CANTO (2) s.m./avv./prep.

0.1 canti, canto, cantora, càntora, cantu, canty, chanti, chanto, chantto, kanto.

0.2 Lat. tardo canthus (DELI 2 s.v. canto 2).

0.3 Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano): 1.5.2.1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Palamedés pis., c. 1300; Doc. prat., 1293-1306; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., 1321; Lett. volt., 1348-53; Doc. pist., 1353 (2).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Doc. castell., 1361-87; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Lett. sic., 1341; Doc. palerm., 1361.

0.5 Locuz. e fras. a ogni canto 2.5; al canto2.2; andare per canto 2.3.1.1; canto a 2.2.3; canto dell'occhio 1.1; canto di 2.2.3; canto diritto 1; canto lato 2.2.3; canto ritto 1; cogliere al canto 1.5.2.1.2; continuare canto a canto 2.1.1; da canti 2.2.2; da canto 1.5.2.1, 1.5.2.1.1, 2.2.2, 2.2.3, 2.4.1; da canto a 2.2.3; da canto di 2.2.3.1; da canto in canto 2.1; da ogni canto 2.5; da ogni canto 2.5.1; dall'un canto1.5.2; del canto 2.2.1; di canto in canticello 2.1; di canto in canto 2.1; in cadaun canto 2.5; in canto1.5.2.2, 2.2.3; in canto a 2.2.3; in canto di 2.2.3; in ciascun canto 2.5; in ciascun canto 2.5.1; in ogni canto 2.5; in ogni canto 2.5.1; in sul canto 2.2; in tutti i canti 2.5; per canto2.3, 2.3.1; salire per canto 2.3.1.1.

0.7 1 Angolo interno o esterno formato dall'incrocio tra due linee o tra due superfici di vario materiale. 1.1 Canto dell'occhio: angolo interno dell'occhio. 1.2 [Soprattutto nella microtoponomastica cittadina:] angolo di strada delimitato da due muri esterni di un edificio, che fungeva da punto di riferimento topografico. 1.3 Parte terminale, estremità. 1.4 Pezzo di dimensioni esigue, ritaglio, frammento. 1.5 Luogo piccolo o appartato (gen. collocato all'interno o ai margini di un ambiente più grande); piccolo appezzamento. 2 [Descrivendo lo spazio a partire da uno specifico riferimento:] parte laterale, fianco. 2.1 Locuz. avv. Da, di canto in canto: di parte in parte, per ogni dove, ovunque. Fig. Radicalmente, totalmente. 2.2 [Indicando la prossimità di due elementi collocati nello spazio:] fras. Al, in sul canto (di qsa): nei pressi o in corrispondenza del lato o dell'angolo (di un punto di riferimento). 2.3 Locuz. avv. Per canto: lungo il lato obliquo, di traverso. 2.4 [Rif. ai rapporti di filiazione:] ramo di discendenza. 2.5 Estens. [Preceduto da agg. indefiniti:] l'intero spazio in cui si estende un luogo di dimensioni e collocazione non precisati.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 27.03.2005.

1 Angolo interno o esterno formato dall'incrocio tra due linee o tra due superfici di vario materiale.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 23, pag. 31.11: Molte volte quadrata, e molte volte a tre canti, e molte volte quasi ritonda, secondo la qualità del luogo, e la necessitade richiede, l'oste ne' campi è da fare.

[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 160.22: Una chamera ebbe nel palagio fatta per arti di nigromanzia con maravilgliosa sottilità, ed era chiamata la chammera di bieltà, e ne' quattro canti della cammera avea in ciaschuno una colonna.

[3] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 5, pag. 47.14: più meraviglioso che non era quello dell'autra cammera, ch'elli era fatto per grande maestrìa, ché sopra a ciascuno canto del letto avea uno albore di metallo, e ciascuno albore avea molte branche.

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 7, pag. 306.2: le potenze dell'anima stanno sopra sé come la figura dello quadrangulo sta sopra lo triangulo, e lo pentangulo, cioè la figura che ha cinque canti, sta sopra lo quadrangulo...

[5] Libro segreto di Arnoldo, 1308-12 (fior.), [1308], pag. 396.27: Anche ci venne in parte del terreno del pierlasgio come traie a lina corda dal canto del palasgio ch'è sopra la via nuova come tiene di sotto le case di Duccio di Maçça per la città...

[6] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 14.22: dipo questa diremo dell'altra figura, a la quale si dice in latino triangulus, e in castellano figura che à tres rancones, e in fiorentino tre canti, overo iscudo, e in arabico alçelez.

[7] Gl Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 257, vol. 2, pag. 432.6: da la detta porta andando al diritto verso mezzogiorno infino a una torre a V facce, ove fa canto, overo angulo, il detto muro, si ha braccia VIc, torri V, compitando la detta porta e la detta torre coll'altre.

[8] Lett. volt., 1348-53, pag. 193.5: Simone di Lando del Peccia da Casoli malitiosamente e fraudulentemente cavando pietre del muro d'una nostra casa posta in Casoli e de' canti del decto muro, à facto cadere la decta casa...

