DIRITTO agg./avv./prep./s.m.

0.1 adritto, ddiricto, ddiritti, ddiritto, derecto, deretta, deretto, dericta, dericti, dericto, derictu, derita, derito, deritt', deritta, deritte, deritti, deritto, detro, directa, directe, directo, direta, diretta, dirette, diretti, direttissima, direttissimo, diretto, dirict', diricta, diricte, diricti, diricto, dirictu, dirictus, dirita, dirite, diriti, diritissima, dirito, diritt', diritta, diritte, diritti, dirittissima, dirittissime, dirittissimi, dirittissimo, diritto, diritu, dirrecte, dirtto, drecta, drecto, dret, dreta, drete, dreti, dreto, dretro, dretta, dretti, dretto, drichia, drichie, drichii, drichio, dricta, dricte, dricti, dricto, drictu, drig, driga, drige, drigi, drigia, drigie, drigio, drigo, drit, drita, drite, driti, dritissimo, drito, dritt', dritta, dritte, dritti, dritto, drítto, drittu, dritu, indirecto, indirectu, indiritto, indritto.

0.2 Lat. directum (il tipo diritto dal lat. parlato *dirictum, DELI 2 s.v. diritto 1, o *derictum, Rohlfs § 50).

0.3 Formula di confessione umbra, 1065 (norc.): 8.

0.4 In testi tosc., toscanizzati e corsi: Mattasalà, 1233-43 (sen.); Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); Doc. mug., XIII m.; Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. pis., 1264 (3); Poes. an. sang., 1270-71 (3); Doc. sang., 1281; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Lucidario lucch., XIII/XIV; Stat. pist., 1313; Simintendi, a. 1333 (prat.); Stat. collig., 1345; Stat. volt., 1348; Lett. volt., 1348-53; Doc. cors., 1370.

In testi sett.: Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.); Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1282; Caducità , XIII (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Poes. an. bergam., XIII ex.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Stat. vicent., 1348; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Doc. padov., c. 1375.

In testi mediani e merid.: Formula di confessione umbra, 1065 (norc.); Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. castell., XIV pm.; Stat. casert., XIV pm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Stat. mess. (?), 1320; Stat. agrig., 1328; Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nonostante la prob. diversa origine etimologica (cfr. 0.2) si sono riuniti in un'unica voce i tipi diritto e diretto, per l'identità semantica e la difficoltà di discriminare le forme.

Le forme adritto, indirecto, indirectu, indiritto e indritto sono locuz. avv. unite graficamente dagli editori (cfr. però addiritto agg./avv. e indiritto avv.).

Sotto 4 sono trattati possibili ess. di part. forte di dirigere v.

Locuz. e fras. a buon diritto 7.3; a diritta corda 1.1; a diritta linea 1.1; a diritta misura 7.2; a diritta via 1.1; a diritto 1.1, 1.2.1.1, 1.2.2, 3, 6, 7.2, 7.3, 7.4.1, 9.3; a diritto di 1.2.1.1; a diritto e a torto 7.3; a diritto e tresso 3; a diritto filo 1.1; a diritto filo a corda 1.1; a diritto segno 7.2; a diritto staio 9.1.2; a diritto tramite 1.1; a gran diritto 8; a grande diritto 7.3; a mano diritta 5; a sinistro e a diritto 5; a staio diritto 9.1.2; al diritto 1.1, 1.2.1, 1.2.2; al diritto di 1.2.1.1, 1.2.2; al diritto peso e conio 9.1.2.1; al più diritto che possiamo 1.1; alla diritta 6; alla diritta mano 5; andare diritto 1.1, 4.2.1; andare diritto per il cammino 1.1; andare più diritto sopra 1.2.2; angolo diritto 1.2.2; avere diritto 7.3, 7.4, 8.2, 9.3; avere diritto di 7.3; avere diritto in mano 1.2.3; beneficio di diritto 9.3; buon diritto 7.3; buon filo diritto 6; cadere diritto 1.2.2; cadere giù diritto a corda 1.2.2; canto diritto 1.2.2; colà diritto 1.2.1.1; con diritto 9.3; da mano diritta 5; dal diritto e dall'inverso 3; di buono in diritto 6; di diritta faccia 6.1; di diritto contro 1.2.1.1; di diritto peso e conio 9.1.2.1; diritta gelosia 7.2.2; diritta riga 6; diritta schiera 6; diritta via 6, 7.2; diritto a 1.2.1.1; diritto a linea 1; diritto amante 7.2.2; diritto amore 7.2.2; diritto calle 6; diritto cammino 6; diritto cerchio 1.2.1.3; diritto civile 9; diritto come regolo e corda 1; diritto come strale 1; diritto come un fuso 1; diritto comune 9; diritto contro 1.2.1.1; diritto cuore 7.2.2; diritto decimo 9.1; diritto del quartino 10; diritto del re 10; diritto di 1.2.1.1; diritto di elezione 9.3; diritto di guerra 9; diritto di natura 9; diritto divino 9; diritto fatto 7.2.1.1; diritto feudale 9.3; diritto figlio naturale 9.1; diritto naturale 9; diritto più che asta 1; diritto porto 6; diritto porto 7; diritto regolare 9; diritto scritto 9; diritto sopra sé 1.2.3; diritto speciale 9; diritto umano 9; dirizzarsi diritto 1.2.3; essere diritto in piedi 1.2.3.1; essere il diritto di 7; essere il più diritto che 7; fare diritto 7, 8.2, 9.2; fare diritto di 9.2; fare lo diritto 9.2; fede diritta 7.2.1.1; forma diritta 1.2.3.1; gran diritto 7.3; guardare con diritto occhio 4.2.1; guardare diritto in faccia 1.1.1; il diritto corso 1.1; il più diritto che può 1.1; in diritto 1.1, 1.2.1.4.1, 4.1, 7; in diritto di 1.2.1.1, 1.2.2, 4.1, 9.3; in linea diritta 1.2.1; levarsi diritto 1.2.3; levarsi su diritto in piedi 1.2.3.1; linea diritta 1; mantenere diritto 1.2.3, 6; menare a diritto 6; menare a diritto fine 6; mirare a diritti occhi 4.2.1; non conoscere il diritto dal sinistro 5.1; non diritto 1, 6, 6.1, 7, 7.1, 7.2.2, 7.3, 9.1, 9.1.2; per buon diritto 7.3; per diritta forza 7.4.1; per diritta natura 7.4.1; per diritta via 1.1; per diritto 1.1, 1.2.1.1, 7, 7.3; per diritto o per obliquo 2; per diritto o per torto 7.3; per il cammino diritto 7.2; per il diritto 1.1; per il diritto di 1.2.1.1; per la diritta 1.1; per la via diritta 1.1; per non diritto, per torto 2; più che diritto 9.1; prendere diritto 9.3; procedere diritto 4.2.1; rendere diritto 8.2; rendere diritto a 9.3; rendere il diritto a 8.2; rendere suo diritto a 9.3; ritornare a diritto 6.2; senza diritto 8; sfera diritta 1.2.1.3; stare diritto 1.2.3; statura diritta 1.2.3.1; tenere diritta la bilancia 1.2.1.2; tenere diritta la stadera 1.2.1.2; tenere diritto 1.2.3; tornare a diritto 6.2; trarre diritto 1.1; triangolo diritto 1.2.2; tutta diritta 1.1; tutto a diritto 1.1; tutto al diritto contro 1.2.1.1; tutto diritto 1.1, 7.5; venire più diritto sopra 1.2.2.

0.6 N Per la fras. a diritto staio cfr. GDT, p. 253: «a dricto stario» (in un doc. lat. di Ulignano, presso Volterra, del 1147).

Consulenza di Federigo Bambi.

0.7 1 Privo di curve ed angoli (da un'estremità all'altra); [detto specif. di un movimento o di uno sviluppo spaziale:] che è volto costantemente verso un punto det., che unisce due punti con il percorso più corto (o comunque più rapido o facilmente percorribile, fig.). 1.1 Avv. Procedendo o sviluppandosi senza curve né angoli. [Associato a verbi di movimento:] secondo la via più rapida, senza deviazioni né indugi; immediatamente. 1.2 [Rif. alla posizione o al moto di un oggetto]. Per linee perpendicolari, non in diagonale (del moto di pezzi degli scacchi). 1.3 Fig. Privo di tortuosità, lineare. 2 Che non comporta la presenza di alcun oggetto o soggetto intermedio, che si mette in relazione (con un det. oggetto o soggetto) senza l'interposizione di terzi (anche avv.). 2.1 [Dir.] [Contrapposto a utile:] spettante al titolare solo formale della proprietà sul bene. 3 Sost. [Con rif. alle due facce di qsa:] parte rivolta a chi guarda e considerata principale, ciò che normalmente si manifesta o viene percepito (in opp. al rovescio; anche con valore fig., sempre positivo). 3.1 [Astr.] Agg. [Detto di un corpo celeste:] che si muove nella stessa direzione apparente del sole (in opp. a retrogrado e a stazionario). 4 Che è volto o si volge verso un punto det. (anche fig.). 4.1 Locuz. prep. In diritto (di): per quanto riguarda (una det. persona), in fede. 4.2 Orientato nella giusta direzione. 5 [In opp. a sinistro:] lo stesso che destro (anche con valore fig., sempre positivo). 5.1 Sost. 5.2 [Astr.] [Con rif. a parte della volta celeste, per analogia con il corpo animale (con valutazione positiva, in opp. a sinistro o manco)]. 6 Conforme ai valori morali. 6.1 [Detto di una persona:] che si comporta in conformità ai valori morali senza indugi né cedimenti. 6.2 Sost. Ciò che è conforme ai valori morali. 6.3 Moralmente lecito. 7 [Detto di un'opinione o un'azione:] conforme al suo oggetto o alla sua intenzione. 7.1 [Con rif. ad un oggetto (materiale o astratto):] adatto o adattato ad una situazione o un utilizzo det. 7.2 [Detto di un'attività umana:] conforme a quanto prevede un canone codificato e condiviso di giustezza, ben fatto (secondo un'autorevole scuola di pensiero). 7.3 Sost. L'essere pienamente conforme al proprio oggetto o alla propria intenzione (spesso in dittologia con il sinon. ragione o in opp. all'anton. torto). 7.4 Conforme alla realtà o alla sua interpretazione vulgata, vero (in opp. al falso). [Anche avv.:] veramente. 7.5 [Con valore rafforzativo]. 8 Commisurato al merito o alla colpa (secondo un principio morale), equo. 8.1 [Detto di una persona:] giusto. 8.2 Sost. Azione o principio teso a rendere a ciascuno il dovuto, il giudicare e l'agire in modo saggio e imparziale. 9 [Dir.] Sost. Sistema prescrittivo a cui sono tenuti a conformarsi tutti i membri di una det. comunità umana (in nome dell'autorevolezza dell'ente emanante o per non incorrere in sanzioni), teso a disciplinare la vita civile in conformità a un criterio astratto di giustizia. 9.1 Conforme a quanto prevede la prassi giuridica. 9.2 Sost. Giudizio avente valore legale. 9.3 Sost. [Spec. abbinato a un agg. poss.:] prerogativa di cui può usufruire un soggetto, che le consente di compiere det. azioni, pretenderne da terzi o esigere il rispetto di un det. stato di cose. Estens. Legittima aspettativa (di qno). 10 [Dir.] Somma in denaro pretesa dall'autorità costituita per il commercio o il trasporto di det. merci. 10.1 Pegno imposto dall'autorità costituita per l'espletamento di una pratica giuridica (o specif. giudiziaria).

0.8 Elisa Guadagnini 19.12.2005.

1 Privo di curve ed angoli (da un'estremità all'altra); [detto specif. di un movimento o di uno sviluppo spaziale:] che è volto costantemente verso un punto det., che unisce due punti con il percorso più corto (o comunque più rapido o facilmente percorribile, fig.).

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 2 rubr., pag. 149.15: Non diritto, ma pieno di canti muro si faccia.

[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 27, pag. 147.3: Et entrando nella nave, e navicando pel diritto corso, venimmo a Coum...

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 15, pag. 69.4: Ma vulendu andari in Calabria, illi sì fichiru la via per Girgenti, chì illa era via pluy dritta.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 20, pag. 25.9: Athel è uno arbore longo infina al cielo p(er) mudo de favelare, duro e dreto.

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 111.28: Como iessiro, non tennero la deritta via, anche dechinaro alla sinistra per la più largura.

[6] San Brendano ven., XIV, pag. 156.3: la nave pasà con salvamento per uno dreto corso...

- [Detto dei capelli:] liscio (in opp. a riccio o mosso).

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 87, vol. 2, pag. 627.17: Questo Castruccio fu della persona molto destro, grande, d'assai avenante forma, [[...]], i capegli diritti e biondi con assai grazioso viso...

- [Geom.] [Di una linea:] lo stesso che retto. Locuz. nom. Linea diritta: lo stesso che linea retta.

[8] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 13, pag. 347.12: la torta linea colla diritta non si congiunge mai, e se alcuno congiungimento v'è, non è da linea a linea ma da punto a punto.

[9] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 3, pag. 98.6: la linea diritta che passa per lo centro de la spera e la quale accosta le sue estremitadi a la circumferenzia de l'una parte e da l'altra si chiama asse...

[10] Savasorra, XIV pm. (pis.), pag. 85.6: linea dricta è quella che si trage da uno punto a uno altro drictamente...

- Fras. Diritto a linea.

[11] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 90, pag. 259.42: Ancora fu trovato per soperchio, e per lussuria il segare del legname diritto a linea, e quadrello, perocché non aveano ancora a fare queste belle sale, e queste belle camere ciamberlate...

[12] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 14, pag. 147.5: Di questo mese verso calen d'aprile sì seminiamo gli sparagi in luogo grasso, umido, scalzato e divelto, facendo fossicelle picciole, e diritte a linea.

- Fras. Diritto come strale, un fuso, regolo e corda, più che asta (anche con valore fig.).

[13] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.56, pag. 98: La mia fede è più casta / e più diritta c'asta, / che 'n signoria s'è regata a serva / e più lealtà serv'ha, / che 'n suo dir non conserva / lo bon Tristano al cui pregio s'adasta.

[14] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 38.16: Equitade è propriamente ciò, che l'uomo fa per iudicamento diritto e leale, nè troppo molle, nè troppo aspro, sanza inchinare d'inchinare da neuna parte. Quando l'uomo va avanti umilemente, e dirittocome regolo e come corda, che equità non è altra cosa che igualità.

[15] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 24.80, pag. 406: La nostra via era come un fuso / diritta in vèr levante, dove il Nille / percuote Egitto e bagnalo col muso.

[16] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, introduzione, pag. 179.32: Esso avea dintorno da sé e per lo mezzo in assai parti vie ampissime, tutte diritte come strale e coperte di pergolati di viti...

- Locuz. agg. Non diritto.

[17] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 6, ch., pag. 223.24: in quanto il suo soffito [[= del vento australe]] è ritorto e rivolto e non diritto, il vapore che lieva sì 'l raguna e inspessa in rugiada e in piova.

- Sost. L'avere uno sviluppo privo di curve e angoli.

[18] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 71, pag. 171.41: Il regolo con che si pruova il diritto, non si può punto piegare, che non gli sia tolto la ragione del diritto.

