DIRITTURA s.f.

0.1 dderectura, derectura, derictura, derittura, deritura, direttura, dirictura, diricture, diriptura, dirittura, diritture, diritura, drectura, dregiura, dreitura, dretura, drictora, drictura, drigiura, drittura, dritture, dritura, driture.

0.2 Lat. tardo directura (DELI 2 s.v. diritto 1).

0.3 Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.): 1.4.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Stat. fior., 1310/13; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q.; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. castell., XIV sm.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. a dirittura 1.1, 1.4, 5.1; avere dirittura 4, 6, 7.1; con dirittura 5.1, 6, 7.1; di dirittura 4; fare dirittura 6; fare la dirittura con 2; giudicare dirittura 6; governare in dirittura 4; in dirittura 1.1, 1.4; legno della dirittura 2; mantenere in dirittura 4, 6, 7.1; menare a dirittura 4; non dirittura 6; operare a dirittura 4; operare dirittura 4, 6; operare dirittura di vita 4; perdere la dirittura 7.1; per dirittura 5.1; pigliare la dirittura 3; prendere dirittura 1; rompere dirittura 6; secondo dirittura 5.1; tenere a dirittura 4; tenere in dirittura 4; via della dirittura 6; via di dirittura 4.

0.6 N L'es. del Libro delle segrete cose delle donne, cit. a partire da Crusca (4), passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.

Consulenza di Federigo Bambi.

0.7 1 L'essere privo di curve ed angoli (da un'estremità all'altra). 1.1 Locuz. avv. A, in dirittura: in linea retta o in maniera ricondotta alla linearità (anche in contesti fig.). 1.2 Spazio che si sviluppa senza curve né variazioni di pendenza. 1.3 Retta immaginaria che passa per il centro di una figura (congiungendone i due poli estremi), asse. 1.4 Locuz. avv. A, in dirittura: secondo il tragitto che unisce due punti con il percorso più breve (o comunque più rapido, fig.). 2 Strumento o termine di riferimento che consente di costruire o rendere qsa diritto. Fras. Fare la dirittura con qsa: prendere qsa come riferimento per tracciare o costruire diritto. 2.1 Strumento per levigare il legno (pialla). 3 L'essere volto o il volgersi verso un punto det. (anche fig.), orientamento. 3.1 Facoltà di intervento sulla direzione (di qsa o qno). 3.2 [Astr.] Parte della traiettoria di un astro nella sfera celeste, lungo la quale esso si muove nella stessa direzione apparente del sole. 4 Virtù di chi agisce in conformità ai valori morali (senza cedimenti né indugi). 4.1 Azione o comportamento conforme ai valori morali. 4.2 L'agire in buona fede, senza l'intento di nuocere o di ingannare. 5 Ciò che è conforme al suo oggetto o alla sua intenzione (in opp. al torto). 5.1 Locuz. avv. A, con, per, secondo dirittura: secondo ragione. 5.2 Comportamento conforme a quanto prevede un canone codificato (e specif. a quanto richiesto per la corretta celebrazione di un rito). 5.3 Ciò che è conforme alla realtà o alla sua interpretazione vulgata, verità. 6 Azione o principio teso ad assegnare una ricompensa o imporre una punizione conformemente al merito o alla colpa (secondo un principio morale assoluto). 7 [Dir.] Sistema prescrittivo a cui sono tenuti a conformarsi tutti i membri di una det. comunità umana (in nome dell'autorevolezza dell'ente emanante o per non incorrere in sanzioni), teso a disciplinare la vita civile in conformità a un criterio astratto di giustizia. Fras. Fare dirittura: rendere giustizia (con specif. rif. alla prassi giuridica). 7.1 [Spec. abbinato a agg. poss.:] prerogativa di cui può usufruire un soggetto, che le consente di compiere det. azioni, pretenderne da terzi o esigere il rispetto di un det. stato di cose. Estens. Legittima aspettativa (di qno). 7.2 [Econ./comm.] Corretta taratura (di pesi o misure), conformemente a quanto prevede la legge. 8 [Econ./comm.] Somma in denaro pretesa dall'autorità costituita per il commercio o il trasporto di det. merci. 8.1 [Dir.] Tassa imposta dall'autorità costituita per l'espletamento di una pratica giuridica (o specif. giudiziaria).

0.8 Elisa Guadagnini 22.11.2005.

1 L'essere privo di curve ed angoli (da un'estremità all'altra).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 75.28: 'l dirizzare non è pur a modo de la dirittura del regolo...

[2] F Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361 (tosc.): spesse volte si pensa l'uomo, che il legno sia diritto, innanzi che 'l pruovi colla dirittura del regolo. Allor si conosce in quanta parte era la sua tortura: e così la dirittura corregge quello che l'occhio appruova prima senza difetto. || Sorio, Morali S. Greg., p. 162.

[3] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 11, cap. 42: molto diletta la bellezza e la dirittura degli arbori, e però è da studiare, che non sien torti... || Sorio, Tratt. Agr., vol. III, p. 288.

