DIVELTO agg.

0.1 divelta, divelti, divelto.

0.2 V. divellere.

0.3 Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.): 3.

0.4 In testi tosc.: Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

0.7 1 Staccato dal punto d'innesto o d'inserimento, sradicato, scardinato. 1.1 [Rif. alle membra del corpo:] tagliato, mozzato. 2 [Agr.] [Rif. al terreno:] dissodato. 3 [Rif. ad essere animato:] allontanato (da una collocazione precedente o usuale). 4 Fig. [Rif. al collo:] Rilevato in lunghezza; slanciato.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 29.05.2006.

1 Staccato dal punto d'innesto o d'inserimento, sradicato, scardinato, strappato.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 66.12: Belate Pelleo, col piede divelto dalla mensa dell'acero, abbattè costui in terra... || Cfr. Ov., Met., 12,254: «Hunc pede convulso mensae Pellaeus acernae / stravit humi Pelates...».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 163.21: donogli la signoria di molte cittadi, di grandissimi re, e di potentissime genti; apersegli le mascielle del mare e il seno de l' alpi; e diedeli i chiostri divelti di monte Tauro...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 176.7: Appena la non sperata quiete sopravenente aveva gravate le prime membra, quando la nave con parte divelta e col timone, gittoe Palinuro cadente nelle pure onde, e invano chiamante più volte i compagni.

- [Rif. a vegetali].

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 185.22: E spesse volte portando le tempie legate di fresco fieno, potea parere ch'egli volgesse la divelta gramigna...

- [In contesto fig.].

[5] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 49, pag. 95.31: E tutto l'adiviene perché la radice dell'amore proprio non è punto divelta in loro, e però non sonno perseveranti...

- [Rif. ai capelli].

[6] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 127.25: né toccherà co l'unghie le tenere gote de la donna; né isquarcerà li vestir suoi né quelli de la donna, né lo capello divelto fi cagione di piangere.

1.1 [Rif. alle membra del corpo:] tagliato, mozzato.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 144.12: veduti i membri, urloe, e gittò il collo qua e colà, e mosse lo peccato per l'aria: e abbracciante lo divelto capo con le insanguinate dita...

2 [Agr.] [Rif. al terreno:] dissodato.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 14, pag. 147.4: Di questo mese verso calen d'aprile sì seminiamo gli sparagi in luogo grasso, umido, scalzato e divelto, facendo fossicelle picciole, e diritte a linea.

3 [Rif. ad essere animato:] allontanato (da una collocazione precedente o usuale).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 118.10: ora sono tratta sbandita, povera, divelta delle sipolture de' miei, servigiale di Penelope.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 128.11: domandansi al lume di luna erbe tenere, e con latte di nero veneno, segate con falci di ferro; e domandasi il divelto amore del nascente cavallo, ed anzi rapito alla madre.

- Estens. [Rif. alla posizione del capo rispetto al busto].

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 72, pag. 82.11: E se lla parola sarà in mostrare, starà più col capo dallo 'mbusto divelto inverso color che stanno a udire; perché questo è dato dalla natura: che colui che mostra, sempre sta col volto più presso e atteso inverso coloro cu' e' mostra...

4 Fig. [Rif. al collo:] Rilevato in lunghezza, slanciato.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 69, pag. 305.9: E sapiate che Cesare fu di bella grandezza, ossuto e magro: lo collo ebbe sottile, o vero che pareva più che non era, perchè el collo era divelto.

[2] Ricciardo d. Albizzi (ed. Carducci), XIV m. (fior.), Non era ancor, 63, pag. 145: ov'è 'l viso pulito / sí ben sestato, e la picciola bocca, / e la gola che fiocca / di neve par, sí ben divelta e tonda?

[3] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 12.2, pag. 222: E le piú volte sparti li tenea / sopra 'l divelto collo; e 'l suo vestire, / ch' a guisa d' una cioppa il taglio avea, / d' un zendado era ch' a pena coprire, / sí sottil era, le carni potea...