- [Arch.] Sost. Parte della colonna compresa fra la base e il nodello, fusto.

[19] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 105.28: E poi, dì 22 d'aghosto 1357, gli allogharo a fare tutto il concio del diritto che vae in mezo tra la baxia e il nodello, al sopra detto pregio...

1.1 Avv. Procedendo o sviluppandosi senza curve né angoli. [Associato a verbi di movimento:] secondo la via più rapida, senza deviazioni né indugi; immediatamente. || Per una prob. locuz. avv. Diritto cammino v. cammino 1 2.1.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1077, pag. 213: per suo [[scil. mar Mediterraneo]] condotto / ben pò chi sa dell'arte / navicar tutte parte, / e gire [[...]] nel Levante dritto / e in terra d'Igitto.

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1772, pag. 62: Lo sancto corpo sí è ingovernío; / L'anima sen çé al'inferno drito.

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 2, pag. 149.17: Il circuito del muro gli antichi diritto non vollero menare, acciocchè alle percosse de' bolcioni acconcio non fosse, ma con torcimenti fecero i fondamenti delle mura...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 18, pag. 85.37: tuto 'l fiume e tuto 'l canal de nostro amor dé correr drichio a De'...

[5] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 37, pag. 132.13: E tantosto solo sença altro conpangno se parte e viene sempre deritto a l'Argolglioso, ma nol puote giongnere, tanto l'Aregolglioso camina per lo biene che volia a la polçella Prosemana...

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1192, pag. 277: «Ben che lo passo damoli per lo nostro destricto, / Ma lo duca del Ducato, che tè lo passo stricto, / Se passareli non lassa, tornarao qui dericto».

[7] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 16, pag. 32.6: E lo menòn drito verso oriente laonde leva lo sole in lo maiore dì de stae...

- Fras. Al più diritto che possiamo, il più diritto che può: (muoversi) più rapidamente possibile.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 25, pag. 102.25: Allora si mise a navicare verso l'isola, el più dritto che può, così apparecchiato com'elli era.

[9] Tristano Veneto, XIV, cap. 290, pag. 261.22: Signor cavalier, e dela chorte delo re Artus me savé vui adir algune novele?». E lo cavalier disse: «Çerto signor non, ma nui sì andemoal più dreto che nui podhemo».

- Fras. Andare diritto: procedere (nello spazio) essendo rivolti costantemente verso un punto det.

[10] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 57, pag. 161.4: lo cavallo, quando d'el dé gire drito, et el senestra, non è perfecto.

[11] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 16, pag. 195.42: Ordiniamo, che ogni boctino debbia andare diricto, sì che la fune li vada diricto sensa bolga et sensa altra ingegnia...

[12] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 5, cap. 1: E se il pedale [[dell'albero]] non andasse diritto, si dee correggere con pertica... || Sorio, Tratt. Agr., vol. II, p. 112.

- Fig. Fras. Andare diritto per il cammino: fare qsa seguendo costantemente un ordine det.

[13] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 15.10, pag. 130: E se dritta deggio ir per lo cammino, / designando per ordine ciascuno / che tenne il mio e fenne a suo dimino, / Marcian con gli altri miei signori aduno...

- Fras. Trarre diritto: lanciare (un proiettile) in modo che sia volto esattamente verso un punto det.

[14] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 5, pag. 11.8: se noi conosciamo esso bene, al quale tutte le opere umane sono addrízate e ordinate, noi potremo bene operare, sì come quelli che conosce il segno, trae più diritto, che quelli, che nol conosce.

[15] Pacino Angiulieri (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), 111a.1, pag. 347: L'arcier ch'avisa per più drittotrare / i' l[o] ne lodo assai ne la mia mente...

- Fras. Tutto diritto, tutta diritta: per il tragitto più breve (anche per indicare specif. rapidità di movimento).

[16] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 45, pag. 101.12: elli si miseno a la via tutto diritto verso lo castello u' lo re di Norbellanda era intrato...

[17] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 14, pag. 105.31: l'aire ch'è velenoso si ne va tutto diritto al quore e al polmone e sì mette la natura a neente.

[18] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 21, pag. 97.27: La maestra non dimora più, anzi se ne va tutta dritta all'uscio de la camera...

[19] Tristano Veneto, XIV, cap. 436, pag. 396.21: Et quando lo valeto fo vignudo da queli, elo sì va tuto dreto da miser Tristan et acenoquià-sse davanti lui...

- Locuz. avv. A diritta corda, a diritto filo (a corda): prendendo come riferimento una corda tesa (fra due punti det.).

[20] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 16, vol. 2, pag. 21.18: Anco, statuimo et ordiniamo che la via, la quale da la porta Peruzini infino a la strada francesca, denanzi la chiesa di Sancto Moreci, si debia dirizare a dritta corda, cioè dal canto de la via di Belvedere infino a la mora di Bartalomeo Altoviti...

[21] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 64, vol. 2, pag. 38.15: Et per tutto el mese di magio farò acconciare et sciampiare et dirizare la via, [[...]], facendo disfare li edifici infra li detti confini, a dritto filo a corda, ponendo la corda al canto del palazo nuovo de' Forteguerra infino al canto de la torre del predetto Iacomo.

[22] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 64, vol. 2, pag. 38.23: Et le predette cose si facciano alle spese di coloro e' quali ànno a fare acconciare la marronesca infino alla casa di Iacomo Ranucci, a dritto filo, da l'una parte et da l'altra de la via.

- Locuz. avv. A diritto tramite, a diritta linea: sviluppandosi nello spazio senza curve né angoli.

[23] Doc. sang., 1281, 15., pag. 72.15: Balitore Corsino Seracini [abo] acomandato IIIJ morele i[n]sin a le quercie di Maffeio Ardi[n]gheli i[n]sin a la morela ch'ène del bosco che fu de la Pieve a dirito tramite i[n]sina i·piano di Castagneto.

[24] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 242.7: per mezzo Toscana si spazia (però che non va a diritta linea) uno fiumicello...

[25] <Doc. venez., 1367>, pag. 342.45: Lo XX deseno comença de Levante dela piera con la †, la qual è de Ponente de sancto Laçaro cercha per passi LXXV; e va a dreta ligna da quella piera in ver lo monte de Tramontana in su...

- Locuz. avv. A, al, in diritto; a diritta via; il diritto corso; per (il) diritto; per la (via) diritta; per diritta via; tutto a diritto: procedendo (da un punto det.) senza curvare; (anche fig.:) secondo la via più rapida, senza indugi né deviazioni.

[26] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 6: p(er) le soctracsione dele limosine p(er) avaritia si fa lo h(om)o micidiale (et) p(er) diricta via si ne va in inferno...

[27] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 162.38: Di fuori dalle mura della cittade, come l'uomo escie per la mastra porta tutt'a diritto piue d'uno tratto d'archo, trova l'uomo la sepoltura di sancto Cornelli...

[28] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 78.22: Et ricevuta la beneditione, a dricta via a suo luogo tornò.

[29] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 43.6: E quelli sono a diritto beati che così piangono, che elli saranno consolati, siccome dice la scrittura.

[30] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 79.37: quella parte, che si dicea de' grandi et de' Guelfi misero fuoco in Casa degli Abati, [[...]] et arsero le case de' Macci, [[...]], et per lo diritto infino in Borgo Santo Apostolo...

[31] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 307, vol. 2, pag. 141.28: Anco, conciò sia cosa che [[...]] ad essa fonte per dritta via le persone andare non possano commodamente, [[...]] statuimo et ordiniamo che li signori camarlèngo et IIIJ proveditori del comune di Siena, sieno tenuti et debiano la detta porticciuola fare aprire...

[32] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 267, pag. 183.26: Coloro che conduceano la nave sapeano bene i distretti de la montagna, sì no volero andare il diritto corso, là dove vedeano il fuoco, anzi andaro di costa... || Cfr. Est. del Graal: «de droit cours».

[33] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 212.30: questi [[che sono legati lungo ad alcuna cosa ch'è sì grave che non si può tirare]] non potendo mutare luogo in diritto muovonsi intorno a modo di quegli che giuocano, et in questo modo ànno alcuna libertade.

[34] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 41, par. 5, vol. 2, pag. 382.4: Faccianse ancora cinque chiocane, cioè una en ciascuna strada rigale, la quale començe da la piacça del comuno de Peroscia e protenda enfinaké escano fuor de la cità de Peroscia per essa strada, cioè en porta san Pietro da la piacça como va per directo per la porta la quale se chiama porta de Março...

[35] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 87, pag. 22: Chi ciò non crede, lega quella scripta / De Civitate Dei d'Augustino / e vederà come 'l va per la drita / ornatamente e per bel latino...

[36] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 14, pag. 473.11: Medea venne al diritto a vedere Gianson, lo quale, se non fosse per vergongnia, l'avrebe dinanzi a tutta giente baciato e abracciato.

[37] Poes. an. perug., c. 1350, 7, pag. 15: Pietro resurga che per la via dricta / sì ce conducha a piei del giusto lengno / dua Maria con Giovangnie fe trafficta...

[38] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 209.18: Lo quale Totillia venendo delle tramontani parti con infinita gente armata destrusse Puruscia, Spoleto et Crotonia et multe citade de Apullia, andando per deritto fi' nello reame de Cecilia.

1.1.1 [Con rif. specif. agli occhi o al guardare, per indicare l'assenza di strabismo o il guardare fisso (anche agg.)].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.91, vol. 1, pag. 106: Li diritti occhi torse allora in biechi; / guardommi un poco e poi chinò la testa...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 93.17: [[Invidia]] in niuna parte hae diritto il vedere; i denti sono lividi per la ruggine; il petto ee pieno di fiele; la lingua di veleno... || Cfr. Ov., Met., II, 776: «nusquam recta acies».

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 112.25: il guerci[o] per difetto ch'è nell'occhio non guata diritto...

[4] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 32, pag. 388.6: fur guerci, cioè con non diritto vedere, come color ci paiono, li quali non hanno le luci degli occhi dirittamente, come gli altri uomini, poste negli occhi.

- Fras. Guardare diritto in faccia: guardare in modo fisso e intento.

[5] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 480, pag. 512: Né ma' per suon di sveglia / Né per servir ch'e' faccia / No'l guarda dritto in faccia...

1.2 [Rif. alla posizione o al moto di un oggetto]. Per linee perpendicolari, non in diagonale (del moto di pezzi degli scacchi).

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 6, pag. 134.7: Et è da sapere che i Rocchi giammai non vanno per canto, ma sempre diritti, o tornino indietro o vadano innanzi...

1.2.1 [Con rif. alla posizione di qsa rispetto a qsa altro:] posto di seguito a qsa, come su una medesima linea retta; allineato (a qsa).

[1] Doc. venez., 1305 (2), pag. 42.18: Questa la parte dela casa a pe plan: come el'abia la sua corte de via sulo rio et aba lo muro dela cassa grande: sia comun et cum lo volese lavorar qal parte lo posa levar a soa spesa et tutavia romagna in comun dele parte. Ancor voio co ela posa vegnir tanto ala corte co' elo sia dreto co·lo dito muro...

- Locuz. avv. Al diritto, in linea diritta: posto su una medesima retta (rispetto a un punto det.).

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 25.35: E nel primo ritornamento che segue il capo sono tre in linea diricta.

[3] Doc. sen., 1370, pag. 32.34: Questa ene la deliberagione che Noi Maestri sopradetti aviamo deliberata che per onore e maggiore bellezza della Città di Siena, che la detta muraglia torni al dritto, cioè a corda del canto del palazzo de' Sansedoni al canto del Palazzo de' Maconi...

1.2.1.1 Prep. Di seguito a, in linea con, lungo.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 7, cap. 2, pag. 179.7: e quella [[neve]] che cade deritto lo monte se trova lo monte fredo permanli sù, e alora la vedemo...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 64, pag. 298.5: e quello salì tantosto, e preselo con ambedue le mani per la tonica drieto dritto amendune le spalle.

[3] Doc. pist., 1344, pag. 76.13: Facciomo memoria che noi, [[...]], a fare lo frontispizo della chiesa, del dicto messer sancto Giovanni, verso lo borgo Sopedanieri, di marmo bianco e nero, come è l'anltro, con beccatelli, e con cornici a modo del muro compiuto dinanzi verso e dricto lo palascio di Giovanni di Chiarentino...

- Locuz. prep. A diritto; a, al diritto di; (di, tutto al) diritto contro; diritto a, di; in diritto di: esattamente di fronte (a un punto det.).

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 3, pag. 192.19: E queste due cose averà la casa, se la più larga parte d'essa è posta drittacontra 'l luogo là duve il sole si leva di verno, perciò avrà lume e clarità, ché la casa è dritta al sole.

[5] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 45, vol. 1, pag. 359.18: tanto quanto ella [[la Luna]] si dilunga più dal Sole, tanto più cresce ch'ella viene al settimo segnale dall'altra parte del cerchio, tutto al diritto contra il Sole....

[6] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 22.9: Quelle genti sono a dritto il sole levante.

[7] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 9, pag. 116.15: là dove Gangies, lo grande fiume, nasce di dritto contra 'l nascimento del sole...

[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 468.28: ordinò che [[...]] questa donna dovesse essere messa in diritto de l'uscio di cotale cammera, poi [[...]] fosse aperto il detto uscio, tirata la donna in camera...

[9] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 44.11: Ma secondo che mostra Tolomeo [[...]] fuori dee esser questa stella della figura dirittodella piegatura del braccio ritto.

[10] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 108, vol. 1, pag. 234.3: Diritto a santo Nicolò, nella valle che gli sta ad oriente, un mezzo miglio di lungi, insu uno poco di colle, si è il luogo dove l' angelo annunziò a' pastori la natività di Cristo...

[11] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 16, vol. 1, pag. 54.5: Tra l'entrata della porta, come s'entra dentro, di lungi da sei passi al diritto della porta, si è in terra una pietra di porfido verde...

[12] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 135, pag. 51.36: Di che si diliberò d'andarsene, [[...]], e volea fare la via per la via Ghibellina, la quale eglino aveano fatta, e fattavi porta perchè venisse a lui gente di Casentino per quella via a diritto del Palagio...

- Locuz. avv. Colà diritto: là di faccia, là davanti.

[13] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 4.118, vol. 1, pag. 71: Colà diritto, sovra 'l verde smalto, / mi fuor mostrati li spiriti magni, / che del vedere in me stesso m'essalto. || Cfr. il commento di Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 4, 109-120, pag. 131.40: «però finge che a sedere stessono diritti loro; cioè in contra loro...».

- Locuz. prep. In diritto di: [in contesti geom.:] di seguito a, in parallelo a.

[14] Savasorra, XIV pm. (pis.), pag. 85.8: angulo este lo 'nchinamento di 2 linee che fa l'una a l'altra e che si toccano insieme e che non giaceno in dritto l'una dell'altra...

- Locuz. prep. Per (il) diritto (di): lungo.

[15] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 272, pag. 187.16: Così si mise Pompeo apreso i ladroni per diritto il sentiere...

[16] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 33, vol. 1, pag. 319.24: la torre, ch'era alta CXX braccia, parve manifestamente, quando venne a cadere, ch'ella schifasse la santa chiesa, e rivolsesi, e cadde per lo diritto della piazza, onde tutti i Fiorentini si maravigliaro, e il popolo ne fu molto allegro.