- Dirittura corporale: [con rif. alla postura dell'uomo:] stazione eretta.

[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 4, cap. 1, par. 4, pag. 103.5: Iddio diede all'uomo la statura e la forma diritta, acciocché quella corporale dirittura del vile corpo, la quale si vede di fuori, ammonisse l'uomo dentro, lo quale è fatto alla immagine di Dio, di conservare la dirittura sua.

- Locuz. verb. Prendere dirittura: [con rif. a pianta:] svilupparsi in altezza (linearmente).

[5] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 9.48, pag. 515: lo quale [[arbore]] ce no prese derictura / per nulla bina / fine ke venne la nostra regina / ké sse sapesse la sua medecina...

1.1 Locuz. avv. A, in dirittura: in linea retta o in maniera ricondotta alla linearità (anche in contesti fig.).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 89.29, pag. 361: Li rami erano en tanta altura, / non ne posso dire mesura; / lo pedale en direttura / era tutto esdenodato.

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 52, pag. 111.34: in della Ruga Maestra, decta delli Mercatanti, ciò da la Porta Maestra de la suprascripta Villa a dirictura infine a la Fonte dell'acqua di Bangiargia...

[3] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 13, pag. 214.18: Apparecchiate la via del Signore e dirizzate le viottole sue. Ogni valle s'empierà, e ogni monte e monticello s'abasserà. E saranno le cose prave in dirittura, e le cose aspre saranno in via piana...

- Fare in dirittura: costruire o rendere diritto (anche in contesti fig.).

[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 20, pag. 161.20: Lo cuore dell'omo non è la prima regula a ddirissare, ma è la segonda. La prima regula et rectitudine è in del cuore di Dio. Unde, acciò che 'l cuore dell'omo sia buona regula, conviene ch'elli sia segondo la prima dirictura et sia facto in dirictura come la prima.

1.2 Spazio che si sviluppa senza curve né variazioni di pendenza.

[1] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 448.26: Sotto li quali era la fronte bianca lattata e grande e le sue tempie risplendenti infino di sotto, ove li crini dell'oro per lucida visione ingrossavano; l'anpiezza della quale fronte da non credere niuna dirittura gli sarebe d'aguagliare. || Cfr. Gorra, Testi inediti, p. 448: «il testo latino dice: et cuius frontis detestabilis nulla rugositas planiciem sulcaverat adequatam».

- Specif. Via, sentiero.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 22, pag. 426.8: apparecchiate la via di nostro Signore, e fate sue sante diritture». || Cfr. Mt., 3:3: «Parate viam Domini, rectas facite semitas eius».

1.3 Retta immaginaria che passa per il centro di una figura (congiungendone i due poli estremi), asse.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 230.21: contraria vuole essere la medicina alla infermità, come è detto; sì come appare eziandio nell'arte, che vuole dirizzare uno legno piegato, che llo conviene piegare nella opposita parte, oltre la dirittura sua, tanto che perch'elli si muova alcuna cosa di quello termine, elli rimane in sua dirittura.

- Dirittura del mezzo del mondo. || (Gerusalemme era considerata il centro geografico del mondo).

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 25, vol. 1, pag. 77.1: E ivi, alla tomba del santo Sepolcro, si è uno arco grande, largo tre passi, meno un palmo; e sopra, verso il santo Sepolcro, si è la Nunziata. Sopra la dirittura del mezzo del mondo, in diritto della chiesa, si è una chiesa, tonda sopra ogni difizio, levata di sopra come una campana...

1.4 Locuz. avv. A, in dirittura: secondo il tragitto che unisce due punti con il percorso più breve (o comunque più rapido, fig.).

[1] Ritmo S. Alessio, XIII in. (march.), 209, pag. 26: et Cristu li foe guida et bona etniçia, / ke lu condusse em portu de Lauditia. / In Lauditia non demora, / geune em Siria em derectura...

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 24, pag. 43.44: Et sia licito anco allo suprascripto soprastante tanto, de portare le suprascripte arme de nocte in questo modo, cioè andando della casa della su' abitagione alla suprascripta pregioni, et dalla suprascripta pregione alla casa a dirictura, non traversando in alcun luogo...

2 Strumento o termine di riferimento che consente di costruire o rendere qsa diritto. Fras. Fare la dirittura con qsa: prendere qsa come riferimento per tracciare o costruire diritto.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 35, pag. 266.20: avegna che la piana non sia diricta dal lato di sopra, s'ella è pur diricta dal lato di sotto, sì ssi fa la dirictura con essa.

- [In contesti fig.].

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 20, pag. 160.34: lo cuore è una dirictura d'operare. Se la dirictura [è torta] tutta l'operatione è torta...

- Locuz. nom. Legno della dirittura: strumento atto a verificare la linearità (di una costruzione).

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 20, pag. 161.3: se quelli che mura avesse lo legno della dirictura [torto], tutto lo muro sarebbe torto.

