PAGAMENTO s.m.

0.1 pachamenti, pagamenco, pagament, pagament', pagamenta, pagamente, pagamenti, pagamento, pagamentu, pagameto, pagaminto, paghamenti, paghamento, paghamentto, paghameto.

0.2 Da pagare.

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.2 [8].

0.4 In testi tosc.: Doc. pist., 1240-50; Lett. sen., 1260; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Doc. prat., 1296-1305; Doc. aret., 1337; Doc. lucch., 1343; Stat. cort., a. 1345; Lett. volt., 1348-53; Doc. aret., 1349-60; Doc. amiat., 1363.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1287; Doc. bologn., 1295; Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. moden., 1353; Doc. imol., 1362-63.

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Doc. perug., 1322-38; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Doc. orviet., 1339-68, [1361]; Doc. ancon., 1372; Doc. castell., 1361-87.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.

0.5 Locuz. e fras. a pagamento 2; carta di pagamento 1; del pagamento 2; in pagamento 1, 2; lettera di pagamento 1; per pagamento 2; per pagamento di 1, 1.2; porre in pagamento 1; ricevere pagamento secondo l'opera 1.2; togliere in pagamento 1.1.

0.7 1 [Econ./comm.] Trasferimento della proprietà di una quantità di denaro o di un bene di scambio volta a soddisfare un'obbligazione (tipicamente in rapporti di compravendita). 1.1 Trasferimento di una proprietà qualunque. Locuz. verb. Togliere in pagamento: lo stesso che comprare. 1.2 Retribuzione dovuta per una prestazione lavorativa. 1.3 Contribuzione allo stato di una somma dovuta per le spese pubbliche. 1.4 Signif. incerto: spesa? 2 Fig. Qualsiasi azione volta a compensare un'altra azione della controparte; ricompensa. 2.1 Fig. Pena ricevuta come giusta controparte di un comportamento non appropriato; punizione.

0.8 Francesco Sestito 16.05.2006.

1 [Econ./comm.] Trasferimento della proprietà di una quantità di denaro o di un bene di scambio volta a soddisfare un'obbligazione (tipicamente in rapporti di compravendita).

[1] Doc. pist., 1240-50, framm. 11, pag. 68.8: P. lib. xvij a Bonifathio e Magaloto; è[n]de carta di questo pagame[n]to di sopra p(er) mano Aldibra[n]dini Bel-lamori...

[2] Lett. sen., 1260, pag. 269.12: P(er)ciò sì i pagarai a Rinbotto Buonaiuti p(er) lui, a sua volontà; (e) quando i farai el pagamento, sì ne fa fare la sc[r]ipta ne· libro di Signiori de' merchatanti, chome si chustuma di fare.

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 114.19: Il comune di Firenze elesse ambasciadori e fue loro comandato che prendessero la paga dal camarlingo [[...]]. Questi ambasciadori domandaro il pagamento e 'l signore no 'l fece dare...

[4] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1312, pag. 55: In lor conselio án ordenao / Ke Juda fiça ben pagao; / Trenta dinar de bel ariento / Questo será lo pagamento.

[5] Doc. prat., 1296-1305, pag. 241.5: S(er) Benacolto not. p(er) la inbreviat(ur)a d(e)l pagam(en)to al maiestro Ardi(n)go demo dr. XIJ.

[6] Doc. aret., 1337, 771, pag. 659.3: E se messere Piero o suo consorte per niuna altra casgione avessero bando de Fiorença semelliantemente sieno rebanditi e cancellate le condannasgioni tutte sença pagamento de moneta.

[7] Doc. perug., 1322-38, pag. 135.3: Matiolo de Magiolo de avere, quali prestò ala fraterneta p(er) l'adenpieme(n)to del pagame(n)to dele case de Genaio d'Agura, co(n)parate p(er) la dicta fraterneta, fo a Mcccxxiiij a dì ***, fiorine vj d'oro.

[8] Lett. volt., 1348-53, pag. 166.15: Ricevemmo le lectere del pagamento che faceste per noi ala camera di nostro signore messer lo Papa, le quali ci mandaste...

[9] Doc. moden., 1353, par. 54, pag. 204.10: Anchora seme contenti che ugni ficto de Vescovà e ugni desema la qualle nu erane tenuti de pagare e che ugni pagame[n]to che nu fe' in lo tempo de la pressente divisione se dibiane pagare...

[10] Doc. aret., 1349-60, pag. 181.10: Viva de Pietro de san Fiorenço dia dare otto barili de vino biancho, [[...]], e de dare el vino e 'l pagamento ebbe en panno laço e 'n d. e·llo fitto de l'anno passato, salda n'è rasgione co· llui e fo pagato.

[11] Doc. imol., 1362-63, pag. 335.21: Item rezevii da Choselino da Glaxini per parte de pagamento de la pixone de la caxa da la Fondaza per la pixone de l'ano prexente a dì VI de dexenbre s. XX.