[9] Doc. pist., 1353 (2), 2, pag. 9.12: in Corte dirieto alla chiesa del dicto San Giovanni sul canto della via come s'entra di tra merciadri ad andare dirieto alla dicta chiesa di San Giovanni...

[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 29, vol. 1, pag. 645.20: risposto li fu che rivolieno le catene usate nella città a ogni canto delle vie, ch'erano state levate all'avenimento dello imperadore.

[11] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 24, pag. 190.20: la vela è quadra e ha quattro canti; queste sono le quattro virtù cardinali: Prudenzia, Iustizia, Fortezza e Temperanza.

- Fig.

[12] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 3, pag. 83.21: Onde verissima cosa è che la verità non ha càntora: ella è una virtude per la quale altri, ponendo dall'uno lato ogni paura e froda, con una cotale libertà di spirito parla quello che sente dirittamente.

- [Geom.] Porzione di spazio individuata da due semirette.

[13] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), IV, 6-12, pag. 199.22: quando una linea è menata igualmente a un'altra allora se una linea cadrà sopra quelle due fae il canto di fuori iguali a quelli dentro, sì come è provato in geometria.

[14] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 164, pag. 136.35: E xxe llo vuoj sapere si truova lo suo diamjtro dalla punta al mezzo del choperchio al piano e se llo vuoj trovare si fa choxj`. Che ttu ttrovj lo spigholo suo, cioè dall'uno chanto all'altro, cioè la xua inpuntemuxa...

- [Geom.]. Locuz. nom. Canto diritto, ritto: porzione di spazio individuata da due semirette perpendicolari

[15] Savasorra, XIV pm. (pis.), pag. 86.30: Trianguli ortogonii son quelli che àno l' un cantoricto; amprigonii sono quelli che àno l'un canto ampio, hoc est magiore che ricto...

[16] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 5, pag. 99.7: a quella gente i poli sostanno igualmente e l'uno non si lieva più alto de l'altro sopra l'orizonte, o vero che 'l loro orizonte sega l'equinoziale ed è segato da llui in cantidiritti e spiragli.

- [Rif. a un territorio geografico].

[17] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 26.3: E sono tutte le isole Cicladi di numero cinquanta e tre. Queste tengono dal settentrione nel merigge miglia cinquanta; dal levante al ponente miglia dugento. L' isola di Cicilia hae tre canti; l' uno ee detto Peloro, ed ee dal settentrione, a cui ee presso la città di Messina.

[18] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 271.5, pag. 178: En tri canti Treviso edificammo / a l'honor de la soma Trinitate...

- [Rif. a oggetti di struttura non convessa:] spigolo, punta.

[19] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 25.2, pag. 12: Berillo v'è, di palido colore, / e s'egli è sanza cantora sì è chiaro, / ma quel c'ha color d'olio ha più valore...

[20] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg. volg., a. 1361: E 'l caretto (specie di giunco) che nasce con canti taglienti... || Crusca (5) s.v. canto.

[21] Doc. tosc., a. 1362-65, pag. 252.36: I zaffiro a VIII chanti, di buono cholore, fior. LV.

1.1 Canto dell'occhio: angolo interno dell'occhio.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 1, cap. 9], pag. 90.14: Le vene che sono ne' chantidelli ochi, quand'elle sono sengniate, sì fano bene ai dolori dela testa...

1.2 [Soprattutto nella microtoponomastica cittadina:] angolo di strada delimitato da due muri esterni di un edificio, che fungeva da punto di riferimento topografico.

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 3.13: Nel MCXVII in quest'anno s'apprese un altro grandissimo fuoco in Firenze tra li Spadari, ch'erano allora nel canto di Mercato Vecchio, et fu maggiore che quell'altro, et arse quasi tutto lo Scanpante.

[2] Doc. prat., 1293-1306, pag. 196.11: Anche demo alla Pelegrina atrata dal cha(n)to Ma(n)nelli, aprovollaci l'Altovese, J staio biada.

[3] Libro segreto di Arnoldo, 1308-12 (fior.), [1308], pag. 397.17: Anche le case e boteghe che sono i[n] sul Canto de l'Anguillaia, e rispondono da la via da Sansimone...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 23, vol. 2, pag. 24.9: la strada [[...]] si dirizi dal canto de la casa di Spinello Maffei, a dritta corda, infino al canto de la torre de' Malavolti, la quale è allato a la strada.

[5] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 228.18: se comenzaro le volte del Canpo de la batalgla dal canto de Porta Sogle e fuorce portate le pietre de le case de' filgle de Giano de Salamone...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 5, cap. 13, vol. 1, pag. 182.5: i Fifanti, detti Bogolesi, abitavano in sul canto di porte Sante Marie, e' Galli, Cappiardi, Guidi, e Filippi che oggi sono niente allora erano grandi e possenti, abitavano in Mercato Nuovo...