1.2.1.2 [Detto di una bilancia:] che presenta i bracci allineati, ben tarato (anche in contesti fig.).

[1] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 76, pag. 186.9: Item statuimo et ordinamo, che i signori sieno tenuti, per tutto 'l mese di gennaio, fare comandare ai vagellari e ai tegnitori d'ogne colore, che debbiano pesare lane e stame el quale tengono, delli uomini dell'Arte, a peso di bilance dricte...

[2] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 157, pag. 493: la natura non errò in voi alcuna cosa, / anzi pesò colla bilancia dritta...

- Fras. Tenere diritta la bilancia, la stadera: pesare con una bilancia ben tarata; fig.: giudicare equamente.

[3] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 76.7, pag. 226: Se ongn'om tenesse dritta sua statera, / ciò ch'e' ne pèra - non v'averia acordanza; / seria intra noï sempre, ['n] questa fiera, / lo stato ch'era - a la Diritta Usanza.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 48.6, pag. 279: Quando omo vé raxom mancà / [[...]] / ni queli chi dem pensar, / tegnar drita la staera; / [[...]] / ben è ma[to] chi no spera, / che da quela man sobrera / [[...]], / che vegna maza chi fera / per dever tuto pagar.

[5] Rime Arch. Not. Bologna, 1302-33 (bologn.), [1333] 36.8, pag. 174: Mercè domando a la dolce sperança, / s'i' ò falato, che la me perduni, / e sì la prego che no m'abandunj, / ch'in questo mondo non ò più sperança: / la 'nde te prego che n'abi pietança: / che d'un sol ghuardo tu lo paghi e dunj / ... uni / pur che tinisi drita la balança.

1.2.1.3 [Astr.] Diritto cerchio, sfera diritta (o solo diritto): orbita situata sullo stesso piano dell'equatore terrestre (propria dei pianeti, in opp. all'ellittica solare obliqua).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 3, pag. 73.10: Tolomeo poi, acorgendosi che l'ottava spera si movea per più movimenti, veggendo lo cerchio suo partire dallo dirittocerchio, che volge tutto da oriente in occidente, [[...]] puose un altro cielo essere fuori dello Stellato, lo quale facesse questa revoluzione da oriente in occidente...

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 5, pag. 99.2: Secondo accidente la spera si divide in due parti, cioè in spera diritta e spera torta. Coloro ànno spera diritta i quali dimorano sotto il cerchio equinoziale, se alcuno vi può dimorare; ed è detta spera diritta imperciò che a quella gente i poli sostanno igualmente e l'uno non si lieva più alto de l'altro sopra l'orizonte, o vero che 'l loro orizonte sega l'equinoziale ed è segato da llui in canti diritti e spiragli.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 10.19, vol. 3, pag. 157: Vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio che i pianeti porta, / per sodisfare al mondo che li chiama. / Che se la strada lor non fosse torta, / molta virtù nel ciel sarebbe in vano, / e quasi ogne potenza qua giù morta; / e se dal dritto più o men lontano / fosse 'l partire, assai sarebbe manco / e giù e sù de l'ordine mondano.

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 10, 13-27, pag. 311.35: E se dal dritto; cioè cerchio che è l'Equatore, più o men lontano Fusse 'l partire; cioè se lo dipartimento dei detti pianeti fusse o più dilungi o meno dall'Equatore, che è diritto...

1.2.1.4 Fig. [Detto di parole:] che si dispone linearmente, distesamente.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 2.8, pag. 541: véiote la mia pena in core scripta / tucta diricta - como dé venire: / mamma, grand'è la dolla ked ài!

1.2.1.4.1 [Mus.] [Con rif. ad una modalità di esecuzione del salmo:] locuz. avv. In diritto: senza intonare il ritornello (in opposizione al salmo responsoriale).

[1] Gl Stat. cass., XIV, pag. 40.27: In matutinis dominico die in primis dicatur sexagesimus sextus psalmus sine antiphona indirectum [[...]]. Lu iorne de la d(omi)nica i(n)nelli laudi in primis p(ri)ncipalemente sia dictu lu sexagesimo sex[to] salmo sencza antiphona i(n)directo, czoè sen[cza] tono...

[2] Gl Stat. cass., XIV, pag. 47.21: Si maior congregacio fuerit, cum antiphonis; si vero minor, indirectum psallantur. [[...]] Si <la (con)gregacione> s(er)ay maiore la (con)gregacione, con antiphone; s(et) si minore cantase indirectu, idest sencze tono.

[3] F Regola di s. Benedetto volg., XIV pi.di. (tosc.): In prima si dica il sessagesimosesto salmo, sanza antefana, in diretto. || Lisi, Regola, p. 30.

1.2.2 [Geom.] [Con rif. alla posizione reciproca di due oggetti:] lo stesso che perpendicolare.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 17, 13-30, pag. 496.3: Angulo retto è che si fa di due linee diritte, l'una levata in su e l'altra ad iacere.

- Andare, venire più diritto sopra qsa: muoversi transitando in prossimità della perpendicolare (di un luogo det.).

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. IV, pt. 1, cap. 1, pag. 80.4: Il primo chapitolo adimanda perché l'acqua del mare è salsa, e spezialmente più quella del mare Occieano che l'altra. Risponde il maestro Alardo che questo è per lo chaldo del sole e de l'altre pianete; di tutto il mare e più dell'Occieano perciò che 'l sole va più diritto sopra esso...

[3] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 16, ch., pag. 193.5: E pigliasi qui, largo modo, il nascere del sole estivo per tutto quello tempo nel quale il die è maggiore e aggiugne sopra la notte, e alotta il sole viene più dritto sopra noi, e riscalda più la nostra abitazione.

- [Geom.] Fras. Angolo, canto diritto: porzione di spazio individuata da due semirette perpendicolari (spec. in contesti astr.).

[4] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 5, pag. 99.7: a quella gente i poli sostanno igualmente e l'uno non si lieva più alto de l'altro sopra l'orizonte, o vero che 'l loro orizonte sega l'equinoziale ed è segato da llui in canti diritti e spiragli.

[5] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), III, 4, pag. 187.3: e questa è la cagione imperciò che 'l sole ne la mattina ci riguarda con angulo diritto ed in veruna altra ora del die ci riguarda il sole in quel modo, se non a coloro che abitassero sotto l'equinoziale o vero sotto i tropici.

- [Geom.] Fras. Triangolo diritto: triangolo rettangolo.

[6] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 34.13: E per questo muodo devemo invegnir l'area de li alltri triangolli dreti, per saver quanto sé l'area de çiaschun triangollo che tutavia ·de (con)vien invegnir quanto sé 'lla longa la ligna de lo meço del triangollo e quella longeça devemo molltiplichar cum la mitade de quanto sé la faça dreta de sovra e quello che monta sì è la soa area...

- Fras. Cadere (giù) diritto (a corda): cadere perpendicolarmente (su una det. linea o superificie).

[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 392.1: triangolo ottuso è in due maniere; l'una è quando una linea retta cade sopra un'altra linea retta, ma non vi cade diritta, in questo modo posto di qua dallato, ma torta verso essa...

[8] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 19, pag. 312.22: D. descrive el loco dicendo che era montato cum V. de quelo scoglio el qual piomba, idest cade drito, sopra mezo el fosso. E questo «piomba» è vocabulo da fabrica, quando se pone el piombo per andar drito.

[9] Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 5, 29.7, pag. 391.8: Cenìt è quel punto in cielo, dal quale se una linea si movesse, la quale cadesse giù diritta a corda, verrebbe appunto sopra il capo nostro.

- Locuz. avv. A, al diritto: perpendicolarmente.

[10] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 41.35: e en quello loco avaremo lo polo sopra capo al deritto, per ponto lo quale è chiamato da li savi cenit.

[11] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 8, ch., pag. 311.21: Ed è più caldo il sole in quel segno che i·neuno altro, perché quel segno è detto casa di sole, dove il sole hae la sua maggiore potentia, anche perché il sole è a dritto sopra la nostra abitatione, anche perché il sole dimora più tempo in uno medesimo luogo.

- Locuz. prep. Al diritto di, in diritto di: sulla perpendicolare di, in asse con.

[12] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 308.5: che quando [[cotale ancora]] ha presa pur l'arena, la nave si tira infino al diritto de l'ancora, e tirala su lievemente.

[13] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 222.1: Le stelle della figura del aguila sono VIIIJ, e fuori de la forma VJ. E le nominate di loro sono cinque. E chiamansi le tre che sono in un filo, che è la mezzana di loro e terçiera della figura, annaçer atayr, che vuol dire 'avoltoio volante'. Per che accade in suo diritto lo avoltoio cadente, e per che questo tiene tese l' alie sue, sì si chiama avoltoio volante.

[14] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 2, pag. 101.22: E di questi XIJ segni dicemo che sono molto nobili e molto stranie figure per molte ragioni. Primeramente per le fattezze, da poi per lo luogo dove stanno, e altressì per l'opere che fanno per loro medesime, e maggiormente quando passa in diritto di loro il sole o l'altre pianete.

1.2.3 Eretto in verticale.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 32.5: e dei tenere la faccia e la testa tua dritta e piacevole, non torciendoti nelle latora...

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 91, pag. 270.2: Le cose, che debbono cadere, sono al presente diritte.

[3] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 398, pag. 124: E mitila dritta poi nella fossa / Che sia tre dite la polvere grossa, / E quel scorçato e la taiatura / Recuopri de terra che sia matura / Con altretanto sabione o rena, / E del bon piantare quell' è la vena.

[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 216.20: Andonne a Roma, e nello 'ntrare e accompagnare vi fu continuo messer Antonio di Baldinaccio Adimari con 500 barbute, e sempre colla 'nsegna del Comune diritta, ove tutte l'altre abbassarono...

[5] San Brendano ven., XIV, pag. 150.6: eli vete in mar una gran colona su dreta...

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 123.8: Puse l'una carretta allato a l'aitra e lli tomoni aizao deritti in airo.

- Diritto sopra sé.

[7] Fazio degli Uberti, Rime d'amore, a. 1367 (tosc.), 2.70, pag. 6: Soave va a guisa di pagone, / diritta sopra sé com'una grua...

- Avere qsa diritto in mano: tenere qsa in mano in posizione verticale.

[8] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 667, pag. 873: e morto cadde sença alcun deffeto, / e no li valse coraça né casetto, / e 'l confalone ch'in man avea drito / fo caduto.

- Tenere, mantenere diritto: mantenere in posizione eretta.

[9] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 92.8: Ma le lance ch'avea adosso e' strali e' dardi lo teneano dericto, sì ch'elli parea anco vivo ai nemici soi.

[10] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 630, pag. 140: Quando li muri veran cresando / Così li vien sempre recalçando, / Sichè dritti se mantiegnano / E anche ben barbati vegnano, / Che quante più radice averano / Cotanto miglior prova farano.

- Locuz. verb. Levarsi, dirizzarsi diritto: assumere una posizione verticale.

[11] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 49, pag. 165.14: Allor Ser Melibeo si levò diritto, e infra l'altre parole disse...

[12] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 26, pag. 592.16: E spissi fiati aveni pir tropu et inmoderatu carricu postu a lu cavallu, undi a pena lu cavallu si pò diritudrizari ni livari li gambi...

- Locuz. verb. Stare diritto: stare in posizione verticale, senza flettere (anche con valore fig.).

[13] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1046, pag. 212: E io, ponendo mente / là oltre nel ponente / apresso questo mare, / vidi diritto stare / gran colonne, le quale / vi pose per segnale / Ercolès lo potente...

[14] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1: Ma al savio h(om)o [nulla] cosa puo advenire che a llui possa costri(n)gere, che elli stae diricto socto ciascuno pondo...

[15] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 117, pag. 105: E' sto drigia verso l'airo levando lo volto al cello / perzò che m'aregordo che fata sun da Deo...

[16] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 28, pag. 87.9: Çò k'avene al savio no lo contrista, e sta drito soto çascun peso», sì como avene a Job...

[17] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.430, pag. 196: e', stanca e aflita / de lo gran tormento me', / no poea pû star drita / ni sosteneime sun li pe'.

[18] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 147, pag. 285.8: Dolore li v'è allu c. p(er) m(u)lto manecar(e) d(e) orio n(on) digesto, i(n)duce(n)te intro in nellu ve(n)t(r)e tortioni crudelissime et div(er)se, et adfligente le fla(n)cora continuam(en)te, i(n)tanto ch(e) appena lu c. pò star(e) diricto ch(e) n(on) caia i(n) t(er)ra et iaccia.

- Avv. Verticalmente.

[19] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 188.13, pag. 126: Questo devene spesso fra gli amanti, / che no conossen lo fructo d'amore / e gy dolçi disiri ch'ànno tanti, / ma sdegnanosi subito a furore, / e chi per lo cor gli fendesse dritto / trovaria 'l nome en l'un de l'altro scriptto.

1.2.3.1 [Detto specif. dell'essere umano:] che ha stazione eretta.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 4, cap. 1, par. 6, pag. 103.11: Levato e diritto animale è l'uomo, e sospeso a forma d'uno bellissimo guardiano a ragguardare le sovrane cose.

- Fras. Forma, statura diritta: [con rif. alla postura dell'uomo:] stazione eretta.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 4, cap. 1, par. 4, pag. 103.4: Iddio diede all'uomo la statura e la forma diritta, acciocché quella corporale dirittura del vile corpo, la quale si vede di fuori, ammonisse l' uomo dentro, lo quale è fatto alla immagine di Dio, di conservare la dirittura sua.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 18, proemio, pag. 408.32: Idio diede all'uomo dirittastatura.

- Locuz. verb. Essere, levarsi su diritto in piedi: assumere la posizione eretta.

[4] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 753, pag. 42: E Margarita è drita en pe' / E dolçementre clama De'...

[5] San Brendano ven., XIV, pag. 64.7: lo frar che aveva fato lo furto si fo levado suso dreto in piè...

1.2.3.1.1 [Detto di creatura vivente, con valore positivo:] che ha un corpo (e specif. gli arti) ben conformato, atto a sostenere una corretta postura eretta (in opp. a sciancato).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 724, pag. 553: Tanto per cobiticia à li penseri feli, / a cui ele pò, tole brochete o aneli, / comentre vol sì sia, vilani o meseli, / né s'ii è driti o çoti o se son laidi o beli.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 83, pag. 80: Ma quamvisdé tu pari e drigia e 'd grand beltá, / Tu e' zopa entri vitij e plena 'd vanitá.»

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 93.16: [25] Començçò po' a mostrar la soa gran virtue, a sanar gl'infermi d'ogne malatia, [[...]], gli çopi se van drichii, gli ceghi veçan lume...

1.2.3.2 Sost. L'avere uno sviluppo verticale, ripidità.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 10.30, vol. 2, pag. 158: Là sù non eran mossi i piè nostri anco, / quand'io conobbi quella ripa intorno / che dritto di salita aveva manco, / esser di marmo candido... || Per interpretazioni divergenti cfr. Petrocchi, Purg., pp. 158-159 n. 30.

1.3 Fig. Privo di tortuosità, lineare.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 66, pag. 148.29: Ma le vertudi umane son tutte comprese sott'una regola, perocché la ragione è una cosa diritta, e semplice.