[12] Doc. amiat., 1363, pag. 97.16: Meia di Cecharone da Piano dà e ve(n)de e li vende a Cino di Vanuççu una chasa [[...]], chon one rascione che la detta chasa avesse sopra a ·ssé p(er) preççu e pagame[nto] di XI fiorini d'oro preççu...

[13] Doc. orviet., 1339-68, [1361], pag. 145.1: E promette esso prete Benedetto di dare queste VI lb. i(n) duo paghame(n)ti, cioè la metà alla metà d'esso a(n)no, e ll'altra metà all'oscita d'esso a(n)no.

[14] Doc. ancon., 1372, pag. 242.1: sì li dicti Ragu-xini como li comperanti predicti vaglieno et posseno quelle mercantie trare d'Ancona franche, libere et expeditamente senza pagamento de alcuno datio o duana.

[15] Doc. castell., 1361-87, pag. 240.1: Pietro de Gionta d(i)c(t)o Maçante àve da Gionta, nel Mccclxxviij, el tereno da Acquaviele (e) la n(ost)ra chasa da Martignano [[...]] facendo el pagame(n)to a Notale...

- Locuz. avv. In pagamento: a titolo di pagamento.

[16] Doc. fior., 1290-95, pag. 565.4: It. per lo piato ch'è contr'a· Banco Ormanni, a messer Andrea iudice, per cascione che domandava la casa in pagamento s. X.

[17] Doc. bologn., 1295, pag. 191.25: E per cambio de tuta la rasone ch'ell'avea in la dita staçone e mercadandia gli predicti miser Uberto, Francesco e Betuço si danno in pagamento al dito ser Bertholomeo in le case de Porta Ravignana chi comparono tuti inseme da Guglelmo de Guideçagni oltra la soa parte ch'ello avea in prima in le dite case...

- Locuz. prep. Per pagamento di: a titolo di pagamento.

[18] Doc. venez., 1287, pag. 17.25: Questo ài abuto per pagamento dela mia inpromesa qu'eo avi lib. DCCCC e L. De ste caose fu eo pagata.

- Locuz. verb. Porre in pagamento: scrivere nella partita dell'avere di un libro contabile.

[19] Doc. sen., 1277-82, pag. 436.7: Anco III lib. et X sol. et VIIII den. guovidì il poscaio dì d'agosto a Bartalomeo Tornapugla posti in pagamento ad una posta che doveva avere in f. dugetto quatro.

- Locuz. nom. Carta di pagamento: documento redatto da un notaio che attesta un avvenuto pagamento.

[20] Libro Guelfo, 1276-79 (fior.), pag. 183.15: Avemo dato p(er) tre carte di pagam(en)ti a notari s. xiij i(n) fiorin(i).

[21] Doc. fior., 1285, pag. 819.5: Item demo a ser Ridulfo not. s. IIIJ per ricolglere una carta di pagamento a la camera del comune di XXV lib. di (con)dennascione facta di Buonaguida.

[22] Doc. pist., 1300-1, pag. 236.3: Diedi a Cillo d(omi)ni Rube [[...]] lb. CCCxxxviiij [[...]] dì xiij di magio, carta di paghame(n)to p(er) s(er) Lippo Cecchi.

- Locuz. nom. Lettera di pagamento: titolo di credito con cui ci si impegna a pagare tramite terzi.

[23] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 6.6: Per li quali li dovemo rendare quindici fior. d'oro in Corte di Roma. Faciemoneli lettara di pagamento che fussero paghati a frere Salamone di San Guiço e a mastro Anselmo de Afria. fo. 92.

[24] Libro giallo, 1336-40 (fior.), pag. 3.13: Feciorne una lettera di paghamento a Lippo Guardi e conpangni lor conpangni, che paghasero i detti danari in Vinegia a Giovanni Vai e conpangni dì cinque veduta la lettera lbr. 30 di viniziani gr. manchi...

1.1 Trasferimento di una proprietà qualunque. Locuz. verb. Togliere in pagamento: lo stesso che comprare.

[1] Doc. fior., 1274-84, pag. 478.11: Conperamo (e) togliemo in paghamento da Ricovero (e) da Guiducio frateli f. Romei dala Torre una peçça di terra...

1.2 Retribuzione dovuta per una prestazione lavorativa.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 276, pag. 12: Quel hom ke no lavora, ke spend lo temp invan, / No pò aspegiar da sira lo pagament sopran.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 18: Lo pagame(n)to de[l] merce(n)naio ch(e) ti serve no(n) lo riten(er)e apo ctei infine in nell'altro dìe, però che dengno è lo merce(n)naio del suo pagame(n)to...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.259, pag. 530: ché ogni bon lavoraor / dé far inanti so lavor, / ca pagamento demandar / chi gi covegna poi refar.

[4] Stat. palerm., 1343, cap. 12, pag. 22.11: in lu terzu di dui quaterni illà uvi si scriva lu nomu e lu supranomu e lu pagamentu di li misi di chascunu di la nostra cumpangna...