2.1 Strumento per levigare il legno (pialla).

[1] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 254v, pag. 103.1: Runcina ne... ferrum carpenterii aptum ad cavandum incastraturas tabularum, ut faciant comentum, qui vulgariter dicitur dirictura vel listaturi vel inginaturi vel planuni.

3 L'essere volto o il volgersi verso un punto det. (anche fig.), orientamento.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 647.15: Anche l'anima è tentata d'alcuno suo difetto, per lo quale le pare essere nel profondo dello 'nferno e de' mali. Allotta è buono ricorrere alla dirittura della volontá, e vedere quali cose piú le piacciono, o le temporali o l'eterne...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 90.6: solo Idio è quelli, al quale non bisogna muovimento ad avere beatitudine, però ch'elli medesimo è la beatitudine; ma tutte l'altre creature, che sono altre da Dio, e che tendono ad alcuno fine, convengono avere movimento in esse, acciò ch'elle pervengano a beatitudine; lo quale movimento si è la dirittura della volontade, la quale è l'ordine che s'hae al fine. Or conviene seguire a tale dirittura virtuose e meritorie opere...

- Fras. Pigliare la dirittura: prendere una det. risoluzione e attenervisi fermamente.

[3] f Libro delle segrete cose delle donne: Ma quando pigliano la dirittura di voler essere medicate, è impossibile... || Crusca (4) s.v. dirittura.

3.1 Facoltà di intervento sulla direzione (di qsa o qno).

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 24, pag. 172.28: Anco lo demonio fue privato delle braccia della directione, però ch'elli fue privato d'ogni dirictura, come lo serpente. Lo serpente non àe alcune branche: et però conviene che, andando col pecto, vada torto.

[2] Gl Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 20.37: La seconda cosa ch'è necessaria in della nave sì è directio, la dirictura.

3.1.1 [In senso specif. morale:] forza interiore che orienta il comportamento in una det. direzione (e specif. verso il bene).

[1] Gl Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 170.25: La seconda cosa che concorre al peccato, si è il difetto della dirittura, cioè della diritta ragione, che ha a dirizzare l'operazione e gli atti umani nel debito fine.

3.1.2 [Per errore di trad. o da testo corrotto].

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 24, par. 12, pag. 400.1: Che ssentono dirittura delle gienti alla Eph. 4 sic inquid... || Cfr. Defensor pacis, 2, 24, 12: «doctor gencium».

3.2 [Astr.] Parte della traiettoria di un astro nella sfera celeste, lungo la quale esso si muove nella stessa direzione apparente del sole.

[1] Gl Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. IV, 1, pag. 149.1: E quando la pianeta è in alcuna di queste stazioni è detta stationaria, e l'arco da lato di sopra ch'è fra queste due stazioni è detto dirittura, e quando la pianeta è in quello arco è detta directa cioè diritta...

4 Virtù di chi agisce in conformità ai valori morali (senza cedimenti né indugi).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 14, pag. 324.16: neuna persona può essere giusta, che teme la morte o 'l dolore o 'l pelegrinaggio o povertà, o quelle cose che son contrarie ad queste e' antepone a la drittura.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 395, pag. 43: Donca, tu Satanas, de De no te rancura, / Lo qual te creò bon e nobel per natura; / Reprend pur ti medhesmo ke ziss contra drigiura, / Lo qual 'lezist lo mal in toa malaventura.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 1: [15] La ragione è arte di bene (et) di dirictura, (et) da lei nasceno questi coma(n)dame(n)ti: honestame(n)te vivere, altrui no(n) far male (et) a cciasscuno dare la sua ragione.

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 57, pag. 162.2: E cusì clamo mercede a Deo [[...]] ke quello ke per noi serà tolto sia tale k'ami dritura e 'gualança [e] iusticia, punisca li mali...

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 89.64, pag. 362: Puoie, levato en tanta altura, / trovai amor de dirittura, / lo qual me tolse onne paura / onne 'l mio core era tentato.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 20.24: Alcuno uomo non fue migliore di colui, nè che più amasse la dirittura...

[7] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 2, pag. 453.7: la iniquitade è opposita alla drictura, la quale è contenta intra le virtudi...

[8] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 333, pag. 37: Et quella virtù s'è tuto dato / e cum drittura e cum gran cortesia / che de lu' sempre serà ben parlato, / che forte li despiace tyrrania / e ciascadun oltraz' e violenza, / e menna vita pur de baronia.

[9] Stat. castell., XIV sm., pag. 143.8: Volemo ch'ei facciano tutti quelli dela conpania sempre cu(n) deritura, sempre parlando parole de verità sença veruno boto, secondo che rechiede lo stato a ciasscheduno dela detta fratenita.

- [Come personificazione].

[10] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 102.4, pag. 262: Drit[t]ura - si tura - e mess'è in volta / per tale, - tale - volta, / che svia - di via - d'om che sen no svolt'à...

[11] Dante, Rime, a. 1321, 47.35, pag. 175: io, che son la più trista, / son suora a la tua madre, e son Drittura; / povera, vedi, a panni ed a cintura».