2 Che non comporta la presenza di alcun oggetto o soggetto intermedio, che si mette in relazione (con un det. oggetto o soggetto) senza l'interposizione di terzi (anche avv.).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 39, pag. 206.14: O de' mortali che diremo? Queste sono le diritte offese di Dio...

[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 67, par. 1, vol. 1, pag. 264.20: Tucte ei conpagne dei conparatore overo conductore de le comunançe del comuno de Peroscia overo dei fructe, [[...]] siano tenute e deggano ai principagle conparatore overo conductore dal comuno de Peroscia e precisamente possano essere conpulse e costrecte per puro ofitio e dericto per meser lo capetanio del popolo de Peroscia e altro ciascuno rectore e ofitiale del comuno predicto a pagare la dicta quantitade al comuno de Peroscia e agl'ofitiagle deputate a esso pagamento recevere co' se per piubeco stromento confessionato a essa quantitade fossero al comuno de Peroscia obigate.

- [Spec. in contesti giuridici:] per diritto o per obliquo, per non diritto, per torto (e sim.): [con rif. ad azione condotta palesemente o occultamente].

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 503.14: e dice di rimbalzo, perchè per l'obliquo, non per diritto a lloro venne il sermone.

[4] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 5, pag. 185.18: Se niuna petizione o proposta o altro fatto che si ponesse a Consiglio dell'Arte una volta, o vinta o perduta che fosse, si possa ponere più al Consiglio dell'Arte, a tutto il tempo di quello consolato per diretto o per indiretto modo, a pena di soldi cento per ciascuna volta per ciascuno Consolo che contra ciò facesse.

[5] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 27, par. 1, vol. 1, pag. 393.16: dicase che aglcune en fraude degl dicte ordenamente e reformagione, acioché quillo che derictamente non possono per non deritto malitiosamente consequiscano...

[6] Stat. volt., 1348, cap. 15, pag. 30.11: Tenga ciascuno de' frategli de la compagnia e secreti e fatti de la compagnia, e non gli manifesti ad alcuna persona per alcuno modo diretto o indiretto...

[7] Stat. pis., 1322-51, [1348] Agg., cap. 6, pag. 611.5: le quali università, et loro comsuli, capitani, priori o vero officiali predicti, niuna quantità di pecunia od altra cosa, o vero alcuno altro carico o gravessa, per directo o per obliquo, a loro chosì abitanti, per le dicte loro arti, mistieri et mercantie impognano, faccino, levino o ricoglino in alcuno modo...

[8] Stat. fior., XIV pm. (3), pag. 156.31: Et se alchuno contra farà overo averà facto overo venire farà overo permetterà per qualunche modo, per diricto o per non diricto, tacitamente overo expressamente, sia condempnato in lire cinquanta di ff....

2.1 [Dir.] [Contrapposto a utile:] spettante al titolare solo formale della proprietà sul bene.

[1] Doc. perug., 1364, pag. 263.12: on(n)e ragione, actione e petitione reale e p(er)sonale, utile e directa, tacita et exp(re)xa, p(eren)to(r)ia e civile o mista...

[2] Doc. cors., 1370, 22, pag. 28.6: cedo et mando a voi tute le raxione et acione, utele et dirrecte, personale et mixte...

[3] Doc. padov., c. 1375, pag. 46.30: manda l'un a l'altro ogna soa raxon (e) action reale (e) p(ersona)le, utile (e) directa, tacita (e) exp(re)ssa...

3 Sost. [Con rif. alle due facce di qsa:] parte rivolta a chi guarda e considerata principale, ciò che normalmente si manifesta o viene percepito (in opp. al rovescio; anche con valore fig., sempre positivo).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 11.1: Adirissatevi al Celo, esguardate el rinvercio de casa vostra, e nel renvercio el dritto considerate, non più stando animale sensa ragione.

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.37, pag. 98: S'eo tegno il dritto a inverso / e da lei il cor m'incambra, / tal la sento; non meraviglia parmi / tant'ao nascoso in verso / del mio core la cambra, / che nullo amante di ciò non è par mi...

[3] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la batage de lo demonio, vol. 1, pag. 181.26: Donda se de' primarame(n)ti guardà ly VIJ peccay mortali e co(n)fessarsse segondo à falio de cascauna cossa, e senza autri acussà como fam l'ipocriti, chi voçam lo drito da l'inverso...

[4] Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti), pag. 372.2: la quale fregiatura sia et essere possa [[...]] alla cotardíta, al capezale et alle sue maniche infino al diritto delle maniche solamente, et non altrimenti o per altro modo...

[5] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 68.167, pag. 342: Temo in ogni verso / non se faza roverso del drito.

- Locuz. avv. Dal diritto e dall'inverso: in ogni senso.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 133.40, pag. 515: Ché, se d'alcun dir se sol: / «Li omi no vén se no de for», / ma, De', per torto e per traverso, / vé da lo drito e da l'inverso.

- Locuz. avv. A diritto: secondo la direzione che costituisce il normale orientamento di qsa; locuz. avv. A diritto e tresso: in ogni senso.

[7] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 8, pag. 99.29: e secondo via de rascione lo viso li dia èssare designato en tale modo, che quando la luna se leva, che 'l viso sia veduto da ogne omo a deritto colla fronte de sopra.

[8] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 18.151, pag. 125: Scrutate le scripture adrittoet tresso, / perché pensate avere eterna vita, / et troverete quel che v'è necesso.

- [Ret.] Agg. [Detto di un testo scritto (specif. poetico):] disposto secondo la normale direzione della lettura (da sinistra a destra e dall'alto verso il basso; in opp. a retrogrado).

[9] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 98-106, pag. 84.21: Item nota che nelo soneto retrogrado li versi se possonno legiere diretti e retrogradi...

3.1 [Astr.] Agg. [Detto di un corpo celeste:] che si muove nella stessa direzione apparente del sole (in opp. a retrogrado e a stazionario).

[1] Gl Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 1, pag. 72.22: E quando elli [[= Saturno]] sarà e·lla parte de sopra sarà più delongato da la terra e vedarasse più piccolo, e chiamaremolo diretto emperciò che 'l vedaremo mòvare de sopra e·llo cielo e andare enverso oriente...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 1-12, pag. 179, col. 1.7: Epiciclo, çoè el circuletto, per lo qual receve lo pianeto esser diretto staçonario e retrogrado in suo movemento.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 41, vol. 3, pag. 394.22: E nota ancora e troverrai che 'l pianeto di Marti entrò nel segno del Cancro a dì XII del mese di settembre nel detto anno MCCCXLV, e stette nel detto segno tra diretto e ritrogrando infino a dì X di gennaio, che ritrogando tornò in Gemini...

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 8, 1-12, pag. 253.18: E quando è a li due punti che toccano lo deferente, allora si dice lo pianeto stazionario, e l'uno punto è di verso oriente, l'altro di verso occidente, e quando è ne l'arco di sopra tra li detti due punti, si dice lo pianeto diritto; ma quando è nell'altro arco opposito di sotto si dice retrogrado...

- Locuz. avv. A diritto: [con rif. al moto ascensionale di un astro].

[5] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 9, pag. 208.17: la libra [[...]] è de li segni che se leva a deritto...

4 Che è volto o si volge verso un punto det. (anche fig.).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 3, pag. 192.29: Donde per lo tempo della state l'uomo die dificare alcuna camera dritta a rovaio, acciò che l'uomo non possa infermare e possa meglio guardare la vita.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 5, pag. 180.8: E se uno uomo fosse dritto in Maria e sempre al sole volgesse lo viso, vedrebbesi quello andare ver lo braccio destro.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 31, 103-117, pag. 677, col. 1.4: nostra intenzione si è dritta a nostro cellestiale termene e segno...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 22.23, pag. 399: prese la strada dritta in vèr levante, / che già cercato avea di foro in foro.

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 104, pag. 222.1: q(ue)lla vena, la quale diricta stende diricta ad quillo loco, allaccese voi se lege...

4.1 Locuz. prep. In diritto (di): per quanto riguarda (una det. persona), in fede.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 32, vol. 4, pag. 106.7: E dico bene in diritto di me, che 'l forfatto di quelli della congiura sormonta tutte pene...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 57, pag. 129.10: E s'egli vi piacesse, io lodarei, in dritto di me, che noi elegiessimo di nostri migliori chavalieri una quantità...

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 164, pag. 143.28: Ed egl'era in dirito buono cavaliere e sì sapea tanto di guerra come neuno cavaliere ne potese sapere...

4.2 Orientato nella giusta direzione.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 85, pag. 240.4: Quel nocchiere, che può dire, che la sua nave sarà sempre diritta, ha soddisfatto all'arte.

4.2.1 Estens. Che implica un evento o uno stato di cose consono all'azione o ai desideri (di qno), propizio.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), App., pag. 383.33: Tanto ci à perduto, che giamai quelle perdite non raquisterà, se aventura no-lli è troppo diritta.

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 20.19: Et allora lo vento non sarà contrario, ma è ad poppa però ch'è diricto vento.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 9, pag. 87.11: Et quando la nave fu molto bene apparecchiata e guarnita ed eglino furo tutti ricolti, allora lo' venne uno vento dolce e soave e dritto, ed eglino rizzaro lor vele...

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 54, pag. 206.9: e appresso, egli e Ghedino e Governale e Brandina, sìe entrano in una nave bene fornita, e dànno nelle vele il vento; e 'l tempo era diritto, sicchè in poco d'ora furono nello alto mare.

[5] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 4 Re 4, vol. 3, pag. 469.13: [26] Vagli incontro e digli: istanno tutte le cose diritte per te e per lo tuo marito [e per lo tuo figliuolo]? La quale respuose: diritte.

- Fig. Locuz. verb. Andare, procedere diritto: andare per il verso giusto, andare bene.

[6] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 9, pag. 249.20: se i re e i prenzi ànno Dio per amico, la provvidenza di Dio, che sa ogne cosa ed ogne cosa conosce, farà ch'elli avrà grandissimi beni in questo mondo, ed ogne cosa gli andrà dritto...

[7] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 13, pag. 16.7: Malagevole cosa è che sia bontadoso colui a cui sempre è ita diritta la ventura».

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 45.78, pag. 266: s'o fai zo che v'ò dito, / lo vostro faito anderá drito...

[9] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 9.9, pag. 230: Ecco quell'ovra che voi comandaste; / Vedete s'ella diritta prociede.

- Fras. Guardare con diritto occhio, mirare a diritti occhi: considerare benignamente.

[10] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 8, par. 6, pag. 463.11: Non mirasti uno a diritti occhi, perocché dello 'ngegno tuo parlò male.

[11] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 22, pag. 580.31: ma mai da quell'ora in avanti con diritto occhio non mi guardò, ma passando davanti a me traverso, quasi sdegnoso mi mira...

5 [In opp. a sinistro:] lo stesso che destro (anche con valore fig., sempre positivo).

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 32, pag. 576.34: li romani [[...]] fecero fare uno caballo de rame narato senza sella pro memoria, et de sopre ad lo cavallo pusero esso co la dericta mano extesa...

[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2222, pag. 69: Ora arenga Jhesu Christo / Inverso li bon dalo lado drito...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 3: et se alcuno che tu no(n) co(n)noschi ti si acco(m)pa(n)gna (et) dima(n)da là ù tu vai, dìe che vada pió lunge che tu no(n) credi ire, et se porterà lancia valli dala diricta parte, et se porta ispada valli dala sinestra.

[4] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 20, pag. 29.15: ma quando verrà a combattere colle pila, cioè veruti, ed a mano a mano colle spade, allotta il piè diritto dee mettere innanzi, acciocchè fedendo, il lato non si scuopra a' nemici, e la mano diritta sia più presso che possa colpire.

[5] Poes. an. bergam., XIII ex., 96, pag. 70: Lo vost fïol [[...]] / sì-g v'à metut i·lla par driga...

[6] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 15, pag. 20: Quando Cristo nella croce fo santificatu / et dalli Iudey così marturiatu, / p[e]n[d]endo in croce, guàrdase dallu derictu latu: / vede quella Vergene che in ventre lu avea portatu...

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 54.21: Lo rettore del grande cielo, lo quale lancia le crudeli saette con la terribile mano diritta, non moverebbe questi carri: e che cosa ee maggiore che Giove?

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 97.12: Ma subitamenti, tantu da la parti diricta quantu da la parti sinistra, incumminzaru appariri smisurati pisci...

- Locuz. avv. A, da mano diritta; alla diritta mano: a destra, dalla parte destra.

[9] Poes. an. urbin., XIII, 35.37, pag. 615: Ki nno Te starà a mman diricta / girà ne lo inferno...

[10] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 164.23: Rames si è a man diritta fuore del camino di Gerusalem...

[11] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 26, pag. 34.26: Un altro monte era a mano manca; la rocca era aspra e forte a mano dritta.

[12] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 175, pag. 128.19: Que vor dire ke Criste sede a la drita mane del Padre?

[13] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu modu..., pag. 573.39: tinendu la testa cussì a lu pectu, quandu curri, vidi meglu e plui apertamenti lu so cursu et lu so andamentu, e meglu e plui apertamenti si volgi di manu dritta e da manu manca...

[14] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 27, 40-54, pag. 715.30: a destra mano; cioè da man diritta...

[15] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 27, pag. 198.7: Criste [[...]] reprendando [[...]] san Jacomo e san Çoane chi demandavam de seçé' cum ello in lo so regno l'un da mam drita e l'atro da la man senestra, sì li dise...

- Fras. A sinistro e a diritto: ovunque.

[16] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la cu(n)siencia, vol. 1, pag. 177.25: David dixe in lo so Salterio che lo diavo abate p(er) av(er)sitae li bem a sinestro e a drito p(er) vana gloria.

5.1 Sost.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), ball. 4.55, vol. 1, pag. 269: Sieden su per li banchi, / facendo lor consiglio: / dei dritti fanno manchi, / del nero bianco giglio...

- Fras. Non conoscere il diritto dal sinistro: essere radicalmente ignorante.

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 62.27: Ma lo povol Ninivita e quella gran citae che se chiamava Nineve in la qual era ben pù de centovinte milia fantin e fantinne chi no cognossevan lo drichio dal senestro e eran çente strannia e barbara e fera...

5.2 [Astr.] [Con rif. a parte della volta celeste, per analogia con il corpo animale (con valutazione positiva, in opp. a sinistro o manco)].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 10, pag. 17.15: E questa parte [[de setentrione]] potemo chiamare parte deritta del cielo, emperciò ch'ella è più forte e piena de vertude de quella del mezzodie, a casione ch'elli li ha più figure e più stelle. E la parte del mezzodie per rascione potemo chiamare parte manca, emperciò ch'ell'è più debele e meno potente a casione de meno figure e de meno stelle.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 6.47, pag. 19: Onde, se ben figuri e 'l ver compassi, / tu truovi lungo e stretto l'abitato, / ritratto quasi qual mandorla fassi. / E truovil più giacere in su l'un lato, / il qual secondo il ciel si può dir dritto, / che n'è più ricco e meglio storiato.

6 Conforme ai valori morali.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 7, pag. 523: Saçai, per ogna femena 'ste cause no vien dite, / k'asai creço qe sëa 'nde cui no plas queste scrite: / le bone se n'alegra, de queste rime drete, / e le rei, quando le aude, sta 'ne dolente e triste.