[7] Iscr. fior., 1352, pag. 370.23: Anni domini MCCCLII, del mese d'aprile. Questo tecto, dal chanto del chanpanile infino a la porta di rinpecto a la via de la Stufa, à facto fare Angnolo di Vano dal Chanto de' danari ch'à a sodisfare d'incerto.

1.3 Parte terminale, estremità.

[1] Noffo (ed. Gambino), XIII/XIV (fior.), 12.1, pag. 82: I' veggio star sul canto de la nave / Amor, che pur contrara 'l me' venire...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 26.138, vol. 1, pag. 451: Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto; / ché de la nova terra un turbo nacque / e percosse del legno il primo canto.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 47, vol. 1, pag. 196.30: Cneo Manlio l'altro consolo dall'altra parte si combatteva vigorosamente e confortava i suoi. Sì come dall'altro canto della battaglia tutta la schiera seguitava Fabio il consolo... || Cfr. Liv., L. 2,47,2: «ut altero in cornu Q. Fabium [[...]] secuti sunt».

[4] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1115.8: I Fenici, partiti di Siria, n'andarono nell'altro canto del mondo, cioè nell'isola di Gade, ad abitare...

[5] Paolo dell'Abbaco, Regoluzze, a. 1374 (fior.), 17, pag. 31.10: Se vuoli chalculare, cioè fare ragione di vendita o di conpera; scrivi la materia di rinpetto al suo pregio, e lla simile sotto la simile; e poi multiplicha quegli due numeri che stanno alla schisa, e parti per lo numero ch' è nel canto senpre.

[6] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 24, 112-129, pag. 584.41: Sì accostati ad un dei du' vivagni; cioè dei du' canti, o vero estremitadi: vivagni si chiamano li canti de la tela, e però qui l'autore li pone per l'estremità del girone...

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 41, pag. 166.30: il cammino tutto dalla città di Roma con paurosa fuga ha fatto Annibale, nello estremo canto de' campi Bruzii cacciato...

1.4 Pezzo di dimensioni esigue, ritaglio, frammento.

[1] Stat. pis., 1321, cap. 56, pag. 233.13: acciò che non vendano, u vendere facciano u consentano, in alcuno modo, per sè u per alcuno, alcuno scampulo, u ritallio, u canto d'alcuno panno...

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 68, pag. 159.9: quando abbiamo commesso al savio la cosa comune degna di lui, egli non è però fuori, bench'egli se ne sia partito, ma forse avendo abbandonato un piccol canto di quella, passa alla maggiore, e più larga parte.

[3] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 560.37: Con tutta forza Diomedes ferì Deifebo nella spalla manca con la spada, sì che tagliò un canto dello scudo.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 136.11: e ricevete me, che debbo morire, ne' vostri regni. Ciclopis lo perseguita; e gittò verso lui una divelta parte del monte: e avegna che uno piccolo canto del sasso lo giugnesse, pure egli disfece tutto Acin.

1.5 Luogo piccolo o appartato (gen. collocato all'interno o ai margini di un ambiente più grande); piccolo appezzamento.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1288], pag. 186.34: It. di mele dell'orto del melo del canto, dì xxiiij di giugno, s. ij.

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 82, pag. 101.25: appelliamo i luoghi coloro che brievi e perfettamente sono manifesti [[...]] sì come casa o canto o camera o grondaio, overo altri a questi simiglianti.

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 16.51, pag. 37: Gentil mia donna, amor, non mi val voglia; / ma, se valesse, già parrebbe tanto, / che nel mondo no ha loco né canto, / no li portasse pietanza e doglia...

[4] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 59.8, pag. 177: Ver è che la ragion tua non ò 'ntesa, / como cheresti me in privato canto.

[5] F Canz. an., Lasso taupino!, en che punto crudele, XIII (tosc.): e 'n cangio d' assai roze, c'odorate / ò già, e d'altri flori, inn- un vil canto / putente di magion conven ch' eo poze. || CLPIO L 105.47.

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 31, pag. 72.20: E' non è nel mondo sì piccolo luogo, o canto, onde l'uomo non possa salire in Cielo.

[7] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 33.7: Per li canty de li mitiali pagese Cesare conquistarà lo grande honore, cusì farrà questuy per lo grande mare, Octaviano Augusto de lo romano imperio et per vero accrescerà.

[8] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 130.22: Dice l'Autore, che 'l canto delli accidiosi era questo: noi ora f[i]tti nel fango, (dicesi tristo pantano) quando eravamo al mondo fumo accidiosi, ora ci atristiamo in Stige (che è a dire tristizia) che ha la sua belletta nera...

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 7, pag. 477.36: Anichin venne e pianamente entrato nella camera e l'uscio riserrato dentro dal canto donde la donna dormiva se n'andò...

[10] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 175, pag. 432.16: aveavi gran quantità di gelsomino; ed eravi uno canto pieno di querciuoli e chiamavalo la selva.

