ERARIO (1) s.m.

0.1 erarii, erario, erariu, errario, errariu.

0.2 LEI s.v. aerarium.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.:Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Il luogo dove vengono conservati i beni della comunità; i beni stessi. 2 La carica di chi amministra i beni della comunità; il funzionario che ricopre questa stessa carica.

0.8 Maria Clotilde Camboni 31.05.2006.

1 Il luogo dove vengono conservati i beni della comunità; i beni stessi.

[1] GlBono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 17, pag. 246.1: Chi crederebbe che nel tempo che l' erario, cioè la camera del Comune era poverissima, i Romani in loro oste non avieno cavalieri...

[2] Gl Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 184.29: De latina parola el fo sommo parlador, e del griego parlare el fo molto amaistrado, diligentissimo circa lo errario, zoè lo luogo oe che sta l'avere, e circa la disciplina deli cavalieri.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 88.30: Camillu et Postumiu essendu censuri cumandaru que tutta la munita di quilli qui eranu vivuti fin a la vetraneza senza mulyeri a nomu di pena fussi purtata a lu erariu.

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 9, 130-138, pag. 216.31: e la porta del tempio consecrato a Giunone, dove era l'erario dei Romani, chiama l'autore Tarpeia...

2 La carica di chi amministra i beni della comunità; il funzionario che ricopre questa stessa carica.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 37, pag. 442.19: All' uscita della censura avendo nella legge giurato C. Claudio, e essendo nello erario asceso, intra li nomi di coloro li quali erarii lasciava diede il nome del suo compagno.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 37, pag. 442.25: Appresso M. Livio venne nello erario, e, fuori della tribù Mezia, la quale nè l' aveva condannato o consolo o censore fatto, il popolo romano tutto, trentaquattro tribi, lasciò erarii...