[2] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 4, pag. 560: È nome del Pare altissemo [[...]] / comenz e voig fenir e retrar per rason / un dret ensegnamento ch'afermà Salamon.

[3] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz. 2.15, vol. 1, pag. 263: se in allegransa / e 'n gran conforto e[d] in gioi' mi rimuto, / non è contra diritto insegnamento...

[4] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 14.13: Per la qual cosa, se alcuno intralascia li dirittissimi et onestissimi studii di ragione e d'officio e consuma tutta sua opera in usare sola parladura, cert'elli èe cittadino inutile a sé e periglioso alla sua cittade et al paese.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 1: et ale tuoi paraule fae statea, et impone ala tua boccha diricti freni...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 1, pag. 5.16: e diran soa colpa, domandando perdon dezoché li han tegnuo tanfin a questa hora no drichia sententia...

[7] Lett. napol., 1356, 6, pag. 130.3: Noy, recepute le lict(er)e toe [[...]], breveme(n)te respondendo (et) co(n) diricta et purissima intention(e), conoscemo qua(n)to lu bonu animo tuo e lla tua volu(n)tate ène calda allo n(ost)ro placere...

- Fras. Diritto porto: [con rif. specif. al destino ultraterreno dell'anima umana:] salvazione.

[8] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 963, pag. 60: Ben posso dir sença bausia / Qe poqi tien per quela via / Qe lo conduga a dreto porto / Qe l'anema n'abia conforto.

- Fras. Diritta via (o solo diritta), diritta riga (e sim.): modo di essere e comportamento conforme ai valori morali.

[9] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 338, pag. 573: d'amig e d'amistad, a quest, altro ve çongo, / ço è la meior cossa q'en questo mondo sia: / qi à 'l veras amigo fa tenir dreta via.

[10] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 824, pag. 48: El descendé de celo in terra; / [[...]] / De terra in terra el andando; / Prometendo a nu la vita, / Se nu çessemo per la drita...

[11] Fiore, XIII u.q. (fior.), 132.8, pag. 266: No' sì siàn mastri divini, / E sì cerchiamo in ogne regione / De l'anime che vanno a perdizione, / Per rimenargli a lor dritti camini.

[12] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 59, vol. 3, pag. 438.7: Seneca dice: Troppo è buona cosa seguire lo andare de' maggiori, s'elli sono alla diritta.

[13] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 15, pag. 121.18: Ma àe spatio di liberarsene, s'elli si vuole pentére et tornare ad via diricta.

[14] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 41, pag. 47: el'à portà êl ventro / la lux del mundo e 'l sol resplendento, / lo qual demonstrà le drite vie / a quigi tuti k' era en tenebrie...

[15] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.14, pag. 152: e lezer fam in parlamenti / tuti esti soi ordenamenti, / a zo che sapja cascaun / ni scusar se possa alcun / da questa leze chi lo liga / a viver ben in drita riga...

[16] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 4.1005, pag. 188: Questa radice con li santi rami / Già fu piantata nell'umano sangue / Quando si andava per li drittitrami; / Ma il tempo ha varïato li costumi / Di gente in gente, sì che virtù langue / Nel cieco mondo con gli spenti lumi.

[17] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 1-3, pag. 2, col. 1.3: E dixe che la diritta via era smarrita, zoè ch'aveva in sé privacione di vita virtudiosa.

[18] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), 5.7, pag. 74: Deh, ditelmi, per Dio, don Bonifazio! / Porteretela voi per poco spazio, / o dureravi sempre tal manera? / Deh, ritornate omai a dritta schiera / e siate del malfar pentuto e sazio.

[19] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 7, 2.13, pag. 779: Ma pur tanto e così mi par sia solle / nel tuo bel dire, che 'l deritto calle / fusse oblïato...

[20] Stat. casert., XIV pm., pag. 65.16: Chisti capituli so ordinati et costituti ad laude et gloria de Ie(s)u Chr(ist)o et dela Vergene matre, li quale illumenenno lu intellectu de ciascaduno chi la dericta via canoscano...

[21] Poes. an. perug., c. 1350, 211, pag. 21: Cert'io non sentiria sì facte brame / vegiendo pur collor che ve fuor serve / andar con voi per glie derittetrame.

[22] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 51, pag. 11: Così, misso lo reame in bono filo dericto, / In questa pace stava con tucto lo suo districto, / Et da longa et da presso omneuno stava ficto...

- Fras. Mantenere diritto qsa: conservare nell'osservanza dei valori morali.

[23] Doc. bologn., 1366, pag. 87.28: La dona lasso sia vestida onorevelemente como a lei piaxe, per ch'io la òe per fi raxonevele ch'ela vorà mantignire drita caxa soa...

- Fras. Menare a diritto, a diritto fine: condurre a una meta moralmente giusta.

[24] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 8, pag. 141.30: or sia ciascuno conselliato per sè sua franchigia di menare a dritto fine.

[25] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 28, pag. 71.8: E chi misura passa, elli non puote menare neuna cosa a diritto».

- Locuz. avv. Di buono in diritto: in modo conforme ai valori morali.

[26] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 74.18: E sappiate in grande grazia si puote tenere quella persona che di buono in diritto si sente, e vedesi vivere e potere sovvenire a' poveri...

[27] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 18, pag. 18.39: E perciò ti dico che quello che tu guadagni di buono indiritto, sì hai perduto per lo male guadagnato...

- Locuz. agg. Non diritto: non conforme ai valori morali.

[28] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 1, par. 9, pag. 65.16: Reca'mi secondo mio costume a segreto luogo per ridolermi, nel quale [[...]] tutte le opere non diritte, che doglia mi solevano dare, s'adunassono dinanzi dagli occhi della mente mia.

[29] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 21, proemio, pag. 467.21: Per lo secondo modo è detta temperanza, una virtù d'animo restringente li movimenti non diritti...

[30] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 77.10: intra li autri prigeri ki Dido fachia, prigau ki, si ·nchi fussi alcunu deu, lu quali avissi cura di lu pactu non dirictu et di la menti iusta, ki si·ndi ricordi beni.

- Avv. Conformemente ai valori morali, rettamente.

[31] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 31, vol. 3, pag. 334.3: Ama gli uomini ben parlanti; ma più ama quelli che parlano diritto.

[32] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.333, pag. 653: Or pensa viverdrito / che toa vita no guasti...

- Locuz. avv. A diritto, alla diritta: conformemente ai valori morali.

[33] Poes. an. sett., XIII (2), 100, pag. 49: No pò far neguna chausa a drito, / Tanto l'à avaricia constreto, / E 'l nemigo che 'l ten sì aflito / L'anema en porta en fogo ardente, / Za no i çoa amigo né parente.

[34] Poes. an. ven., XIII/XIV, B.22, pag. 32: Amor vol ben (e sì m'à dito) / Ke p[e]r vui pense e faç'a drito; / E sì m'à dao bona fïança / Ke m'amerì sença falla[n]ça...

[35] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 33, terz. 52, vol. 2, pag. 105: Prese Forens dopo la sconfitta, / e quante Terre avie nella marina / fero i comandamenti alla diritta.

6.1 [Detto di una persona:] che si comporta in conformità ai valori morali senza indugi né cedimenti.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 369, pag. 575: Quelo non è dret omo qe dis: «Eu son amigo», / et al besong me lassa...

[2] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 210, pag. 36: Lu provatu filosofu è derictu e verace: / La soa eniurïa tacese, l'altruia li desplace.

[3] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 6, pag. 84.26: Catone e li senatori e multi altri grandi e dericti Romani volsero ch'elli tornasse senza armi e triunfo a Roma...

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 188.1: Questo Elyo Pertinaxe, homo de gran tempo et in tute chosse drito, uncha mai no tolse doni...

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 53, pag. 120.11: ài tu considerato lo mio servo Iob? [[...]] ài tu ben veduto e considerato com'ello è simplice e dritto? come ello teme Dio e partese dal male?

[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 181.24: Puccino fu uno dricto e leale huomo.

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 5, vol. 1, pag. 22.7: et dichi ki Deu formau «Evam de latere eius»; et dichini ki Deu li fichi iusti, diricti et innocenti, inmaculati, perfecti, nudi, senza virgogna, senza culpa.

[8] Ingiurie lucch., 1330-84, 210 [1367], pag. 61.11: - Che dici tu di quelli da Anthiano? Che q(ue)lli da Anthiano sono buoni, diricti (e) leali (e) no(n) sono traditori, ma tu se' delli traditori da Montecatino.

- Fras. Di diritta faccia.

[9] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 3.9, pag. 592: Deu 'l confonda e li soi modhi taça, / qi de noiar autrui çà·s percaça, / q'ili no son [de] sì drita faça: / dona q'è vana tut ben descaça.

- Locuz. agg. Non diritto.

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 133, vol. 2, pag. 688.23: E così per mala concordia de' nostri non diritti cittadini a la republica rimase il trattato...

- Sost. Persona dal comportamento retto e leale.

[11] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 10, SS. Innocenti, vol. 1, pag. 124.5: «Li innocenti e diritti s'accostarono a me». L'innocenti de la vita, e diritti ne la fede.

6.1.1 [Detto di una persona:] che si comporta in modo leale (nei confronti di qno o qsa), senza voler nuocere o ingannare.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9d, pag. 22.13: se Adam fusse stato dericto al suo signore e i figlioli nati de lui sirieno nati innocenti sença libidine, ma esso peccato perdeo quella iustitia e così e i figlioli naquero e nascono in peccato...

[2] Schiatta Pallavillani, XIII sm. (fior.), tenz. 74.15, pag. 221: Chi è stato dritto a lo 'mpero, fia sorso; / poi fia conquiso chi gli à data langna!

6.2 Sost. Ciò che è conforme ai valori morali.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 14, pag. 325.14: la ragione è arte del bene e del dritto...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 5.78, vol. 2, pag. 79: quel da Esti il fé far, che m'avea in ira / assai più là che dritto non volea.

[3] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 623, pag. 382, col. 2: Complendo questa oratione / con grande devotione, / Jhesu Christo benedicto, / che ajuta lo dericto, / alla santa fidele / mandò lu Micchaele...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 5, vol. 1, pag. 178.12: «Donca li Athenisi sannu quid esti lu drictu ma issi lu menesprezanu di fari».

- [Come personificazione].

[5] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 6.17, pag. 214: Ma chi cantare vole e valer bene, / in suo legno a nochier Diritto pone / e orrato Saver mette al timone, / Dio fa sua stella, e 'n ver Lausor sua spene...

- Tornare, ritornare a diritto: reintegrarsi in una vita retta.

[6] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 9, par. 6, pag. 95.16: Niuna cosa veste più tosto l'animo d'onestà, e più tosto fa tornare a diritto le persone inchinevoli al male, come 'l conversare de' buoni...

[7] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 127.13: Castrucc[i]o [[...]] partissi in quello dì e andonne verso Lucha, ebe ricetto da loro. E 'l chomuno di Siena e di Fiorenza ritornoro a diritto e diliberoro di non volerlo seghuitare, e tornoro a Fiorenza e i nostri Sanesi tornoro a Siena...

6.3 Moralmente lecito.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 30.39, vol. 1, pag. 511: Quell'è l'anima antica / di Mirra scellerata, che divenne / al padre, fuor del dritto amore, amica.

[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 4, pag. 25.6: non è neuno omo sì malvagio, che non volesse avere di diritto guadagno ciò ch'elli hae di torto.

7 [Detto di un'opinione o un'azione:] conforme al suo oggetto o alla sua intenzione.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 99.7: Se deliberamento e dimostramento sono generi delle cause, non possono essere diritte parti d'alcuno genere di causa, perciò che una medesima cosa puote bene essere genere d'una e parte d'un'altra, ma non puote essere parte e genere d'una medesima.

[2] Poes. an. sang., 1270-71 (3), 6, pag. 70: E voi pregare k'alkun ramicello / mi dimostriate p(er) dritta sente(n)ça / di mutam(en)ti k'in quest'orticello / son fatti p(er) oculta p(ro)vidença.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 247, pag. 185: Quel fa svengianza drigia lo qual a De se apella / E lo qual ai demonij con grand fervor rebella.»

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 11: Et altro disse d(e)li consilgli: qua(n)do lu(n)ghame(n)te n'arai tractato, quelli abbi p(er) diricti; lo tostano consiglio sequita pent(er)e.

[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 17, pag. 259.17: se l'uomo vede che la battaglia sia dritta ad imprèndare, cioè che l'uomo abbia il dritto dal suo lato, l'uomo die guardare la forza e la potenza di quelli che sono nel reame...

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 45, pag. 129.14: Çascuna persona lo movemento de la soa mente pensa esser drito, e quello ke vole li homini, pensano ben volere».

[7] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 313, pag. 572: Poi te disse delle bestie, pareme lo diricto / che dell'aucelli dicate alcuno breve dicto...

[8] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 4, pag. 132.14: zo ki dissi poy, ki 'la juventuti e li dilecti corporalj su cosi vanj', zo dissi per dericta rasunj.

- Diritto porto: scopo prefisso.

[9] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 28.13, pag. 91: E non mi credo che falso parlare / mi tolga di venire al dritto porto, / s'alcun vi venne per cotale amare.

- Essere il (più) diritto di, che: [con rif. a un det. comportamento:] essere appropriato, costituire la cosa più opportuna (da fare).

[10] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 274.8: Sire cavaliere, mangiate arditamente; chè quello si è lo diritto di fare, ed èe conoscimento a mettere onore là dove si conviene: imperò che io conosco bene che voi siete usato in cavalleria...

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 22, pag. 202.35: canosco bene et èy lo plu dericto che una comenanza de gente commo èy la nostra non se deve approyare né sottomettere puro a la provedentia de uno homo...

- Fras. Fare diritto: comportarsi appropriatamente.

[12] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 40, pag. 29.3: Altresì come lo stolto che porta il fiore i·mano, che a tucti lo proferiscie e a nullo lo dà né lascia. C'almeno il dovrebbe lassare in uno luogo, s'elli volesse fare diricto.

- Locuz. avv. Non diritto: erroneamente, male.

[13] Poes. an. umbr., XIV pi.di., 1.16, pag. 256: nanti terrò in privança / mio male, se nne moresse, / che se sfeiesse in core, / se non c'onore abesse: / kiounqua altro cresesse, / non dericto presuma.

[14] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 93.3: è bene partirsi da errore e tornare adietro di quello che uomo non diritto sentenzia...

- Locuz. avv. In diritto, per diritto: opportunamente o legittimamente.

[15] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.313, pag. 163: ché sapi ben che la luxuria / è la pu pesante injuria / che contra l'omo far poesi, / aster se tu l'ociesi; / perzò se scrive adeso in drito / de l'omecio chi è dito.

[16] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 514, pag. 62: Sepis che tua muier per dreto / Saverà ben quel ch'io te ò dito».

7.1 [Con rif. ad un oggetto (materiale o astratto):] adatto o adattato ad una situazione o un utilizzo det.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 3.18, pag. 592: Ben me noia [[...]] can qe no cognos drita pastura...