- Fras. Governare, tenere in dirittura: [con rif. a popolo o territorio:] guidare in conformità ai valori morali.

[12] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 26, pag. 310.5: «Bel frate, sii inteso a governare lo tuo populo ala volontà di Dio e in dirictura e in santità, e tei medesmo guarda necto e onesto...

[13] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 12, 46.2, pag. 161: Io vo' che tu tutto questo reame / regghi e governi e in drittura tenghi / e ciascun t'obedisca, uomini e dame, / e ogni vizio fà che sempre spenghi...

- Fras. Menare, tenere a dirittura; mantenere in dirittura: far sì che qsa o qno risulti conforme ai valori morali.

[14] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 10.38, pag. 520: Tre sonno li nimici dubitosi / ke 'nguerrano l'umana creatura: / li demunii d'onferno vitïusi / e lo mondo e la carne a ddesmesura. / Tucti dall'omo so' vincti e cconfusi, / si vol menare vita a dderectura.

[15] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 18, pag. 143.11: li angeli di sopra signoreggiano quelli di sotto, a bene reggerli e a tenerli a dirittura e in buone operassioni...

[16] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 16, vol. 5, pag. 675.21: [31] Molto deve l'uomo portare grande onore al prode uomo vecchio, [[...]] e maggiormente, quando il vecchio uomo si mantiene in dirittura e in buono stato.

- Fras. Operare (a) dirittura (di vita), avere dirittura: comportarsi conformemente ai valori morali.

[17] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 6.63, pag. 216: Onne cosa fu solo all'om creata, / e l'om no a dormir né a mangiare, / ma solamente a drittura operare, / e fu descrezïon lui però data.

[18] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 88.11: lo quale così siguro venne e stecte denanzi a Cesar, come esso signore estato fosse, ed esso siguro stava, ché, per operare drictura e quello che devea, non temea morte.

[19] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 20, pag. 161.5: Et lo cuore di questi cotali è di lungi da Dio però che Dio è dirictura, unde s'elli non ànno dirictura non sono con Dio.

[20] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 23, pag. 303.39: «A qualunqua ora lo peccatore si converterà a mei e guardrasi di male fare e operrà dirictura di vita, viverrà e non morrà»...

- Fras. Via di dirittura: comportamento conforme ai valori morali.

[21] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 203, pag. 92: Ancor preg'eo te, Par omnipotento, / [[...]] / ke tu converte a la via de dritura / ognunca rationabel creatura...

- Locuz. agg. Di dirittura: [detto di persona o di azione:] conforme ai valori morali.

[22] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 10, pag. 275.45: [25] Lo tersso amico, lo quale h(om)o non ama né pregia guairi né li mostra amore né privadessa, ciò è limozina e l'opre di dirictura: che quelle vanno davante noi quando l'anima si parte del corpo, e per noi ragionano al nostro Signore e noi difendeno e noi diliverano dele mane del diaule...

[23] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 57, vol. 6, pag. 596.10: [2] Venga la pace; e riposisi nel suo letto, il quale andò e fu uomo di dirittura. (Per la pace s'intende Cristo, il quale fu tutto pacifico e diritto).

4.1 Azione o comportamento conforme ai valori morali.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 123, pag. 412.12: non ci reggiamo per ragione, ma seguitiamo l'usanza. [[...]] pur come la cosa, che più è costumata, fosse più onesta, e 'l comune errore è tenuto tra noi dirittura.

[2] Lucidario ver., XIV, I, pag. 20.10: [29]. D. Que è la natura deli angeli? M. Molto çentilissima, ch'e' no diso né pensa né faso altro che dritura.

- Dirittura di via: comportamento conforme ai valori morali.

[3] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 269.3: per loro [[laudabili donne]] a ben fare si dispone tutto il mondo, e a' ricchi ne cresce abondanza di cose, e si provede alla miseria dei poveri, e a dirittura di via ritornano li avari e conoscono via di larghezza.

4.2 L'agire in buona fede, senza l'intento di nuocere o di ingannare.

[1] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 6.133, pag. 389: S'agrada pregio aver a Mercatante, / Dritura senpre usare a lui convene; / E longa provedenza li sta bene, / E che impromette non venga mancante.

[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 9, pag. 36.11: tutti li ornamenti di vita fuoro fatti per Dirittura, [la quale] conviene avere a coloro che còmparano e che vendeno, a tutti quelli che d'arte viveno...

[3] Lucidario ver., XIV, III, pag. 201.21: «O lasso, che mal te vidi, fiolo, che per ti sono in queste pene, che per laxar-te richo non guardai raxone ni dritura in guadagnaro e de ausura, e fici ogna malo: maledeto se' e serai tutavia!».

5 Ciò che è conforme al suo oggetto o alla sua intenzione (in opp. al torto).

[1] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 7, pag. 278: Forse lo spron ti move / che di scritte ti pruove / di far difensa e scudo; / ma se' del tutto niudo, / ché tua difensione / somente di ragione, / e fàllati drittura...

