0.1 dispietosa, dispïetosa.
0.2 Da pietoso.
0.3 Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.).
0.6 N Att. solo nella poesia amorosa.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Privo di considerazione nei confronti delle sofferenze altrui (nella poesia amorosa, con rif. all'insensibilità della donna amata nei confronti delle sofferenze dell'innamorato).
0.8 Francesco Sestito 16.06.2006.
1 Privo di considerazione nei confronti delle sofferenze altrui (nella poesia amorosa, con rif. all'insensibilità della donna amata nei confronti delle sofferenze dell'innamorato).
[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.29, pag. 454: Sottil voglia vi poteria mostrare / come di voi m'ha priso amore amaro, / ma ciò dire non voglio, / ché 'n tutte guise vi deggio laudare: / per ch'e' più dispietosa vo' 'n declaro / se blasmo vo' 'nde toglio.
[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 11.83, pag. 47: no m'abandoni perch'io sia afondato; / ma per me umilmente / [vadane] a l'avenente / ch'è sì dispïetosa, / sí che gioiosa / tornasse inver' di me per sua preghera...
[u.r. 31.05.2007]