1.5.1 Fig. Congiuntura, occasione, destino angusto.

[1] Poes. an. perug., c. 1350, 115, pag. 18: O filgliuoi miei che sotto nel bel manto / de libertà sì v'alevaie essusse / chi v'à conducti ne l'acerbo canto?

1.5.2 Fras. Dall'un canto: in un angolo appartato o nascosto (all'interno di un ambiente più grande). Estens. In disparte. Anche Fig.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 3.16, pag. 48: Ch'io nel giardino / aulente e fino, / da lo matino, - istesse da l'un canto / (là ov'è quel dolze fiore, / fresco ëd amoroso, / ch'a tutor per amore / a me fa star gioioso)!

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 51.11, pag. 104: Guardar com'e' ti fa di Mala-Boc[c]a, / Ch'elle starian volontier da l'un canto; / Ma quel normando incontanente scoc[c]a / Ciò ched e' sa, ed in piaz[z]a ed a santo, / E contruova di sé e mette in coc[c]a».

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 106.11, pag. 214: E ben avess'egli anima di santo, / Il pover, no·mi piace sua contez[z]a, / E più ch'i' posso il metto da l'un canto; / E sed amor gli mostro, sì è fintez[z]a.

[4] Bel Gherardino, a. 1375 (tosc.), II, st. 3.6, pag. 122: or vi dirò che, seguitando, addussi / pognendo ogni pensiere da l'uno canto...

[5] A. Pucci, Gismirante, a. 1388 (fior.), I, ott. 27.5, pag. 177: perché di quella cui amava tanto / la faccia sua potesse aver veduta, / ed e' poi si nascose da l'un canto / dietro a l'altare...

1.5.2.1 Locuz. avv. Da canto: da parte, in disparte.

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 74, pag. 40: Foro coniunti ad una caminata: / la donna da canto è svïata...

[2] A. Pucci, Nuovo lamento, 1342 (fior.), 41, pag. 9: ciascun duolsi che non s'inginocchia / Al Volto Santo. / E spesse volte lagriman da canto, / E in silenzio fan dirotto pianto...

[3] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 4.8, pag. 666: Aitarme può tal che da longe fàssene, / che m'ha ferito sì, ch'oltr'oltra pàssame; / e già dal core ogne vertude càssame: / ma pur senza pietà da canto stàssene.

[4] Stat. perug., 1374, pag. 14.5: volemo che la domane de la festa del glorioso apostolo mesere sancto Andrea padre nostro degganose trare da canto e col loro conselglo el priore e gl' ofitiagle vecchie deggano trare e piubechare gl' ofitiagle nuove per l' anno che deie venire...

[5] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 39.10, pag. 311: Egli è molto da pregiare / chi ha perduto e lascia andare / ogni suo sospiro e pianto; / anzi pensa sol, da canto, / se 'l ben ch'ha perduto, alquanto / mai potesse racquistare...

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 49, pag. 25.17: Provvidono in questo modo, che certe famiglie si tenessono con altri da canto e provvedessono lor torri, ed asserragliare la terra in loro vicinanza, chè avea in quel tempo molte torri.

[7] Doc. castell., 1361-87, pag. 204.17: Gionta tolse una troya o porcastra p(re)ng(n)a ch'era sua libara (e) tenivala da canto...

1.5.2.1.1 Fig. Locuz. avv. Da canto: in maniera inaspettata ed improvvisa.

[1] A. Pucci, Contrasto, a. 1388 (fior.), st. 8.4, pag. 45: Ella temeva di morte trafitte / Se 'l suo marito tornasse da canto; / Sì che 'l fallo fu tutto di Davitte / Che le credette, essendo lui da tanto.

[2] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), IV, ott. 8.8, pag. 224: Con lor, carissimi fratelli, / andiamo a veder Pisa per ragione; / e mosser da sessanta stretti, e belli. / Come alla porta s'appressaro alquanto, / e cento de' nimici uscír da canto...

1.5.2.1.2 Fras. Cogliere al canto: sorprendere all'improvviso o a tradimento. || Cfr. Crusca (5) s.v. canto § 28.

[1] Gianni Alfani, XIII/XIV (fior.), 4.10, pag. 610: poi le dirai affannata / come m'ha tutto infranto / il tristo bando che mi colse al canto.

1.5.2.2 Locuz. avv. In canto: da parte, in disparte.

[1] F Poes. an., Ciacuno, c'ama, s'allegri, XIII (tosc.): Lungo tempo avea pianto, / disiato il morire; / Amor m' à messo in canto / sol per l'are fiorire. || CLPIO, P 124.7.

[2] Gianni Alfani, XIII/XIV (fior.), 4.17, pag. 610: S' ella si volge verso te pietosa, / ad ascoltar le pene che tu porti, / traendo guai dolente e vergognosa, / lei pingi come gli occhi miei son morti / per li gran colpi e forti / che ricevetter tanto / da' suoi nel mi' partir, ch' or piagne in canto.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 7, 112-129, pag. 125, col. 2.6: e perché fo persona virtuosa, sí 'l mette l'A. ad acordarse in canto cum dom Pier predicto.