[2] F Canz. an. In quanto la natura, XIII: In quanto la natura / e 'l fino insegnamento / àn movimento delo seno 'ntero, / und'à più dirictura / lo gran cognoscimento, / da nodrimento o da natura, quero. || CLPIO, P 076.4.

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 4.35: E poi ch'elli è padre per natura e per dirittura elli ama tutti quelli che elli ha fatti...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 136.193, pag. 550: Rezi ben toa dritura / e no laxai raxon perir / ni taxerai quando dei dir.

[5] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 18, pag. 289.12: «Dirictura e(st) che s(e)c(on)do le tuoi paraule tu sii distructo a morte; ma soffero tua vita per la mia franchessa infine al die stabilito...

[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 69.14, pag. 70: Se altro dite, e la mia mente è pura / d'intender, dunque dov'ella fallisca / priego mostrate e qual'è sua drittura; / ché talora un testo fa notizia / di pianto, e la sua chiosa tien letizia.

[7] Tristano Veneto, XIV, cap. 483, pag. 446.7: elo se fese la segna dela verasia crosie in mezo delo so viso, et sì se areconmandà alo nostro Signor Yesu Christo et ala soa dolce mare, la Vergene poncella qu'elli deba eser in haida dela soa dretura et che palesementre deba mostrar la soa rason.

- Ragione e dirittura.

[8] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 9.25, pag. 514: Da li iuderi fo preso e bbactuto [[...]] / Sença rasone e ssença dirictura / Li dèro sì crudele battetura, / ke la blankeça quasi tornò scura / del sangue alliso.

[9] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 621, pag. 65: Poy li fexe uno bel sermon: / Con dritura e con raxon / Li mostrà lo comandamento / Dello nuovo testamento...

[10] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 279, pag. 307.32: «Sire - dic'ella -, e' non è niente ragionedrittura ch'io in questo ponto tengha parole, a voi od altro chavaliere, d'amore, ché tenere mi potreste per folle e per leggiera e per non sapente sempre mai...

[11] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 24, pag. 302.28: E questo fu dirittura e ragione, acciò che, come per propia malizia delli angeli la gloriosa regione fu disformata, così per propia vertù delli uomini fosse riformata e rintegrata.

5.1 Locuz. avv. A, con, per, secondo dirittura: secondo ragione.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 2.23, pag. 100: e, tanto la 'navanza / in ogne guisa suo presio e l'onura, / sì, come dea tuttore / laudar ben per megliore / secondo dirittura, / di lei vorria ritrager meglioranza.

[2] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Canz. 1.45, pag. 700: Audite ancor quant'è di pregio e vale: / che 'n far parlare Amor sì ss'asicura / che cconti la bieltà, ben a drittura, / da lei dove 'l su' cor vòl che ssi fova.

[3] N. Quirini (ed. Lazzarini), XIV pm. (venez.>trevis.), No vi maravegliate.12, pag. 100: ma se rason, ch'a dretura mi scolpa, / potesse in breve il torto convertire, / poriasse en vita ancor l'alma tenire.

[4] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 35.5, pag. 85: La superbia [[...]] si contrappon dirittamente / All'umiltà, ma non con dirittura: / E di molte maniere esser si sente.

[5] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 36, pag. 29: Una solenga femena me ten in destregiura / Ni 'm lassa posseder zo k'è me' per dregiura.

5.2 Comportamento conforme a quanto prevede un canone codificato (e specif. a quanto richiesto per la corretta celebrazione di un rito).

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 18, par. 8, pag. 336.12: Ancora più io mostrerrò per ciertanità, nulla potere essere istabolito intorno la diritturadel fatto delle chiese e de' fatti umani [[...]] se non per lo solo gienerale consilglio... || Cfr. Defensor pacis, 2, 18, 30: «nihil statui posse circa ecclesiasticum ritum et humanos actus, [[...]] nisi per solum generale concilium...».

- [Con specif. rif. al rito funebre].

[2] F Barlaam e Josafat, XIV pm. (tosc.): e gli fece [[al defunto Giosaffatte]] tutte le diritture, che uomo de' fare a corpo di Cristiano... || Bottari, Barlaam, p. 126.

5.3 Ciò che è conforme alla realtà o alla sua interpretazione vulgata, verità.

[1] Matteo Paterino, a. 1294 (tosc.), 68, pag. 92: Saccio che meo trovato si discorda / da molti che parlato ànno di ciòe. / Non va retro lor detto già peròe, / se meco dirit[t]ura si concorda.

[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 17.12, pag. 774: Per priego, per dalmaggio, per paura / no lasciarai de dir la veritade. / Però [te] guarda, amico, ciò ke fai; / da ke non temi dir la diritura, / refrena sì la mala volontade / ké non si' preso quando passarai.

[3] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 5.32, pag. 505: Sì bene Se coperìo / de la nostra vestitura, / ke lo Nemico fallìo / en saper la derectura / si fosse verace Deo / oi si era creatura...

