DISPIETANZA s.f.

0.1 dispietança, dispietanza.

0.2 Da pietà .

0.3 Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.).

0.6 N Att. solo in testi poetici e in rima.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Mancanza di considerazione nei confronti delle sofferenze altrui.

0.8 Francesco Sestito 16.06.2006.

1 Mancanza di considerazione nei confronti delle sofferenze altrui.

[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 9.4, pag. 82: Molte ferite e dirli tanto oltraggio / e grande vilania e dispietança: / o chani, o orsi di crudel choraggio, / lo mio figliuolo per qual offesança / di sangue corre tutto in abondança?

- [Nella poesia amorosa, l'insensibilità della donna amata o dell'amore stesso nei confronti delle sofferenze dell'innamorato].

[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 23.34, pag. 514: Però, madonna, la vostra belleza / e la gaia adorneza, / c'avete e possedete d'abondanza, / no la guastate, usando [di]spietanza [[...]] Non credo in voi natura di fereze, / né core amarïato, / ancora paia in voi dispietanza...

[3] Mazzeo di Ricco (ed. Contini), XIII sm. (tosc.), 2.31, pag. 154: Certo ben fece Amore dispietanza, / che di voi, donna altera, / m'inamorìo, poi non v'è im piacimento.

[u.r. 31.05.2007]