2 [Descrivendo lo spazio a partire da uno specifico riferimento:] parte laterale, fianco.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2828, pag. 273: E molto ben divora / chi mangia più sovente / che non fa l'altra gente; / e talor mangia tanto / che pur da qualche canto / li duole corpo e fianco, / e stanne lasso e stanco...

[2] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 166.31: Et inverso ostia si è lo templo di Salamone. E presso di quel templo a uno canto della cittade verso levante si ae uno luogo fatto in forma di bangno...

[3] Paolo Lanfranchi (ed. Contini), XIII ui.di. (tosc.), 1.9, pag. 354: In quel giardin sì avea, da l'un canto, / un rosignol che dicea in s[u]o latino: / « Securamente per vostro amor canto».

[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.12, pag. 135: Mal degli occhi e doglia de fianco / e l'apostema dal canto manco; / tiseco me ionga en alco / e d' onne tempo la fernosia.

[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 84, pag. 130.6: Questa città è grande in giro da XXIIIJ miglie, cioè VJ miglia per ogni canto, e è tutta quadra, ché non à più dall'uno lato che da l'altro.

[6] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 33.9, pag. 16: Infra le gemme sta ne la corona / e sua propia vertute have ciascuna: / pien'è di color' vari d'ogne canto.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 17.126, vol. 1, pag. 293: E vidi poi, ché nol vedea davanti, / lo scendere e 'l girar per li gran mali / che s'appressavan da diversi canti.

[8] x Mino Diet., Chiose, XIV m. (aret.), pag. 435: Che si vedesse il Ciel da ogni lato. / Tu dal tuo quinci, e quel da l'altro canto.

[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 193, pag. 41: Entrò ad cavallio in Aquila in 'n asenello blanco, / Lo re Carlo adestrandolo, lo filio dall'altro canto / Ch'era re d'Ongarìa, como dice quisto canto.

[10] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 6.75, pag. 201: Io vidi Santa Zita e 'l Volto Santo / e udii come al prego di Frediano / il Serchio s'era volto da l'un canto.

[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 1, pag. 593.28: spesse volte il percoteva ora in un canto e ora in uno altro d'alcune panche che allato alla via erano...

[12] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 393.19: aceso el foco, se divise la fiama l'una da l'un canto e l'altra da l'altro, a denotare che, como foron divisi in la lor vita, cossì poi la morte: e questo fu miraculo.

[13] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 3.27, vol. 2, pag. 117: Si cruchifissu: per ki defectu? / Per ira, a tortu. O gran rispectu! / Ben sentu ora lu scantu et plantu / ki mi predissi lu veglu santu; / cultellu friddu da cantu in cantu / mi passa lu cori tuctu quantu.

[14] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 6, pag. 202.9: poscia che quivi P. Manlio Vulsone pretore con lo esercito apparve, aggirata l'isola, all'altro canto di quella andatane, i campi Caralitani guastò... || Cfr. Liv. 7,6,14: «ad alterum insulae latus».

2.1 Locuz. avv. Da, di canto in canto: di parte in parte, per ogni dove, ovunque. Fig. Radicalmente, totalmente.

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 108, pag. 42: E lo nemico k'è tanto avantato, / ne lo Too furori sia deiettato, / da canto en canto desertato.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 20.15, pag. 240: Quivi s'udio il dolcissimo canto / d'Anfione, col qual facea i sassi / muovere e saltar di canto in canto.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 1, pag. 449.14: quando a letto ci andammo, e anche segnai il letto di canto in canto al nome del Patre e del Filio e dello Spirito Sancto...

[4] Maramauro, Canz., p. 1374/78 (napol.>tosc./sett.), [1378?] 1.31, pag. 193: che 'l mondo tutto quanto / in sé non vide mai tal crëatura; / e chi mirasse ben di canto in canto, / sarebbe forse assai smarito e lasso / et con aspetto chasso, / tanto è la suo biltà honesta e pura.

- Di canto in canticello.

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 40.6: Ài, maladetti e dolorosi segni / di canto en canticel, di quadra in quadra, / che me appariro in quella notte ladra / principio de martiri e de disdegni!

2.1.1 Fras. Continuare canto a canto: proseguire passo passo.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 171.1: Continua canto a canto passando tra' martìri, e gli alti spaldi.

2.2 [Indicando la prossimità di due elementi collocati nello spazio:] fras. Al, in sul canto (di qsa): nei pressi o in corrispondenza del lato o dell'angolo (di un punto di riferimento).

[1] x Doc. fior., 1350-67 [1351], pag. 248: dalla parte del fiume al chanto della tore del Chastellaccio in sino alla chasa di Simone di ser Bonajuto da Ghagliano.

[2] x Doc. fior., 1350-67 [1351], pag. 248: Anche che il chasolare il qual è in sul chanto del fosso a lato alla porta fiorentinca confinato co detti fossi...

