ELETTA s.f.

0.1 electa, eleta, eletta, lechia, letta.

0.2 Lat. electa (DEI s.v. eletta).

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321; Doc. aret., 1337.

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.:Regimen Sanitatis, XIII (napol.).

0.7 1 L'azione di individuare o selezionare uno degli elementi di un insieme (per un det. scopo); scelta. 1.1 L'entità che è stata scelta. 1.2 Ciò che è più opportuno scegliere. 1.3 L'azione di decidere per una det. possibilità.

0.8 Maria Clotilde Camboni 16.05.2006.

1 L'azione di individuare o selezionare uno degli elementi di un insieme (per un det. scopo); scelta.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 8.47, vol. 1, pag. 128: Foll'è chi prima leva / da sé il taglier, ancor gli altri mangiando, / e chi, non netto stando, / fa de la mensa panier di rilievo; / e colui che fa lievo / di quel che no li piace, e chi s' affretta, / e colui che fa electa / di quelle cose che vegnon comuni...

[2] Doc. aret., 1337, 769, pag. 651.28: puoi che sarà palese domandano che se debbia giurare per V .C popolari de Fiorença a loro letta, de observare e de fare observare a li predetti Comuni tutte le sopradette cose.

1.1 L'entità che è stata scelta.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 6, vol. 6, pag. 70.12: Una è la colomba mia, una è la perfetta mia, una è alla madre sua, una è la eletta alla genitrice sua.

1.1.1 Creatura o entità chiamata alla salvezza e alla beatitudine eterna; santa, beata, salvata.

[1] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 9. O sola eletta, 1, pag. 53: O sola eletta e piú d' ogne altra degna / d' esser chiamata madre de Colui, / che solo eternalmente vive e regna...

[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 32, pag. 410.13: avegna che una sia la Chiesa di Dio, si distingue in due membri, cioè la Chiesa eletta e reproba. La eletta è chiamata Ierusalem e lla reproba Babillonia; l'una è di Dio, l'altra possederà el diavolo...

1.2 Ciò che è più opportuno scegliere.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 665, pag. 582: Si multo si' familico o multo si' repleto, / de usar con femena in onne modo te veto; / poi ch'ài mangiato, aspectate per fin che sia completo / lo paidar e [lo] stomaco si remanga quieto, / e chesta ora agia per electa / chillo che de st'afare se delecta.

1.3 L'azione di decidere per una det. possibilità.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 4.36, vol. 2, pag. 64: Ma guarda ben ciò ch'esto motto serra, / ch'io non ti parlo im parte di peccare, / condempnar l'innocente, / absolver lo nocente, / perché 'l secondo / è di gran pondo: / questa è malvagia electa di pigliare.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 13.12, vol. 2, pag. 210: «Se qui per dimandar gente s'aspetta», / ragionava il poeta, «io temo forse / che troppo avrà d'indugio nostra eletta».

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 145.21: De là si è le olive e l'olio carissimo, de là si è hi datari e le ughe deletevel. Hi ben de çá son morchia e olio da arder, hi ben de çá son giande e lanbrusche salvaie, ben serà mato chi no sarà cerner da ch'el gh'è dachio in lechia.

[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 13, 10-21, pag. 302.32: io temo forse Che troppo avrà d'indugio; cioè troppo penerà ad averne effetto, nostra eletta; cioè nostra elezione, che abbiamo eletto di cercare questo balso e li altri.

1.3.1 La situazione di chi può decidere qsa.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 488, pag. 579: Om no tiegna fidhança en ço qe doman speta, / qé tant com' el lo dise non à de vivre eleta.

[u.r. 24.12.2020]