5.3.1 Corso stabilito, andamento (delle cose del mondo) secondo una det. regola intrinseca.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 685, pag. 552: Donato à Deu a 'sto seculo sasone cun dreitura, / e dé fruitar li arbori per tempi e per natura...

[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 102, pag. 566: lo bevere e mangiare con misura / non parte l'omo de la sua derectura.

- Ritornare, tornare in dirittura: riprendere il proprio giusto corso (anche fig.).

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 128.10, pag. 203: Or ben mi par che 'l mondo sia stravolto: / forse ch'avrà a tornare in sua drittura / la ditta stella, che mi dà conforto.

[4] Poes. an. ven.or., XIII sm., 28, pag. 304: a colpo de trono li fai murir, / li false lusinger / e mal parler traditor; / poi serïa lo mondo / dolç e pur e mondo, / e la drudiria / dreta en bona via: / l'amor è retornato e· dritura.

6 Azione o principio teso ad assegnare una ricompensa o imporre una punizione conformemente al merito o alla colpa (secondo un principio morale assoluto).

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 179.5: Non già reina, ma ancilla conculcata e sottoposta a tributo; non corte de dirittura, ma di latrocinio spiloncha, e di mattessa tutta e rabbia scola...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 95.6: E però piglia li suoi figliuoli, e volgeli verso li raggi del sole, e quello che vi guarda dirittamente senza mutare suoi occhi, sì è ritenuto e nutricato, sì come degno, e quello che muta li suoi occhi, sì è rifiutato o cacciato del nido, sì come bastardo. E ciò non addiviene per crudeltà di natura, ma per giudicamento di dirittura...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 23, pag. 31.11: Catone era aspro e forte in drittura guardare, et in iustizia mantenere.

[4] Gl Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 8, pag. 35.6: Or diceremo di Dirittura, ciò è Giustizia.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 81.6: lu putiri sta tuttu in li armi, li quali poy que se partennu da la drittura, se issi non su oppressi, illi opprimerannu ad altri.

[6] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 1, pag. 533.8: Adunque misericordia, non dirittura, coperse quella sentenza; però che l'assoluzione, la quale non si potea donare a la innocenza, fu data al rispetto de li fanciulli.

[7] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 82r, pag. 57.9: Directio onis... dirictura, iusticia.

[8] Lucidario ver., XIV, I, pag. 26.13: [45]. D. Perché no li feci sì che [[li angeli]] non poeseno peccar? M. Solamente per dritura, açò che per raxono aveseno lo merito, che se illi foseno sì creati che no poeseno aver peccato, serave stay como ligay, e però non averavo abuo alcuno merito che digni foso stay de guierdono.

[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 76, S. Barnaba, vol. 2, pag. 676.17: E ciascuno lo fece per santa cagione e buona intenzione; in ciò che Barnaba lo ricevette, ciò fece elli per dolcezza di misericordia; e che san Paulo non lo volse ricevere, ciò fece elli per dirittura di fervore.

- Dirittura di, della giustizia.

[10] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 18, proemio, pag. 408.31: La natura commenda la justizia, però che lla dirittezza che diede al corpo umano, n'amunisce a diritturadi justizia: Idio diede all'uomo diritta statura.

[11] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), Prol., pag. 4.14: Appressu, quali truvirai tu plui iustu exemplu in diricturadi iusticia quali fu lu dictu Brutu, ki fichi auchidiri dui soi figli per mantiniri iusticia?

[12] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1363/68?] 23, pag. 334.9: Così l'omo che per la penitenzia torna alla luce della grazia e alla drittura della giustizia [[...]] non si dee curare né avere vergogna dello scherno degli uomini mondani...

- Fras. Avere, operare, fare dirittura: agire ispirandosi a un criterio di equità.

[13] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 10, pag. 38.12: conviene in cotali doni fare, e in guiderdonare avere drittura ed eguaglianza: ché molte genti, per l'amore disordinato che elli ànno in alcune persone, si dànno ei beni e gli onori a coloro che non ne sono degni, e mettono adrieto ei buoni che ne sono degni, e che si lor converrebbe.

[14] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 17, pag. 373.6: La undecima si è Giustizia, la quale ordina noi ad amare e operare dirittura in tutte cose.

[15] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 16, vol. 5, pag. 670.28: Il cominciamento di buona vita è a fare dirittura ciò che uomo vorrebbe che altri gli facesse; e ciò piace più al nostro Signore, che fare sacrificio. || Cfr. Pr, 16.5: «facere iustitiam».

- Fras. Giudicare dirittura: formulare giudizi o opinioni ispirandosi a un criterio di equità.

[16] Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q., Br. Sent., pag. 5.6: [42] Reten la enpensasone, [43] Iudega dretura, [44] No voler mentir, [45] Tempra la toa ira...

- Fras. Mantenere in dirittura: [con rif. a territorio:] governare secondo giustizia.

[17] Legg. S. Giuliano, XIV m. (tosc.), pag. 251.20: E però io vi priego che voi mantegnate lo reame in dirittura; e fate ragione al grande come al piccolo, e al piccolo come al grande...