[5] Stat. cort., a. 1345, Rubricario, pag. 126.11: Che pagamento se faccia, et co[m]e el Camarlengo renda ragione, et come elli sia tenuto de fare ardare una lampana.

- La somma stessa usata come retribuzione.

[6] Stat. fior., 1297, pag. 667.5: E debbia guardare la picciola cassa dove si mettono li pagamenti di quelli de la compagnia sotto sua chiave dentro da la bottegha de la compagnia...

- Locuz. prep. Per pagamento di: a titolo di retribuzione.

[7] Stat. pis., 1304, cap. 70, pag. 719.7: quando quello lavorio renderà et restituirà, farà cassare di quello quaderno a cului di cui fi', et a cui lo ristituerà. Et similgliantemente farà delli denari li quali riceveràe, et arà per pagamento di quello lavorio, da ciascuno mercatante.

- Fras. Ricevere pagamento secondo l'opera: ottenere ciò che si è meritato.

[8] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 196, pag. 607: De l'anema sai ben sença retenimento / qe segondo la ovra recevrà pagamento.

1.3 Contribuzione allo stato di una somma dovuta per le spese pubbliche.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1214, pag. 282: Quando me recordo che bene statevamo, / Uno solo pagamento allo re l'anno davamo, / Et quando lo sossidio, ché agiuto li davamo / Quando faceva l'armata, et nui lo sapevamo. / Nisuna altra graveza ad nui no se poneva...

1.4 Signif. incerto: spesa?

[1] Doc. lucch., 1343, pag. 42.2: Se volete dire perchè non faite voi chosìe, non avemo possuto, chè per volere multiplicare lo lavoro in Bologna avemo fatto maggiore paghamento, e peròe c'è chosìe cresciuto et multiplicato lo lavorare.

2 Fig. Qualsiasi azione volta a compensare un'altra azione della controparte; ricompensa.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 209.8: spesse fiate è pagamento quella confessione del beneficio. Ma 'l negamento del beneficio si pertiene ad malignità e ingratitudine...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 9, pag. 18.16: l'onore e la rinomea che 'l popolo fa ai re, non è sufficiente pagamento ai prenzi né ai re...

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 13.8: Le noie e i dispiacieri che vede, odora e tocha l'omo, o voglia o no, chi miçurar porea? Come donque tra beni sì difettivi e mali tanti esser pò paghamento?

[4] Poes. an. urbin., XIII, 39.57, pag. 622: In nulla vanagloria dé avere intendemento, / ma in tucte le so opere ponar bon fundamento, / çoè l'amor de Cristo, ke dà bon pagamento...

[5] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 164, pag. 51: Or ne conven dolcissimo Segnor, / bon e cortes e largo donaor, / ke per lo nostro cor soletamento / el ne rendo sì gran pagamento...

[6] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 180, pag. 384: Quivi la gloria di Dio tutta vede, / come la theologia vel conduce / per pagamento di quel che ssi crede.

- Locuz. avv. Del, in, per pagamento: a titolo di ricompensa.

[7] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.131, pag. 270: Si non me pòi donare riccheza, né talento, / né darme entendemento, né poterme engrandire, / de for de te che dare pòime per pagamento?

[8] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 11, pag. 142.4: tuto zo ch'illi fan in questo mondo illi lo fan per le cose temporale e perzò receveno cosse temporale in pagamento.

[9] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 7, pag. 20.23: Lu abbati dixe alli fratri: 'Andati et fachiti alcunu serviciu, da fora de lu monasteriu, ad alcuna pirsuna, et de lu pagamentu accatati oglu'.

[10] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 5, pag. 22.30: atende e mete-te inance a gli oggi de la mente san Çuan Baptista al qual in preson fo segó via 'l colo, e quela sancta testa de tanto profeta e amigo de De' fo dachia in pagamento a la bruta luxuria, a una fantina çuglera e balarixe saltando a l'aynalda, figliola del dyavol.

- Fras. A pagamento: in proprietà (?).

[11] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 12.18: le nostre mane auciden noi e nel fosso d'Inferno ne gittan morti, vivendo eternalmente ad onni pena, se nnon mutiamo consiglio, bene ciernendo da male e credendo non qui è casa nostra nè esti beni terreni ne sono dati a pagamento. || Margueron, Guittone. Lettere, p. 29: «per poter essere paghi».

2.1 Fig. Pena ricevuta come giusta controparte di un comportamento non appropriato; punizione.

[1] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 326.17: feciono mettere il ceppo e la mannaia nella piazza, per chi facesse offesa ricevesse il paghamento.

[2] Ingiurie lucch., 1330-84, 96 [1345], pag. 37.17: Io ti drò tal paghame(n)to (e) pagròcti, credimi, sì come a te si co(n)ver(r)à.

[3] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 175.1: io sono malamente cruciato e tormentato nel fuoco del Ninferno con Erode re e Anna e Pilato e [Caifasso] li quali feciono lo patto meco e feciomi dare lo p[aga]mento del tradimento ch'io feci del mio signore Iesù Cristo...

[u.r. 30.05.2007]