[3] Doc. palerm., 1361, pag. 240.32: la intrata pir undi stava Salbeti Cusintinu, cum una casecta a banda manca trasendu et lu usu di la cuchina et a lu cantu una casecta cum unu puzu, discuverta, in cantu di una casa di Belmundi et in cantu di la casa di Ayduni iudeu...

2.2.1 [Seguito da complemento di specificazione o indicazione locale:] fras. Del canto: (collocato) in posizione laterale o angolare (rispetto ad un punto di riferimento).

[1] Doc. fior., 1299-1312, pag. 812.3: conperai da meser La[n]bertuccio Frescobaldi, da meser Uberto di meser Rugieri Rosso e da Guido Chavalcha[n]ti i·chasolare del cha[n]to da la piaza de l'Uberti, il quale fue di messer Farinata, e fuoro due conpere...

2.2.2 Locuz. avv. Da canto, canti: di fianco, di lato, in posizione vicina o leggermente arretrata rispetto ad un punto di riferimento. Estens. [Nell'ambito di una successione temporale:] di seguito o pressappoco in contemporanea.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2911, pag. 276: ciò son quattro aulimenti, / che son sostenimenti / di tutte crëature / secondo lor nature. / Or mi volsi da canto, / e vidi un bianco manto / così da la sinestra / dopp'una gran ginestra; / e io guatai più fiso, / e vidi un bianco viso...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 56.66, pag. 332: Lantor fo Pero en gran temanza, / no se pò dir lo penser quanto. / Janchi angeri vegnen da canto, / tristi chi no g'era asceso / ovra de contrapeiso.

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 5 Proemio, 8, vol. 2, pag. 382: La Patiença / qui comença / e facci dimostrança / che soffrença / par che vença / e parte è di costança. / Ma per tanto / che da canto / Amor la manda quinta, / fa che l'oda... || Cfr. Glossa lat.: «a latere» (Egidi, Doc. Am, vol. II, p. 382).

[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 287.5, pag. 187: Alor smaritte e voltossi da canto, / dove l'ymago di sua donna splende...

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 828, pag. 353.9: Pensando noi, che messer Giovanni fusse quegli che volesse di ciò guadagnare, e poi i sei cittadini volesse mostrare loro: «Io vi campo», e fare loro ancora pagare da canto...

[6] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), 63, pag. 5: A noia m' è veder quando noveli / alchun per dare a' chonpangni diletto, / ch' alttri da chantto mormori e faveli.

[7] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 5.42, pag. 31: «munda d'ogni canto / l'area süa, et pone et mette il grano / nel hor(r)eo suo, et la paglia da canto / arderà in foco che non bruxa invano...

[8] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 81.5, pag. 80: Se messer Degoldè stesse da canti, / fategli onor, perch'e' fa buon bocconi; / d'atorno atorno si faccian sermoni / che l'un con l'altro non sian acordanti.

- Estens. [Rif. alla vicinanza emotiva di due individui].

[9] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 9.346, vol. 3, pag. 153: se non, restringi ai tuoi. / Ma ne la barca poni / la donna e certi buoni / che sappian arrivare, / e tu co llei va a stare. / Ella farà gran pianto: / confortala da canto. || Cfr. Glossa lat.: «eam sepius confortare» (Egidi, Doc. Am, vol. 3, p. 153).

2.2.3 Prep. Lo stesso che accanto.

[1] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 237.31: In quisto millesimo, del mese de febraio, se prese uno castello del contado del Borgo, el quale se chiama Latignano canto mollte alltre castella.

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 3, pag. 17.12: Granne parte dello puopolo passao canto lo fiume, dallo lato de Santo Spirito.

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 72.7: Manna alli regi li quali staco intorno ad esso, cioène a sio zio, don Dionisi de Lisvona canto mare, re de Puortogallo, allo re de Navarra, allo re de Aragona.

- Locuz. prep. Canto lato. Anche locuz. avv.

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 69, pag. 15: Uno delli signuri li stava canto lato...

[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1149, pag. 266: Lo viscovo et lo abbate, cescasuno parato / Et ambo con le mitre, stavano cantulato.

- Locuz. prep. Canto a.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 200.21: Iace nudo, supino, feruto, muorto, in uno monteruozzo canto allo muro della citate drento dalla porta.

- Locuz. prep. Canto di.

[7] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 13, pag. 364.16: Pigliasi per lo contradio, cioè per la umiltà, però ch'egli fu chanto di nostra Donna quando Iddio fecie il miracolo...

- Locuz. prep. Da canto.

[8] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 367, pag. 134.23: Ed uno che si chiamava. col quale egli avea composto che gli rompesse lo muro da uno luogo da canto la rocca, che il comune di Firenze vi murava. La quale rocca non s'abitava ancora, se non la torre.

- Locuz. prep. Da canto a.

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 2, pag. 11.9: Passavano per la strada ritta, per la Piscina donne demorano li ferrari, da canto a casa de Pavolo Iovinale.

[10] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 64.310, pag. 62: Tal fa canto / ch'ha da far pianto; / chi non cura alcun santo / gli vien da canto / un altro amanto, / che volge gli stati.