- Fras. Rompere dirittura: agire o parlare in modo parziale, interessato.

[18] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 2, pag. 88.22: Ma tu se' sì iusto che per nessuna cagione tu non romperesti drittura; perciò io voglio lo tuo consellio...

- Fras. Via della dirittura: azione o risoluzione improntata ad equità.

[19] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 20, pag. 23.10: Potrei nomare assai prencipi li quali lassaro la via de la dirittura, per ciò ch'erano sorpresi dall'ira o pietà senza ragione.

- Locuz. avv. Con dirittura: equamente.

[20] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 120.9, pag. 489: No se dexe a alcun segnor / en zuguar aver furor [[...]]. / Ma chi punisse con dritura / soa terra fa segura...

[21] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 60, pag. 249.6: Dio [[...]] a ogni uno rende el debito suo giustamente, secondo che à meritato, e con drittura.

- Locuz. nom. Non dirittura: ingiustizia.

[22] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 19, par. 13, pag. 123.19: «Due sono le maniere d'ingiustizia o di non dirittura: una è di coloro che ffanno o danno ingiuria ad altri, l'altro si è di quelli, che di quelli che lloro fanno le 'ngiurie si passono, né lli ributtano».

7 [Dir.] Sistema prescrittivo a cui sono tenuti a conformarsi tutti i membri di una det. comunità umana (in nome dell'autorevolezza dell'ente emanante o per non incorrere in sanzioni), teso a disciplinare la vita civile in conformità a un criterio astratto di giustizia. Fras. Fare dirittura: rendere giustizia (con specif. rif. alla prassi giuridica).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 1, pag. 152.17: Se Cesare è in Roma, le magioni sono vote e piene di lagrime: legge non v'è rimasa, nè dritturafatta...

- Dirittura comune: insieme di prescrizioni stabilito da un'autorità civile avente validità all'interno di una det. società.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 11, pag. 38.31: senza giustizia generale, che l'uomo chiama drittura comune, o vuoli di legge comune, le città né i reami non possono durare.

- Dirittura di legge.

[3] Gl <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 10, pag. 36.34: dritturadi legge, la quale il filosofo chiama giustizia generale, sì non è altro che compimento dei comandamenti della legge.

- Dirittura di uguaglianza: insieme di prescrizioni che regolano la vita di una comunità civile.

[4] Gl <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 10, pag. 37.1: Iustizia e dritturad'eguaglianza è virtù speziale per la quale l'uomo dà ad altrui quello che li die dare, e per la quale ciascuno à il suo dritto.

- Dirittura generale: insieme di prescrizioni (di carattere specif. morale) considerate intrinseche dell'essere umano.

[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 10, pag. 38.24: prima noi avemo detto quante maniere sono di giustizia e di drittura; [[...]] l'una si è generale; che l'uomo chiama giustizia di legge; [[...]] e avemo detto che dritturagenerale è nell'opere di tutte le virtù, e che differenza ell'à intra tutte le altre virtù.

- Dirittura speciale: insieme di prescrizioni espresso in un testo promulgato dal legislatore.

[6] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 10, pag. 38.21: l'altra [[maniera di giustizia]] si è giustizia speziale, che l'uomo chiama giustizia d'eguaglianza: e avemo detto che due maniere sono di drittura speziale: l'una si è in donare e in guiderdonare, l'altra si è in vendere e in comprare...

7.1 [Spec. abbinato a agg. poss.:] prerogativa di cui può usufruire un soggetto, che le consente di compiere det. azioni, pretenderne da terzi o esigere il rispetto di un det. stato di cose. Estens. Legittima aspettativa (di qno).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 358, pag. 42: Pur De no voss fá iniuria a alcuna crëatura, / Ni 'g voss amenuïr alcuna soa drigiura; / Da po k'el te fé libero e 't fé bon per natura, / De lu no 't po 't blasmar segond verax drigiura.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 61.36: del tuo propriamente che tu hai lealmente acquistato, e di tua dirittura e fatica onora Dio...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.92, pag. 441: tutor li vego anxosi / e de peccunia bramoxi. / Un de l'atro se rangura / desurpar soa dritura...

[4] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 103, pag. 52: El tegnia paxie dolçemente / Dentro la povera çente, / E lly argoioxi e mal fator / Çustiçiava a gran dolor. / Çiasschadun avea so dretura: / Uncha non lassà per paura, / Per priego ne per promission, / Che a tuti non desse sua raxon.

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 514, pag. 532.28: una boce 'scì del mare, che lo' disse che già li venti non abassarebbero [[...]] «infino a tanto che li dij avranno avuta lor drittura, ciò è dell'anima d'Acchilles vengiare...

- Fras. Avere dirittura: trovare riconosciuti i propri diritti.

[6] Piero Alighieri, 1364 (fior.), Non si può dir, 100, pag. 53: giudice alchun non bada / di far dir no e sí sue chiose, e giura / per questo e quel non avrà dirittura.