[2] Stat. sen., 1280-97, par. 25, pag. 9.20: Item, ordiniamo che qualunque del detto Comune divellesse alcuno termino, o vero che diterminasse o vero levasse termino d'alcuna terra altrui, sia punito per ciascuna volta in X soldi di denari, e' termini rimetta e ritorni nel loro luogo dritto...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 74.29: L'arte fa la falce, e avegna che ssia tòrta in un modo, sì è diritta, però ch'è diritta a la forma e al fine suo; se non fosse così tòrta, non sarebbe falce...

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 72, pag. 261.33: e quando Tristano lo vidde, sìe dubitòe molto, imperò che ancora egli non era bene tornato in sua dritta memoria.

[5] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 183.19: Et le reliquie soi forono messe nella goglia de sancto Petro, la quale per dirictu sou nome se clama Iulia in memoria della sepultura del dicto Cesari.

- Locuz. agg. Non diritto: che non si attaglia a un fine o una situazione det., improprio o scorretto.

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 52.5: Ora passeremo con piede asciuto perch'ella si dipigne in forma di femina, [[...]], e del diritto uso di filosofia, e del non diritto uso d'essa...

- Avv. In maniera consona (ad un det. fine).

[7] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 5a.5, pag. 126: e qual non pon ben diritto lo son pe' / traballa spesso...

7.2 [Detto di un'attività umana:] conforme a quanto prevede un canone codificato e condiviso di giustezza, ben fatto (secondo un'autorevole scuola di pensiero).

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 12.12: Questa sì è la soa dreta riegolla como se die far tute queste raxion e le semeiante...

[2] Stat. sen., 1356 (2), Rubricario, pag. 8.16: ciascheuno spetiale chi bottiga di spetiaria tenesse, debbano fare bone medicine et dricte confectioni, siroppi, unguenti, empiastri et ongne cosa per necessità d'infermo bisongna...

[3] A. Pucci, Arte del dire, a. 1388 (fior.), 4.9, pag. 296: Ancor se vôi tener diritto stile, / del femminile non far mascolino, / né del mascolin verbo femminile.

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 30, pag. 201.9: Or me parse e piaxeme de consegrà-la secundo drito ordem e de mete-ge dentro le reliquie de san Sebastian e de santa Agatha...

- [Con rif. ad un'attività umana o alla sua interpretazione:] fras. Diritta via: comportamento o opinione conforme ad un sistema di valutazione condiviso.

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 151.10: Così è divisato il dittatore da cciò che dice Tullio; e perciò di queste due materie, cioè del dire e del dittare, e dello 'nsegnamento dell'uno e dell'altro potrà l'amico dello sponitore prendere la drittavia.

[6] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 6, pag. 376: Però che sia piú fructo et piú dilecto / a quei che ssi dilectan di savere / de l'alta comedìa vero 'ntelletto, / intendo in questi versi profferere / quel che si voglia intender per li nomi / di quei che fan la dricta via vedere / di questo auctor...

- Locuz. agg. A diritto segno, a diritta misura: conforme a un canone condiviso di gusto e bellezza.

[7] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 23.7, pag. 382: Ora si fa un donzello cavalieri; / [[...]] / e pon sue terre e sue castell'a pegno, / per ben fornirsi di ciò ch'è mistieri; / [[...]] / donzelli e servidori a dritto segno...

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 91, pag. 156.26: la boccha avea a dritta misura, ma alquanto scialenguava...

- Locuz. avv. A diritto: conformemente a quanto prevede una normativa riconosciuta valida.

[9] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 150.12: lle parole che ssi mettono inn una lettera dittata debbono essere messe a dritto, sicché s'accordi il nome col verbo [[...]] e l'altre cose che ssi 'nsegnano in gramatica...

- Locuz. avv. Per il cammino diritto: nella maniera più logica e diretta, tramite dimostrazione esatta.

[10] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 16, pag. 369.14: «Guardatevi dalli falsi profeti» -: «Alli frutti loro conoscerete quelli». E per lo cammino diritto è da vedere, questa diffinizione che cercando si vae, per li frutti...

7.2.1 [Detto di un modo di essere o di una facoltà umana:] eccellente (secondo un criterio di valutazione codificato e condiviso).

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), ball. 5.64, pag. 78: più fie ricco per rasione / di quella riccheza, / onde nasce grandeza / e tal gentileza / ch'è diritta e vera.

[2] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 625.32: Il sesto si è il dono dello intelletto; cioè illuminato di buona e diritta ragione secondo la natura creata, non corrotta, ed illuminato di lume di fede e di grazia e della dottrina del santo evangelio.

[3] Stat. prat., 1335-75, pag. 634.15: E lla decta compagnia si rauna [[...]] sempre con buone intenzioni e volontà dricta d'essere sottoposti et obbedienti alla sancta madre ecclesia di Dio...

7.2.1.1 [In ambito relig.:] eseguito o vissuto in modo conforme all'ortodossia, autentico.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 729, pag. 264: Perzò le drig lemosine, segurament lo digo, / Scampan lo lemosné dal man de l'inimigo.

[2] Caducità , XIII (ver.), 208, pag. 661: Ké lo so arco en questa miser' vita / sempro sta tes per trar alcuna sita: / tal no l'aspeta en cui ella s'afica; / dolentro l'om ke no à pentison drita!

[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 419, pag. 60: Chi ne ffesse onfension, / Far li devemo dreto perdon.

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 118.27: del quale errore il trasse papa Agapito, per lo quale elli divenne fedele e diritto Cristiano.

- Fede diritta.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 3: [5] L'amor di Dio (è) carità di puro cuore, et la buona coscienza, (et) fede diricta...

[6] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 26, vol. 4, pag. 363.2: Sii religioso: e mostra diritta fede, però che non è più diritta cosa nel signor della terra, che avere diritta fede, e verace credenza...

[7] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.20: Em veritade questa ene la dericta et la veragia fede semça la conpania de la quale nesciuno homo e·llo conspecto de deo ene acceptuoso et gratioso essare pò.

[8] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 4.5.8, pag. 15: qui' chi ènno partì da Christo et àn la fé renegà, / Dio ge torne a la dricta et a luxe de verità...

- [Per traduzione del lat. ritum:] locuz. nom. Diritto fatto. || Nel Libro del difenditore della pace.

[9] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 20, par. 2, pag. 345.16: intorno il dirittofatto ecclesiasticho, o coltura, cioè del servigio divino...

7.2.2 [Con rif. al sentimento amoroso percepito e vissuto in conformità ad un criterio di eccellenza (in part. secondo l'ideologia cortese e la sua rielaborazione italiana):] fras. Diritto amore, amante. || Lo stesso che amore fino.

[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 188.8: Mai la plaga e lo male lo qual no vien manefestado sì sosten sovençe fiade morte, et en cotal mesura lo dretoamore sole sovençe fiade agrevar noi.

[2] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 8c.9, pag. 78: S'Amor è giusto deo a' dritt'amanti, / bene tegno [che] fia dritta sentenza / che doni in qualitate gioco e pianti...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 62, pag. 310.32: Ben è vero che l'amore diritto, che 'l chiamano i savi amore d'amistade, non dee essere per utilitade che nn'abbi o che nne astetti di lui, ma déilo amare in sé, cioè di volere ch'abbia bene egli.

- Diritto cuore: sincero e leale (conformemente a quanto richiesto dall'amore fino).

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 89.9: Sempre la forma della femmina che l'uomo ama con diritto cuore, li suole molto piacere, ben che fosse vile e non bella.

- Diritta gelosia: lecita e prevista (entro i confini dell'amore fino); anche locuz. agg. Non diritto: non conforme a quanto prevede l'amore fino.

[5] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 206.11: de la drittagelosia sempre crescie 'l desiderio de l'amore.

[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17, pag. 133.4: tra coloro che non sono marito e moglie sì v'è la non diritta gelosia, i quali non sono amanti, ma chiamansi amico e amica.

7.3 Sost. L'essere pienamente conforme al proprio oggetto o alla propria intenzione (spesso in dittologia con il sinon. ragione o in opp. all'anton. torto).

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.3, pag. 902: Non trovai dritto né ragione / in quelle false persone, / cioè in Siena...

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 186.17: La nostra causa piena di diritto e di giustizia, perciò ch'ella è migliore che quella de' nemici, ne dà ferma speranza d'avere Dio in nostro adiuto».

[3] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 118, pag. 160, col. 1: «In bonora!», dis lo Lion, / «Da poi ch'eo trovo çurador, / e per lui manlevador, / non è dreto ni rason / de cridarlo in bant mortor.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 1, pag. 5.37: [7] Et questo è zuiar savio e segondo raxon quando, oguie e cognessue diligentemente tute le raxon de intrambe le parte, se buta la sentencia, dando 'l torto o 'l drichio a chi 'l ven de raxon.

[5] Prov. pseudoiacop. Aggiunte, XIV pm. (umbr.), 315, pag. 59: [LXXIX] No assigurar la nave finché non giongne ad porto; / santo non adorare infin che·ll'om sia morto; / ché 'l forte pò cascare e 'l dricto farsi torto.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 2, 1-9, pag. 60.30: Una medesima anima à diverse operazioni, e secondo la diversità di quella à diversi nomi; [[...]] in quanto giudica il diritto, si chiama ragione...

- Avere diritto (di): possedere motivazioni fondate (per).

[7] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 5.11, pag. 189: Meo sir, se tu ti lamenti, / tu no ài dritto, né ragione...

[8] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 11, pag. 23.17: E tu, volendo schifare quello, sì tti lasci lodare altrui, però che tanti sono che tti lodano, che sarebe impossibile a dire, volendo usare veritade. Anche più, ch'ò udito portarti pregio a coloro ch'ànno diritto di volere male a tte e a tua gente.

- Buon, gran diritto.

[9] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 13.19, pag. 28: Per me' fe, troppo ho gran deritto, s'ovro / lo suo gran valor fin, d'ogn'altro sovra.

[10] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 104, pag. 170.22: se noi così lo facciamo ed eglino non fanno nostra richiesta, noi aviamo buon dritto d'andare sopra loro.

[11] Tristano Veneto, XIV, cap. 541, pag. 505.3: s'elli fosse dela mitade plui çente de ciò qu'eli sè, alo gran dreto che nui havemo e lo bon campion, sì ve digo tuto verasiamentre che nui li meteremo ala sconfita tuti senza dubio...

- Locuz. avv. A (buono, grande) diritto, per (buono) diritto: secondo ragione (anche nella fras. a diritto e a torto, per diritto o per torto).

[12] Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 4.28, pag. 153: buon tacere a dritto no è blasmato.

[13] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 4, pag. 77: Quiló se diffinissce la disputatïon / Dra rosa e dra vïora, il que fo grand tenzon. / Zascuna expressamente sí vol monstrar rason / K'ella sïa plu degna per drig e per rason.

[14] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 4.5, pag. 12: Che, poi che per amar<e> m'odiate a morte, / per disamar mi sereste amorosa, / ché altressì per bono dritto sorte / che ll'uno como l'altro esser osa...

[15] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 295, pag. 650: E s'eo ben me recordo, viaçament e tosto / tu sì me coreve cun gran bastoni adoso, / fosso ki 'l voleso, o per drito o per torto, / s'eo no confundeva l'amigo e 'l vesin nostro».

[16] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 7, pag. 496.17: Certo a buono dritto mi debbo io dolere, perciò ch'io abbo bene diservito...

[17] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 25, pag. 153.22: e da' rettori erano spesso condannati e male trattati, a diritto e a torto...

[18] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 417, pag. 438.14: Quando lo re Priamo seppe che Acchilles avea arme portate contra loro, e' ne fu molto dolente, e a grande dritto, ké di sua nemistà non atendea altro che dampnaggio.

[19] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 31.18: A li formiki di Mida per dritu et per rasuni eu antimettu li api di Platuni.

[20] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 112, pag. 155.9: Di che, quelli fa bene e a diritto che così fa.

- Locuz. nom. Non diritto.

[21] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 145.7: Et poi ch'elli àe assegnata la cagione e la ragione per che, si sforza di mostrare perché s'alcuno consigliasse o facesse il contrario come sarebbe male e non diritto; e così infievolisce la partita che è contra il suo consiglio...

7.4 Conforme alla realtà o alla sua interpretazione vulgata, vero (in opp. al falso). [Anche avv.:] veramente.

[1] Doc. sen., 1300, pag. 131.3: De li antiqui nostri si sa fida relatione et dricta che a coloro che vanno ad l'onorevole basilica [[...]] concedute sono grandi indulgentie et perdonançe de' peccati.

[2] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 3, pag. 373.20: E quivi essendo, pregò Iddio, che aprisse li occhi loro di diritto vedere, acciocchè conoscessero, dove fossero.

[3] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 21.36, pag. 271: «Concepto è di Spirito Santo, / nato è di Maria Vergin diritto».

- Fras. Avere diritto: essere dotato di verità.

[4] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la vera fermeza, vol. 1, pag. 129.3: De la vera fermeza. Appresso no è nixuna veraxe francheza se ello no à gracia e vertue. Donda, se ti voy saver che franceza de l'omo à drito, sì dey saveyr che l'omo si à tre maynere de franceze: l'una de natura, l'atra de gracia, l'atra de gloria.

- Sost. Ciò che è vero, verità.

[5] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 735, pag. 201: chi sa giudicare / e per certo trïare / lo falso dal diritto, / ragione è nome detto...

[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 195, pag. 174.33: E da doman ello contà la vision ad un prodomo e priegà-lo qu'ello li devesse dir lo dreto dela significhacion dela vision, se ello li savea dir.

7.4.1 Normalmente osservabile in natura, stabilito da una legge naturale.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 33, pag. 169.26: che 'l sole si muova o lle stelle, e sieno aguale in cotale parte, questo è di necessità, però che i corpi celestiali sono puri e sempre seguitano il diritto movimento.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 18, pag. 115.14: E ancora possono usare, quelle che-l fanciullo a diritto termine no possono portare, polvere d'un'erba che lla fisicha apella birore...

- Locuz. avv. A diritto: secondo una legge ciclica, regolarmente.

[3] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 968, pag. 209: Gïòn va in Etïopia, / e per la grande copia / d'acqua che 'n esso abonda, / bagna de la sua onda / tutta terra d'Egitto / e l'amolla a diritto / una fïata l'anno...

- Locuz. avv. Per diritta natura, forza: necessariamente.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 34, vol. 1, pag. 308.7: orbis [[...]] è altresì al mondo, com'è il guscio dell'uovo, che inchiude e serra ciò che v'ha dentro. E perciò ch'egli è tutto tondo; si conviene per diritta forza che la terra e la forma del mondo sia ritonda.

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 121, pag. 406.7: ciascuno ama se medesimo per diritta natura, non perché sia fanciullo, o giovane, o vecchio, ma per se medesimo.

[6] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 177, pag. 216.7: L'uomo che nascie sordo e mutolo, né parlare non puote, egli pensa e intende lo linguaggio del suo primo padre, cioè Adamo; e lo suo linguaggio fu ebreo. Dunque per diritta forza conviene che ritorni allo linguaggio del suo primo padre, ciò fu Adamo, là ond' egli fu schiantato.