[11] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 2 Re 3, vol. 3, pag. 184.18: E tornato Abner adietro in Ebron, menollo Ioab da canto al mezzo della porta, per favellargli a tradimento...

- Locuz. prep. In canto.

[12] Lett. sic., 1341, pag. 115.2: arsira subsequenti fu prisu unu homu di li loru, susu in cantu lu parcu, et minatu a mmi, et cuntàumi comu tutti killi di l'osti si fachianu grandi meravigla di la defensiuni ki killi di la terra havianu fattu.

[13] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 209.22: Item machazenu unu lu quali esti in cantu Sancta Maria la Nova.

- Locuz. prep. In canto a.

[14] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 2, pag. 324.5: per salmata j di terra in li Palmintelli in cantu a vigna supradicta tr. viij.

- Locuz. prep. In canto di.

[15] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 42.4, pag. 824: Ales è ucello di mala natura, / non maggia se non carne enterlasata, / sì como li s'avene per ventura / en canto di marina e defusata.

[16] Doc. palerm., 1361, pag. 240.32: la intrata pir undi stava Salbeti Cusintinu, cum una casecta a banda manca trasendu et lu usu di la cuchina et a lu cantu una casecta cum unu puzu, discuverta, in cantu di una casa di Belmundi et in cantu di la casa di Ayduni iudeu...

[17] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 2, pag. 287.11: per dui casalini in cantu di li predicti casi di Richardu tr. iiij.

2.2.3.1 Estens. Locuz. prep. Da canto di: in subordine (rispetto a qsa).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 18.13, pag. 64: Sì t' affligon li figlioli, che li largi po' te soli, / più de lor che de te doli, ché 'l fatto lor largi embrigato. / Quel dolor t'afflige tanto, quanno i figli piango en alto, / che 'l fatto tuo largi da canto de renner lo mal acquistato.

2.3 Locuz. avv. Per canto: lungo il lato obliquo, di traverso.

[1] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 4.49, pag. 241: E poi, per onestura, / non per significanza, il covre alquanto / lo dipintor di ghirlanda, e non manto. / Sun un cavallo è deritto per canto, / e lancia dardi co·la man diretta... || (Sansone).

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), App. 1, pag. 153.6: Onde se alcuna facesse canto o stesse per canto sarebbe più scevera che ll'altre, e perciò è bisogno che lla gocciola dell'acqua sia ritonda...

[3] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 7, ch., pag. 231.12: con [ciò sia cosa che] ciascuna parte de la gocciola s'afretti di discendere giù, ciascuna si congiugne co l'altra il più che puote; onde se alcuna facesse canto o stesse per canto, sarebbe più scevera che l'altre, e perciò è bisogno che la gocciola sia ritonda.

2.3.1 [Geom.] [Rif. a misure lineari di superficie:] locuz. avv. Per canto: lungo la linea che congiunge due angoli opposti di un poligono passando per il centro della figura, in diagonale.

[1] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 54, pag. 54.10: E' 'gl'è uno quadro, chome vedi qui di sopra, che è per chanto 20 bracia e per largho 12 braccia, vo' xapere quanto è llungho. [[...]] multjpricha 20 via 20, che fae 400, e ora multjpricha 12 via 12, che fae 144, e, perchè pare che questa mixura dee esser mjnore che per chanto, però non ragiungnere insieme ma ttraj l'uno dall' altro e però traj 144 di 400, resta 256.

[2] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 67, pag. 62.29: E' 'gl'è uno triangholo che è per ongnj faccia sej braccia, vo' xapere quante braccia quadre sia. Fa' choxj`. Pigla lo schudo per mezzo e àj che rresta 3 braccia largho e per canto 6; ora puoj dire choxj`: e' 'gl'è uno quadro che è largho 3 braccia e per canto 6...

2.3.1.1 [Gioco] [Rif. ai movimenti dei pezzi nel gioco degli scacchi:] fras. Andare, salire per canto: in diagonale.

[3] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 4, pag. 130.11: è da sapere che gli Alfini vanno sempre di terzo quadro in terzo, sempre tegnendo il primo luogo nella forma, s'egli è nero sempre va in nero, e s'egli è bianco sempre va in bianco, e questo fa andando sempre per canto. L'andare per canto significa guardia, la quale sempre debbono attendere nei loro processi, imperò che debbono aiutare i giusti piati, e dare diritti consigli, e sanza riguardo di persona diffinire la sentenzia secondo l'allegagioni...

[4] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 7, pag. 135.26: vanne il popolare al quadro bianco ovvero nero sagliendo per diritto filare o per canto, ma non va mai indietro per diritto filare o per canto, né a parte manca né a parte ritta...

2.4 [Rif. ai rapporti di filiazione:] ramo di discendenza.

[1] Doc. perug., 1351-60, [1351], pag. 10.21: essendo meser Giovanne de meser Filippo de Porta sancto Pietro e della par. de san Biagio de grande e nato de schiacta de cavaliere dal canto del patre e de la matre...

