporite commestibili (adoperate da sole o come condimento di vivande).

[1] x Doc. pist., 1339 (2), pag. 169: Per libre due di sungniaccio s. 4; libre una once nove di lardo s. 3 d. 6; agresto ed erbuccie d. 8...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 1, pag. 31.30: e molte volte aveva disiderato d'avere cotali insalatuzze d'erbucce, come le donne fanno quando vanno in villa...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, introduzione, pag. 405.10: E quivi, essendo già le tavole messe e ogni cosa d'erbucce odorose e di be' fiori seminata, [[...]] per comandamento della reina si misero a mangiare.