7.5 [Con valore rafforzativo].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 15, pag. 23.9: E avemo veduto quando la luna vene a l'oposizione del sole èssare chiara; e quando ella vene a l'oposizione deritta deventare oscura e nera tutta...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 6, pag. 89.4: E quando li figliuoli sono in tempo che ne vogliono uscire fuori, elli la rompono disopra dalla schiena per diritta forza, ed escono fuori in tal maniera, che loro padre e lor madre conviene che muoiano per loro ingenerare.

[3] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), 5.2, pag. 53: Su lo letto mi stava l'altra sera / e facea dritta vista di dormire, / ed i' vidi mia madr'a mme venire...

[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 321, pag. 227.2: Tutto giorno andò in questa maniera, e la notte altresì, tanto che venne la 'ndimane a diritt'ora di nona.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 110.5: Issu medemmi Octiu constrinsi per dritta forza Piressu, [[...]], qui illu avia riquestu di batalya, que issu Piresu se tinni per vinchutu...

[6] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, Prologo, pag. 7.12: E poi lo achonciò e comandallo conporre questo Re sopradetto, e tolse via [[...]] quel dire che vide che non era diritto volgare castellano...

[7] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1440, pag. 93: Tu schala per chui al zielo s'asende, / [[...]] / tu vera meta, tu dreto signachulo, / tu salvatrize de l'umanitate, / tu del fiol de Dio vero abitachulo... || (Forse da intendere 'eretto').

[8] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 18, pag. 143.8: e fingie l'altore che nel diritto mezzo di questo luogho avesse un pozzo larghissimo e profondissimo...

- Avv. Proprio, veramente (anche nella locuz. avv. Tutto diritto).

[9] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 206.16: Tutto diritto al cominciamento del giorno, venero dina[n]zi a Rimine...

[10] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 176.40, pag. 902: ma questo dico in fede, / sapendo che in figura / angel del ciel diritto assimigliate...

8 Commisurato al merito o alla colpa (secondo un principio morale), equo.

[1] Formula di confessione umbra, 1065 (norc.), pag. 99.24: Et como li s(an)c(t)i patri c(on)stitueru nele s(an)c(t)e canule (et) lege, (et) derictu est (et) te nde vene, tu sì nde sie envestitu, ke lu diabolu n(on) te nde p[o]za accusare ken tu iudecatunde n(on) sie en questa vita p(ro) raccar quella.

[2] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 6.25, pag. 380: E dico, al primo grado, Imperadore: / Che lui convene / E li pertene / La nostra fede e la Chiesia difendre, / E metter pace, e dritta legge stendre...

[3] Jacopone (ed. Bettarini), XIII ui.di. (tod.), Omo, de te me lamento, 106, pag. 85: molto sirà dolorosa / quella sentenzïa stretta, / ca la daraio deritta / de tutto el male c'hai fatto, / e no la porrai revocare.

[4] Poes. an. aret., XIV in. (?), 5.9, pag. 385: Dunque perké de' essare perdente? / Eo do per lode e per deritta sententia, / kel deiate restituire de le speise / e poi stare per sua diritta amança.

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 346.26: quelli che hanno l'intelletto pure alle temporali cose e transitorie, diritto è, che sanza fine si doglia[no] inn-Inferno.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 3, vol. 2, pag. 30.21: Adonca quanta reprehensiuni ameritannu quilli li quali, avendu diritissima legi et iniquissimi ingenij, ananti volssiru usari di lur custumi ca li lur ligi?

[7] Stat. lucch., XIV pm., pag. 84.21: Et udite le querimonie, li frati li quali lo maestro metterà allo sguardo secondo la querimonia et lamento iusto et diricto iudicio iudichino...

[8] Lucidario ver., XIV, III, pag. 197.17: La iustitia de Deo sì è sì drita ch'el non g'è uno punto né nulla de mancamento...

- Avv. In modo commisurato al dovuto (secondo un principio morale assoluto).

[9] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 53.17: sì vi dovete afrettare di caricare de' beni che Dio v'à prestati; che se voi no li renderete dritto, per la falta e per lo mescontio, serete messi a dannamento.

[10] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 5.1041, pag. 191: Però diritto giudicate, o vui, / Con li volumi di Cesare Augusto, / Che a tutti specchio sia la pena altrui.

[11] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 23.15, pag. 31: Clio è l'amor ch'a 'mparar ci richiere, / [[...]] / Tersicore diricto giudicare...

- Locuz. avv. A gran diritto: in modo da rendere in conformità al merito o alla colpa.

[12] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 27.5, pag. 101: Agi piatanza de me peccatore, / che so stato en errore longo tempo passato: / a gran deritto ne vo a l'ardore, / ca te, Segnore, sì ho abandonato / per lo mondo taupino...

[13] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1272, pag. 72: S'Elli volese noi salvare, / legieri cosa li ène a fare, / ké noi simo qui tormentati, / a gran deritto condempnati...

- Locuz. avv. Senza diritto.

[14] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 3.30, pag. 103: tanto mi tene distretto / ch[ed] eo non ho bailia, / sto com'omo sconfitto, / senza d[r]itto - sono in mala via.

8.1 [Detto di una persona:] giusto.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 21, pag. 265.25: E questo provaremo come ei re possono essere insieme di buonarie e dritti.

8.2 Sost. Azione o principio teso a rendere a ciascuno il dovuto, il giudicare e l'agire in modo saggio e imparziale.

[1] Guittone, Lettere in versi, a. 1294 (tosc.), 17.7, pag. 191: No è [[...]] da 'ppellare legista om senza legge, / [[...]] / né giudice ch'approva / ingiustizia e reprova / diritto e equietate...

[2] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De avaricia, vol. 1, pag. 100.19: lo sexto si è li fazi zuxi chi cognoscem lo drito e sì lo cotrasteram, e ancor è p(er)zò che ello ge n'è de quilli chi piiam da l'um e da l'altro salario e trabuto...

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 12, par. 5, pag. 65.29: «'l diritto è lla forza delle leggi e quand'ella riguarda il profitto della città e de' cittadini».

- Fras. Avere diritto: ricevere ciò che spetta.

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 408, pag. 429.28: Sì ti dico che Pollisena s'è a me richiamata; sì credo che caramente sarà acattato ciò che tu m'ài fatto, ch'ella n'avrà dritto a sua volontà, e tu l'acattarai molto caramente e ne farai molto grave penitenza...

- Fras. Fare, rendere (il) diritto (a qno): rendere (a qno) ciò che legittimamente gli spetta.

[5] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.84, pag. 906: «Non guarisca, anzi sia morto; / non i sia fatto dritto, anzi torto

[6] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 494, pag. 62: Mo con dretura te gastigo / E dolçemente si te digo, / Che tu me façis dreto e raxon, / Como a to criator ch'io son.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 58, vol. 1, pag. 506.12: ogni diritto alla fine Iddio rende per diversi modi.

[8] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De eodem, vol. 1, pag. 204.17: a zo move iustixia chi a caschaum rende lo drito...

9 [Dir.] Sost. Sistema prescrittivo a cui sono tenuti a conformarsi tutti i membri di una det. comunità umana (in nome dell'autorevolezza dell'ente emanante o per non incorrere in sanzioni), teso a disciplinare la vita civile in conformità a un criterio astratto di giustizia.

[1] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 103.10: La iudiciale constituzione è quella nella quale per diritto, cioè per ragione provenuta per usanza e per iguallianza, cioè per ragione naturale o per ragione scritta, si questiona sopra la quantitade o sopra la comparazione o sopra la qualitade d'un fatto...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 232, pag. 203: No 'g trovaran concordia ni pax ni pïetá / [[...]] / Ni loxo ni speranza ni drig ni legaltá.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 11, pag. 204.35: così, quando la comunità è male ordinata, ei folli non ubbidiscono ai savi, anzi sono cessati a rietro e signoreggiati ellino; e quest'è contra diritto e contra natura.

[4] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 12, par. 6, pag. 238.13: diritto è il medesimo che lla leggie divina o umana, e ssecondo ciò comanda o difeso o permesso è.

- Plur. Insieme di prescrizioni di carattere generale (che insieme alle leggi costituiscono un det. sistema giuridico).

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 34, vol. 1, pag. 177.9: fu leggiere a fare, al mio avviso, che per convegne d'abbondare il minuto popolo di biada in quella necessità, fosse levata e cassata la podesteria de' tribuni, e tutti i diritti e le leggi che i Padri e il senato aveano ricevuto male loro grado.

- Locuz. nom. Diritto civile: insieme di prescrizioni che riguardano i singoli cittadini.

[6] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 12, par. 7, pag. 238.15: È altre alqune di diritto e propriamente umane divisioni in diritto naturale e ccivile.

- Locuz. nom. Diritto comune, naturale, di natura: insieme di norme comportamentali (di carattere specif. morale) considerate intrinseche dell'essere umano.

[7] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 22, pag. 267.2: e 'l dritto naturale si chiama dritto comune, e dritto, il quale non è scritto, se non nei cuori delli uomini...

[8] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 74, vol. 3, pag. 486.3: Egli pare all'uomo, che utile sia a crescere lo uomo suo pro' del danno d'un altro, e che l'uno toglia all'altro: ma ciò è più contra a diritto di natura, che non è povertà, o dolore, o morte...

[9] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 12, par. 7, pag. 238.15: È altre alqune di diritto e propriamente umane divisioni in dirittonaturale e ccivile. Ed è detto diritto naturale, secondo Aristotole 4 Ethichorum trattatum de Justizia, lo statuto quello del fattore della leggie o quale come onesto e di guardare s'accordano come tutti...

- Locuz. nom. Diritto di guerra: insieme di norme da applicare conseguentemente ad un evento bellico.

[10] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 71, vol. 1, pag. 347.3: il tenimento, di che quelli d'Ariccia e quelli d'Ardea contendono, fu de' confini di Coriolo; e quando Coriolo fu presa, per diritto di guerra venne elli alle mani del popolo di Roma.

- Locuz. nom. Diritto divino: insieme di norme di origine trascendente (universalmente valide).

[11] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 12, par. 8, pag. 238.29: Son tuttavia alquni che diritto naturale chiamano di diritto ragione di cose faciboli o che ssono a ffare le dictieme, il quale sotto il dirittodivino elli l'alluoghano, però che tutto l'effetto secondo la legie divina e ssecondo il consilglio di diritta ragione sinpremente è llodevole...

- Locuz. nom. Diritto regolare: insieme di norme stabilite dai canoni della Chiesa. || Cfr. legge, ragione canonica (s.v. canonico 1).

[12] Gl Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 23, par. 13, pag. 392.19: E cchiamarono da chapo queste ordinanze a prima jura canonica (questo è il diritto regolare)...

- Diritto scritto, speciale: insieme di prescrizioni espresso in un testo promulgato dal legislatore.

[13] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 22, pag. 267.1: il dritto o la legge del prenze si può obliare, e perciò si scrive, e 'l chiama l'uomo drittoiscritto o dritto o giustizia ispeziale...

- Locuz. nom. Diritto umano: insieme di prescrizioni stabilito da un'autorità civile avente validità all'interno di una det. società (in opp. a diritto divino).

[14] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 16, par. 8, pag. 304.26: né a llui tutto solo né con altri lui si convengha di diritto umano o divino tali cose domandare...

9.1 Conforme a quanto prevede la prassi giuridica.

[1] Stat. sen., c. 1303, cap. 61, pag. 113.14: sieno tenuti e debiano li rectori [[...]], a petizione et instanza di ciascuno che lo adimanda, segnare e misurare a sè che lo adimanda a fare, secondo che detto è, la detta fossa e ragiuolo per la parte che lui tocca d'essa fossa o vero ragiuolo, fatta la dritta ragione quanta lui tocca per la quantità del terreno el quale ine à...

[2] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 41.36: Rechordança de quello che torna li pexi e le mexure de Venexia cum pexi e cum mexure de pluxor parte e de li pagamenti de quelle parte e li canbi che à quelle monede a dreto canbio cum le monede de Venexia.

- Più che diritto: più di quanto non sia lecito.

[3] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 32.20: Ittem 66 lb. sterl. rabbattansi a una posta duve mastro Andrea, maliscalco, die dare nel gra·libro. Sono per trenta ciarree di piombo che prendemo in pagamento da lui a Nottingamo peça fae per quaranta e quatro s. sterl. la ciarea. Scritti ad arenduti per detto piombo per questo dì e feciene cotale mercato però che l'aveva tenuto più che dritto.

- Diritto decimo: v. decimo 2 s.m. || Att. solo in doc. venez.

[4] Doc. venez., 1282, pag. 11.30: Hordeno e voio qu'el sia dao per anema mia dretodesimo.

- Diritto matrimonio, diritto sposo (e sim.): v. matrimonio s.m.

[5] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 10, pag. 171.1: grande ingiuria si fa al Singniore quando chon chotali [[religiose]] si peccha che ssono diritte sue sposate.

[6] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 2.24, pag. 98: d'amor già mai nïuno / nonn amerò che 'l meo dirittosposo».

[7] Lucidario lucch., XIII/XIV, pag. 46.19: Quinto fue spiritale forocasione, che la sua anima che era congiunta [a] chi [a]ma, quando elli fece la volontà del diaule, si fece avoltero, e perciò per[se] l'amore del suo diricto sposo.

[8] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 50, pag. 71.17: quelli ke sta en dretomatrimonio receve obedienti fioli...

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 14, vol. 1, pag. 130.6: di questo Luis il Balbo rimasono ancora due figliuoli grandi, l'uno ebbe nome Luis, e l'altro Carlo Magno; ma non furono di diritto maritaggio nati.

[10] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 214, pag. 724.29: Theseo ne menò Fedra e tolsela per moglie, la quale poi inamorò di Ipolito, che doveva essere suo dirittomarito...

[11] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 24, pag. 519.17: La promera moiere ànno per dritamoiere.

- Diritto figlio naturale: figlio legittimo.

[12] Poes. an. urbin., XIII, 11.27, pag. 560: Eri mia crïatura, / dàvate parte ne la redetate / como a ddiricto fillo naturale.

- Locuz. agg. Non diritto: illecito.

[13] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 18, pag. 260.21: La seconda ragione, che quelli ordinaro le leggi, pensaro e miraro per lungo tempo, quali leggi ellino dovessero fare e ordinare, e quali cose fussero dritte e non dritte...

9.1.1 [Detto di una dinastia o di una carica cui si accede dinasticamente:] che ha legittimità o fondamento legale.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20, 43-60, pag. 402, col. 1.6: Sí che la Casa de quisti Luixi Filippi e Carli, ch'èno ancoi, non èno della drita Casa, ma èno desixi de uno beccaro parisino.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 6, cap. 16, vol. 1, pag. 246.10: Gostanza serocchia che fu del re Guiglielmo, e diritta ereda del reame di Cicilia...

- Sost. Legittima presunzione (a una carica dinastica).

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 98, vol. 2, pag. 431.22: E llo re d'Inghilterra e suo primogenito debbono rinunziare al nome e diritto della corona di Francia...

9.1.2 [Econ./comm.] [Con rif. a pesi o misure:] ridotto al giusto, tarato (a norma di legge) (anche nella fras. A diritto staio, a staio diritto).

[1] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 24v.4: chontiato quatro mogia di grano, rechato lo staio del'afito al drito staio di Siena...

[2] Doc. mug., XIII m., pag. 193.3: (e) un mogio di grano facto a staio diricto p(er) la co(m)p(er)a di Malacresta.