2.4.1 Prep. [indicando un rapporto di discendenza:] da, per parte di. Anche locuz. prep. Da canto.

[1] Buccio d'Aldobr., XIV ui.di. (tosc./orviet.), 37, pag. 438: messer Topim, ser Pianto ed Om-Mendico, / mon[n]a Cat[t]iva e mon[n]a Estremitade: / questi som canto padre.

[2] Buccio d'Aldobr., XIV ui.di. (tosc./orviet.), 38, pag. 438: Da canto madre si è missere Scosso, / il Doloroso, il Trafitto e 'l Percosso...

2.5 Estens. [Preceduto da agg. indefiniti:] l'intero spazio in cui si estende un luogo di dimensioni e collocazione non precisati.

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 76.5, pag. 228: E ss'eo trovar credesse enn-alcun canto / che dde ciò fusse giugiamento o corte, / eo me li acuseria 'n tal guis'a tanto, / che dde morte verria sovra me sorte.

[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 3.40, pag. 494: Encomençare vollo lo planto / de lo mio fillo cui amo tanto, / e mme ss' è facto lo cor tamanto, / appena cape in nessuno canto!

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 36.68, pag. 224: chi porrea pensar ni dir / e in andar e in venir / li perigori tai e tanti / aparejai da tuti canti?

[4] Dante, Rime, a. 1321, D. 69.8, pag. 254: Or non vedete consumar in pianto / gli occhi dolenti per soperchia pena? / la qual sí stretto a la morte mi mena / che già fuggir non posso in alcun canto.

[5] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 22.32: Ora vanno insemora quisti duy compangy, uno plano trovano tanto largo che lo seo stremo da nullo canto parea.

[6] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 24.4, pag. 569: Amor, tu vedi, sai e senti tanto, / che tuttor ched io copra el mio desio, / io dico al mio poder che non poss'io / ciò che non poddi alcuno en alcun canto...

- Da ogni canto: da ogni luogo.

[7] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 10, pag. 37: E li signori da onni canto / gìanu ad offeriri a lo templo santo, / de lo grandi onori k' avea tanto.

[8] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 269, pag. 334: «Sere, de pietà plinu, / io so' Misericordia, ke guardo da omne cantu / le strade e lu caminu.

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 60.18: «De sotto, da lato, de sopre, da onne canto me staco panni messi ad aoro.

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 123.35: appero facte le lloro castellame alte de tabule e de trabi ben gruossi da duy parte, e da duy altre parte le scale inverdescate con gente armata e davanole assalti durissimi da onnen canto.

- A / di / in cadaun, ciascun, ogni canto / in tutti i canti: in ogni luogo, ovunque. Fig. In qualsiasi occasione.

[11] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 112, pag. 42: E cetto facza como ao fatto, / e sia strutto e ddesfatto, / ka fao rumpere la lie e lo patto. / E deriza stradi 'n onni canto, / ad adunare en quillo santo / quillo popolo k' amasti tanto.

[12] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 157.15: Perciò sia il dittatore accorto et adveduto in fare la salutazione avenante e convenevole d'ogne canto, sicché in essa medesima conquisti la grazia e la benivoglienza del ricevente...

[13] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 16, pag. 398.13: In Asia, e in Europa, e Africa, non dico solamente in tre parti, ma in tutti i canti delle tre parti...

[14] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 160.12, pag. 227: È lebroso, noioso, o ver non degno, / che tanto èv'a desdegno? / Non v'ama e serve e dà voi voi e quanto / avete in catun canto, / per voi fornire e per altrui donare?

[15] Poes. an. urbin., XIII, 7.87, pag. 552: «Dunqua lo Spirito Sancto / te lo dede in potestate, / lo qual fa in onne canto / opera de caritate?

[16] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 23.6, pag. 67: Cristofan, dritto santo, / cui non bisogna colla e manovelle, / così le ti sciorina ad ogni canto; / e chi non si ralegrerà di quelle / in paradiso avrebbe doglie e pianto.

[17] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 36.6, pag. 581: Ma veramente che tanto me fìde / temere e desiare en ciascun canto, / ch'io me sent'amantar de mort' el manto...

[18] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 21.2, pag. 151: Imprimamente, compagno, abie uno sancto, / e a quelo fa' onore in ogne canto, / che denançe da Dio prega per ti ognora, / e ogne die denançe da lui adora...

2.5.1 Estens. Da / in ciascun, ogni canto: del tutto, radicalmente, completamente.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 16.35, pag. 58: L'anema ch'è viziosa, orribel è sopr'onne cosa, / tal dà puza estermenosa, 'n onne canto è maculata.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 17, pag. 371.2: è da sapere che propiissimi nostri frutti sono le morali vertudi, però che da ogni canto sono in nostra podestade.

[3] Dante, Rime, a. 1321, 2a.8, pag. 9: che di saver ver' voi ho men d'un moco, / né per via saggia come voi non voco, / cosí parete saggio in ciascun canto.

[u.r. 26.03.2024]