- Fras. Mantenere in dirittura: difendere nelle ragioni e nei diritti propri (di qsa o qno).

[7] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 27, pag. 265.25: Unde açòe che la nostra lamenta[n]ça dibia esere e sia mantenuta in soa drictora e sustignuta in so dovere, voio che vu' sia manifesto che la domanda de quisti grandi homigni no di' esere mandata per vue ad effecto...

[8] Rime Mem. bologn., 1301-24, [1321] 84.8, pag. 111: Di tute cose che vene a sentença / l'omo dè provedere e poner chura: / ben se convene aver provedença / per mantignir zascunno in dritura.

- Fras. Perdere la dirittura: subire il decadimento di det. diritti (precedentemente goduti).

[9] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la luxuria, vol. 1, pag. 106.15: se l'omo piià moier e poy iaxe cu(m) alcuna soa pare(n)te, ello p(er)de la soa dritura, in tanto che zamay ello no pò abitar cu(m) essa.

- Locuz. avv. Con dirittura: legittimamente.

[10] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 3.1, pag. 8: Chero con dirittura / ad amore pietanza, / che parta mia natura / da sì villana amanza, / com'eo da voi, donna, aggio...

[11] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 3.11, pag. 129: Dunqua, ben mi lamento con dritura: / laond'io nonn ho pecato vivo in pene...

7.1.1 Potere legittimamente posseduto ed esercitato.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.77, pag. 456: Madonna, le parole ch'eo vo dico / mostrano che 'n me sïa dismisura / d'ogni forfalsitade; / né 'n voi trova merzé ciò che fatico, / né par ch'Amor possa per me drittura / sor vostra potestade... || Cfr. però Contini, pag. 456: «possa (...) drittura: riesca ad avere diritto, ragione, efficacia».

[2] Mazzeo di Ricco (ed. Panvini), XIII sm. (tosc.), 3.31, pag. 209: E fin c'Amore, usando dirit[t]ura, / di voi, donna avenente, mi 'namura, / voglio essere di voglia soferente...

- Potere gestionale e giurisdizionale (su terre o persone).

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 98, vol. 2, pag. 429.7: E più deve avere il detto re d'Inghilterra [[...]] la villa e tutta intera la contea di Ginis, co·tutte le ville, terre e fortezze e diritture di quelle come tenea il conte diretanamente morto...

- Opere di dirittura: azioni conseguenti dall'esercizio di un potere gestionale e giurisdizionale (su un popolo o un territorio).

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 4, cap. 7, pag. 124.11: li uomini potenti [[...]] sono temperati più che i ricchi perciò che, non avendo ei ricchi potenza né signoria sopra alcuna gente, sì non sono costretti a fare né intèndare l'opere della drittura, anzi sono oziosi, e perciò s'inchinano di leggiero a fare l'opere della lussuria.

7.2 [Econ./comm.] Corretta taratura (di pesi o misure), conformemente a quanto prevede la legge.

[1] F Cassiano volg., XIV (tosc.): e poi cercarle [[le monete d'oro purissimo]] diligentemente con la dirittura delle bilance, che non sia scemato di legittimo peso. || Bini, Cassiano, p. 14.

8 [Econ./comm.] Somma in denaro pretesa dall'autorità costituita per il commercio o il trasporto di det. merci.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 83.36: Borgesi di Famagosta sono franchi entrando et uscendo sanza pagare nulla dirittura di comerchio.

8.1 [Dir.] Tassa imposta dall'autorità costituita per l'espletamento di una pratica giuridica (o specif. giudiziaria).

[1] Stat. pis., 1304, cap. 15, pag. 665.3: Et sia tenuto lo consulo di tollere dirictura secondo che si contiene in del Constituto di Pisa. Salvo che ad alcuna persona la quale, per povertade ut per egestade, dirictura, secondo la forma del Constituto, non è tenuto di dare, non sia tenuto di torrili dirictura nè pengno, se a li consuli non paresse che pegno potesse dare.

[2] Stat. fior., 1310/13, cap. 61, pag. 48.17: Statuto e ordinato è che qualunque si richiama dinanzi a' rettori di questa arte d'alcuno o più di questa arte dea e paghi anzi che a neuna ragione sia ricevuto a' consoli di questa arte e compagnia per dirittura quatro danari per ciascuna livra de la somma de la quantità la quale adomandasse....

[3] Stat. prat., 1347, cap. 14 rubr., pag. 17.20: Della drictura che si dee pagare all'arte, delle lite e quistioni e richiami.

[4] Stat. fior., a. 1364, cap. 66, pag. 146.10: e ciaschuno e' tali cont[r]o faccenti possa accusare, denuntiare e notificare dinancçi a' consoli della detta arte di vinattieri, sancça alchuno pagamento, overo dirittura per ciò pagare.

- Pegni di dirittura.

[5] Stat. pis., 1322-51, cap. 90, pag. 541.13: Et che tutti li diricti et pegni di dirictura di quella corte alle mani del camarlingho di quella corte debbiano pervenire...

[u.r. 09.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]