[3] Stat. sen., 1298, dist. 3, cap. 6, pag. 232.4: Item statuimo et ordinamo che ciascheuna bottiga de li conciatori de li panni abbia una canna dricta e leale per misurare li panni...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 118, vol. 1, pag. 116.39: Et ogne mese una volta, ne li dì di sabato, si bandisca, che ciascuno venda al dritto staio adrittato et non ad altro staio.

[5] Stat. fior., 1310/13, Rubricario, pag. 9.34: Di costrignere gli artefici del contado che tenghino diritte le misure.

[6] Stat. pis., 1321, cap. 49 rubr., pag. 229.1: Di fare fare candeli di diricto peso.

[7] Stat. vicent., 1348, pag. 12.2: In primis statuimus et ordinamus, che ciaschedun mercadante, che vol tenere et far arte over officio de mercandaria, che li gastaldi, li quali per tempo serano, siano obligati e debbano dare il iuramento alli intrante in ditta arte over officio di tener e far tener in la sua botega e in la sua casa bon passo dretto e ben ferrato, e bona ballanza et dretta, e bona et dretta stadella, e dar a ciaschedun bona e iusta mesura e bona e iusta pesa, che con lui mercanderà.

- Locuz. agg. Non diritto.

[8] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 118, vol. 1, pag. 117.4: et lo staio non dritto sia tolto allui et rotto.

[9] Stat. pist., 1313, cap. 43, pag. 200.15: E se alcuno sugellatore sugellerà li barili no(n) dritti, sia punito p(er) lo rectore della cittade, p(er) ciascheduno barile no(n) dritto, in s(oldi) xl.

[10] Stat. collig., 1345, cap. 4, pag. 7.9: E quali pesi e misure trovassero non giusti e non diricti rapportare e denumptiare debbiano a·rectore dela decta arte.

9.1.2.1 [Con rif. a moneta:] fras. Al, di diritto peso e conio: di peso e conio conforme a quanto stabilito dalla legge.

[1] Stat. fior., 1310/13, cap. 13, pag. 24.15: sei fiorini di buono e puro oro al diritto peso e conio di Firenze...

[2] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 26, pag. 205.3: uno fiorino d'oro di diritto peso e conio del Comune di Firenze...

- Sost. Giusto peso (stabilito dalla legge).

[3] Doc. bologn., 1350, pag. 560.10: Anchemoe che se gl' avignise che de la moneda che baterano se trovase che in la livra peso fose manco uno bolognino fino in dui bolognini grosi, ch'ela sia intesa buona e fina, con questa zunta che, s'ela se trova dui bolognini grosi scarsa, ch'ela non se dibia trare de la zecha fino a tanto che non se ne fae altretanta che sia larga dui bolognini grosi per mescolarla cum la scarsa sì ch'ela vegna al soe drito et alora sia deliberada per fina.

9.2 Sost. Giudizio avente valore legale.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 151.6: i rei costumi esser corretti con vendetta, e al diritto con paura di tormento esser menati...

- Fare (lo) diritto (di qno): pronunciare un giudizio avente valore legale (su una questione posta da qno).

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 200.5: una femina vedova venne a preseli il pied'e piangendo molto teneramente domandò e rechieselo che li facesse diritto di coloro che li aveano morto un suo figliuolo...

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 8, vol. 4, pag. 303.11: Questo è lo proprio guiderdone di signoria, a conoscere ch'egli dee avere la cura della città, e mantenere suo onore a sua dignità, guardare la legge, e fare lo diritto, e che tutte queste cose sono affidate a sua fede.

[4] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 158, pag. 139.19: E io vi prometto come re che voi avrete sì grande amenda del male talento che i'ò autto verso voi che io ve n'andrò a fare diritto a ginochione dentro a gl'otto di che io sarò tornato a Saras...

9.3 Sost. [Spec. abbinato a un agg. poss.:] prerogativa di cui può usufruire un soggetto, che le consente di compiere det. azioni, pretenderne da terzi o esigere il rispetto di un det. stato di cose. Estens. Legittima aspettativa (di qno).

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 2.18, pag. 100: Grand'abondanza mi leva savere / a ciò che più mi tene, / perché già lungiamente è stato ditto / che de lo ben de' l'omo megl[i]o avere / e de lo mal non bene: / perch'eo mi peno a laudar so diritto...

[2] Gl <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 10, pag. 37.35: Unde la giustizia a ciascuno il suo dritto: e dritto non è altra cosa, se non una eguaglianza.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 111, pag. 241: Dirá 'l Segnor ai iusti: «Veniven, benedigi, / Ke fiss misericordia ai besognius affligi, / E reciví la gloria e tug li vostri drigi»; / Ma tuto lo contrario dirá 'l ai maledigi.

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 44, pag. 125.13: e dé toller quel ke non sia iusticia né raxone cum lo so senno e cum gran provedimento, açò ke çascuno possa gaudere de quel k'è so drito, e ke 'l minore apresso 'l maiore possa vivere e stare...

[5] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 28, vol. 1, pag. 289.16: E Agabito ch'era allora papa sì combattè molte volte contra li Romani, per mantenere lo diritto di santa Chiesa.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.161, pag. 158: Apreso ofendi lo vexim to, / tojando a lui lo drito so.

[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 383.14:le genti ch'io t'ho connumerate, sono quelle ch'erano degne di maggiori dignitadi, e furono tali che infino a quel dì, per l'unitade ch'era tra loro, il popolo era giustificato in suo diritto, e li nobili nelli degni onori...

- Locuz. prep. In diritto di qsa: che possiede legittimamente qsa o esercita legittimamente un potere su qsa ?

[8] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 124.1: messer Arnaldo di Lordatto savio in diritto del veschovado di Mirapestie e di messer Bartolomeio Crema sagrestano di Toiro del veschovado del Va, [[...]] ci deono dare a dì VI d'aprile MCCCXXXVI fior. ciquiciento d'oro...

- Fras. Avere diritto: godere del riconoscimento delle proprie legittime prerogative.

[9] Lett. fior., 1291, pag. 597.28: e del fatto c'avemo a ffare con que' di Cochefforde, procacciate o per acordo o per la corte d'averne nostro dritto e di ritrarre da lloro il nostro...

[10] Doc. fior., 1344, pag. 81.24: Per le quali cose ricorrono a voi e vostro uficio e domandano humilemente che a cciò proveggiate per quello modo e forma che parrà a voi e vostro consigl[i]o in tal modo ch'elli abiano loro ragione e loro diricto e sieno sichuri della loro casa e abiano la loro pigione secondo i pacti.

- Fras. Prendere diritto: agire in modo da veder riconosciute det. prerogative che si ritiene di possedere legittimamente.

[11] Lett. sen., XIV pm. (2), pag. 89.16: Sappiate che io mi maraviglio molto perchè voi vi metete cotanto, e no posso vedere la ragione nè perchè tanto vi debiate mettare; perchè io non so' contento di tenermi così inpacciato per asai di ragioni che asegniare si potrebero, e per le ragioni che più volte v'abo scritte; e abo sì chiara ragione, che nessuno incontra no vi può dire. E ciò sonno aparechiato di prendarne dritto.

- Fras. Rendere (suo) diritto a qno: ristabilire qno nelle sue legittime prerogative, far avere a qno il dovuto (anche in senso propriamente materiale).

[12] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 75, pag. 117.11: chi sarebbe di tanta bontà, [[...]] e fosse sí giusto, che reddesse suo diritto a qualunque persona fosse obligato o per legge o per usanza o per ragion naturale, come comanda Giustizia?

[13] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), 16.22, pag. 89: Giustizia, ch'a cciascuno el suo diritto / rende, ch'è volontà perpetuale / e per lei si punisce ogni delitto, / signor', seguite, ché per lei si sale.

[14] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 208.7, pag. 269: Rapido fiume che d'alpestra vena / rodendo intorno, onde 'l tuo nome prendi, / notte et dì meco disioso scendi / ov'Amor me, te sol Natura mena, / vattene innanzi: il tuo corso non frena / né stanchezza né sonno; et pria che rendi / suo dritto al mar, fiso u' si mostri attendi / l'erba più verde, et l'aria più serena.

[15] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 14, 6.3, pag. 177: in molto digiunar ti se' afflitto, / und'è che Cristo del tuo operare / render ti vuole ogni dovuto dritto, / e con lui vuol che venghi ad abitare...

- Locuz. nom. Diritto di elezione: potere esclusivo di assegnare ad un candidato una det. carica pubblica (nella fattispecie la corona imperiale). || Nel Libro del difenditore della pace.

[16] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 9, pag. 430.3: Ché così per suo voto potrebbe chatuno giudici e essere ereticho e privare di dirittod'elezzione, donde l'uficio de' prenzi ellettori sarebbe renduto per nullo... || Cfr Defensor pacis, 2, 26, 9: «ac eleccionis iure privare...».

- Beneficio di diritto: v. beneficio s.m.

[17] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 12, par. 15, pag. 241.13: Ché chatuno puote lodevolemente rinunziare al diritto per lui intradotto secondo l'umane leggi ne a benificio di diritto è costretto alquno malgrado il suo secondo alquna leggie. || Cfr. Defensor pacis, 2, 12, 15: «neque ad iuris beneficium compellitur quis invitus secundum legem aliquam».

- [Per traduz. del lat. mediev. feudalia:] diritto feudale: legittimo possesso o prerogativa (entro il sistema giuridico feudale).

[18] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 19, par. 11, pag. 122.9: e su tutti i loro diritti feodali e altri loro tenporali iscritto se avere sovrana giuridizione...

- Locuz. avv. A, con diritto: legittimamente.

[19] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 350, pag. 168, col. 1: «Si Deo m'aì», dis lo Lion, / «el par che Rainald aibia rason: / da poi ch'el se pò con dret defender, / a tort no li voio la morte render».

[20] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 16, pag. 109.21: Diceste anche che a diritto non potea dare il mio amore altrui, s'alcuno il m'à prima domandato.

9.3.1 Potere legittimamente esercitato.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 32, pag. 279.8: quelli del reame debbono insegnare ai lor figliuoli [[...]] com'ellino guardino e salvino il dritto del signore e le sue cose...

[2] Ciuccio, Rime, XIII ex. (umbr.>tosc.), Ball. 1.36, pag. 21: Al gran forzo d'Amore, / ch'en suo deritto tene / onni vertude mia, / per qual che caigion sia, / recomando la vita mia che more.

[3] Doc. fior., 1325, pag. 96.31: e 'l detto messer Niccholò dè fare overo fare fare bene e lealmente governare e guardare le dette chastella e castellanerie e rendite e guardare il diritto del signore, e gli uomini contro a giustizia non gravare...

[4] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 208.9, pag. 256: Deh! odi e intendi e mira i miei cordiali / Preghieri, e i miei affanni e 'l mio martire, / Chè a tuo diritto vegno, et a te sacro / E volgo ogni mio stile, atto e parole...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 302.17: E semelemente lo re Pelleo dixe in quisto modo: «Et yo tucto lo dericto che aio ne lo ryamo de Thesalia dono e transporto a lo decto Pirro, che sempre desideray che Pirro fosse re e signore de Thesalia».

10 [Dir.] Somma in denaro pretesa dall'autorità costituita per il commercio o il trasporto di det. merci.

[1] Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.), pag. 22.40: Lo pasago del monte Cesfam de' pasar sença dreto lo soldan lo lasa. Et se negun homo resconde lo so aver, et ven atrovado, no debia pagar plu del dreto qu'è constituido.

[2] Doc. pis., 1264 (3), pag. 390.7: De lo diricto dele nave. Et che no(n) si debbia tollere ad voi alchuno diricto de alchuna nave la quale voi vendeste ad homini che avesseno co(n) noi pace.

[3] Doc. sen., 1277-82, pag. 369.27: Ancho XI lib. et XII sol. et VI den. nel dì i quali denari demmo ai chonsoli dei merchatanti per lo nostro dritto dei torselli fatti et dei panni venduti per l'anno settantotto...

[4] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 71.2: E sapié che savon et oio paga dreto a la savonaria un deremo per dexena de rotolli.

[5] Stat. mess. (?), 1320, pag. 25.9: Lu dirictu di kista cassia sia di pagari tri pir chintinaru di ogni pannu di lana, di sita, di linu, di spiciaria, di ferru, cuyrami et ogni altra specia di mircadantia...

[6] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 45, pag. 62.15: Ordiniamo, che tucti [[...]] ricoglitori di diricto di soldi X per boite, et tucti altri officiale di Villa di Chiesa, debbiano stare in dello officio mese tre et non piò...

[7] Stat. agrig., 1328, pag. 239.24: Item si di mircatantii, bistiami, possessioni oy altri cosi ki fussiru in la chitati di Girgenti oy sou territoriu si fachissi vindicioni in altra terra oy locu fora di lu dictu territoriu di Girgenti, ki sindi pagi intregamenti lu dirictu di la dicta cabella in modu et forma dictu da supra...

[8] Doc. aret., 1335-39, pag. 159.26: Àne dato el (detto) Pace IIJ staia (e) meço de grano, deritto.

[9] Stat. sen., 1356-68, cap. 11, pag. 6.10: che non debbano tenere neuno dipintore forestiere, se prima non à data la ricolta, e pagato il dritto all'arte...

- Locuz. nom. Diritto del re: lo stesso che costuma.

[10] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 256.12: Primieramente, per costuma allo re soldi [...] sterlini per sacco a peso di costuma, cioè quello che i costumieri del re truovano che pesa allo loro peso quando lo pesano per prendere la costuma cioè il diritto del re, e comunalmente fanno largo peso da [...] chiovi per sacco al profitto del mercatante.

- Locuz. nom. Diritto del quartino: tassa genovese per l'uso delle misure per aridi.

[11] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 216.15: E prende 102 mine per 100, e oltre a ciò prende il comune uno diritto che si chiama il diritto del quartino, che è 3 3/4 per centinaio, sanza altro diritto pagare; e chi porta sale a Genova è franco d'ogni loso o rappressaglia che' genovesi avessoro sopra di lui o sopra le genti della terra di quello cotale che portasse il sale a Genova.

10.1 Pegno imposto dall'autorità costituita per l'espletamento di una pratica giuridica (o specif. giudiziaria).

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 10, pag. 128.8: Ordiniamo, che li notari de la Corte de la decta Villa debbiano, et siano licito loro et a ciascuno di lloro, intendere bene et diligentimente tucti li piaiti che si cominciranno in de la Corte de la suprascripta Villa. Et debbiano pigliare per lo diricto delli decti piati delli denari XII l'uno, infine in soldi XX; et da soldi XX in su denari XII per ciascuna libbra, di qualunqua quantità fusse la questione unde lo piaito si cominciasse; et simillantemente si tolla per deritto delle sentencie contumace et diffinitive. Et quello diricto paghi che perde la questione; salvo che lo dericto delle sentencie contumace paghi quello che prende la sentencia, et abbia di ciò rigresso contra a cui è presa la decta sentencia.

[2] Stat. fior., 1338/70, cap. 12, pag. 276.18: E ciascuno che adomanda e che si difende debba pagare per diritto al camerlingo danari quattro per ciascuna libra, inançi che sia udito...

[u.r. 18.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]