ESIGENZA s.f.

0.1 essigenza, exigencia, exigentia.

0.2 Da exigentia.

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Stat. pis., 1322-51.

0.5 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Ciò che è richiesto come necessario, indispensabile (al normale svolgimento di un fatto, al soddisfacimento di un fine o di una inclinazione).

0.8 Milena Piermaria 19.05.2006.

1 Ciò che è richiesto come necessario, indispensabile (al normale svolgimento di un fatto, al soddisfacimento di un fine o di una inclinazione).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 23, pag. 405.15: Intorno della prima parte è da sapere che questo seme divino di cui parlato è di sopra, nella nostra anima incontanente germoglia, mettendo e [di]versificando per ciascuna potenza dell'anima secondo la essigenza di quella.

[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 11, pag. 483.12: Et se ellino troveranno che elli in alcuna delle dicte cose fallito abbia u avesse, incontenente debbano di facto, sensa alcuna altra solennità, personevilemente et realmente, sigondo la qualità et la exigentia del facto, comstringere al dicto fallo conciare...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 11, pag. 558.25: Quamvisdeo che 'l no sia desevele che sença iusta cagione se facia li viagi e le absentatione di çudesi e de li officiali del Rectore da la corte e dao luogo de la corte, per mordecio, per la exigencia di molti facti de la corte...

[u.r. 27.07.2007]